"Desiderio" etimologia: "dalle stelle, dal sidereo", ovvero il luogo da cui proviene la "stella"  cometa (l'universo stellato).
Sapevo che sarebbe stato un lungo viaggio, ma mai avrei immaginato così lungo.
L’ultima volta che ci siamo viste eri un’ombra blu, coronata di verdi aurore boreali che piano piano scolorivano nel buio.
Te lo giuro, mi sono innamorata di te la prima volta che ti ho vista: eri solo un piccolissimo bagliore bluastro nella notte, ma io ti ho voluta lo stesso.
Ho schivato sapessi quanti meteoriti e altre distrazioni dalla massa meno ridotta, solo per te. Eppure, nonostante tutto questo desiderio… non è andata.
Ci abbiamo provato, innegabile, ma le divergenze ci sono sembrate maggiori delle somiglianze. 
E poi: tuo padre. Vogliamo parlare di tuo padre? Ha su di me un effetto che non mi piace: quando mi avvicino a lui, è come se tutto il mio essere sfrigolasse di rabbia. Mi accendo, mi illumino di blu, divento qualcosa che non sono.
E’ pur vero che se non mi fossi adirata così tanto contro di lui, tu non mi avresti neanche notata.
All’inizio mi sembrò un colpo di fortuna aver messo su quella bella coda bianca grazie ai raggi del Sole; ora so che non fece bene alla nostra relazione.
Non volevo che mi amassi come il riflesso di quel borioso nano, di cui ridono tutte le stelle super-massicce nella galassia. No. Io volevo che tu mi vedessi per quello che ero, che conoscessi gli strati più profondi del mio io, non che fossi semplicemente infatuata dalla mia luce illusoria.
Non me la sento, però, neanche di darti tutta la colpa.
Così come eri molto superficiale tu, io ero piena di arroganza e orgoglio.
Mi sentivo troppo bella, indipendente ed esperta per stare con un noiosissimo pianeta disabitato, così morbosamente attaccato al padre Sole, senza interessi, senza prospettive, vergine, con l’idea di restare per sempre ancorato all’orbita percorsa da millenni. 
Non vedevo un futuro con te e non volevo vederlo, non volevo dire no a tutto l’universo per dover dire sì solo e semplicemente a te.
Così me ne sono andata. Mano a mano che la distanza si allungava tra di noi, piena di detriti e silenzio, ho iniziato sentirmi di nuovo me stessa.
Non lo nego, è stato piacevole uscire dal tuo campo gravitazionale, liberarmi da tutte le noiosissime discussioni che ormai facevamo come ripetendo frasi da un copione.
Non ne volevo più sapere niente dei tuoi piagnistei temporaleschi sul mare, delle tue adolescenziali eruzioni vulcaniche, della frigidità ostile dei tuoi poli.
Che me ne facevo di una come te, quando l’universo era pieno di stelle danzanti, vogliosi buchi neri, avventure di ogni tipo tra asteroidi e lampi di plasma? 
Già, che me ne facevo di una come te?
Ho iniziato a sentire la tua mancanza quasi subito.
Non so spiegarti perché. Nessuno sa spiegare l’amore.
Siamo state goffe, con l’amore che ci aveva investite, rivestite, incantate l’una dell’altra. Non potevamo immaginare la stupidità del restare ferme nelle nostre convinzioni, quando invece sarebbe stato così semplice abbandonarci subito l’una all’altra, all’inevitabile.
Ci siamo ribellate a quel primo desiderio, alla cosa più pura che avevamo, e abbiamo permesso allo spaziotempo di mettersi tra di noi.
Ma a cosa è servito? Me lo sono chiesta infinite volte mentre navigavo, sempre più fioca e opaca, alle estremità desolate del sistema solare, e solo ora so che ci sono dei tempi precisi, per l’amore. Che arriva in perfetto orario: né prima, né dopo.
Allora è successa una cosa strana. 
Un’invisibile forza attrattiva mi ha spinto a tornare nel punto dell’universo dove si trovava ciò che avevo a cuore... cioè te.
Non avevo più voglia di navigare fra le onde buie dello spazio. 
Non volevo gli anelli che mi regalava Saturno, né le morbide curve di Giove.
Non desideravo la cipria rossa sulle guance di Marte, né le promesse focose di quella sgualdrina di Venere, sempre su di giri.
E anche quando tuo padre, in un ultimo slancio protettivo e assassino ha tentato di farmi evaporare, divorandomi, ho saputo schivare tutte le mie pulsioni, le mie sciocchezze, il mio orgoglio distruttivo, la mia pretesa di superiorità nei tuoi confronti, e ti ho ritrovata. 
Neanche per un momento ho dubitato, in tutta questa corsa a ritroso, del tuo amore reciproco.
Ora però il dubbio nasce, perché sono ormai completamente nuda di fronte ai tuoi occhi, e non siamo mai state così vicine, e devo confessarti che anche per me è la prima volta…
Tu però sei sorridente di un’alba radiosa che i miei riflessi ti hanno messo sulle labbra blu. La tua atmosfera mi incendia di passione…
E allora capisco che è vero, che anche tu mi vuoi, che mi hai aspettata.... 
Per tutti questi anni... Eccomi, amore mio, Terra, l’impatto è vicinissimo... Sento tutti gli strati del mio corpo sbriciolarsi, sparpagliarsi in baci di fuoco sui quattro angoli della tua rotondità azzurra.
Non è che un istante e il cielo si fa completamente bianco.
Non ho rimpianti. Ora so che se non mi fossi allontanata da te, se non avessi osato contro l’amore, se non mi fossi ribellata, se non avessi viaggiato nell’universo, conosciuto così tante stelle.. non sarei stata degna di questo bacio. Non avrei capito la sua unicità, la sua importanza.
Nell’ultimo pensiero che regalo all’universo, sogno i nostri figli.
Li vedo camminare sulla tua schiena, con gli occhi sempre rivolti al cielo e mi chiedo: chissà attorno a quale stella orbita il loro grande amore...

 

Tutti i racconti

0
0
7

Non so perché lo faccio

03 October 2025

Non lo so perché lo faccio. Mi sveglio presto, alle 5. Ma perchè? - Ah, sì. Devo andare al lavoro. Ma perchè? - Per guadagnare i soldi. Ma perchè? - Per avere dei soldi. Ma perchè quello è importante? - Per comprare, che necessito. Ma perchè devo necessitare qualcosa? - Per poter mangiare, vestirmi, [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

0
0
5

La fotografia 2/2

03 October 2025

La lama tra le vostre mani. Con uno strappo disperato riesci a spingerla verso l’alto: il colpo non cade. L’assassino vacilla, ti guarda con disprezzo. “Hai rovinato tutto. Senza il gesto non c’è storia. Nessuno ha mai potuto fermare Napoleone nella Storia prima che compisse il suo destino, né [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

4
2
16

Il mostro (2/2)

Seconda parte

02 October 2025

Era ormai mattina e la nebbia leggera sulle colline pisane rivolte verso Firenze scendendo a valle rendeva la visibilità molto incerta, così Giorgio, anche se terribilmente ansioso di mettere fine alla sua angoscia, era costretto a procedere a bassa velocità e con cautela. Alla fine raggiunse il [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

2
7
21

La fotografia 1/2

02 October 2025

Il formato della fotografia è rettangolare, sviluppato in verticale. Lo sguardo, catturato dalla cornice, entra senza esitazioni nell’interno di un appartamento cittadino. Le superfici sembrano innocue: porte verniciate di bianco, pavimenti rivestiti da piastrelle decorate con discreta eleganza. [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

8
8
37

La Selva Oscura: l'armata silenziosa (2/2)

01 October 2025

Trascorsero altri due cicli. Secondo il sistema di misurazione del tempo in uso sulla Terra, correva l’anno 2038. Felipe II diede l’ordine tanto atteso: «Cancelleremo una delle loro città, New York la chiamano, con una cannonata fotonica. Poi daremo le nostre condizioni». I terrestri scrissero [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Lawrence Dryvalley: il nemico del mio nemico è mio amico, quindi questo futuristico Francis [...]

  • Luigia: Ormai pollicio prima di leggere. Bello tanto.

2
1
21

Il mostro (1/2)

Prima parte

01 October 2025

Giorgio era finalmente arrivato a destinazione: carcere di Volterra, ala di massima sicurezza. Avevano chiuso il presunto mostro in una cella a prova di ogni tentativo di evasione, considerando che se era davvero lui il responsabile dei cinque omicidi commessi, la polizia si trovava davanti a [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

5
9
37

Piove

Dax
30 September 2025

Piove leggero Piove sul mondo intero Sulle lacrime Sul sudore Sulle iniquità Sulle vittorie e le sconfitte Piove Su ciò che resta di noi I sogni, le speranze Piove, bagnando i visi I capelli, gli occhi I sorrisi Piove a catinelle Sommergendo la violenza Irrorando le cose belle Piove perché ci [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

7
7
26

La Selva Oscura: l'armata silenziosa (1/2)

30 September 2025

Un osservatore esterno avrebbe scambiato Hell H1 per un buco nero. In realtà si trattava di un gravidisguise, una struttura gravitazionale artificiale progettata per imitare una singolarità. Il campo gravitazionale divergeva sulla superficie di una sfera, ma all’interno era approssimativamente [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

4
3
33

Ciak! Si scrive! "Neverland - Un sogno per la vita"

29 September 2025

Segnaliamo la pubblicazione sulle pagine del blog di un nuovo articolo. Chiunque può accedervi cliccando il link BLOG in home-page. Invitiamo alla lettura e al commento in calce allo stesso. Buona visione! Lorenzo Aaron

Tempo di lettura: 30 secondi

2
2
21

Lee

Tentativo di poesia stile Rara avis, utente come noi, che mi ricorda le iniziali dei personaggi di Stan Lee

29 September 2025

Lungo le larghissime lande limone, liturgiche lagne librate lentamente da una lingua lussuriosa. Limo lastre di lavagna. Laccando lunghe listelle là, ove latitanti lombrichi hanno lasciato linee lievi. Locandomi con lascività una lente di lavorazione latina. La lettura di lettere su lanterne [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

5
9
40

Martha

la vita non è solo rosa

29 September 2025

Martha viveva con la sua famiglia in una regione isolata dell’Ohio. Una terra arida e battuta dal vento, ma nonostante i grandi disagi, il padre si ostinava a volerla coltivare. Erano arrivati in quella terra dopo un viaggio di molti mesi, partiti dall’Irlanda, decisi a stabilirsi in America per [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Ondine: Volevo concludere dicendo che mi resterà dentro questa storia, ma temo [...]

  • Paper♂️perAbitudine: Ogni tanto dovrei scrivere anche io una storia pratica e quotidiana come questa. [...]

18
20
100

Una macchina a pois

We love a coloured world

28 September 2025

"Pochi sono quelli che osano avere una macchina gialla. Ancor di meno i temerari che acquistano un'auto di colore verde pisello. Ma una carrozzeria a pois può sembrare a tanti un concetto tanto folle da poter essere preso in considerazione solamente se distesi sul lettino di uno strizzacervelli, [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

Torna su