Trascorremmo così la mezz’ora successiva, con davanti un paio di birre, ma non vi dirò nulla di quei ragazzi di trent’anni fa. In primo luogo perché credo che non v’interessi, in secondo luogo perché credo che siano fatti loro. Può sembrare strano in quest’epoca in cui passiamo gran parte del nostro tempo a sbattere in faccia al prossimo gli affari nostri, ma fatevene una ragione.

Per un po’ evitammo di parlare di Cicala, ma, in un certo senso, lei era lì perché gli insetti sugli alberi frinivano come non mai.

E, alla fine, Christian ne parlò.

«Credo di essere l’unico cui non l’abbia data» disse.

Sentii una vampata di calore, malgrado ci fossero più di trenta gradi: era passato tanto tempo e, se ci fosse stato qualcuno, saremmo sembrati due vecchi sporcaccioni che si raccontano, esagerando, le prodezze del passato.

Ma, secondo l’antico adagio, un gentiluomo non parla di certe cose.

Come ho detto, Cicala suonava la chitarra e, a quei tempi, era quasi una stranezza. Di solito, quello che strimpellava davanti al fuoco nelle calde serate estive (no, non serviva, il fuoco, ma chi ci badava?) era un maschio. Se non il capobranco, il maschio beta. Lo ripeto: è stato tanto tempo fa.

La spiegazione – oltre al fatto che Cicala era l’unica che sapesse suonare sul serio – era che si trattava di una specie di esercizio. Fra un anno, o due, diceva Cicala, avrebbe suonato nei locali della Riviera. La chiamavano “Cicala” e, d’estate, le cicale non cantano, forse?

Era vero, ma non era tutta la verità.

La ragione principale era che le piaceva ballare, suonare e cantare. Magari non andava a genio a tutti, non si capisce bene perché, ma a tanti piaceva, era divertente e metteva allegria e allora perché no?.

C’erano altre cose in relazione alle quali Cicala diceva “perché no” e… sì, immagino abbiate già capito dove sta andando a parare il discorso.

A quattordici anni – lei ne aveva uno più di me e di Christian – le chiesi se poteva insegnarmi almeno i fondamentali. Non imparai, anche perché credo che, già allora, avessi capito che non sarei mai diventato musicista, o scrittore, o astronauta, né nessuna delle cose che sognavo fino a poco tempo prima, ma non fu un’estate sprecata.

L’anno successivo, quando lei ne aveva sedici e io quindici, Cicala andò davvero a suonare nei locali della Riviera. A quell’epoca, i miei e io avevamo già lasciato il paese e non la vidi partire. Penso sia stato meglio così. Molto meglio così.

«Sapevi che spacciava?» chiese Christian.

«Ho sentito qualcosa» risposi.

Le voci erano giunte alle mie orecchie alcuni anni più tardi, quando avevo superato i venti.

I genitori di mio padre erano morti e così eravamo tornati in paese per vendere la vecchia casa.

Aveva guidato mio padre, coi finestrini dell’auto abbassati e la vecchia autoradio a tutto volume.

Cicala era morta da tre anni, ma le voci non si erano spente. Internet non era diffusa come adesso e nei paesi ci si arrangiava alla vecchia maniera.

 

Tutti i racconti

3
4
30

📝 A Giada

26 June 2025

La luce del sole pomeridiano filtrava attraverso le foglie degli alberi, creando arabeschi dorati sul pavimento del piccolo caffè dove ci trovavamo. Di fronte a me, Giada sorrideva, i suoi capelli biondissimi incorniciavano un viso delicato e puro. Gli occhi chiari brillavano di una luce vivace, [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Lawrence Dryvalley: Letto, piaciuto. È proprio vero, amore e ragione sono come lo Yin e [...]

  • Rubrus: Be', sì. è un sentimento che non si può forzare, per [...]

0
1
12

Destabilizzazione (1/3)

26 June 2025

Mattia si stira. Pensa alla giornata che inizia. A volte l'ultimo sonno è angosciante. Giulia si è già alzata e sta trafficando in cucina. Non si preoccupa di far rumore. È l'ora di alzarsi. Mattia avrebbe voglia di un viaggio oltreoceano ma tra un'ora deve essere sul tram per il lavoro. Il lavoro [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

7
16
39

Tempi moderni

25 June 2025

C.K. svoltò frettolosamente l’angolo e si bloccò osservando contrariato i due marciapiedi del vicolo. «Ci risiamo di nuovo» mormorò rivolto a sé stesso. «Comincia a diventare un problema!» Girò sui tacchi e proseguì a passo veloce sulla strada principale in mezzo alla folla dell’orario di punta. [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

4
10
31

Le Sorelle: l’ira di Caterina 4/4

25 June 2025

L’indomani mattina Giulio si svegliò di soprassalto. Aprì gli occhi e le trovò tutte lì, in piedi intorno al suo letto. Nessuna parlava, ma lo osservavano con attenzione, come se lo stessero pesando con lo sguardo. La prima a rompere il silenzio fu Caterina. «Come ti chiami?» «Giulio». «Da dove [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

2
1
23

Laguna rossa

-sentivo il sangue

24 June 2025

Sentivo il sangue tra le branchie perforanti d’inchiostro rosso cadaverico SentIvo il sangue immerso in quella doccia rinchiusa accasciata a terra immobile I miei occhi risvegliandosi sfocati di una luca fioca non credevano a quello che stava accadendo. violenza chiama violenza violenza [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

5
5
16

Le Sorelle: l’ira di Caterina 3/4

24 June 2025

Capitolo 3: L'uomo dagli occhi gentili Il villaggio sembrava respirare con un ritmo più lento. L’aria era tersa, il cielo chiazzato di nuvole bianche, leggere come farina setacciata. Il suono regolare della sega nella bottega del falegname, il tintinnare dei secchi alla fontana e lo scricchiolio [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

4
5
33

Evoluzione della scrittura: dalla scrittura arcaica alla scrittura moderna

Racconto un pò di storia della scrittura per coloro che scrivono.

23 June 2025

La scrittura, intesa come sistema di segni utilizzato per rappresentare la lingua parlata, ha avuto un'evoluzione significativa nel corso dei millenni, partendo dalle forme più primitive fino ad arrivare ai sistemi alfabetici moderni. Questo processo è stato influenzato da vari fattori, tra cui [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Ondine: Grazie

  • Dax: Bello...ora sarebbe bello un'analisi della scrittura orientale(cinese, [...]

5
5
26

Le Sorelle: l’ira di Caterina 2/4

23 June 2025

Capitolo 1: Il villaggio Il mattino saliva piano dal fondo della valle, portando con sé l’odore di legna bruciata e di pane in cottura. Le case del villaggio erano basse, annerite dal fumo, con i tetti rabberciati e le imposte ancora chiuse. Ma non c’era silenzio. Non era un villaggio morto. [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

4
5
46

Le Sorelle: l’ira di Caterina 1/4

22 June 2025

Prologo Campo militare austro-ungarico – Tenda dello Stato Maggiore Il telo della tenda si gonfiava appena, sfiorato da un vento freddo. All'interno, tre ufficiali sedevano attorno a un tavolo ingombro di mappe. Il giovane soldato davanti a loro tremava. L'uniforme era lacera, la fasciatura all'avambraccio [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

3
4
29

Il Natale è una cosa per grandi

22 June 2025

Nel buio della sua stanza, il bambino, o meglio, quello che fino a poco tempo prima era un bambino, fissava il soffitto. Dal soggiorno arrivavano voci smorzate, risate adulte che sembravano voler convincere loro stesse della propria allegria. Aveva chiuso gli occhi da tempo, ma non dormiva. Sapeva [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Ondine: Dolce. L'ho fatto anch'io! Ma scherziamo? Troppo bello credere a Babbo [...]

  • zeroassoluto: Ovunque, in tutte le civiltà, c'è sempre uno o più [...]

5
6
32

Oltre la nebbia(2/2)

In un paese in cui non si vede oltre un palmo dal naso

21 June 2025

Sophia non si piegava. Aveva capito che l’ignoranza non era solo mancanza di conoscenza: era una difesa, una paura profonda del cambiamento. La nebbia proteggeva Villacava. Difendeva dal rischio di scoprire che esisteva qualcosa di più grande e più complesso oltre i suoi vicoli ciechi e i confini [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Lawrence Dryvalley: Esordio di tutto rispetto. mi è piaciuto. Condivido complimenti e appunti [...]

  • Dax: la metafora è bella, anche se non nuova. In effetti, l'ignoranza [...]

3
13
37

Girabuio 4/4

21 June 2025

Irving Crane non vide la fine del processo. Lo trovarono stecchito nel giardino, una mattina. Dopo lo scavo, alcuni girasoli erano ricresciuti e, a sentire qualcuno, Irving ne aveva strappato uno e aveva usato il gambo per impiccarsi… la maggior parte però diceva che non era possibile. Il gambo [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

Torna su