Il carrozzone si era fermato al centro della piccola piazza del borgo, e Antonello, il contastorie, che  raccontava storie che aveva imparato negli anni in giro per le strade, fece avvicinare i paesani per dare inizio al suo spettacolo itinerante.

Ogni volta che arrivava in un paese, bastava un’occhiata alla gente per capire quale doveva essere la storia. Nel paesino in cui era adesso pensò fosse inutile raccontare di draghi e principesse. Il paese era sulla Via Francigena. Il continuo via vai di pellegrini in movimento avevano reso più evoluti i contadini della zona. Ci voleva qualcosa di più concreto, di più immediato. 

- Venite dame, messeri e villici! Fra poco narrerò, per il vostro godimento, la storia di Estrella che di tutte le fate era la più bella.

Dopo aver attirato l’attenzione di molte persone, aprì il suo carrozzone e preparò un minimo di scenografia, niente di complicato, solo un telone colorato con dei disegni rappresentanti varie scene, le stesse che potevano adattarsi a molte altre storie.

- Allora, signori, questa che narrerò oggi è una storia fra leggenda e verità, sarete voi alla fine a decidere a cosa credere. E’ la storia di una giovane fata che viveva con tante sue compagne, in un regno lontano, oltre l’orizzonte del cielo e del mare. Il suo nome era Estrella, una fata dalle sembianze perfette, una carnagione rosea e due grandi occhi chiari e limpidi come il cielo.

Oltre ad essere molto bella, era la bontà in persona, si adoperava con i bambini del paese, insegnava loro a leggere e scrivere pur non essendo una maestra. Aiutava l’unico medico che c’era e conosceva rimedi antichi tramandati dalla madre, e dalla madre della madre.

Come sempre accade, però, queste sue qualità, non erano ben viste da molte sue cosiddette amiche. In particolare ce n'era una che era molto invidiosa e pativa dei successi della nostra Estrella.

Questa fata si chiamava Nerella, era piccola, nera, e scorbutica e stava sempre a controllare cosa faceva la rivale. In paese Nerella era conosciuta e per il suo carattere l’additavano come una strega, vociferando che nella sua capanna, ai margini del borgo, praticasse la magia nera.

Dopo un’ennesima umiliazione, subita a causa di Estrella, decise di fare qualcosa di concreto contro quella bionda che sprizzava bontà da ogni poro, non lo sopportava! Doveva finirla, in modo definitivo, prese il libro degli incantesimi e delle magie e si mise a studiare il sistema di annullare quella smorfiosa.

Qui Antonello s’interruppe per chiedere se qualcuno gli offrisse un boccale di vino, per rinfrescarsi la gola, il parlare metteva sete specie se lo stomaco era vuoto.

Ottenuto un bicchiere e dopo aver bevuto il giovane continuò nella storia.

- Dunque, stavamo dicendo che la cattiva strega Nerella cercò nel libro un incantesimo. Lesse tutta la notte, provò alcune formule che si rivelarono inefficaci, alla fine, quando il sole era ancora a metà sull’orizzonte, un grido riempì la foresta che circondava la sua capanna.

- Finalmente! – esclamò ad alta voce, facendo scappare il suo fidato corvo di compagnia. – Ho trovato! Non mi resta altro che andare nel bosco a prendere ciò che mi occorre e domani stesso farò tacere quell’insulsa ragazzina per sempre.

Un sorriso maligno illuminò il suo viso scuro e pieno di verruche.

Il sole era alto nel cielo e la strega era china sui cespugli per trovare le erbe necessarie. A metà giornata aveva tutto quello che serviva. Un pennacchio di fumo uscì dal camino della sua baracca, segno che il pentolone era al lavoro, il fumo fu visibile fino alle prime ombre della sera, poi tutto fu avvolto dall’oscurità.

Il mattino successivo  Nerella si tramutò  in una delicata bambina che passeggiava per le vie del borgo e che portava con sé un cestino di frutta: fragole, nespole e le prime prugne aspre perché non ancora mature.

Vide arrivare come consuetudine la rivale che avanzava tranquilla e sorridente.

Alla vista della bambina, Estrella non poté fare a meno di fermarsi .

- Ciao bambina, come sei carina! Dove te ne vai tutta sola, e che bella frutta che hai, la porti alla mamma?

- Buongiorno signora, io non ho la mamma, vado al mercato per cercare di vendere questa frutta per la mia nonna, se vendo tutto oggi, forse mangeremo.

- Oh! – fece Estrella con la faccia contrita -  mi dispiace, allora sai cosa possiamo fare? Compro io tutto il cestino, ecco tieni, ti bastano due monete d’argento.

- Certo! Lei è troppo buona, che Dio la conservi, torno subito a casa, la nonna sarà felice. Grazie bella signora!

Detto questo Nerella, sotto le sembianze della bambina, scappò via prima di scoppiare a ridere per il suo piano ben riuscito. Estrella s’incamminò verso casa e strada facendo non seppe resistere, cominciò a mangiare le fragole.

Non fece in tempo a mangiarne due che d’improvviso il suo corpo iniziò a trasformarsi. Il viso si deturpò, le braccia divennero secche e ossute, così come le gambe. I capelli da biondo oro si trasformarono in ammasso di fili di saggina. Dopo un paio di convulsioni si ritrovò con l’aspetto di una vecchia decrepita, il naso grosso e appuntito, il vestito nero e sbrindellato sulle spalle curve.

Passato il primo momento di sgomento la ragazza tornò a casa e si guardò allo specchio. Pianse per un giorno, poi decise di non pensarci. Non provò nemmeno a cercare un antidoto per annullare l'incantesimo. Si chiuse in casa e non volle vedere più nessuno. Uscì solo una volta l’anno, dopo le feste natalizie, di notte, quando nel borgo non c’era nessuno in giro causa la neve. Imparò ad usare la scopa come un mezzo di trasporto e, solo per quella notte ancora oggi, vola su tutte le case lasciando doni per tutti i bambini buoni.

Della strega Nerella non si sono avute più notizie, Estrella invece è ancora fra noi ed è ben felice di premiare i bambini buoni.

Qui si fermò per ascoltare i commenti della gente che intanto si era radunata numerosa intorno a lui. Tutti avevano riconosciuto la Befana, parlavano fra loro e si chiedevano se era possibile rompere l’incantesimo e far tornare la bella fanciulla che era prima.

Antonello riprese la parola:

- Gente, a quanto sento la mia storia vi è piaciuta. Purtroppo devo confermare che per Estrella non sarà mai possibile  ritornare quella di prima. Ma non vi preoccupate, Estrella è contenta: grazie all'incantesimo vive in eterno e fa felici per sempre i bambini che lei ama tanto.

La storia è finita e …stretta la foglia- larga, la via – dite la vostra- che ho detto la mia!

 

 

Tutti i racconti

2
4
21

Solo una bambina

18 August 2025

Di me amerò sempre la fanciullezza. La speranza, che alla fine è davvero l’ultima che se ne va. Quegli occhi lucidi un tempo di sogni e ambizioni, che oggi appaiono sfocati sotto il peso dei tormenti. L’ingenuità che ancora mi caratterizza dopo tanto, la schietta sincerità che troppo spesso mi [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Mandy Wotton: Grazie mille, Paolo e Lau!
    A volte mi lascio trasportare dal travolgere [...]

  • zeroassoluto: Ciascuno di noi interroga il bambino lontano, che malgrado tutto, resiste ancora [...]

2
3
10

Pensieri

Vas
18 August 2025

Sensazioni e pensieri sono la stessa cosa. È che non mi convince che il pensiero sia razionale, non mi convince la parola razionale. Razionale è allora un concetto con poche regole, un pensiero veloce e pratico alla sopravvivenza. Razionale invece dovrebbe essere tutto ciò che noi abbiamo, il motore [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Lo Scrittore: non sono la stessa cosa, non possono esserlo. al limite le sensazioni possono [...]

  • Rubrus: Come dice chi mi ha preceduto, le sensazioni non sono pensieri, ma derivano [...]

1
1
11

Il Capanno dei cacciatori

"Dove l’uomo onorava il bosco"

18 August 2025

Il Rito del Capanno dei Cacciatori Il Rito del Capanno dei Cacciatori Ascoltate bene, perché questo non è un racconto come gli altri. È la storia di un momento sospeso tra la fine e l’inizio, tra l’estate che si ritira e l’autunno che avanza con passo deciso. In un angolo nascosto del bosco, c’è [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

2
3
18

Vita Digitalis et Aliae Evanescentiae

Con prefazione di Prof. Eusebio Rognoni

Miu
17 August 2025

Prefazione all’Edizione Metropolitana di Prof. Eusebio Rognoni – Direttore dell’Istituto per le Narrazioni Post-Mortem e le Identità Immaginarie, sede di Cavernozza in Selvis La Famiglia De Funebris non è solo un insieme di personaggi. È una genealogia deviante, una saga poetico-burocratica ambientata [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • zeroassoluto: Heu! Nonnumquam redeunt et
    carminibus iocantur.
    Bene narras...

  • Miu: Non mi dire che stanno anche qui😂

3
5
22

Confessione

17 August 2025

“Papà ho una cosa molto importante da dirti”. La voce mi uscì flebile. Mi avvicinai alla finestra e spostai una lunga tenda blu che impediva ad uno splendido sole di fine Maggio di illuminare a dovere la stanza. La prima cosa che notai affacciandomi alla vetrata fu un incantevole prato inglese [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

3
6
22

Vi racconto in breve tre storie d'amore parallele.

Tra contrasti familiari e finali in tragedia,

17 August 2025

L’amore, spesso dolce e luminoso, può anche rivelarsi oscuro e tragico, specialmente quando i legami familiari si intrecciano con le passioni dei cuori innamorati. Le storie di Piramo e Tisbe, Giulietta e Romeo, e la leggenda del Giovane Vesuvio e di Capri offrono un affresco di amori impossibili, [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • zeroassoluto: Bravo Gennarino, che ci ricorda tre storie d'amore finite in tragedia.
    Adesso [...]

  • Rubrus: Dove si dimostra che le trame, gira e rigira, sono sempre le stesse, e voler [...]

4
6
27

La scrittura

16 August 2025

La scrittura è terapia la nostalgia porta via. Il tempo ferma nuovi orizzonti apre piacevole calma farà sentire. Con la punta sottile d'inchiostro intrisa la penna sul foglio si lascia trascinare in mille rivoli ornati e ondulati. Come incantevole danza la fantasia lascia piroettare e sogni [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

3
7
26

Domenica 31/8/2025 last kiss (2/2)

16 August 2025

Un’ora dopo, al bar, seduto al solito tavolino con vista sulle scale dell’entrata, Sandro legge l’edizione cartacea del suo giornale preferito e non si accorge che una bella signora è appena scesa e si dirige verso di lui, da dietro gli mette le mani sul viso e gli domanda: «Chi sono?» «Troppo [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

2
3
21

L'ombrello

16 August 2025

Pioveva quel giorno, ma cosa potevo farci? L’uscita era programmata da giorni e rinviare e pazientare ancora per vederla, io non ci riuscivo. Dieci minuti prima dell’orario concordato mi eri piazzato sotto l’albero prestabilito per l’incontro. Pioveva già dal mattino, e presi il mio ombrello fortunato. [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Adribel: Che bel racconto, di quelli che fanno sognare!

  • zeroassoluto: ... dietro di me un colorato ombrello rosa si era palesato sulla mia testa...
    "Sembri [...]

5
6
38

Pasta reale

15 August 2025

A volte nel fondo buio delle serate estive c'è un arcano silenzio. Nell'umidità cavernosa delle ventitré solo qualche piccolo gruppuscolo di giovani rompe il ritmo cantando a squarciagola canzoni che non riconosco. E a quei canti risponde un abbaiare guerriero di cani da giardino, che s'accaniscono [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • zeroassoluto: Ciao Sandro!
    Per prima cosa ti ringrazio immensamente...
    "Perché" [...]

  • Sandro Amici: Già questo appunto è un degno racconto, che mi ha scatenato un [...]

3
6
19

Un grande amico

15 August 2025

Dopo una giornata in ufficio, avevo proprio voglia di fare due passi. Camminavo senza meta, con lo sguardo basso e le mani in tasca. — Ninuzzo! Uè, Ninuzzo! Mi volto. Un uomo sulla cinquantina si avvicina con passo deciso. Ha un completo bianco un po’ appariscente, camicia nera sbottonata fino [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • CURZIO LUCANO: Grazie per i commenti. Mi fa piacere sapere che non sono l'unico smemorato [...]

  • Camillina: Bello! Mi ricorda di non essere la solo a non ricordarmi niente.😜

3
8
15

Domenica 31/8/2025 last kiss (1/2)

15 August 2025

Sono arrivato tardi, dopo le nove il parcheggio è un incubo, io stavo pensando di mettere la macchina sotto alle fresche frasche, invece già è tanto se trovo un angolo ombreggiato, i ricordi del passato ti fanno fare delle imbecillità senza pari, il posto dove andavo al mare quando ero piccolo, [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • zeroassoluto: Bravo Dario... siamo proprio noi, personaggi attempati che hanno smesso di [...]

  • Dario De Santis: Grazie a tutti, domani cercherò di rassenerarvi, non è tutto [...]

Torna su