1 Re 3:25, la storia di re Salomone

quindi il re aggiunse : tagliate in due il bambino vivo e datene una metà all’una e una metà all’altra.

 

Un belloccio italo-jamaicano, alto e con le spalle grandi come cocomeri, la pelle bronzea. era il compagno di classe di uno dei 6 ragazzi che bevevano in piedi, fumando sigarette industriali, fuori dal bar. nessuno lo conosceva, eccetto Mattia e la sua ragazza, Aurora. furono perciò, queste, le uniche persone nel gruppo di amici a non subirne il fascino prorompente. gli occhi, quasi blu, giocavano un connubio perfetto con il color ramato della pelle, tanto che sembrava di vedere una spiaggia caraibica all’imbrunire guardandogli la faccia e nei movimenti era sinuoso come un ballerino, nonostante la stazza. si presentò alle ragazze con due baci sulle guance e un forte dopo barba, mentre ai ragazzi diede una ferma stretta di mano. era appena tornato dall’Inghilterra, disse Mattia al gruppo, prima che arrivasse e così dopo le presentazioni, gli chiese come fosse andata. con questa domanda aprì il sipario di quello che sarebbe stato il Suo spettacolo, da quel momento in poi, tutta l’attenzione del gruppo sarebbe stata rivolta verso di lui e i sanpietrini fuori dal bar diventarono il palcoscenico da cui si esibiva. disse che aveva fatto scalo a Londra perché non c’erano voli diretti dalla Jamaica, era andato a trovare i suoi nonni materni dopo anni e c’era rimasto per due settimane, che spiagge, diceva. poi con la scusa dello scalo era rimasto da sua madre lì a Londra, dove dopo il divorzio era andata a vivere insieme al nuovo compagno, che gestiva un locale a Picadilly. le ragazze pendeva da quelle labbra carnose come gocce di condensa dallo specchio dopo la doccia, e i rispettivi ragazzi iniziavano ad accorgersi che qualcosa stava cominciando a gocciolare, ma vedendole così partecipi al Suo racconto si dissero che sarebbe stato infantile esternare qualsivoglia tipo di gelosia; così ascoltavano fumando e in silenzio. 

trovarono da sedere fuori e ci rimasero finché non fece più buio, allora il ragazzo propose di fare qualcosa da lui, ma subito, prima che i negozi chiudessero. c’era il biliardo, potevano prendere qualcosa da bere e mettere musica. Carlo disse che non sapeva giocare a biliardo e pure sofia, la sua ragazza, lo seguì. il ragazzo allora ammiccò e disse che poteva insegnare solo ad uno alla volta. così sofia eccitata si prenotò subito, pregando Carlo di lasciarle il posto. Caterina allora guardò Carlo e disse che poi ci sarebbe stata lei. prima le signore, commentò. allora andiamo, disse il ragazzo, un bus passa in piazza tra 5 minuti, intanto inizio a spiegare come si gioca a voi due che tanto, disse guardando i rispettivi fidanzati, immagino voi ne siate più portati, trattandosi di un gioco di palle e stecche. sofia e Caterina scoppiarono a ridere mentre Dario e Carlo mostrarono i denti con un mezzo sorriso. 

arrivò il bus e presero posto. il ragazzo era davanti a tutti, seguito dalle ragazze e trovato un posto da quattro libero le fece sedere con lui, mentre spiegava quel gioco di ‘palle e stecche’. a Dario e Carlo e mattia non rimasero posti e così si fermarono in un isoletta poco distante da loro. lo sentivano parlare e parlare e sentivano pure con quale grande interesse stessero ascoltando le rispettive ragazze. mattia tutto sommato pareva calmo. massi fioi non fa mica niente. disse per rispondere alle minacce in contumacia che scagliavano al ragazzo. ma quelli si stavano scaldando. 

scesero e andarono ad una coop lì vicino. le cose da bere le scelsero le ragazze, sotto sua proposta. facciamo scegliere a loro, disse ammiccando a Carlo e Dario, è loro che devono bere, no? così le ragazze scelsero, facendosi consigliare solo lui. questa secondo te? oppure questa? anzi anzi prendiamo questa e il succo d’ananas! Caterina sollevava felice una bottiglia di malibù, mentre guardava il ragazzo negli occhi. no, s’intromise Dario, quella roba è da bambini. a me non dispiace, disse allora il ragazzo. ecco vedi a lui piace, prendiamola daiii, chiediamo anche alla sofi, sofiii. trovò la ragazza che intanto si era spostata sugli scaffali alle loro spalle.

arrivarono in cassa e pagarono tutto mattia, Dario e Carlo; il ragazzo aveva soldi a casa, gli disse che a casa li avrebbe dato quanto serviva. uscirono dalla coop con una sambuca, un pacco di pringles, succo d’ananas e la malibù, appunto. arrivati a casa incominciarono a mischiare le cose da bere e rimasero per un bicchiere fuori a fumare. la pringles alla paprika passavano. in sottofondo suonava un pezzo blues sudamericano. finito, scesero in cantina ed ecco il famoso tavolo da biliardo. 

chi vuole giocare allora? 

mattia e aurora passarono, Carlo pure. 

bene allora, facciamo io e Caterina contro te e lei. 

presero tutti una stecca, Dario preparò il campo e a spaccare fu il ragazzo. un colpo secco che ne mandò in dentro due piene in buca d’angolo. al secondo, coll’8 che lo teneva attaccato al bordo, riuscì a liberarsi ma la bianca finì dentro. Dario non fece granché e così tocco a Caterina. Dario l’aiutò a mettere la mano, gli disse come tenere la stecca e l’anca e mentre lei era bella che piega le tirò uno schiaffo sul sedere e quella gli si girò agitando la stecca come un bastone. così lui scappò via e lei tirò la bianca senza colpire nulla. toccò allora a sofia. aveva dei leggins neri sofia quella sera, che insieme a delle luci sul giallo e un fisico come il suo, formavano il connubio perfetto per far dimenticare a tutti i presenti, maschi, del biliardo. Dario, amico fidato di Carlo lo sapeva o almeno lo immaginava. non osava guardarlo. sia per lealtà, sia perché sicuramente poi ci avrebbe tenuto gli occhi per tutta la sera. succede così di solito, non ne hai mai abbastanza poi. il principio di una dipendenza, e lui si accontentava di quelle che aveva già. ah, ed ovviamente perché lì con loro c’era anche Caterina. anche se quella sera, dopo i fatti alla coop, erano rimasti un po’ freddi tra di loro. non gli era piaciuto come lei aveva guardato il ragazzo, dritto negli occhi, e poi come lui non avesse avuto la forza di controbattere quando quello aveva ‘acconsentito’ alla richiesta della sua ragazza. comunque fosse le si mise affianco, a Sofia, e le fece vedere con la mano come metterla per farci scivolare la stecca. lei tirò ma mancò completamente la bianca. riprovò e finì nello stesso modo. la mano faceva uscire la stecca ogni volta. allora il ragazzo gliela afferrò, era dietro di lei, le spostò correttamente le dita con le sue, poi le prese la mano destra con la sua, e la mise apposto sulla stecca. tutto molto dolcemente. con la bocca dietro alla sua nuca, mentre le dava indicazioni. Carlo guardava in silenzio la scena. un occhio gli tremava un poco. non fece nulla però. rimase in piedi, proprio davanti a loro. 

Tutti i racconti

0
0
4

Non so perché lo faccio

03 October 2025

Non lo so perché lo faccio. Mi sveglio presto, alle 5. Ma perchè? - Ah, sì. Devo andare al lavoro. Ma perchè? - Per guadagnare i soldi. Ma perchè? - Per avere dei soldi. Ma perchè quello è importante? - Per comprare, che necessito. Ma perchè devo necessitare qualcosa? - Per poter mangiare, vestirmi, [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

0
0
2

La fotografia 2/2

03 October 2025

La lama tra le vostre mani. Con uno strappo disperato riesci a spingerla verso l’alto: il colpo non cade. L’assassino vacilla, ti guarda con disprezzo. “Hai rovinato tutto. Senza il gesto non c’è storia. Nessuno ha mai potuto fermare Napoleone nella Storia prima che compisse il suo destino, né [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

4
2
16

Il mostro (2/2)

Seconda parte

02 October 2025

Era ormai mattina e la nebbia leggera sulle colline pisane rivolte verso Firenze scendendo a valle rendeva la visibilità molto incerta, così Giorgio, anche se terribilmente ansioso di mettere fine alla sua angoscia, era costretto a procedere a bassa velocità e con cautela. Alla fine raggiunse il [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

2
7
21

La fotografia 1/2

02 October 2025

Il formato della fotografia è rettangolare, sviluppato in verticale. Lo sguardo, catturato dalla cornice, entra senza esitazioni nell’interno di un appartamento cittadino. Le superfici sembrano innocue: porte verniciate di bianco, pavimenti rivestiti da piastrelle decorate con discreta eleganza. [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

8
8
37

La Selva Oscura: l'armata silenziosa (2/2)

01 October 2025

Trascorsero altri due cicli. Secondo il sistema di misurazione del tempo in uso sulla Terra, correva l’anno 2038. Felipe II diede l’ordine tanto atteso: «Cancelleremo una delle loro città, New York la chiamano, con una cannonata fotonica. Poi daremo le nostre condizioni». I terrestri scrissero [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Lawrence Dryvalley: il nemico del mio nemico è mio amico, quindi questo futuristico Francis [...]

  • Luigia: Ormai pollicio prima di leggere. Bello tanto.

2
1
21

Il mostro (1/2)

Prima parte

01 October 2025

Giorgio era finalmente arrivato a destinazione: carcere di Volterra, ala di massima sicurezza. Avevano chiuso il presunto mostro in una cella a prova di ogni tentativo di evasione, considerando che se era davvero lui il responsabile dei cinque omicidi commessi, la polizia si trovava davanti a [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

5
9
37

Piove

Dax
30 September 2025

Piove leggero Piove sul mondo intero Sulle lacrime Sul sudore Sulle iniquità Sulle vittorie e le sconfitte Piove Su ciò che resta di noi I sogni, le speranze Piove, bagnando i visi I capelli, gli occhi I sorrisi Piove a catinelle Sommergendo la violenza Irrorando le cose belle Piove perché ci [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

7
7
26

La Selva Oscura: l'armata silenziosa (1/2)

30 September 2025

Un osservatore esterno avrebbe scambiato Hell H1 per un buco nero. In realtà si trattava di un gravidisguise, una struttura gravitazionale artificiale progettata per imitare una singolarità. Il campo gravitazionale divergeva sulla superficie di una sfera, ma all’interno era approssimativamente [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

4
3
33

Ciak! Si scrive! "Neverland - Un sogno per la vita"

29 September 2025

Segnaliamo la pubblicazione sulle pagine del blog di un nuovo articolo. Chiunque può accedervi cliccando il link BLOG in home-page. Invitiamo alla lettura e al commento in calce allo stesso. Buona visione! Lorenzo Aaron

Tempo di lettura: 30 secondi

2
2
21

Lee

Tentativo di poesia stile Rara avis, utente come noi, che mi ricorda le iniziali dei personaggi di Stan Lee

29 September 2025

Lungo le larghissime lande limone, liturgiche lagne librate lentamente da una lingua lussuriosa. Limo lastre di lavagna. Laccando lunghe listelle là, ove latitanti lombrichi hanno lasciato linee lievi. Locandomi con lascività una lente di lavorazione latina. La lettura di lettere su lanterne [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

5
9
40

Martha

la vita non è solo rosa

29 September 2025

Martha viveva con la sua famiglia in una regione isolata dell’Ohio. Una terra arida e battuta dal vento, ma nonostante i grandi disagi, il padre si ostinava a volerla coltivare. Erano arrivati in quella terra dopo un viaggio di molti mesi, partiti dall’Irlanda, decisi a stabilirsi in America per [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Ondine: Volevo concludere dicendo che mi resterà dentro questa storia, ma temo [...]

  • Paper♂️perAbitudine: Ogni tanto dovrei scrivere anche io una storia pratica e quotidiana come questa. [...]

18
20
100

Una macchina a pois

We love a coloured world

28 September 2025

"Pochi sono quelli che osano avere una macchina gialla. Ancor di meno i temerari che acquistano un'auto di colore verde pisello. Ma una carrozzeria a pois può sembrare a tanti un concetto tanto folle da poter essere preso in considerazione solamente se distesi sul lettino di uno strizzacervelli, [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

Torna su