Un’ora dopo sulla piazza principale di Ortisei, Daisy si incontra con Patrizia, poco dopo le raggiunge anche Giuseppe 

«Bene ragazze, sono stato dai genitori di Andrea, sono spaventati, fanno quello che possono con lui, ma è sempre peggio… hanno paura per la loro incolumità e sono del tutto ignari di come possono aiutare il loro figlio, ho faticato a tenerli lontani dalla riunione di questa mattina, vorrebbero incontrarci, per saperne di più, gli ho detto che avremmo preso in considerazione l’idea dell’incontro, non ho avvertito ostilità nel loro comportamento.»

Daisy lo guarda preoccupata

«Tu lo sai meglio di me che non possiamo rischiare, meno umani sanno di noi e meglio è»

E Patrizia 

«Senza contare che è da questa mattina che sento tutti preoccupati per gli ululati di questa notte…»

Giuseppe sospira

«Al bar non parlavano d’altro… andiamo di qua per la seggiovia.»

Ci incamminiamo cercando di essere sereni e cordiali, una signora le si para davanti e blocca Patrizia

«Buongiorno maestra Licantri, ma lei li ha sentiti i lupi questa notte? Mi sono ricordata che lei vive tutta sola ai margini del bosco, non ha paura?»

«No, non ho paura, si ho sentito i lupi, ma non mi sembravano diversi da altre notti»

«Si sbaglia, questa notte sono stati molto più inquietanti di tante altre notti, dobbiamo prendere provvedimenti, se scendono in paese è pericoloso, lo sa che da un po’ di giorni il mio cane è nervoso, abbaia di notte, mio marito non lo lascia più fuori in giardino perché ha paura.»

Daisy le sorride per rassicurarla

«Signora, lei è spaventata, ma senza un motivo valido, insomma i lupi li abbiamo solo sentiti tutti, ma non ci sono segni tangibili che siano scesi nel centro abitato.»

La signora con fare seccato

«Voi fate quello che vi pare, ma io vado dal sindaco e non sono di certo la sola.»

Si volta e se ne va piuttosto seccata, lasciando i tre perplessi e preoccupati, e Giuseppe

«Questa cosa non piacerà ad Antonio.»

Più tardi tra le montagne nella baita di Antonio

«Accidenti! Tutto il paese è spaventato? Questo si che è un problema.»

Andrea guarda tutti con un’aria stupita

«Un problema? Non capisco perché, dovrebbero essere abituati alle notti di luna piena, voi tre abitate qui, certo gli ululati della signora Lùchair non sono proprio normali…ma siamo sinceri signor Antonio lei si porta dietro i lupi ululanti, per mascherare i suoi.»

Antonio sospira 

«No Andrea, non capisci, non puoi capire quanto gli umani possono essere feroci contro di noi mutaforma, la nostra stirpe è l’anello di congiunzione tra il loro mondo e quello selvaggio della terra»

Patrizia gli sorride 

«Sai Andrea, tutti noi abbiamo un ruolo di protezione del mondo selvaggio e giustizia per i più deboli. Antonio protegge il bosco e tutte le creature che lo abitano, perché gli uomini non lo distruggano, distruggendo così sé stessi. Giovanni cerca di aiutare la nostra specie da dentro le istituzioni…io mi prodigo che i nuovi sapiens siano più istruiti sul piano sociale ed ecologico…»

Cain gli sorride…. 

«Devi sapere che i sapiens non solo non riescono a capire la natura che li circonda ma sono tanto maldestri da distruggere il proprio habitat solo per il profitto, la nostra specie non può permetterglielo, Laila ha il compito di proteggere la barriera corallina mentre io mi occupo di quei sapiens che si auto distruggono per una vita stupida basata sull’effimero che questa società ama tanto»

Andrea, guarda Daisy

«E tu perché sei diversa? Cosa devi proteggere?»

«La mia storia è più complicata, La mia stirpe è quella Irlandese e siamo guerrieri, dobbiamo proteggere tutte le creature più deboli, siamo stati i primi a rivelarsi agli umani pagando il prezzo più alto di vite, e alimentando storie di orrore, siamo stati accusati di ogni nefandezza e di stragi, dopo secoli ci sono interi villaggi che ancora istillano odio nei nostri confronti, nelle nuove generazioni. Mio nonno, dopo che mio padre fu assassinato, studiò il modo di cambiare la mia natura di lupo, agì sull’embrione che cresceva in mia madre, non sapendo bene cosa sarebbe successo alla bimba che stava per nascere, mischiò il mio DNA con quello di un’anatra mandarina, che ha uno spirito combattivo e si lega alla natura del lupo che è in me, mi ha donato la saggezza e la consapevolezza di me stessa, non agisco di istinto ma pondero le mie azioni.»

Il telefono di Daisy inizia a squillare, quindi esce dalla baita e si incammina nel boschetto di fianco

«Ciao sbirro, hai novità?»

«Ciao, Pi Kappa, certo che ho novità ma non so se ti piaceranno…il mio amico a Milano mi ha detto che il ragazzo ha un fascicolo secretato al tribunale dei minori, ho cercato notizie sulla famiglia, il padre è un medico chirurgo specializzato, sua madre è una casalinga impegnata sul sociale, ma il ragazzo non è adottato, è figlio naturale, il mio amico cercava notizie riguardanti il fascicolo segretato ma sai è difficile, parliamo di un minore.»

Mentre Daisy parla al telefono si allontana dalla baita di qualche metro

«No, Lorenzo, lui non può essere figlio naturale qualcosa non va, e questo mi spaventa, ti posso chiedere di indagare ancora sulla famiglia, ti prego fammi sapere tutto ciò che trovi è importante, questa volta io e la mia specie corriamo un serio pericolo.»

«Così mi spaventi, cercherò ancora e poi volerò da te.»

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