Matilde, nel suo abito bianco da sposa, si abbassa a dare un bacio al padre.

Sarà Savino a portarla all'altare. Albino aveva sperato fino all'ultimo di riuscire per quel giorno a reggersi in piedi, quando ha capito che non ce l'avrebbe fatta ha smesso di lottare.

Finge un sorriso

-Ruggero è davvero un uomo fortunato, e sono stato fortunato io ad averti con me per diciassette anni....-

poi la voce si rompe per la commozione e anche Matilde non riesce a trattenere i singhiozzi, per il padre che sta male, per la vita che sta per lasciare e la nuova che comincia e la attrae e la spaventa.

Scordando l'abituale ritrosia che mai finora le aveva consentito un gesto simile abbraccia il padre convulsamente. Lui prima risponde all'abbraccio, poi l'allontana con fermezza.

-Va ora, appena starò meglio verrò io a trovarti nella tua nuova casa- mente Albino.

Matilde si gira ancora una volta a guardarlo dalla soglia, è più bianco del cuscino su cui poggia la testa e si sforza di nascondere sorridendo la fatica che gli costa respirare.

Per un po con lui resterà solo la nonna Margherita e Antonio, il figlio del vicino.

Elvira vuole sentire pronunciare il si di sua figlia e poi lascerà gli altri al pranzo di nozze e tornerà a casa per non stare a lungo lontana dal marito.

Ma gli sposi sono da poco arrivati davanti al prete che Elvira si sente toccare leggermente la spalla, si gira, è Antonio.

-Nonna margherita dice se puoi venire subito a casa-

Col cuore in gola,cercando di dare il meno possibile nell'occhio, Elvira torna velocemente sui suoi passi. Intanto interroga Antonio

-Che succede, voleva alzarsi e non siete riusciti a sollevarlo? Ha chiesto lui di farmi tornare?-

Antonio scuote la testa

-Nonna Margherita ha detto solo di chiamarti senza farmi sentire dagli altri-

Giunta a casa trafelata Elvira corre in camera e qui ha conferma di quello che ha temuto da subito.

Sua madre singhiozza sottovoce vicino al corpo ormai senza vita di Albino. Elvira sente nel petto come lo schiocco di una molla tirata, tirata, che alla fine si spezza.

E poi si rende conto che non può lasciarsi andare alla disperazione, troppe cose dipendono da lei.

-Antonio corri da tua madre e dille di venire qui subito, ho bisogno di lei, ma prima giura, croce sul cuore, che non parlerai a nessuno fino a stasera di quello che sta succedendo qui. Se sarai bravo ti farò un bel regalo-

-Non ce n' è bisogno zia Elvira, so tenere un segreto- e corre fiero di se a portare la sua ambasciata.

Elvira apre la cassapanca, il vestito della domenica è stato stirato e le scarpe tirate a lucido da un pezzo, per l'ultimo viaggio di Albino.

-Prima lo laveremo e pettineremo per bene, tutti dovranno vedere quanto sia ancora bello il mio Albino-

Sente dei passi sull'aia.

-Ha fatto presto Amelia- pensa credendo sia la vicina e le va incontro per prepararla, si trova invece di fronte sull'uscio Savino, che si è preoccupato nel vederla andare via dalla chiesa.

-Che fai qui Savino, va da tua sorella. Antonio era venuto a chiamarmi perché tuo padre si agitava ma adesso sta riposando e non ti venga in testa di andarlo a disturbare, va, qua basto io-

E lo spinge fuori.

Savino, che chiedeva solo di essere rassicurato, si allontana col cuore leggero.

Solo allora Elvira, vedendo il figlio andare via fischiettando, si sente cadere addosso come un masso un enorme solitudine e rompe in un pianto sfrenato.

Non piange per Albino che ha finalmente smesso di soffrire. Per lui ha già pianto in segreto per più di un anno, soffocando i singhiozzi per non farsi sentire. Piange per se stessa, che da sola deve affrontare tutta la sofferenza e i problemi pratici perché non può rovinare il ricevimento di nozze di sua figlia. Albino avrebbe voluto così.

 

Savino è tornato indietro a lunghi passi. Se il padre sta riposando probabilmente sta meglio, magari non riuscirà proprio a guarire, ma se solo riuscisse ad alzarsi dal letto....

Arriva alla chiesa che gli sposi sono già sul sagrato, qualcuno tira loro delle monetine e dei confetti per buon augurio e Ruggero, da prode cavaliere, fa scudo alla moglie, poi ridendo si avviano a piedi, in corteo, verso il pranzo di nozze, allestito in una trattoria vicina.

Matilde, pur nel semplice vestito bianco, sembra agli occhi di Savino una regina e prova una punta di rammarico verso Ruggero che le sposta la sedia e le versa l'acqua, come se con quei gesti volesse affermare che Matilde non è più la piccola contadinella con cui Savino si è tante volte azzuffato sull'aia, ma è ormai la signora Bondini, a cui tutti dovranno il rispetto che spetta alla sua casata.

Anche Giorgia, Gilda e Costanza sfoggiano dei vestiti nuovi, stesso modello per tutte e tre. La sarta ha semplicemente adattato le misure, maniche a sbuffo, scollatura quadrata appena pronunciata, gonna svasata al polpaccio in un fresco cotone con stampati dei fiorellini color pastello, azzurri per Giorgia, rosa per Gilda e rossi per Costanza, ma mentre le prime due sembrano esse stesse dei fiori appena sbocciati lo stesso abito, addosso a Costanza, fa pensare ad uno spaventapasseri vestito a festa. Costanza per fortuna non se ne accorge, guarda le sorelle e poiché il vestito che indossa lei è lo stesso, pensa di fare la stessa magnifica figura.

 

Anche Vito non poteva mancare al matrimonio, e Amalia con marito e figli, per fortuna il primo incontro c'era già stato qualche giorno prima nella piazza del mercato.

Alfredo e Amalia si erano ritrovati Vito di fronte mentre sceglievano una maglia dalla stessa bancarella.

Il primo a riprendersi era stato Alfredo, che l'aveva abbracciato con calore e poi anche Amalia, col viso in fiamme, lo aveva salutato. Vito aveva stretto la mano ad entrambi evitando di guardarli negli occhi e si erano lasciati con la promessa di rivedersi.

Adesso sedevano a due diverse tavolate, fingendo di non cercare di evitarsi.

A Vito era anche stata presentata Cinzia, che non avrebbe riconosciuta perché la ricordava bambina, anche se il visino dolce e i riccioli castani erano gli stessi.

Anche Giorgia ricordava bambina, ma Giorgia della bimba che lui ricordava non aveva più niente .

Quando i suoi occhi si posavano su di lei avvertiva un tuffo al cuore e sembrava che il sangue gli corresse più veloce nelle vene. Non era bravo nelle questioni di cuore ma gli sembrava che anche lui a Giorgia non era indifferente.

 

Tutti i racconti

0
0
4

Non so perché lo faccio

03 October 2025

Non lo so perché lo faccio. Mi sveglio presto, alle 5. Ma perchè? - Ah, sì. Devo andare al lavoro. Ma perchè? - Per guadagnare i soldi. Ma perchè? - Per avere dei soldi. Ma perchè quello è importante? - Per comprare, che necessito. Ma perchè devo necessitare qualcosa? - Per poter mangiare, vestirmi, [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

0
0
2

La fotografia 2/2

03 October 2025

La lama tra le vostre mani. Con uno strappo disperato riesci a spingerla verso l’alto: il colpo non cade. L’assassino vacilla, ti guarda con disprezzo. “Hai rovinato tutto. Senza il gesto non c’è storia. Nessuno ha mai potuto fermare Napoleone nella Storia prima che compisse il suo destino, né [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

4
2
16

Il mostro (2/2)

Seconda parte

02 October 2025

Era ormai mattina e la nebbia leggera sulle colline pisane rivolte verso Firenze scendendo a valle rendeva la visibilità molto incerta, così Giorgio, anche se terribilmente ansioso di mettere fine alla sua angoscia, era costretto a procedere a bassa velocità e con cautela. Alla fine raggiunse il [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

2
7
21

La fotografia 1/2

02 October 2025

Il formato della fotografia è rettangolare, sviluppato in verticale. Lo sguardo, catturato dalla cornice, entra senza esitazioni nell’interno di un appartamento cittadino. Le superfici sembrano innocue: porte verniciate di bianco, pavimenti rivestiti da piastrelle decorate con discreta eleganza. [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

8
8
37

La Selva Oscura: l'armata silenziosa (2/2)

01 October 2025

Trascorsero altri due cicli. Secondo il sistema di misurazione del tempo in uso sulla Terra, correva l’anno 2038. Felipe II diede l’ordine tanto atteso: «Cancelleremo una delle loro città, New York la chiamano, con una cannonata fotonica. Poi daremo le nostre condizioni». I terrestri scrissero [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Lawrence Dryvalley: il nemico del mio nemico è mio amico, quindi questo futuristico Francis [...]

  • Luigia: Ormai pollicio prima di leggere. Bello tanto.

2
1
21

Il mostro (1/2)

Prima parte

01 October 2025

Giorgio era finalmente arrivato a destinazione: carcere di Volterra, ala di massima sicurezza. Avevano chiuso il presunto mostro in una cella a prova di ogni tentativo di evasione, considerando che se era davvero lui il responsabile dei cinque omicidi commessi, la polizia si trovava davanti a [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

5
9
37

Piove

Dax
30 September 2025

Piove leggero Piove sul mondo intero Sulle lacrime Sul sudore Sulle iniquità Sulle vittorie e le sconfitte Piove Su ciò che resta di noi I sogni, le speranze Piove, bagnando i visi I capelli, gli occhi I sorrisi Piove a catinelle Sommergendo la violenza Irrorando le cose belle Piove perché ci [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

7
7
26

La Selva Oscura: l'armata silenziosa (1/2)

30 September 2025

Un osservatore esterno avrebbe scambiato Hell H1 per un buco nero. In realtà si trattava di un gravidisguise, una struttura gravitazionale artificiale progettata per imitare una singolarità. Il campo gravitazionale divergeva sulla superficie di una sfera, ma all’interno era approssimativamente [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

4
3
33

Ciak! Si scrive! "Neverland - Un sogno per la vita"

29 September 2025

Segnaliamo la pubblicazione sulle pagine del blog di un nuovo articolo. Chiunque può accedervi cliccando il link BLOG in home-page. Invitiamo alla lettura e al commento in calce allo stesso. Buona visione! Lorenzo Aaron

Tempo di lettura: 30 secondi

2
2
21

Lee

Tentativo di poesia stile Rara avis, utente come noi, che mi ricorda le iniziali dei personaggi di Stan Lee

29 September 2025

Lungo le larghissime lande limone, liturgiche lagne librate lentamente da una lingua lussuriosa. Limo lastre di lavagna. Laccando lunghe listelle là, ove latitanti lombrichi hanno lasciato linee lievi. Locandomi con lascività una lente di lavorazione latina. La lettura di lettere su lanterne [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

5
9
40

Martha

la vita non è solo rosa

29 September 2025

Martha viveva con la sua famiglia in una regione isolata dell’Ohio. Una terra arida e battuta dal vento, ma nonostante i grandi disagi, il padre si ostinava a volerla coltivare. Erano arrivati in quella terra dopo un viaggio di molti mesi, partiti dall’Irlanda, decisi a stabilirsi in America per [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Ondine: Volevo concludere dicendo che mi resterà dentro questa storia, ma temo [...]

  • Paper♂️perAbitudine: Ogni tanto dovrei scrivere anche io una storia pratica e quotidiana come questa. [...]

18
20
100

Una macchina a pois

We love a coloured world

28 September 2025

"Pochi sono quelli che osano avere una macchina gialla. Ancor di meno i temerari che acquistano un'auto di colore verde pisello. Ma una carrozzeria a pois può sembrare a tanti un concetto tanto folle da poter essere preso in considerazione solamente se distesi sul lettino di uno strizzacervelli, [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

Torna su