Odio gliombrelli.
Di solito, quando piove, indosso un vecchio cappello da pioggia. E quello, per me, è il massimo del riparo contro la furia del cielo. Ogni tanto compro anche qualche ombrello. Di quelli piccoli, in prevalenza. Lo faccio più per senso del dovere che per reale convinzione che mi servirà. Diligentemente, comunque, lo utilizzerò un paio di volte, per poi scordarlo da qualche parte, e ricominciare così la mia love story con il cappello.
Quel giornopioveva. Per la precisione un nubifragio di dimensioni epocali si era abbattuto sulla città, mandando in tilt le comunicazioni, i servizi di trasporto e in generale tenendo in ostaggio la gente barricata negli uffici e nei negozi.
Avevo trovato riparo in una libreria del centro, sotto i portici. Mi aggiravo insofferente tra gli scaffali ricolmi di libri, con l’aria di chi non riesce a trovare l’autore che cerca. In realtà, mi vergognavo per la scia bagnata che scivolava dal mio impermeabile fradicio, lasciando piccole pozze irregolari sul parquet. Cercavo di mascherare l’imbarazzo con una falsa indifferenza.
La commessa alzava di quando in quando lo sguardo da sopra gli occhiali e mi osservava in silenzio con leggero disappunto. Agguantai una copia di Mr. Gwyn, un libro che amavo, che avevo letto e riletto e che per qualche motivo era scomparso dalla mia biblioteca. Poi mi lasciai rapire dai titoli, dai nomi degli autori, dai colori e dalle fotografie delle copertine.
"Non sei cambiata per niente. Guardati! Sei fradicia!!! Sempre in giro senza ombrello?" La sua risata divertita mi fece trasalire. Alzai gli occhi e me lo trovai davanti. Nemmeno lui era cambiato in quei… quanti erano? Vent’anni? Probabile. Daniele era rimasto lo stesso: alto, bello, dannato. Forse un po’ più scavato nelle guance. Mi prese le mani e mi baciò i palmi come se fosse la cosa più naturale del mondo. Io restai semplicemente a fissarlo, incapace di articolare un suono qualunque. Fu lui a parlare di nuovo.
"Allora? Come vanno le cose al giornale?"
"Non lo so, non ci lavoro più da una decina d’anni"
"Peccato, eri una grande giornalista"
"E tu che fai? Sempre tra i banchi di scuola?"
"…in un certo senso sì. Faccio un lavoro un po’ particolare, mi occupo di promuovere la lettura tra i giovani. Creo delle sessioni pomeridiane nelle quali leggiamo, commentiamo e a volte mettiamo in scena alcuni brani o interi libri… è divertente. Dovresti provare…"
Daniele e i suoi libri. Daniele e le sue fantasie. Daniele e le sue costanti fughe dalla realtà. Se aveva un dono, uno vero, era quello di saper raccontare delle storie. Vere o inventate che fossero, non aveva importanza. Poteva essere il resoconto di quello che aveva mangiato a cena la sera prima, oppure il riassunto di Cime Tempestose, c’era qualcosa nel suo modo di raccontare, che ti inchiodava lì, ad ascoltarlo. Ironicamente era così che ci eravamo lasciati. Mi aveva inchiodata con uno dei suoi racconti, uno che per la prima volta non mi era piaciuto. Non avevo apprezzato i trattiappena accennati dei protagonisti, nei quali avevo riconosciuto lui e una donna enigmatica e controversa che certamente non potevo essere io. A letto. Insieme.
Naturalmente ne avevo sofferto come un cane. Ero stata giorni e notti ad attendere una sua telefonata, una sua improbabile riapparizione che non era mai arrivata. Gli avevo gridato di tutto, al telefono, gli avevo scaraventato addosso anni di frustrazioni, di inutili attese, di decisioni evitate, di mezze frasi accennate e altre metà non dette. Non era durata molto, tra di noi, ma era stato un periodo intenso, talmente denso di emozioni da essere praticamente impossibile da dimenticare.
No, non era che il solo rivederlo stesse riaprendo quell’antica ferita. Ma faceva riaffiorare quei ricordi, quei momenti, quelle sensazioni che in qualche modo ero riuscita ad ammansire con il passare degli anni. E ora la sua vicinanza cominciava a farmi mancare l’aria.
Fuori il diluvio era finalmente cessato. Mi sarei infilata di corsa nella metropolitana e una volta a casa mi sarei scrollata di dosso, oltre alla pioggia, anche le emozioni di quell’incontro inatteso.
"Devo andare… è stato bello rivederti" gli dissi.
"Aspetta! Te ne vai così? Non ci scambiamo nemmeno i numeri di telefono? Potremmo rivederci, chessò, per un caffè, una pizza…"
"…una scopata senza impegno…"
Daniele si mise a ridere in quel suo modo contagioso. "Non ci credo, sei ancora arrabbiata!"
"Tu credi? No, non è così. Sono solo cresciuta. E ho imparato a difendermi. Tu invece sei rimasto lo stesso di sempre. Un affascinante, randagio affabulatore…"
Gli sorrisi. Sfogliai velocemente il libro che tenevo in mano, cercai la pagina. La trovai, e ne sottolineai alcune frasi. Poi scrissi sul margine il mio numero di telefono. Richiusi il libro e glielo diedi.
"E’ un regalo, trattalo bene"
Daniele guardò il libro e mi fissò, interrogativo "Mr Gwyn…"
"Dovresti leggerlo ai tuoi studenti. E’ illuminante».
Lo lasciai mentre leggeva muovendo appena le labbra: Una luce è giusto uno spicchio di una storia. 
Se c'è una luce che è come lei, ci sarà anche un rumore, un angolo di strada, un uomo che cammina, molti uomini, o una donna sola, cose del genere. Non si fermi alla luce, pensi a tutto il resto, pensi a una storia. 
Jasper Gwyn diceva che tutti siamo qualche pagina di un libro, ma di un libro che nessuno ha mai scritto e che invano cerchiamo negli scaffali della nostra mente."
Uscii. Ancora una volta senza il mio libro.
Un pallido raggio di sole aveva bucato le nubi.
 

Tutti i racconti

0
0
1

La morte si paga solo con la morte 1/2

19 August 2025

Apro gli occhi. Mi guardo intorno. Ho un attimo di confusione, poi riconosco i luoghi: sono nella camera da letto, a casa mia. Di fianco a me dorme mia moglie, Bianca. Il suo sonno è tranquillo, cadenzato da un respiro regolare. I suoi lunghi capelli sono adagiati sul cuscino, e io non posso fare [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

0
0
0

Scarti e idoli profani

19 August 2025

Tu che cammini davanti a me, e poco fa hai sparso brandelli di mondo, un riflesso di carte accartocciate, e una busta di patatine, svuotata dell’ultimo morso. Dimmi, a quale livello si curva l’anima per compiere un atto così privo di peso e di senso? In queste stradine che [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

2
4
26

Solo una bambina

18 August 2025

Di me amerò sempre la fanciullezza. La speranza, che alla fine è davvero l’ultima che se ne va. Quegli occhi lucidi un tempo di sogni e ambizioni, che oggi appaiono sfocati sotto il peso dei tormenti. L’ingenuità che ancora mi caratterizza dopo tanto, la schietta sincerità che troppo spesso mi [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Mandy Wotton: Grazie mille, Paolo e Lau!
    A volte mi lascio trasportare dal travolgere [...]

  • zeroassoluto: Ciascuno di noi interroga il bambino lontano, che malgrado tutto, resiste ancora [...]

3
5
12

Pensieri

Vas
18 August 2025

Sensazioni e pensieri sono la stessa cosa. È che non mi convince che il pensiero sia razionale, non mi convince la parola razionale. Razionale è allora un concetto con poche regole, un pensiero veloce e pratico alla sopravvivenza. Razionale invece dovrebbe essere tutto ciò che noi abbiamo, il motore [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • zeroassoluto: Ho interrogato Gemin:
    "Cogito, ergo sum è una famosa frase [...]

  • zeroassoluto: Io non mi esprimo... non sono i grado di dare una mia opinione su un argomento [...]

2
2
14

Il Capanno dei cacciatori

"Dove l’uomo onorava il bosco"

18 August 2025

Il Rito del Capanno dei Cacciatori Il Rito del Capanno dei Cacciatori Ascoltate bene, perché questo non è un racconto come gli altri. È la storia di un momento sospeso tra la fine e l’inizio, tra l’estate che si ritira e l’autunno che avanza con passo deciso. In un angolo nascosto del bosco, c’è [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

2
3
19

Vita Digitalis et Aliae Evanescentiae

Con prefazione di Prof. Eusebio Rognoni

Miu
17 August 2025

Prefazione all’Edizione Metropolitana di Prof. Eusebio Rognoni – Direttore dell’Istituto per le Narrazioni Post-Mortem e le Identità Immaginarie, sede di Cavernozza in Selvis La Famiglia De Funebris non è solo un insieme di personaggi. È una genealogia deviante, una saga poetico-burocratica ambientata [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • zeroassoluto: Heu! Nonnumquam redeunt et
    carminibus iocantur.
    Bene narras...

  • Miu: Non mi dire che stanno anche qui😂

3
5
22

Confessione

17 August 2025

“Papà ho una cosa molto importante da dirti”. La voce mi uscì flebile. Mi avvicinai alla finestra e spostai una lunga tenda blu che impediva ad uno splendido sole di fine Maggio di illuminare a dovere la stanza. La prima cosa che notai affacciandomi alla vetrata fu un incantevole prato inglese [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

3
6
22

Vi racconto in breve tre storie d'amore parallele.

Tra contrasti familiari e finali in tragedia,

17 August 2025

L’amore, spesso dolce e luminoso, può anche rivelarsi oscuro e tragico, specialmente quando i legami familiari si intrecciano con le passioni dei cuori innamorati. Le storie di Piramo e Tisbe, Giulietta e Romeo, e la leggenda del Giovane Vesuvio e di Capri offrono un affresco di amori impossibili, [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • zeroassoluto: Bravo Gennarino, che ci ricorda tre storie d'amore finite in tragedia.
    Adesso [...]

  • Rubrus: Dove si dimostra che le trame, gira e rigira, sono sempre le stesse, e voler [...]

4
6
27

La scrittura

16 August 2025

La scrittura è terapia la nostalgia porta via. Il tempo ferma nuovi orizzonti apre piacevole calma farà sentire. Con la punta sottile d'inchiostro intrisa la penna sul foglio si lascia trascinare in mille rivoli ornati e ondulati. Come incantevole danza la fantasia lascia piroettare e sogni [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

3
7
26

Domenica 31/8/2025 last kiss (2/2)

16 August 2025

Un’ora dopo, al bar, seduto al solito tavolino con vista sulle scale dell’entrata, Sandro legge l’edizione cartacea del suo giornale preferito e non si accorge che una bella signora è appena scesa e si dirige verso di lui, da dietro gli mette le mani sul viso e gli domanda: «Chi sono?» «Troppo [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

2
3
21

L'ombrello

16 August 2025

Pioveva quel giorno, ma cosa potevo farci? L’uscita era programmata da giorni e rinviare e pazientare ancora per vederla, io non ci riuscivo. Dieci minuti prima dell’orario concordato mi eri piazzato sotto l’albero prestabilito per l’incontro. Pioveva già dal mattino, e presi il mio ombrello fortunato. [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Adribel: Che bel racconto, di quelli che fanno sognare!

  • zeroassoluto: ... dietro di me un colorato ombrello rosa si era palesato sulla mia testa...
    "Sembri [...]

5
6
38

Pasta reale

15 August 2025

A volte nel fondo buio delle serate estive c'è un arcano silenzio. Nell'umidità cavernosa delle ventitré solo qualche piccolo gruppuscolo di giovani rompe il ritmo cantando a squarciagola canzoni che non riconosco. E a quei canti risponde un abbaiare guerriero di cani da giardino, che s'accaniscono [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • zeroassoluto: Ciao Sandro!
    Per prima cosa ti ringrazio immensamente...
    "Perché" [...]

  • Sandro Amici: Già questo appunto è un degno racconto, che mi ha scatenato un [...]

Torna su