Ho soprattutto paura.
Paura, paura, paura, di sentirmi mancare il terreno sotto i piedi, paura di precipitare, come quando ti capita nel sogno: ti senti risucchiato giù ad una velocità pazzesca e ti manca il respiro e ti svegli di soprassalto; poi ti rendi conto che non corri alcun pericolo, che sei nel tuo letto disteso, orizzontale, immobile, tranquillo, sicuro.

 

E' un po' di tempo che faccio sogni affannati.
Non ricordo quasi mai i sogni, non del tutto almeno e non quanto vorrei; appena sveglio, è come se si riavvolgesse la pellicola; ho la coscienza del sogno, ne rivedo le ultime immagini, ne ricordo l'angoscia, rivivo la situazione di affanno, ma poi tutto svanisce nel nulla e per quanto mi sforzi, non ricordo più nulla.

Mi resta solo una punta di affanno, che si dissolve nel giro di cinque minuti.

 

Spesso, la protagonista è la mia macchina rossa, la mia Alfa coupé, che dopotutto, non è così importante nella mia vita; per me è solo un'auto bella, che mi piace, ma solo un'auto, un mezzo di trasporto; forse rappresenta la mia trasgressione, il mio capriccio, anche se possederla, non è stato così. 
E' stata un'occasione capitata, un amico architetto che la voleva vendere con solo 60.000 Km, una tentazione a cui ho aderito razionalmente e valutandone attentamente i costi, in relazione ad una macchina nuova.

Dovevo acquistare un'altra auto; la Opel era ormai da cambiare e una Punto nuova sarebbe costata giusto venti milioni.

 

Ed è venuta lei, la mia Alfa.

 

Non l'ho sentita subito mia; certo mi piaceva farmi vedere dentro di lei, rossa, praticamente nuova, sempre lucida e pulita; all'inizio in autostrada andavo forte: 180, mai sotto i 170; poi il limite di velocità mi ha convinto che non era il caso.

 

Nel sogno spesso la rubano; esco e non la trovo… e la cerco avanti e indietro… e mi rendo conto di non essere mai sicuro di dove l'ho lasciata… e mi dispero e sento un tuffo al cuore… e poi mi sveglio… e poi sono felice che dormivo e che la mia Alfa è parcheggiata al sicuro in garage, dove l'ho lasciata tranquilla e protetta da ogni pericolo… e tiro un sospiro di sollievo… e sono felice, contento, sollevato.

 

Una volta ho sognato che ero su uno scoglio piccolissimo, non lontano dalla terra ferma e la mia auto era con tutte e quattro le ruote fuori dallo scoglio, come se l'avessero trasportata lì con un elicottero, o come se lo scoglio le fosse sorto all'improvviso da sotto e l'avesse sollevata.

Insomma, lei era in cima a questo scoglio, che si alzava di tre quattro metri dalla superficie del mare e la scogliera di fronte sulla terra ferma era molto vicina, ma non tanto da poterci arrivare con un salto e io ero lì su questo scoglio, assieme alla mia macchina, che non sapevo cosa fare per uscire da quella situazione.

 

Spesso ho sognato che subiva gli incidenti più strani e il risultato era sempre che io ero disperato, come se avessero devastato la mia carne e felice, quando sveglio, mi rendevo conto che era stato solo un sogno.

 

Paura reale, concreta, palpabile: panico, terrore.

Ho provato a salvare il documento: "Windows ha provocato un errore irreversibile e il programma non risponde"… cazzo ho perso tutto quello che ho scritto sino ad ora: un sacco di stronzate senza senso e il Signore mi ha punito!

Hai buttato nel cesso quasi due ore della tua vita, così impari a non salvare più spesso quello che scrivi.

Fiuuuu… "Documento recuperato": c'è tutto… che culo!

Adesso lo salvo e vado a dormire.

 

Perché hai scritto? non lo so, forse la musica a volume basso, forse il tipo di musica impersonale, impalpabile, non invasiva, forse i discorsi di prima con Francesco e Filomena,  forse il "non saper che fare" forse… 
Forse, avresti fatto meglio ad andare a dormire.
 

Lo saprai domani quando rileggerai; lo saprai tra un anno quando rileggerai; lo saprai ogni volta che lo rileggerai, quando, girando tra i file sparsi, troverai anche questo, perso tra tutti gli altri e ti verrà il desiderio di rileggere le stronzate che scrivevi, quando eri un vecchio grigio da cinquantasei a sessantaquattro.

 

Buonanotte amore, sogna della tua macchina e non affannarti qualunque cosa le succeda: ti sveglierai e sarà stato solo un sogno. 

Tutti i racconti

0
0
1

LA SFIDA TRA GENNAIO E FEBBRAIO

04 October 2025

Era la sera dell’ultimo dell’anno quando, sopra un monte altissimo, si riunirono i dodici mesi per discutere e pianificare il programma dell’anno che stava per iniziare. Si riunirono in un bosco, formando un cerchio, perché in un cerchio nessuno sta sopra gli altri e tutti hanno la stessa autorità. [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

0
0
0

INIZIA CON UNA SETE DI SANGUE

04 October 2025

Hi, qui è la centrale paranoica, shhhhh… shhhhh… silenzio, chiedetevi perché manco da tanto tempo… beh non mi hanno scoperto ancora, ma mi hanno fiutato. Per la verità pensano più a qualche presenza esoterica, il dottor Stella ha persino chiamato in causa il buon vecchio Dick immaginando un mondo [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

2
3
29

Non so perché lo faccio

03 October 2025

Non lo so perché lo faccio. Mi sveglio presto, alle 5. Ma perchè? - Ah, sì. Devo andare al lavoro. Ma perchè? - Per guadagnare i soldi. Ma perchè? - Per avere dei soldi. Ma perchè quello è importante? - Per comprare, che necessito. Ma perchè devo necessitare qualcosa? - Per poter mangiare, vestirmi, [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Ondine: E strada facendo a quei perchè aggiungi subito dopo una pausa e desidera [...]

  • Paper♂️perAbitudine: E chi osserva e testimonia tutte queste azioni, nostre, che hai descritto, [...]

4
13
26

La fotografia 2/2

03 October 2025

La lama tra le vostre mani. Con uno strappo disperato riesci a spingerla verso l’alto: il colpo non cade. L’assassino vacilla, ti guarda con disprezzo. “Hai rovinato tutto. Senza il gesto non c’è storia. Nessuno ha mai potuto fermare Napoleone nella Storia prima che compisse il suo destino, né [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

4
3
19

Il mostro (2/2)

Seconda parte

02 October 2025

Era ormai mattina e la nebbia leggera sulle colline pisane rivolte verso Firenze scendendo a valle rendeva la visibilità molto incerta, così Giorgio, anche se terribilmente ansioso di mettere fine alla sua angoscia, era costretto a procedere a bassa velocità e con cautela. Alla fine raggiunse il [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Maria Merlo: Bel racconto e grande, originalissimo finale. Bravo!

  • Rubrus: Credo che quella del mostro di Firenze sia una di quelle storie, o cold case, [...]

2
7
25

La fotografia 1/2

02 October 2025

Il formato della fotografia è rettangolare, sviluppato in verticale. Lo sguardo, catturato dalla cornice, entra senza esitazioni nell’interno di un appartamento cittadino. Le superfici sembrano innocue: porte verniciate di bianco, pavimenti rivestiti da piastrelle decorate con discreta eleganza. [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

8
10
38

La Selva Oscura: l'armata silenziosa (2/2)

01 October 2025

Trascorsero altri due cicli. Secondo il sistema di misurazione del tempo in uso sulla Terra, correva l’anno 2038. Felipe II diede l’ordine tanto atteso: «Cancelleremo una delle loro città, New York la chiamano, con una cannonata fotonica. Poi daremo le nostre condizioni». I terrestri scrissero [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

2
1
22

Il mostro (1/2)

Prima parte

01 October 2025

Giorgio era finalmente arrivato a destinazione: carcere di Volterra, ala di massima sicurezza. Avevano chiuso il presunto mostro in una cella a prova di ogni tentativo di evasione, considerando che se era davvero lui il responsabile dei cinque omicidi commessi, la polizia si trovava davanti a [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

5
9
37

Piove

Dax
30 September 2025

Piove leggero Piove sul mondo intero Sulle lacrime Sul sudore Sulle iniquità Sulle vittorie e le sconfitte Piove Su ciò che resta di noi I sogni, le speranze Piove, bagnando i visi I capelli, gli occhi I sorrisi Piove a catinelle Sommergendo la violenza Irrorando le cose belle Piove perché ci [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

7
9
27

La Selva Oscura: l'armata silenziosa (1/2)

30 September 2025

Un osservatore esterno avrebbe scambiato Hell H1 per un buco nero. In realtà si trattava di un gravidisguise, una struttura gravitazionale artificiale progettata per imitare una singolarità. Il campo gravitazionale divergeva sulla superficie di una sfera, ma all’interno era approssimativamente [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

4
3
33

Ciak! Si scrive! "Neverland - Un sogno per la vita"

29 September 2025

Segnaliamo la pubblicazione sulle pagine del blog di un nuovo articolo. Chiunque può accedervi cliccando il link BLOG in home-page. Invitiamo alla lettura e al commento in calce allo stesso. Buona visione! Lorenzo Aaron

Tempo di lettura: 30 secondi

2
2
21

Lee

Tentativo di poesia stile Rara avis, utente come noi, che mi ricorda le iniziali dei personaggi di Stan Lee

29 September 2025

Lungo le larghissime lande limone, liturgiche lagne librate lentamente da una lingua lussuriosa. Limo lastre di lavagna. Laccando lunghe listelle là, ove latitanti lombrichi hanno lasciato linee lievi. Locandomi con lascività una lente di lavorazione latina. La lettura di lettere su lanterne [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

Torna su