Le impronte della pantera nera.

 

Mi piace il colore nero. È uno dei miei preferiti.
E il mio amico lo ama anche lui.
Quindi, si è trasferito in un altro ospedale.
Come ha detto, un giorno o due, ha indossato gli stessi epollletes, ma, poi, è arrivato il suo supervisore e ha tagliato i vecchi. Gliene furono rilasciati di nuovi, quelli del nuovo ospedale, con una pantera nera in assalto sullo sfondo viola. Affilato e forte!
Ed eccolo lì. Come in una compagnia telefonica, si doveva mettere il palmo della mano su un piatto con dei pioli, che separavano le dita, e si sarebbe registrati automaticamente.
Un breve incontro a piedi, afferrando una radio, e- vai: tutta la notte, dove sei assegnato, a meno che un supervisore, scortese ed esigente, con gli occhi penetranti, cambi il posto, - disse il mio amico accarezzandogli la maglietta con l'emblema.
Gli ho chiesto: "e, cosa facevi?"
E cioè quello che ha raccontato.
A volte, era all'ingresso, vedeva dentro e fuori le ambulanze con i paramedici, che trasportavano dentro e fuori pazienti o corpi. Alcuni, sfortunatamente, sono stati fucilati.
A volte, bisognava essere nella stanza del pronto soccorso, in piedi, nella stanza di accoglienza, dotata di monitor, respiratori, piena di giovani operatori sanitari, che facevano anche la RCP e cercavano di rianimare i pazienti. Diceva, molto spesso, che non c'era tempo: i medici tagliavano i pantaloni, la maglietta, lasciando il paziente completamente nudo, coperto con un lenzuolo, in una stanza fredda, per riportarlo in vita. Era sicuro, molti sono stati salvati. Non tutto il tempo. C'erano i giorni di maggiore affluenza, quando le ambulanze entravano una dopo l'altra. Ci sono stati anche giorni più tranquilli. Disse, che in quella stanza, si potevano imparare molte cose.
Molto spesso, c'erano anche molti poliziotti. Per vari motivi. Erano molto amichevoli.
Ahimè, anche lui doveva fare le pattuglie lì. Lunghe pattuglie, come 10 piani su. Andando su e giù, avanti e indietro...
C'erano anche postazioni migliori, in un garage, ma bisognava soffrire ogni condizione atmosferica, in un altro edificio tranquillo, senza nessuno guardasse le telecamere.
A volte, ha dovuto partecipare a restrizioni, sia con le manette o solo con le mani per tenere i pazienti senza controllo in un letto o per aiutare con alcune, come ha detto "procedure di pompaggio". Non so a cosa servisse quella procedura. Lo sapeva, ma non volevo chiederglielo, dato che la sua narrazione era molto interessante.
Disse, che doveva lavorare anche all'obitorio. Beh, gli ho chiesto di non dirmi molto a riguardo. Dio protegga tutti i defunti!
Una volta, ha affermato, ha dovuto occuparsi di un vecchio moribondo, che stava parlando con sua figlia all'ultimo minuto della sua vita, firmando un foglio. L'infermiera gli spiegò la procedura e cosa avrebbe provato quell'uomo. E tutto è successo secondo le sue parole. E, poi, ha dovuto trasportare il suo corpo. Dio accetti l'anima di quell'uomo nel Suo Regno!
Una volta, doveva essere sulla sentinella di uno strano padiglione, essendo stato informato, che doveva aprire la porta a tutti coloro, che entravano. controllando i documenti d'identità.
Ma avvenne un blackout elettrico, la porta non si aprì per il ronzio, non si vide nulla, e lì suscitò uno scandalo, una donna grassa caporeparto, seduta su una poltrona, non si alzò nemmeno a parlargli: la loro cultura permetteva loro di mancare di rispetto, di urlare, di mentire... Quella donna disse, che doveva fare un'iniezione e, se non l'avesse fatta, sarebbe morta. E il mio povero amico non sapeva cosa pensare.
Le notti sono sempre difficili da lavorare. Due volte è stato costretto a lavorare due turni consecutivi. Fu un massacro: non riusciva a pensare lucidamente, vagava come una sonnabula, non poteva nemmeno usare il bagno...
Non c'era nessun giovane, che si sentiva "da pesca" lì, come in un altro ospedale. Sentiva che sarebbe fallito. I giovani ufficiali gli chiedevano cose strane, ma legittime, tipo "ti piacciono le puttane"? Fu riportato indietro: era uno strato diverso della società, un mondo diverso, che si concedeva tutti i tipi di antiche trappole e trucchi militari, di cui non sapeva niente. Sapeva che sarebbe finito presto.
E finì presto, ma non nel modo in cui pensava.
Aveva un coinquilino, che iniziò a mancargli di rispetto. Doveva camminare fuori tutta la sera e la notte, senza nemmeno dormire. Poi, è stato picchiato, e picchiato così, che non poteva nemmeno muoversi, nel sangue e nei lividi. Ha chiamato il supervisore, e hanno annunciato solennemente, che era stato licenziato. Così semplice: picchiato, stanco, privato dei suoi diritti per perseguire la sua felicità…
Una notte prima, come ha detto, aveva visto un sogno: impronte di una pantera nera. Forse, il suo cervello era sopraffatto, in delirio. Lo sappiamo, non ci sono pantere, che vagano per la città.

Ivan Petryshyn

Tutti i racconti

0
0
6

Debunker (2/4)

08 December 2025

Il bar era caldo, anche se gestito da cinesi – e quelli, si sa, risparmiano su tutto, a cominciare dal riscaldamento. C’era persino l’alberello di plastica accanto all’immancabile gatto dorato che faceva “ciao, ciao” con la zampa. Cogliati pensò ai Natali della sua infanzia. Per trovare qualcuno [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

0
0
5

Il condominio 2/3

08 December 2025

Poi tornò al lavoro, ossessivo, lo straccio che scivolava sul pavimento con lena rinnovata. Quando Vittorio era già sulle scale diretto al suo appartamento, sentì ancora le parole del portinaio, come un’eco lontana: «Le norme… ma quelle non scritte, mi raccomando, solo quelle… sono tutto, qui dentro.» [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

3
5
19

Debunker (1/4)

07 December 2025

Babbo Natale era intirizzito e di malumore. O meglio, lo era il Cogliati, in piedi, vestito da Babbo Natale, all’angolo tra Piazza Grande e Via Vittorio Emanuele II. Per fortuna, però, non si vedeva. La barba finta nascondeva tutto. Peccato prudesse come se dentro ci fosse una nidiata di pulci. [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Rubrus: MM: sotto le feste le storie si allargano come le pance. Queste sono 4 parti. [...]

  • BrunoTraven: Bello e divertentissimo Rubrus aspettiamo il seguito:))) notevole, like p.s. [...]

2
3
24

Il condominio 1/3

07 December 2025

Il rito dell’inquilino del piano di sopra era sempre lo stesso: lo sciacquone del bagno a scandire il tempo, le pantofole trascinate sul pavimento. Ogni sera, alle ventitré precise, quel suono monotono rassicurava Vittorio: il mondo là fuori era caotico, ma sopra di lui qualcuno seguiva ancora [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

2
4
36

C'era una volta Jorn, la sua casa, i suoi amici, la favola continua...

E adesso una casa museo per continuare a sognare

06 December 2025

Amici lettori, oggi vi porterò in un luogo speciale, un luogo posto in alto su una collina dalla quale si vede il mare, un luogo affascinante con una storia, anzi con più storie, un luogo da favola e come una vera favola questo racconto breve lo inizierò così. C'era una volta un artista nordico, [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • GiuliaCango: Bellissima ricostruzione della vita di questo artista danese che non conoscevo [...]

  • Rubrus: Oooh... e finalmente non si deve impazzire per cercare il link. Non conoscevo [...]

6
10
45

La vera ricchezza

Il ricordo e la saggezza di mia madre.

06 December 2025

Mia madre si chiamava Anna. Era una donna di grande saggezza e ha sempre avuto un approccio specifico nei confronti del denaro. Per lei non era altro che uno strumento, un mezzo per raggiungere il benessere e mai un traguardo. Da lei sempre presente ho appreso tante cose, anche il significato [...]

Tempo di lettura: 8 minuti

4
7
36

Il gilet giallo

05 December 2025

È passato tanto tempo e adesso ho la tua età di quando ci siamo visti l’ultima volta. Di quando ci siamo salutati in cima alla salita, quella che odiavi ma che affrontavi ogni volta come una sfida personale alla gravità — e forse anche alla vecchiaia. Me lo ricordo ancora: portavi un gilet giallo [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Dax: bello ma....si parla del padre ondel nonno del protagonista?Like

  • An Old Luca: Come scrive giustamente Paolo: impeccabile.
    Coinvolgente, scorrevole e [...]

5
9
62

Piccoli miracoli di Natale

05 December 2025

È la sera dell’antivigilia. Fuori fa un freddo assurdo, mentre nel terminal sembra di stare in una sauna. La ressa di chi parte per le vacanze o torna a casa dalla famiglia rende l’ambiente non solo estremamente rumoroso, ma anche soffocante. C’è tutto ciò che non desidero dopo una giornata di [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Walter Fest: Smoki, per "Lampo" intendesi, "guizzo, fulmine, saetta....insomma [...]

  • La Gigia: Ciao Smoki, complimenti per il racconto. Mi sono piaciuti i personaggi con [...]

3
10
39

Nulla Dies Sine Linea

04 December 2025

L’appuntamento era stato fissato per le due di quel pomeriggio. Naturalmente la mia ansia era cresciuta di ora in ora, proporzionalmente al bisogno di confrontarmi con lui. Arrivai al Café de Flore in larghissimo anticipo e, per provare ad ingannare l'attesa, mi accomodai ad uno dei tavolini [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

4
10
30

Volevo essere William Shatner 2/2

04 December 2025

A poco a poco, la leggerezza si spense. Gli amici cominciarono a evitarmi, stanchi di quel modo di fare che ormai appariva rigido e innaturale. Io non me ne accorgevo, o forse sì, ma non sapevo più come tornare indietro. Era come se quel ruolo mi fosse rimasto addosso, un’abitudine del corpo e [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • thecarnival: Grazie comunque mi fa piacere e moltissimo vi ispiri delle idee vuol dire che [...]

  • Lawrence Dryvalley: Lette le due parti e apprezzate. Anch'io ricordo le notti su Italia1 a [...]

4
6
39

In una parola, rassegnati.

03 December 2025

In una parola, rassegnati. Da quando sei cresciuta, il tuo carattere non cambierà, nessuno può realmente cambiare e se non ci credi, non prendertela con me ma con i numeri. La statistica ci insegna che nessuno cambia, sai? E gli strizzacervelli sono i primi a saperlo: lo sai che per ottenere una [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Maria Merlo: Stile deciso e buona gestione del tema scelto. Bravo.

  • ducapaso: Elena, Paolo, Spettatrice, Dax, Maria, grazie a tutti voi, ho apprezzato ognuno [...]

4
6
24

Volevo essere William Shatner 1/2

03 December 2025

Ricordo ancora quando accadde la prima volta, e come quel personaggio, o meglio, tutta quella mentalità, entrò nella mia vita. Era un pomeriggio come tanti altri e non avevo voglia di fare i compiti. Fuori il cielo era grigio; non avevo voglia di uscire e accesi la TV. Erano le 18, evidentemente, [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Rubrus: Qualche annetto fa anche io scrissi un racconto simile, ma più cupo. [...]

  • thecarnival: grazie del commento Rubrus;))) se trovi quel racconto sarei molto curioso;) [...]

Torna su