Un sacco di gente nuova nel palazzo. Davvero un gran via vai negli ultimi giorni. La mamma si raccomanda sempre di salutare tutti gli adulti che incontro per le scale. Una questione di rispetto, dice. Fuori casa è meglio non dare confidenza agli estranei, ma tra le mura condominiali, un saluto è buona regola per mantenere i rapporti con il vicinato e mostrare a tutti la buona educazione che viene inculcata in famiglia.
Stamattina ho incontrato il signor Carlo e la signora Livia, sua moglie. Due persone sempre molto gentili. Sono i genitori di due gemelle tanto carine da sembrare uscite da una pubblicità di cioccolatini, ma tanto antipatiche da non rivolgermi mai la parola, se non per prendermi in giro. Ma la buona educazione imponedi salutare sorridente anche chi avresti voglia di strozzare? Non è una specie di bugia? Quelle non bisogna dirle mai, lo so per certo. Forse quando sarò grande capirò, come dice sempre la mamma, ma lei che grande lo è già, perché non me lo spiega ora?Non sono mica tanto stupido da non capire.
All’ingresso ho incontrato Alfredo, già di ritorno dalla passeggiata con Eracle, il terranova. Parlava tra se e se, mentre si massaggiava il braccio, diceva qualcosa circa quanto era brava la moglie Claudia. Ci credo che è brava! Lei lascia sempre ad Alfredo la passeggiata con Eracle, sia quella del mattino che quella della sera, anche se è tardi. A me non permettono mai di portare Paco al parco da solo, anche se è grande poco più di un panettone.
Oggi sono stato proprio bravo, sul cancelletto di entrata ho salutato un signore che non conosco, almeno di nome, ma che ho già incontrato, per certo, la settimana scorsa, scendeva dal piano sopra il nostro. Sembrava allegro e mi ha dato una pacca sulla spalla. Oggi invece sembrava preoccupato, guardava l’orologio e poi le finestre del palazzo. Poco dopo però ha sorriso ed ha infilato le scale, dopo qualche parola al cellulare. L’autobus era in ritardo e cominciava a piovere, così mentre tornavo a prendere l’ombrello ho incontrato lo stesso signore che scendeva tutto sorridente, stavolta ha risposto al mio saluto strizzando l’occhio.
Come dicevo, un sacco di gente nuova. Mi capita di incontrare un altro signore, almeno un paio di volte la settimana. Ho notato che quando sale le scale non è di buon umore, sembra quasi agitato e si guarda spesso intorno. Quando scende ha il volto disteso e soddisfatto come lo zio Bertoldo dopo due piatti di agnolotti.
Mi sono messo ad osservare anche altri signori, mi accorgo che sono sempre di più. Tutti quando salgono sono crucciati, ma poi scendono felici. Un bel mistero. In effetti anche io, quando vado in bicicletta, non muoio di gioia se devo fare una salita, ma poi sono felice perché viene la discesa. E’ questo il segreto allora.
I grandi sono spesso preoccupati; mio papà per i conti di casa, mia mamma per la linea e le rughe. Sarà anche logico, io non so capire i veri problemi, ma loro mi sembra che esagerino. Dalle preoccupazioni passano a litigare, urlano per un pomeriggio e poi non si parlano per due giorni. Io da grande non farò così, farò come i signori delle scale. Passerò velocesulle preoccupazioni come sugli scalini che salgo due alla volta e poi me ne libererò mentre scendo sereno. Questo sarà il mio segreto. Si sale crucciati e si scende felici. Deve essere qualcosa nel salire il motore di tutto, del resto se non si va su non si può neanche scendere. La felicità è solo un poco più su, basta andare a prenderla.
Forse sono troppo piccolo per capire queste cose da solo, la maestra le chiama “metafore sulla vita”. Quando le capita di spiegarne una, insiste perché la ricordiamo, torneranno utili in futuro, per prendere la vita dal verso giusto, dice lei. L’altro giorno però, alla macchinetta del caffè, l’ho sentita dire con le colleghe : è tutto una gran merda!Sarà una metafora che deve ancora spiegare, ma temo che la maestra non sia la persona giusta per dare consigli.
I signori delle scale, quelli si che sanno stare al mondo. Loro si che saprebbero dirmi come separare il bello e il brutto e vivere al massimo. Anche i miei dovrebbero imitarli, così la pianterebbero di sbraitare mentre guardo i cartoni. Basterà davvero fare qualche scalino? E quanti? Io credo solo qualcuno in più del solito.
Ne ho parlato con la mamma, non credo che abbia capito. Ha detto che per lei una rampa di scale non basta di certo, ce ne vorrebbero duecento per sciogliere tutta quella cellulite, ma il tempo, il tempo non basta mai. Con papà è andata anche peggio. Quando ritorna la sera, si trascina fino al divano, si esprime solo a sbuffi e non vuole sentire una parola mentre guarda la tv, fino a quando non comincia litigare con la mamma. Vorrei che fosse anche lui uno dei signori delle scale.
Sono sempre di più, possibile che nessuno li abbia notati? E con loro il messaggio che portano? Io passo molto tempo sulle scale per incontrarli e salutarli, naturalmente. In tutta sincerità, li saluto solo più quando scendono, sono molto più propensi a rispondere. Spero che rientri nella buona educazione.
Forse i signori vengono solo per me. Quando vado a dormire le scale diventano silenziose, come se quegli uomini sconosciuti avessero esaurito il proprio compito di diffondere la ricetta per una vita serena, o almeno per una tristezza limitata. Forse il messaggio è proprio per me e anche io sono tenuto adiffonderlo.
Prima di addormentarmi sento aprire il portoncino all’ultimo piano, non conosco i nuovi inquilini e il campanello è senza nome, ma so che è una donna quella che scende nella notte, perché le scarpe fanno lo stesso rumore di quelle della mamma, quando escecon le amiche. Chissà se quella signora vive felice, visto che vive già in cima alla scala, io credo di no, anche lei dovrebbe fare qualche scalino in più.
I miei genitori non accettano consigli da un bambino, nessuno dei grandi lo fa, così ho deciso di ricorrere all’astuzia. A scuola ho stampato di nascosto un bel po’ di volantini con su scritto “La felicità è solo un piano più su” e li ho sparsi un po’ dappertutto intorno a casa, ho praticamente tappezzato l’auto di papà, so bene quanto ne ha bisogno.
I signori delle scale devono aver approvato la mia mossa, perché salgono e scendono sempre più numerosi e gagliardi. A dire il vero anche le signore che scendono la sera sono diventate due, ma questo deve essere un caso.
Dopo qualche giorno papà deve aver recepito il messaggio, perché è tornato sereno come non succedeva da tanto tempo, non si è neanche arrabbiato con la mamma quando lo ha sgridato per essere rientrato tardi. Scommetto che si è fatto un bel giro su per le scale. Anche lei capirà prima o poi, ne sono sicuro, solo che ci vorrà più tempo. Io stesso salgo e scendo le scale più volte al giorno e mi sento sempre meglio, ma non sono il solo nel palazzo. L’altro giorno ho trovato Eracle legato in un angolo in giardino, dopo qualche minuto è arrivato Alfredo, stava addirittura ridacchiando da solo, mi ha strizzato l’occhio e con un dito sulla bocca ha fatto”sss”. E’ così bello aver scoperto il segreto della felicità che vorresti tenerlo tutto per te.
Ora sono sicuro che papà ha capito, l’ho visto  più di una volta scendere le scale soddisfatto, una volta fumava anche il sigaro, che di solito tiene in serbo per le occasioni importanti. Certo potrebbe impegnarsi un po’ di più, sale al massimo un paio di volte la settimana, mai di più. E mai che porti la mamma con se. Ma forse pretendo troppo da lui. A volte lui e Alfredo si appartano insieme e confabulano allegri indicando le scale, sento che presto avrò degli alleati nel diffondere il mio messaggio.
Anche la mamma ha notato i signori delle scale, ma non pensavo le avrebbero fatto questo effetto. L’ho sentita parlare con Claudia, la moglie di Alfredo e con la signora Livia, anche loro indicavano le scale, ma erano molto arrabbiate. Poi la mamma è andata da papà, ho sentito parlare di valigie e deve averlo sentito tutto il palazzo, sono cadute anche delle stoviglie.
Il giorno successivo i signori delle scale non si sono fatti vedere, credo che qualcuno di loro fosse giù in strada, ma nessuno è salito come al solito. Anche le signore non scendono più la sera e il loro appartamento è tornato ad essere sfitto.
La mamma ha smesso di urlare con papà, ormai da qualche giorno, in compenso ora non si parlano del tutto, a stento incrociano lo sguardo e quando succede la mamma sembra tesa e papà imbarazzato. C’è un grande silenzio. Preferivo quando sbraitavano.
Tutto è tornato come prima, chissà perché i signori delle scale hanno fallito. Ora so che non tutte le metafore sulla vita sono infallibili, sarebbe inutile parlane con la maestra. Stamattina alla macchinetta delle bibite ho raccontato tutto al mio amico Danilo, ad un certo punto lui ha detto “è tutto una gran merda”. Credo che abbia capito. 


Tutti i racconti

2
4
25

Solo una bambina

18 August 2025

Di me amerò sempre la fanciullezza. La speranza, che alla fine è davvero l’ultima che se ne va. Quegli occhi lucidi un tempo di sogni e ambizioni, che oggi appaiono sfocati sotto il peso dei tormenti. L’ingenuità che ancora mi caratterizza dopo tanto, la schietta sincerità che troppo spesso mi [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Mandy Wotton: Grazie mille, Paolo e Lau!
    A volte mi lascio trasportare dal travolgere [...]

  • zeroassoluto: Ciascuno di noi interroga il bambino lontano, che malgrado tutto, resiste ancora [...]

2
3
10

Pensieri

Vas
18 August 2025

Sensazioni e pensieri sono la stessa cosa. È che non mi convince che il pensiero sia razionale, non mi convince la parola razionale. Razionale è allora un concetto con poche regole, un pensiero veloce e pratico alla sopravvivenza. Razionale invece dovrebbe essere tutto ciò che noi abbiamo, il motore [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Lo Scrittore: non sono la stessa cosa, non possono esserlo. al limite le sensazioni possono [...]

  • Rubrus: Come dice chi mi ha preceduto, le sensazioni non sono pensieri, ma derivano [...]

1
1
12

Il Capanno dei cacciatori

"Dove l’uomo onorava il bosco"

18 August 2025

Il Rito del Capanno dei Cacciatori Il Rito del Capanno dei Cacciatori Ascoltate bene, perché questo non è un racconto come gli altri. È la storia di un momento sospeso tra la fine e l’inizio, tra l’estate che si ritira e l’autunno che avanza con passo deciso. In un angolo nascosto del bosco, c’è [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

2
3
18

Vita Digitalis et Aliae Evanescentiae

Con prefazione di Prof. Eusebio Rognoni

Miu
17 August 2025

Prefazione all’Edizione Metropolitana di Prof. Eusebio Rognoni – Direttore dell’Istituto per le Narrazioni Post-Mortem e le Identità Immaginarie, sede di Cavernozza in Selvis La Famiglia De Funebris non è solo un insieme di personaggi. È una genealogia deviante, una saga poetico-burocratica ambientata [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • zeroassoluto: Heu! Nonnumquam redeunt et
    carminibus iocantur.
    Bene narras...

  • Miu: Non mi dire che stanno anche qui😂

3
5
22

Confessione

17 August 2025

“Papà ho una cosa molto importante da dirti”. La voce mi uscì flebile. Mi avvicinai alla finestra e spostai una lunga tenda blu che impediva ad uno splendido sole di fine Maggio di illuminare a dovere la stanza. La prima cosa che notai affacciandomi alla vetrata fu un incantevole prato inglese [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

3
6
22

Vi racconto in breve tre storie d'amore parallele.

Tra contrasti familiari e finali in tragedia,

17 August 2025

L’amore, spesso dolce e luminoso, può anche rivelarsi oscuro e tragico, specialmente quando i legami familiari si intrecciano con le passioni dei cuori innamorati. Le storie di Piramo e Tisbe, Giulietta e Romeo, e la leggenda del Giovane Vesuvio e di Capri offrono un affresco di amori impossibili, [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • zeroassoluto: Bravo Gennarino, che ci ricorda tre storie d'amore finite in tragedia.
    Adesso [...]

  • Rubrus: Dove si dimostra che le trame, gira e rigira, sono sempre le stesse, e voler [...]

4
6
27

La scrittura

16 August 2025

La scrittura è terapia la nostalgia porta via. Il tempo ferma nuovi orizzonti apre piacevole calma farà sentire. Con la punta sottile d'inchiostro intrisa la penna sul foglio si lascia trascinare in mille rivoli ornati e ondulati. Come incantevole danza la fantasia lascia piroettare e sogni [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

3
7
26

Domenica 31/8/2025 last kiss (2/2)

16 August 2025

Un’ora dopo, al bar, seduto al solito tavolino con vista sulle scale dell’entrata, Sandro legge l’edizione cartacea del suo giornale preferito e non si accorge che una bella signora è appena scesa e si dirige verso di lui, da dietro gli mette le mani sul viso e gli domanda: «Chi sono?» «Troppo [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

2
3
21

L'ombrello

16 August 2025

Pioveva quel giorno, ma cosa potevo farci? L’uscita era programmata da giorni e rinviare e pazientare ancora per vederla, io non ci riuscivo. Dieci minuti prima dell’orario concordato mi eri piazzato sotto l’albero prestabilito per l’incontro. Pioveva già dal mattino, e presi il mio ombrello fortunato. [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Adribel: Che bel racconto, di quelli che fanno sognare!

  • zeroassoluto: ... dietro di me un colorato ombrello rosa si era palesato sulla mia testa...
    "Sembri [...]

5
6
38

Pasta reale

15 August 2025

A volte nel fondo buio delle serate estive c'è un arcano silenzio. Nell'umidità cavernosa delle ventitré solo qualche piccolo gruppuscolo di giovani rompe il ritmo cantando a squarciagola canzoni che non riconosco. E a quei canti risponde un abbaiare guerriero di cani da giardino, che s'accaniscono [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • zeroassoluto: Ciao Sandro!
    Per prima cosa ti ringrazio immensamente...
    "Perché" [...]

  • Sandro Amici: Già questo appunto è un degno racconto, che mi ha scatenato un [...]

3
6
19

Un grande amico

15 August 2025

Dopo una giornata in ufficio, avevo proprio voglia di fare due passi. Camminavo senza meta, con lo sguardo basso e le mani in tasca. — Ninuzzo! Uè, Ninuzzo! Mi volto. Un uomo sulla cinquantina si avvicina con passo deciso. Ha un completo bianco un po’ appariscente, camicia nera sbottonata fino [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • CURZIO LUCANO: Grazie per i commenti. Mi fa piacere sapere che non sono l'unico smemorato [...]

  • Camillina: Bello! Mi ricorda di non essere la solo a non ricordarmi niente.😜

3
8
16

Domenica 31/8/2025 last kiss (1/2)

15 August 2025

Sono arrivato tardi, dopo le nove il parcheggio è un incubo, io stavo pensando di mettere la macchina sotto alle fresche frasche, invece già è tanto se trovo un angolo ombreggiato, i ricordi del passato ti fanno fare delle imbecillità senza pari, il posto dove andavo al mare quando ero piccolo, [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • zeroassoluto: Bravo Dario... siamo proprio noi, personaggi attempati che hanno smesso di [...]

  • Dario De Santis: Grazie a tutti, domani cercherò di rassenerarvi, non è tutto [...]

Torna su