Il rumore della pioggia che cadeva sulle foglie di palma era diverso, più pieno e rotondo, più grave. Si distingueva per il tocco pesante ed il rimbombo sonoro, Anita lo percepiva quasi come uno scroscio di applausi all'inizio di uno spettacolo, quando si fa per accogliere ed incoraggiare l'artista.

Le palme nel giardino del condominio erano alte almeno sei metri, l'appartamento in cui Anita viveva con i figli era al secondo piano di una palazzina che comprendeva altri ventidue campanelli. Quella mattina era cominciata in modo diverso da tutte le altre vissute dallo scorso febbraio. A parte un diluvio torrenziale, a renderla nuova era stata la piacevole sensazione di capire che il peggio era passato e tutto quello che l'attendeva da ora in avanti sarebbe stato qualcosa di nuovo. Anita se ne stava in piedi immobile davanti alla porta-finestra di camera sua, con indosso un pigiama leggero e tra le mani una tazza di tè verde fumante. Ferma lì si lasciava invadere dall'aria fresca che la forza della pioggia spingeva dentro casa, apprezzando anche i piccoli schizzi d'acqua che le bagnavano i piedi nudi. Guardava le funi cadere nella certezza che il sole, lassù dietro le nuvole grigie, sicuramente stava splendendo con la forza delle sette del mattino. I bambini dormivano ancora tranquilli e lei si godeva quel quarto d'ora prima che tutto avesse inizio. Adorava quei brevi momenti di silenzio in casa in cui poteva riflettere senza distrazioni, concentrarsi e tirare le somme della propria vita. Molto spesso aveva pianto alla fine ed all'inizio di ogni giornata, concedendosi quella piccola valvola di sfogo solo lontano dagli occhi dei bambini. Loro non dovevano vedere, non dovevano capire. Anche se erano abbastanza grandi da rendersi conto delle cose, Anita aveva sempre fatto in modo di non riversare su di loro la frustrazione ed il dolore che aveva attraversato totalmente senza difese. Ma cosa avrebbe potuto difenderla se non l'amore che provava per loro e l'incessante, incontenibile esigenza di proteggerli? Bene o male erano stati loro a proteggere lei, con i “mamma ti aiuto io” di Carlotta e i baci appiccicosi di Daniele, dati sempre, immancabilmente, nel momento più perfetto. Erano stati la sua ancora, la sua forza, il sorriso che le facevano nascere sul volto anche quando gli angoli della bocca tentavano in tutti i modi di piegarsi all'ingiù. Piccole manine laboriose e sporche che litigavano e gesticolavano tutto il giorno ma che, molto spesso, nei momenti più insospettabili, avvicinavano i loro cuori fino a farli diventare uno solo. Erano rare le occasioni in cui si potevano vedere giocare insieme tranquilli, ma c'erano momenti in cui tutti e due, quasi mossi da un istinto primordiale e perfettamente opportuno, si placavano e andavano d'accordo come se fossero stati entrambi appollaiati sull'altro piatto della bilancia. Quando il malumore e la tristezza cominciavano a pesare molto sul braccio in cui era seduta Anita, loro si mettevano dall'altra parte e riuscivano quasi sempre a riportare equità.

«Mamma» una vocina si levò dalla camera accanto, Anita riemerse dai propri pensieri socchiudendo la finestra. «Mamma?»

«Ehilà, buongiorno topolino» Anita aprì piano la porta della cameretta illuminando la penombra, poi si sedette sul bordo del letto di Daniele.

«Mamma, ho sentito un rumore forte» disse, stropicciandosi gli occhi ancora chiusi dai sogni.

«Era un tuono, sta piovendo» disse Anita.

«Ma è mattina?»

«Sì tesoro, è ora di svegliarsi»

«Uffa, io ho ancora sonno» protestò Daniele, rigirandosi a pancia in giù e nascondendo la testa sotto il cuscino.

«Su, che oggi si ricomincia» disse Anita, alzandosi e avvicinandosi al letto di Carlotta.

Lei se ne stava tutta immobile sotto le sue coperte, avvolta nel pigiama rosa e bianco. Il letto di Daniele era un groviglio di lenzuola mentre il suo era meticoloso, per niente sgualcito, sembrava quasi che non si fosse mossa durante tutta la notte.

«Ehi piccola, svegliati che è mattina» disse Anita, accarezzandole i capelli castani. «Dai che oggi è il gran giorno». A quelle parole Carlotta si tirò su a sedere quasi subito, realizzando che finalmente era arrivato il primo giorno di scuola.

Con la stessa intensità con cui i bambini agognano l'ultimo giorno di scuola, poi bramano il primo. A giugno finiscono i mesi fatti di impegni, doveri e calendario ed inizia la libertà del dolce far niente; a settembre finisce la noia del dolce far niente e ricomincia la sicurezza delle abitudini e della routine. Anita pensava che fosse Settembre il vero mese dell'inizio, non Gennaio. Tutto ricomincia davvero, ritorna il freddo e la spensieratezza dei tramonti alle nove di sera se ne va lasciando il posto ad un ben più programmato vivere. D'estate si respira aria intrisa di libertà e svago, d'inverno il buio costringe a fare i conti con una realtà più rigida e apatica. L'inerzia aveva avvolto Anita ben oltre l'inverno però, costringendola ad un'estate vissuta allegramente solo di facciata, in nome del dovere verso i figli. Ma in quella mattina piovosa, che segnava contemporaneamente la fine e l'inizio di qualcosa, Anita si era svegliata con lo stesso entusiasmo che investe gli studenti e aveva deciso che era arrivato il momento di ricominciare anche per lei.

Prima di uscire dalla cameretta tirò su la tapparella facendo entrare la luce del giorno, Daniele mugolò da sotto il cuscino mentre Carlotta aveva già messo i piedi in terra.

«Dani fra due minuti ti voglio in cucina a fare colazione» aveva detto poi, passandogli accanto e facendogli il solletico sui fianchi. Lui aveva riso da dentro il suo buio artificiale.

Carlotta la raggiunse subito, l'abbracciò e Anita le dette un bacio sulla testa, poi l'aiutò ad apparecchiare. Daniele arrivò trascinando i piedi e tutti e due si sedettero. Anita mise in tavola biscotti e merendine, il latte arrivò presto a riempire le tazze.

«Su mangiate» li esortò, come automi i bambini cominciarono. Anita stringeva ancora in mano la tazza di tè, che ormai era diventato tiepido. Si sedette vicino a loro e prese un biscotto al cioccolato, rannicchiandosi sulla sedia. «Allora siete emozionati?»

Tutti i racconti

2
4
20

Solo una bambina

18 August 2025

Di me amerò sempre la fanciullezza. La speranza, che alla fine è davvero l’ultima che se ne va. Quegli occhi lucidi un tempo di sogni e ambizioni, che oggi appaiono sfocati sotto il peso dei tormenti. L’ingenuità che ancora mi caratterizza dopo tanto, la schietta sincerità che troppo spesso mi [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Mandy Wotton: Grazie mille, Paolo e Lau!
    A volte mi lascio trasportare dal travolgere [...]

  • zeroassoluto: Ciascuno di noi interroga il bambino lontano, che malgrado tutto, resiste ancora [...]

2
3
10

Pensieri

Vas
18 August 2025

Sensazioni e pensieri sono la stessa cosa. È che non mi convince che il pensiero sia razionale, non mi convince la parola razionale. Razionale è allora un concetto con poche regole, un pensiero veloce e pratico alla sopravvivenza. Razionale invece dovrebbe essere tutto ciò che noi abbiamo, il motore [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Lo Scrittore: non sono la stessa cosa, non possono esserlo. al limite le sensazioni possono [...]

  • Rubrus: Come dice chi mi ha preceduto, le sensazioni non sono pensieri, ma derivano [...]

1
1
11

Il Capanno dei cacciatori

"Dove l’uomo onorava il bosco"

18 August 2025

Il Rito del Capanno dei Cacciatori Il Rito del Capanno dei Cacciatori Ascoltate bene, perché questo non è un racconto come gli altri. È la storia di un momento sospeso tra la fine e l’inizio, tra l’estate che si ritira e l’autunno che avanza con passo deciso. In un angolo nascosto del bosco, c’è [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

2
3
18

Vita Digitalis et Aliae Evanescentiae

Con prefazione di Prof. Eusebio Rognoni

Miu
17 August 2025

Prefazione all’Edizione Metropolitana di Prof. Eusebio Rognoni – Direttore dell’Istituto per le Narrazioni Post-Mortem e le Identità Immaginarie, sede di Cavernozza in Selvis La Famiglia De Funebris non è solo un insieme di personaggi. È una genealogia deviante, una saga poetico-burocratica ambientata [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • zeroassoluto: Heu! Nonnumquam redeunt et
    carminibus iocantur.
    Bene narras...

  • Miu: Non mi dire che stanno anche qui😂

3
5
22

Confessione

17 August 2025

“Papà ho una cosa molto importante da dirti”. La voce mi uscì flebile. Mi avvicinai alla finestra e spostai una lunga tenda blu che impediva ad uno splendido sole di fine Maggio di illuminare a dovere la stanza. La prima cosa che notai affacciandomi alla vetrata fu un incantevole prato inglese [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

3
6
22

Vi racconto in breve tre storie d'amore parallele.

Tra contrasti familiari e finali in tragedia,

17 August 2025

L’amore, spesso dolce e luminoso, può anche rivelarsi oscuro e tragico, specialmente quando i legami familiari si intrecciano con le passioni dei cuori innamorati. Le storie di Piramo e Tisbe, Giulietta e Romeo, e la leggenda del Giovane Vesuvio e di Capri offrono un affresco di amori impossibili, [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • zeroassoluto: Bravo Gennarino, che ci ricorda tre storie d'amore finite in tragedia.
    Adesso [...]

  • Rubrus: Dove si dimostra che le trame, gira e rigira, sono sempre le stesse, e voler [...]

4
6
27

La scrittura

16 August 2025

La scrittura è terapia la nostalgia porta via. Il tempo ferma nuovi orizzonti apre piacevole calma farà sentire. Con la punta sottile d'inchiostro intrisa la penna sul foglio si lascia trascinare in mille rivoli ornati e ondulati. Come incantevole danza la fantasia lascia piroettare e sogni [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

3
7
26

Domenica 31/8/2025 last kiss (2/2)

16 August 2025

Un’ora dopo, al bar, seduto al solito tavolino con vista sulle scale dell’entrata, Sandro legge l’edizione cartacea del suo giornale preferito e non si accorge che una bella signora è appena scesa e si dirige verso di lui, da dietro gli mette le mani sul viso e gli domanda: «Chi sono?» «Troppo [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

2
3
21

L'ombrello

16 August 2025

Pioveva quel giorno, ma cosa potevo farci? L’uscita era programmata da giorni e rinviare e pazientare ancora per vederla, io non ci riuscivo. Dieci minuti prima dell’orario concordato mi eri piazzato sotto l’albero prestabilito per l’incontro. Pioveva già dal mattino, e presi il mio ombrello fortunato. [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Adribel: Che bel racconto, di quelli che fanno sognare!

  • zeroassoluto: ... dietro di me un colorato ombrello rosa si era palesato sulla mia testa...
    "Sembri [...]

5
6
38

Pasta reale

15 August 2025

A volte nel fondo buio delle serate estive c'è un arcano silenzio. Nell'umidità cavernosa delle ventitré solo qualche piccolo gruppuscolo di giovani rompe il ritmo cantando a squarciagola canzoni che non riconosco. E a quei canti risponde un abbaiare guerriero di cani da giardino, che s'accaniscono [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • zeroassoluto: Ciao Sandro!
    Per prima cosa ti ringrazio immensamente...
    "Perché" [...]

  • Sandro Amici: Già questo appunto è un degno racconto, che mi ha scatenato un [...]

3
6
19

Un grande amico

15 August 2025

Dopo una giornata in ufficio, avevo proprio voglia di fare due passi. Camminavo senza meta, con lo sguardo basso e le mani in tasca. — Ninuzzo! Uè, Ninuzzo! Mi volto. Un uomo sulla cinquantina si avvicina con passo deciso. Ha un completo bianco un po’ appariscente, camicia nera sbottonata fino [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • CURZIO LUCANO: Grazie per i commenti. Mi fa piacere sapere che non sono l'unico smemorato [...]

  • Camillina: Bello! Mi ricorda di non essere la solo a non ricordarmi niente.😜

3
8
15

Domenica 31/8/2025 last kiss (1/2)

15 August 2025

Sono arrivato tardi, dopo le nove il parcheggio è un incubo, io stavo pensando di mettere la macchina sotto alle fresche frasche, invece già è tanto se trovo un angolo ombreggiato, i ricordi del passato ti fanno fare delle imbecillità senza pari, il posto dove andavo al mare quando ero piccolo, [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • zeroassoluto: Bravo Dario... siamo proprio noi, personaggi attempati che hanno smesso di [...]

  • Dario De Santis: Grazie a tutti, domani cercherò di rassenerarvi, non è tutto [...]

Torna su