E’ il primo di giugno.

E’ trascorso esattamente un mese da quando Nina vive nell’elegante villa che affaccia direttamente sul lago di Como. Quel mattino, come ogni giorno, per prima cosa apre gli scuri del balconcino che porta alla personale spiaggetta e vede la barchetta che Martina le ha messo a disposizione per le sue “passeggiate” sullo specchio dorato del lago. L’odore del caffè  richiama l’attenzione, cammina scalza fino alla cucina, canticchia una melodia che  è rimasta impressa dalla sera precedente. Si specchia nel vetro della porta della zona notte. E’ ancora molto in forma, il  punto forte sono indubbiamente le gambe, lunghe, affusolate, che fanno ancora girare lo sguardo degli uomini per strada. Le ha ereditate dalla madre. Al contrario della costanza in amore. No, quella non le è stata trasmessa. Nina scaccia quel pensiero che  fa sorridere, entra in cucina e si versa il caffè. Prima di mettersi al lavoro controlla il cellulare. Non ci sono messaggi. Può silenziarlo. Dopo il rito del caffè infatti è il momento di andare a trovare la Contessa Toye, e lei non accetta elementi di disturbo.

Nina è una storiografa. Si trova in questo angolo di paradiso per ultimare l’ultimo saggio sulla vita di una delle figure più interessanti del primo Novecento, purtroppo  dimenticata e svalutata. La contessa Toye, di origini francesi, ha infatti vissuto per quasi un anno prima della sua partenza per il Brasile, proprio li, dove adesso vive Nina. Nella splendida Villa Lago. 

Martina durante una delle loro serate chiacchiere&vino le ha raccontato nel dettaglio le vicissitudini che hanno portato la  famiglia a ereditare, generazione dopo generazione, la meravigliosa villa di fine settecento. Martina è solare. E’ una di quelle persone che si pensa vivano in costume e ciabatte su una spiaggia e non in un posto come quello. Quando il lago dice no, è no. La coltre di foschia sale e ti impedisce di vedere anche l’arbusto davanti alla finestra.  La malinconia ti pervade. Nina ne sa qualcosa. Anche se è arrivata in piena bella stagione ci sono stati giorni ostili, come se il lago la volesse cacciare via. Ma ha resistito, lo ha rispettato, ha fatto lunghe chiacchierate con lui e ora si sente a casa.

La parte della villa dove vive Nina è stata completamente ristrutturata. E’ lussuosa, c’è perfino una confortevole spa a suo uso personale ed esclusivo, oltre che la spiaggia privata e la piccola barca a remi “Gipsy”.

Nina si mette al lavoro. Legge le lettere d’amore che la contessa Toye scriveva all’amato marito, proprio da Villa Lago, forse proprio mentre la  vista era rivolta alla porzione di lago che in quel momento si trova a osservare anche Nina.

Il suono del campanello della porta la riporta al presente.  Dal monitor del videocitofono vede i riccioli ramati di Martina. E’ piccoletta, quasi non arriva alla telecamera.

“Ciao Marty, entra…”  Nina guarda l’orologio a parete. Una pausa ci sta.

“Permesso…” Martina fa capolino all’ingresso “dov’è la mia bella studiosa?”

“Arrivo Marty, accomodati”

Nina nel frattempo è salita nella camera da letto, si infila un abito leggero e mentre scende le scale sente il profumo inconfondibile della torta di mele di Martina.  Si, una pausa ci voleva proprio.

Nina abbraccia Martina che sta tagliando la torta in fette alquanto generose.

“Nina, ti ricordi vero della degustazione di stasera?” 

“No, Marty, non posso bere mezza bottiglia di vino assieme a te ogni sera!”

“Dai, me l’avevi promesso, non fare la stronza.”

Nonostante si conoscono da poco tempo, le due hanno instaurato una confidenza da amiche di infanzia.

“Va bene, però è l’ultima serata che ti concedo, dopo per me clausura serale, ok?”

“Se, se va bene…” le risponde Martina con un sorriso ironico stampato in volto “ti voglio puntuale, alle 20, fuori dal cancello, figa come mai prima d’ora!”

Una caratteristica di Martina è decisamente la scarsa finezza nei modi, ma Nina le perdona tutto. O quasi.

“Ci sarò… e sarò bellissima” le risponde Nina.

“Il tipo che presenterà la degustazione dicono sia una gran bonazzo, uno poi che la sa raccontare, un piacione insomma. Perfetto per te!” E’ da quando Nina le ha raccontato della sua ultima delusione in amore che la  missione è quella di trovarle un uomo, un uomo vero.

“Si certo…”  sorride Nina “però se vuoi che io stasera venga con te adesso mi devi lasciare lavorare”  Nina spinge Martina verso la porta.

Prima di rimettersi al lavoro pensa agli uomini che ha conosciuto in quell’ultimo mese durante l’esilio a Villa Lago. Che orrore. E si prepara a una nuova delusione.

Tutti i racconti

2
4
29

📝 A Giada

26 June 2025

La luce del sole pomeridiano filtrava attraverso le foglie degli alberi, creando arabeschi dorati sul pavimento del piccolo caffè dove ci trovavamo. Di fronte a me, Giada sorrideva, i suoi capelli biondissimi incorniciavano un viso delicato e puro. Gli occhi chiari brillavano di una luce vivace, [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Lawrence Dryvalley: Letto, piaciuto. È proprio vero, amore e ragione sono come lo Yin e [...]

  • Rubrus: Be', sì. è un sentimento che non si può forzare, per [...]

0
0
12

Destabilizzazione (1/3)

26 June 2025

Mattia si stira. Pensa alla giornata che inizia. A volte l'ultimo sonno è angosciante. Giulia si è già alzata e sta trafficando in cucina. Non si preoccupa di far rumore. È l'ora di alzarsi. Mattia avrebbe voglia di un viaggio oltreoceano ma tra un'ora deve essere sul tram per il lavoro. Il lavoro [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

7
16
37

Tempi moderni

25 June 2025

C.K. svoltò frettolosamente l’angolo e si bloccò osservando contrariato i due marciapiedi del vicolo. «Ci risiamo di nuovo» mormorò rivolto a sé stesso. «Comincia a diventare un problema!» Girò sui tacchi e proseguì a passo veloce sulla strada principale in mezzo alla folla dell’orario di punta. [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

4
9
30

Le Sorelle: l’ira di Caterina 4/4

25 June 2025

L’indomani mattina Giulio si svegliò di soprassalto. Aprì gli occhi e le trovò tutte lì, in piedi intorno al suo letto. Nessuna parlava, ma lo osservavano con attenzione, come se lo stessero pesando con lo sguardo. La prima a rompere il silenzio fu Caterina. «Come ti chiami?» «Giulio». «Da dove [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

2
1
23

Laguna rossa

-sentivo il sangue

24 June 2025

Sentivo il sangue tra le branchie perforanti d’inchiostro rosso cadaverico SentIvo il sangue immerso in quella doccia rinchiusa accasciata a terra immobile I miei occhi risvegliandosi sfocati di una luca fioca non credevano a quello che stava accadendo. violenza chiama violenza violenza [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

5
5
16

Le Sorelle: l’ira di Caterina 3/4

24 June 2025

Capitolo 3: L'uomo dagli occhi gentili Il villaggio sembrava respirare con un ritmo più lento. L’aria era tersa, il cielo chiazzato di nuvole bianche, leggere come farina setacciata. Il suono regolare della sega nella bottega del falegname, il tintinnare dei secchi alla fontana e lo scricchiolio [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

4
5
33

Evoluzione della scrittura: dalla scrittura arcaica alla scrittura moderna

Racconto un pò di storia della scrittura per coloro che scrivono.

23 June 2025

La scrittura, intesa come sistema di segni utilizzato per rappresentare la lingua parlata, ha avuto un'evoluzione significativa nel corso dei millenni, partendo dalle forme più primitive fino ad arrivare ai sistemi alfabetici moderni. Questo processo è stato influenzato da vari fattori, tra cui [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Ondine: Grazie

  • Dax: Bello...ora sarebbe bello un'analisi della scrittura orientale(cinese, [...]

5
5
26

Le Sorelle: l’ira di Caterina 2/4

23 June 2025

Capitolo 1: Il villaggio Il mattino saliva piano dal fondo della valle, portando con sé l’odore di legna bruciata e di pane in cottura. Le case del villaggio erano basse, annerite dal fumo, con i tetti rabberciati e le imposte ancora chiuse. Ma non c’era silenzio. Non era un villaggio morto. [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

4
5
46

Le Sorelle: l’ira di Caterina 1/4

22 June 2025

Prologo Campo militare austro-ungarico – Tenda dello Stato Maggiore Il telo della tenda si gonfiava appena, sfiorato da un vento freddo. All'interno, tre ufficiali sedevano attorno a un tavolo ingombro di mappe. Il giovane soldato davanti a loro tremava. L'uniforme era lacera, la fasciatura all'avambraccio [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

3
4
29

Il Natale è una cosa per grandi

22 June 2025

Nel buio della sua stanza, il bambino, o meglio, quello che fino a poco tempo prima era un bambino, fissava il soffitto. Dal soggiorno arrivavano voci smorzate, risate adulte che sembravano voler convincere loro stesse della propria allegria. Aveva chiuso gli occhi da tempo, ma non dormiva. Sapeva [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Ondine: Dolce. L'ho fatto anch'io! Ma scherziamo? Troppo bello credere a Babbo [...]

  • zeroassoluto: Ovunque, in tutte le civiltà, c'è sempre uno o più [...]

5
6
32

Oltre la nebbia(2/2)

In un paese in cui non si vede oltre un palmo dal naso

21 June 2025

Sophia non si piegava. Aveva capito che l’ignoranza non era solo mancanza di conoscenza: era una difesa, una paura profonda del cambiamento. La nebbia proteggeva Villacava. Difendeva dal rischio di scoprire che esisteva qualcosa di più grande e più complesso oltre i suoi vicoli ciechi e i confini [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Lawrence Dryvalley: Esordio di tutto rispetto. mi è piaciuto. Condivido complimenti e appunti [...]

  • Dax: la metafora è bella, anche se non nuova. In effetti, l'ignoranza [...]

3
13
37

Girabuio 4/4

21 June 2025

Irving Crane non vide la fine del processo. Lo trovarono stecchito nel giardino, una mattina. Dopo lo scavo, alcuni girasoli erano ricresciuti e, a sentire qualcuno, Irving ne aveva strappato uno e aveva usato il gambo per impiccarsi… la maggior parte però diceva che non era possibile. Il gambo [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

Torna su