Erano circa le ore 18 di un sabato d’agosto quando Alfredo, quarantenne, d’aspetto comune, proprietario di una boutique femminile, azionò l`idrante e annaffiò l`intero giardino. Il giardino non era grande ma era particolare la sua esatta forma ottagonale, della quale Alfredo andava fiero, nonché per l’alta importanza botanica. Vi erano alberi secolari e diverse specie di piante rare.
L’aveva ereditato (compresa la casa, ) pochi anni prima da una vecchia zia morta in seguito ad un misterioso incidente automobilistico. Squillò il telefono nel momento in cui lui rientrava in casa. Alzò la cornetta e pronunciò un “pronto” stanco e svogliato, come mai nella sua vita. Forse il caldo eccessivo lo aveva buttato giù. Dall’altro capo del filo la moglie lo avvertiva che stava per rientrare in anticipo dal suo viaggio di lavoro.
Alfredo non fu per niente contento di apprendere tale notizia ma per amor di pace dovette fingere di rallegrarsi. Infatti, quando aveva la fortuna di rimanere solo non badava a tante cose, non si curava di nulla, lasciava gli abiti dappertutto, buttava la cenere del sigaro a terra, lasciava le bottiglie di birra vuote sul tavolo. Ma con il rientro improvviso della moglie doveva sistemare tutto e subito. Incominciò a lavorare. Per prima cosa, si prese cura di liberare la cucina dai vari sacchetti di rifiuti che si erano accumulati durante i giorni di tranquillità domestica. Poi fu il turno della casa. Incominciò a spazzare, poi, a pulire il pavimento, in seguito a disinfettare l’angolo del cane, (un piccolo bastardo adottato dopo che qualcuno lo aveva abbandonato.)
Spolverò dappertutto, spruzzò del profumo sulle tende impregnate di quel puzzo di sigaro tanto odiato dalla consorte. Prese a pulire il garage, dove aveva fatto dei piccoli lavoretti insignificanti, ma gli erano serviti per ammazzare il tempo. Infine si prese cura dell’enorme voliera ricca di varie specie di pappagalli, un’altra sua passione, che troneggiava al centro del giardino. Terminate le pulizie casalinghe, si distese sul divano sorseggiando un buon caffè freddo- Dopo, andò a farsi una doccia. Si vesti in fretta ed usci per recarsi a comprare dei fiori. Rientrò dopo circa un quarto d’ora. Trovò la porta semichiusa, si disse che forse aveva dimenticato di chiuderla. Entrò. Appena fu nell’ingresso il cadavere della moglie giaceva lì ai suoi piedi con un coltello inflitto alla gola, la testa rivolta verso la porta d’ingresso e, la borsa stretta nella mano destra. Non capi più nulla. Un nodo alla gola gli impediva di gridare. Sentiva la testa girargli vertiginosamente e cadde privo di sensi accanto al corpo della moglie. Al risveglio sì ritrovò la testa sanguinante e, dolorante. Guardò intorno, ma il corpo non c’era. Chiamò sul cellulare, ma non ebbe alcuna risposta. Non sapeva cosa pensare. Forse un’allucinazione dovuta alla calura estiva. Andò nel bagno e immerse la testa nell’acqua fredda poi curò la ferita. Era in uno stato confusionale talmente forte che non riusciva neppure più a riconoscere la sua immagine allo specchio. Provò e riprovo ancora sul cellulare della moglie ma non riusciva a comunicare. Chiamò il suo più caro amico al quale, raccontò tutto quanto era accaduto-

La voce alterata dell'amico che gli diceva: "Ma mi stai ascoltando?" lo ridestò. Era tutto sudato. Seduto sulla sdraio a bordo piscina, sotto un sole cocente- 

La moglie in costume da bagno gli portò una fresca bibita e gli disse: "Vai a farti un bagno". 

Mentre gustava la bibita, vide l'amico carezzare la mano di sua moglie. Il sole continuava a picchiare. Si alzò di scatto e si tuffò in piscina. Il refrigerio lo rinvigorì. Nuotò con forza ed energia. 

Ciò che aveva vissuto era stato un sogno? Oppure pensieri idee per un progetto criminoso?….

Tutti i racconti

2
4
14

Debunker (1/4)

07 December 2025

Babbo Natale era intirizzito e di malumore. O meglio, lo era il Cogliati, in piedi, vestito da Babbo Natale, all’angolo tra Piazza Grande e Via Vittorio Emanuele II. Per fortuna, però, non si vedeva. La barba finta nascondeva tutto. Peccato prudesse come se dentro ci fosse una nidiata di pulci. [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Paolo Ferazzoli PRFF: I like.
    ottimo.
    altre 3 puntate da gustare!
    Complimenti per il [...]

  • Rubrus: MM: sotto le feste le storie si allargano come le pance. Queste sono 4 parti. [...]

2
3
17

Il condominio 1/3

07 December 2025

Il rito dell’inquilino del piano di sopra era sempre lo stesso: lo sciacquone del bagno a scandire il tempo, le pantofole trascinate sul pavimento. Ogni sera, alle ventitré precise, quel suono monotono rassicurava Vittorio: il mondo là fuori era caotico, ma sopra di lui qualcuno seguiva ancora [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

2
4
35

C'era una volta Jorn, la sua casa, i suoi amici, la favola continua...

E adesso una casa museo per continuare a sognare

06 December 2025

Amici lettori, oggi vi porterò in un luogo speciale, un luogo posto in alto su una collina dalla quale si vede il mare, un luogo affascinante con una storia, anzi con più storie, un luogo da favola e come una vera favola questo racconto breve lo inizierò così. C'era una volta un artista nordico, [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • GiuliaCango: Bellissima ricostruzione della vita di questo artista danese che non conoscevo [...]

  • Rubrus: Oooh... e finalmente non si deve impazzire per cercare il link. Non conoscevo [...]

6
10
44

La vera ricchezza

Il ricordo e la saggezza di mia madre.

06 December 2025

Mia madre si chiamava Anna. Era una donna di grande saggezza e ha sempre avuto un approccio specifico nei confronti del denaro. Per lei non era altro che uno strumento, un mezzo per raggiungere il benessere e mai un traguardo. Da lei sempre presente ho appreso tante cose, anche il significato [...]

Tempo di lettura: 8 minuti

4
7
36

Il gilet giallo

05 December 2025

È passato tanto tempo e adesso ho la tua età di quando ci siamo visti l’ultima volta. Di quando ci siamo salutati in cima alla salita, quella che odiavi ma che affrontavi ogni volta come una sfida personale alla gravità — e forse anche alla vecchiaia. Me lo ricordo ancora: portavi un gilet giallo [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Dax: bello ma....si parla del padre ondel nonno del protagonista?Like

  • An Old Luca: Come scrive giustamente Paolo: impeccabile.
    Coinvolgente, scorrevole e [...]

5
9
62

Piccoli miracoli di Natale

05 December 2025

È la sera dell’antivigilia. Fuori fa un freddo assurdo, mentre nel terminal sembra di stare in una sauna. La ressa di chi parte per le vacanze o torna a casa dalla famiglia rende l’ambiente non solo estremamente rumoroso, ma anche soffocante. C’è tutto ciò che non desidero dopo una giornata di [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Walter Fest: Smoki, per "Lampo" intendesi, "guizzo, fulmine, saetta....insomma [...]

  • La Gigia: Ciao Smoki, complimenti per il racconto. Mi sono piaciuti i personaggi con [...]

3
10
38

Nulla Dies Sine Linea

04 December 2025

L’appuntamento era stato fissato per le due di quel pomeriggio. Naturalmente la mia ansia era cresciuta di ora in ora, proporzionalmente al bisogno di confrontarmi con lui. Arrivai al Café de Flore in larghissimo anticipo e, per provare ad ingannare l'attesa, mi accomodai ad uno dei tavolini [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

4
10
29

Volevo essere William Shatner 2/2

04 December 2025

A poco a poco, la leggerezza si spense. Gli amici cominciarono a evitarmi, stanchi di quel modo di fare che ormai appariva rigido e innaturale. Io non me ne accorgevo, o forse sì, ma non sapevo più come tornare indietro. Era come se quel ruolo mi fosse rimasto addosso, un’abitudine del corpo e [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • thecarnival: Grazie comunque mi fa piacere e moltissimo vi ispiri delle idee vuol dire che [...]

  • Lawrence Dryvalley: Lette le due parti e apprezzate. Anch'io ricordo le notti su Italia1 a [...]

4
6
39

In una parola, rassegnati.

03 December 2025

In una parola, rassegnati. Da quando sei cresciuta, il tuo carattere non cambierà, nessuno può realmente cambiare e se non ci credi, non prendertela con me ma con i numeri. La statistica ci insegna che nessuno cambia, sai? E gli strizzacervelli sono i primi a saperlo: lo sai che per ottenere una [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Maria Merlo: Stile deciso e buona gestione del tema scelto. Bravo.

  • ducapaso: Elena, Paolo, Spettatrice, Dax, Maria, grazie a tutti voi, ho apprezzato ognuno [...]

4
6
24

Volevo essere William Shatner 1/2

03 December 2025

Ricordo ancora quando accadde la prima volta, e come quel personaggio, o meglio, tutta quella mentalità, entrò nella mia vita. Era un pomeriggio come tanti altri e non avevo voglia di fare i compiti. Fuori il cielo era grigio; non avevo voglia di uscire e accesi la TV. Erano le 18, evidentemente, [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Rubrus: Qualche annetto fa anche io scrissi un racconto simile, ma più cupo. [...]

  • thecarnival: grazie del commento Rubrus;))) se trovi quel racconto sarei molto curioso;) [...]

7
10
43

Di stagista in stagista

Giu
02 December 2025

Giorno uno della mia presenza in azienda. Mi sistemarono in un angolo molto luminoso, proprio vicinissimo alla finestra per permettermi di avere la giusta luce quotidiana di cui avevo bisogno. Devo ammettere che mi piaceva molto la postazione che avevano scelto per me, avevo sentito dire che decisero [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

4
14
32

La Clorofilladinia

02 December 2025

“Vedrai” mi hanno detto gli amici, “prima o poi incontrerai una Clorofilladinia. A chi va ad abitare vicino al Secchia può capitare.” Ed eccola qui. Sale da me, entra in questa stanza passando dalla finestra. Non l’ho sentita sulle scale, e così oggi la conosco per la prima volta. L’ho vista attraversare [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

Torna su