Il formato della fotografia è rettangolare, sviluppato in verticale. Lo sguardo, catturato dalla cornice, entra senza esitazioni nell’interno di un appartamento cittadino. Le superfici sembrano innocue: porte verniciate di bianco, pavimenti rivestiti da piastrelle decorate con discreta eleganza. Sembra un quadro di Felice Casorati, ne possiede le stesse caratteristiche distintive: un ambiente borghese, ordinato, costruito con cura. È una scena comune, rassicurante. Forse troppo.

Il taglio verticale pare studiato per catturare il gesto immobile di una porta socchiusa verso l’interno di una stanza. Di quella stanza ci giunge solo un indizio: una piastrella con disegni romboidali, più grandi e solenni di quelli che, sullo sfondo, scandiscono il corridoio. La porta divide la foto a metà, con una simmetria quasi ossessiva. A sinistra, un’anta spalancata con naturalezza; a destra, un’altra porta, più stretta, con una vetrata opaca che lascia intravedere soltanto l’enigma della sua oscurità.

Tutto appare calmo, come in una pittura domestica che promette stabilità, ordine, immobilità. Un interno borghese che sembra volerci rassicurare: qui nulla accade, nulla può incrinarsi. Eppure, basta soffermarsi un attimo di più perché la calma inizi a vacillare.

C’è un’ombra, discreta ma irregolare, che si insinua sulla parte destra del muro. A un primo sguardo non significa nulla. Ma se qualcuno, spinto da un impulso di curiosità, vi accostasse una lente d’ingrandimento, allora scoprirebbe un dettaglio disturbante: la superficie del muro, lassù in alto, non è liscia come sembra. Un lieve sfilacciamento, un’increspatura. Come se dietro quell’apparente solidità stesse premendo qualcosa di diverso, di più vivo.

È come se la fotografia fosse in attesa di un gesto che ancora non è accaduto. E se fosse possibile entrare davvero dentro la scena, varcare il bordo della cornice, allora la ragione di quell’ombra si rivelerebbe con spietata chiarezza.

La calma si spezzerebbe in un istante. Il nostro sguardo, precipitato oltre il confine, incontrerebbe l’origine del disturbo: non più un interno immobile, ma un atto di violenza congelato nell’attimo prima dell’esplosione. Un uomo, il volto contratto da un’intensità feroce, leva in alto un pugnale. La lama, lucida, vibra immobile, sospesa in aria come se attendesse il nostro respiro per calare. Davanti a lui, ignaro, un altro uomo siede allo scrittoio, intento a scrivere, chino sotto la luce filtrata da una finestra.

Il colpo sta per abbattersi, e la fotografia — così calma, così silenziosa — non è che il fermo immagine di quell’attimo prima. Noi, che siamo entrati troppo dentro, ne diventiamo complici involontari: sappiamo ciò che accadrà, ma non possiamo fermarlo. E mentre la lama si abbassa, trattenuta solo da un istante eterno, non ci resta che levare in alto un grido.

Ma è proprio così? Per una volta l'osservatore, il lettore di gialli non potrebbe entrare dentro quella fotografia e da passivo spettatore del mondo trasformarsi in attivo fattore della storia? Ebbene sì, tu osservatore, pavido lettore di gialli che assommi in te la teoria del sublime cioè quella che implica l'osservazione del disastro al riparo di un punto il più sicuro possibile. È questa la teoria del sublime di Immanuel Kant, giusto? quando la natura mostra forze distruttive e in quanto spettatori, purché non siamo in pericolo reale, percepiamo la potenza della natura e nello stesso tempo riconosciamo che come esseri razionali siamo indipendenti da essa. Da qui nasce il senso di grandezza morale, secondo il filosofo di Königsberg. 

Ebbene per una volta cambierai le carte in tavola: entrerai in quel quadro e cercherai di salvare quell'uomo alla scrivania!

Tutti i racconti

2
4
13

Debunker (1/4)

07 December 2025

Babbo Natale era intirizzito e di malumore. O meglio, lo era il Cogliati, in piedi, vestito da Babbo Natale, all’angolo tra Piazza Grande e Via Vittorio Emanuele II. Per fortuna, però, non si vedeva. La barba finta nascondeva tutto. Peccato prudesse come se dentro ci fosse una nidiata di pulci. [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Paolo Ferazzoli PRFF: I like.
    ottimo.
    altre 3 puntate da gustare!
    Complimenti per il [...]

  • Rubrus: MM: sotto le feste le storie si allargano come le pance. Queste sono 4 parti. [...]

2
3
15

Il condominio 1/3

07 December 2025

Il rito dell’inquilino del piano di sopra era sempre lo stesso: lo sciacquone del bagno a scandire il tempo, le pantofole trascinate sul pavimento. Ogni sera, alle ventitré precise, quel suono monotono rassicurava Vittorio: il mondo là fuori era caotico, ma sopra di lui qualcuno seguiva ancora [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

2
4
34

C'era una volta Jorn, la sua casa, i suoi amici, la favola continua...

E adesso una casa museo per continuare a sognare

06 December 2025

Amici lettori, oggi vi porterò in un luogo speciale, un luogo posto in alto su una collina dalla quale si vede il mare, un luogo affascinante con una storia, anzi con più storie, un luogo da favola e come una vera favola questo racconto breve lo inizierò così. C'era una volta un artista nordico, [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • GiuliaCango: Bellissima ricostruzione della vita di questo artista danese che non conoscevo [...]

  • Rubrus: Oooh... e finalmente non si deve impazzire per cercare il link. Non conoscevo [...]

6
10
43

La vera ricchezza

Il ricordo e la saggezza di mia madre.

06 December 2025

Mia madre si chiamava Anna. Era una donna di grande saggezza e ha sempre avuto un approccio specifico nei confronti del denaro. Per lei non era altro che uno strumento, un mezzo per raggiungere il benessere e mai un traguardo. Da lei sempre presente ho appreso tante cose, anche il significato [...]

Tempo di lettura: 8 minuti

4
7
36

Il gilet giallo

05 December 2025

È passato tanto tempo e adesso ho la tua età di quando ci siamo visti l’ultima volta. Di quando ci siamo salutati in cima alla salita, quella che odiavi ma che affrontavi ogni volta come una sfida personale alla gravità — e forse anche alla vecchiaia. Me lo ricordo ancora: portavi un gilet giallo [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Dax: bello ma....si parla del padre ondel nonno del protagonista?Like

  • An Old Luca: Come scrive giustamente Paolo: impeccabile.
    Coinvolgente, scorrevole e [...]

5
9
62

Piccoli miracoli di Natale

05 December 2025

È la sera dell’antivigilia. Fuori fa un freddo assurdo, mentre nel terminal sembra di stare in una sauna. La ressa di chi parte per le vacanze o torna a casa dalla famiglia rende l’ambiente non solo estremamente rumoroso, ma anche soffocante. C’è tutto ciò che non desidero dopo una giornata di [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Walter Fest: Smoki, per "Lampo" intendesi, "guizzo, fulmine, saetta....insomma [...]

  • La Gigia: Ciao Smoki, complimenti per il racconto. Mi sono piaciuti i personaggi con [...]

3
10
38

Nulla Dies Sine Linea

04 December 2025

L’appuntamento era stato fissato per le due di quel pomeriggio. Naturalmente la mia ansia era cresciuta di ora in ora, proporzionalmente al bisogno di confrontarmi con lui. Arrivai al Café de Flore in larghissimo anticipo e, per provare ad ingannare l'attesa, mi accomodai ad uno dei tavolini [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

4
10
27

Volevo essere William Shatner 2/2

04 December 2025

A poco a poco, la leggerezza si spense. Gli amici cominciarono a evitarmi, stanchi di quel modo di fare che ormai appariva rigido e innaturale. Io non me ne accorgevo, o forse sì, ma non sapevo più come tornare indietro. Era come se quel ruolo mi fosse rimasto addosso, un’abitudine del corpo e [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • thecarnival: Grazie comunque mi fa piacere e moltissimo vi ispiri delle idee vuol dire che [...]

  • Lawrence Dryvalley: Lette le due parti e apprezzate. Anch'io ricordo le notti su Italia1 a [...]

4
6
39

In una parola, rassegnati.

03 December 2025

In una parola, rassegnati. Da quando sei cresciuta, il tuo carattere non cambierà, nessuno può realmente cambiare e se non ci credi, non prendertela con me ma con i numeri. La statistica ci insegna che nessuno cambia, sai? E gli strizzacervelli sono i primi a saperlo: lo sai che per ottenere una [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Maria Merlo: Stile deciso e buona gestione del tema scelto. Bravo.

  • ducapaso: Elena, Paolo, Spettatrice, Dax, Maria, grazie a tutti voi, ho apprezzato ognuno [...]

4
6
24

Volevo essere William Shatner 1/2

03 December 2025

Ricordo ancora quando accadde la prima volta, e come quel personaggio, o meglio, tutta quella mentalità, entrò nella mia vita. Era un pomeriggio come tanti altri e non avevo voglia di fare i compiti. Fuori il cielo era grigio; non avevo voglia di uscire e accesi la TV. Erano le 18, evidentemente, [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Rubrus: Qualche annetto fa anche io scrissi un racconto simile, ma più cupo. [...]

  • thecarnival: grazie del commento Rubrus;))) se trovi quel racconto sarei molto curioso;) [...]

7
10
42

Di stagista in stagista

Giu
02 December 2025

Giorno uno della mia presenza in azienda. Mi sistemarono in un angolo molto luminoso, proprio vicinissimo alla finestra per permettermi di avere la giusta luce quotidiana di cui avevo bisogno. Devo ammettere che mi piaceva molto la postazione che avevano scelto per me, avevo sentito dire che decisero [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

4
14
32

La Clorofilladinia

02 December 2025

“Vedrai” mi hanno detto gli amici, “prima o poi incontrerai una Clorofilladinia. A chi va ad abitare vicino al Secchia può capitare.” Ed eccola qui. Sale da me, entra in questa stanza passando dalla finestra. Non l’ho sentita sulle scale, e così oggi la conosco per la prima volta. L’ho vista attraversare [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

Torna su