Corri in un prato, corri sull'asfalto, cadi, sbucciati mani, gomiti e ginocchia, spaccati, tagliati, bucati la pelle con le spine dei rovi, scivola sul ghiaccio, senti il pulsare doloroso delle dita nella neve, prova il mal di testa di un'insolazione, il bruciore di una scottatura, l'acido in gola del tuo vomito, i cattivi odori del tuo corpo, il male di un dolore profondo, prova uno, due, cento lutti, tuffati da uno scoglio, senti la paura di affogare, prova il terrore di non riuscire a tornare in superficie mentre il tuo cervello urla "respira!", annaspa senza fiato con le braccia sempre più pesanti, bevi l'acqua salata, lascia che l'onda ti sollevi e ti schiacci di nuovo sul fondale, graffiati la pelle sulla sabbia, affonda le dita nella riva che ti si scioglie in mano, esci...

Corri nell'erba alta tra i fiori di campo, arriva al bosco e senti quanto è fresco, annusa la terra, annusa l'aria, riempi il petto del profumo degli alberi, arriva al ruscello e immergi i piedi nell'acqua gelida, guarda i pesciolini che fuggono, le rane che si nascondono sotto alle foglie galleggianti, senti il suono del cuore nei timpani, le arterie pulsare nel collo, lasciati cadere all'indietro, avverti le zampe di una formica che ti cammina su un braccio, ascolta il ronzio delle api sulla cima delle robinie esplose in grappoli di fiori dolci.
Respira.
Guarda i palmi rossi e graffiati delle tue mani sporche di terra, avverti quel vecchio dolore alla solita caviglia, quello alla mandibola, ti accorgi di non aver mai smesso di digrignare i denti, di' una cosa a voce alta come se così la potessi ricordare per sempre, pensa a lei o a lei o all'altra lei, pensa a loro trasparenti e sospese sopra le felci come tanti fantasmi immobili.
Senti che salgono, riempiono e tracimano e scorrono calde dagli angoli degli occhi mentre sei stesa per terra, alcune arrivano al collo, altre si lasciano catturare da un orecchio, il petto è schiacciato da una grossa pietra, vorresti urlare ma il bosco ti sentirebbe, respira!
Stringi più forte i denti, caccia indietro le lacrime, la morsa alla gola ti aiuterà, la rabbia ti farà alzare in piedi, senti la determinazione, farai qualcosa, gliela farai pagare, sarai la furia, sarai la tempesta, sarai distruzione, respira, cammina più veloce, riprendi a correre e non cadere, salta i fossi, il ruscello, solca il mare di erba, arriva a quella casa e radi tutto al suolo!
Ma respira.

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Il condominio 2/3

08 December 2025

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07 December 2025

Il rito dell’inquilino del piano di sopra era sempre lo stesso: lo sciacquone del bagno a scandire il tempo, le pantofole trascinate sul pavimento. Ogni sera, alle ventitré precise, quel suono monotono rassicurava Vittorio: il mondo là fuori era caotico, ma sopra di lui qualcuno seguiva ancora [...]

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C'era una volta Jorn, la sua casa, i suoi amici, la favola continua...

E adesso una casa museo per continuare a sognare

06 December 2025

Amici lettori, oggi vi porterò in un luogo speciale, un luogo posto in alto su una collina dalla quale si vede il mare, un luogo affascinante con una storia, anzi con più storie, un luogo da favola e come una vera favola questo racconto breve lo inizierò così. C'era una volta un artista nordico, [...]

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La vera ricchezza

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06 December 2025

Mia madre si chiamava Anna. Era una donna di grande saggezza e ha sempre avuto un approccio specifico nei confronti del denaro. Per lei non era altro che uno strumento, un mezzo per raggiungere il benessere e mai un traguardo. Da lei sempre presente ho appreso tante cose, anche il significato [...]

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Il gilet giallo

05 December 2025

È passato tanto tempo e adesso ho la tua età di quando ci siamo visti l’ultima volta. Di quando ci siamo salutati in cima alla salita, quella che odiavi ma che affrontavi ogni volta come una sfida personale alla gravità — e forse anche alla vecchiaia. Me lo ricordo ancora: portavi un gilet giallo [...]

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