Elena si recò nella zona popolare della città da una donna che, si diceva, possedeva dei poteri eccezionali,  atti a combattere il malocchio. Sì perché la gente non si fa mai i fatti propri e vive col presupposto che " l'erba del vicino è sempre più verde" che " le cose degli altri sono sempre più belle e desiderabili delle proprie" per cui si innesca un meccanismo, che porta a disobbedire ai comandamenti e a desiderare la roba e la donna degli altri, a non porgere l'altra guancia ma a covare rancore e propositi di vendetta verso chi ci ha ferito e merita il malocchio. Infatti il malocchio viene trasmesso per invidia, gelosia, possesso, rancore o vendetta e i sintomi si manifestano, a poco a poco,  con il mal di testa, il sonno, la stanchezza. Elena espose il sua caso alla signora, una donna comune, che l'ascoltava con gli occhi chiusi come se fosse già in trance prima di cominciare. "Pagherò qualsiasi cifra purché mi scacci via il malocchio di comare Rosa, che m'invidia il marito e la mia casa. Vorrebbe che io finisca come lei, con un marito ubriacone e violento e con la casa sfasciata. Invece  mio marito è tutto 'casa e putìa' e mi adora come una dea. Lei dice che io ho fortuna! Ma si vede che si rode il fegato e i suoi occhi sono troppo pizzuti!" La donna, sentita la storia, cominciò a darle un amuleto di sua produzione per combattere il malocchio e proteggere la sua cliente dagli influssi malefici della rivale. 
Anzi, dato che anche la casa sembra essere oggetto d'invidia, le consigliò di purificarla con un'intruglio di acqua e sale e di indossare un suo talismano facendo gesti scaramantici (le corna). Questo, come primo approccio. Se il mal di testa o i malesseri fossero continuati, si sarebbe passati alla seconda fase, più incisiva e potente, che prevedeva un rito al fine di verificare la presenza del maleficio. Si  sarebbero versate tre gocce d'olio in un piatto con dell'acqua: se l’olio avesse assunto una forma rotonda voleva dire che il male era stato lanciato da un uomo, se la forma era allungata allora da una donna. Se invece l’olio si fosse sparpagliato  in macchie, allora non si aveva il malocchio. Invece in caso di malocchio l'esperta avrebbe proceduto in una serie di rituali con latte o erbe e preghiere segrete, disegnando sette croci con l'olio sulla fronte della vittima.
La donna cominciò a recitare l'antica formula siciliana:

"In nome di lu patri, di lu figghiu e di lu spiritu santu, Ti parru cu prutesta occhi bruttu. Ti scunciuru pi patti di Dio e di Maria e di la Santissima Trinità, si sta fimmina avi u malocchio a mari mi sinni va".
E ancora: "Scunciuru la ‘nvidia, scunciuru lu mummuru, scunciuru lu malocchio, scunciuru li malilingue, scunciuru la jettattura, scunciuru la mavaria, io ti scunciuru pi patti di Dio e di Maria e di la Santissima Trinità, si sta fimmina avi u malocchio a mari mi sinni va".
E infine "Cincu foru chi ti vittunu, quattru foru chi ti ducchiaru, tri foru chi ti luvaru. U Patri, u figghiu, u Spiritu Santu e la Santissima  Trinità si sta fimmina avi u malocchio a mari mi sinni va. Fora malocchio intra Maria, fora malocchio intra Maria, fora malocchio intra Maria, fora malocchio intra Maria".
E, mentre pronunciò l'ultima frase, lasciò cadere dal dito mignolo quattro gocce d'olio a formare una croce sul piatto riempito d'acqua.
Terminato il rito, lasciò il piatto a riposare un paio d'ore per poi gettare il contenuto nello scarico.
Elena così si sentì più sicura. E pagò profumatamente la fattucchiera, senza fiatare, come se avesse pagato la parcella di un medico. Convinta che quella donna aveva operato bene,  sentì scomparire i suoi malesseri. Il mal di testa era andato via. Era rimasta solo la convinzione che il malocchio si possa solo sconfiggere con le formule magiche tra profano e ritualismo pagano religioso. Credette di essere nel Medioevo ma l'orologio nella piazza batté la sua ora e ricordò, eh si era  nel Duemiladiciotto. Elena si vergognò di aver chiesto aiuto a quella donna, che l'aveva dissanguata con la richiesta del suo onorario. Ma la superstizione volle che con quell'azione  e il suo talismano protettivo avrebbe potuto sfidare il mondo, invidioso della sua fortuna di donna, moglie, madre e sposa. Alla faccia dell'invidia e del malocchio degli altri!

Tutti i racconti

2
4
14

Debunker (1/4)

07 December 2025

Babbo Natale era intirizzito e di malumore. O meglio, lo era il Cogliati, in piedi, vestito da Babbo Natale, all’angolo tra Piazza Grande e Via Vittorio Emanuele II. Per fortuna, però, non si vedeva. La barba finta nascondeva tutto. Peccato prudesse come se dentro ci fosse una nidiata di pulci. [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Paolo Ferazzoli PRFF: I like.
    ottimo.
    altre 3 puntate da gustare!
    Complimenti per il [...]

  • Rubrus: MM: sotto le feste le storie si allargano come le pance. Queste sono 4 parti. [...]

2
3
17

Il condominio 1/3

07 December 2025

Il rito dell’inquilino del piano di sopra era sempre lo stesso: lo sciacquone del bagno a scandire il tempo, le pantofole trascinate sul pavimento. Ogni sera, alle ventitré precise, quel suono monotono rassicurava Vittorio: il mondo là fuori era caotico, ma sopra di lui qualcuno seguiva ancora [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

2
4
35

C'era una volta Jorn, la sua casa, i suoi amici, la favola continua...

E adesso una casa museo per continuare a sognare

06 December 2025

Amici lettori, oggi vi porterò in un luogo speciale, un luogo posto in alto su una collina dalla quale si vede il mare, un luogo affascinante con una storia, anzi con più storie, un luogo da favola e come una vera favola questo racconto breve lo inizierò così. C'era una volta un artista nordico, [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • GiuliaCango: Bellissima ricostruzione della vita di questo artista danese che non conoscevo [...]

  • Rubrus: Oooh... e finalmente non si deve impazzire per cercare il link. Non conoscevo [...]

6
10
43

La vera ricchezza

Il ricordo e la saggezza di mia madre.

06 December 2025

Mia madre si chiamava Anna. Era una donna di grande saggezza e ha sempre avuto un approccio specifico nei confronti del denaro. Per lei non era altro che uno strumento, un mezzo per raggiungere il benessere e mai un traguardo. Da lei sempre presente ho appreso tante cose, anche il significato [...]

Tempo di lettura: 8 minuti

4
7
36

Il gilet giallo

05 December 2025

È passato tanto tempo e adesso ho la tua età di quando ci siamo visti l’ultima volta. Di quando ci siamo salutati in cima alla salita, quella che odiavi ma che affrontavi ogni volta come una sfida personale alla gravità — e forse anche alla vecchiaia. Me lo ricordo ancora: portavi un gilet giallo [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Dax: bello ma....si parla del padre ondel nonno del protagonista?Like

  • An Old Luca: Come scrive giustamente Paolo: impeccabile.
    Coinvolgente, scorrevole e [...]

5
9
62

Piccoli miracoli di Natale

05 December 2025

È la sera dell’antivigilia. Fuori fa un freddo assurdo, mentre nel terminal sembra di stare in una sauna. La ressa di chi parte per le vacanze o torna a casa dalla famiglia rende l’ambiente non solo estremamente rumoroso, ma anche soffocante. C’è tutto ciò che non desidero dopo una giornata di [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Walter Fest: Smoki, per "Lampo" intendesi, "guizzo, fulmine, saetta....insomma [...]

  • La Gigia: Ciao Smoki, complimenti per il racconto. Mi sono piaciuti i personaggi con [...]

3
10
38

Nulla Dies Sine Linea

04 December 2025

L’appuntamento era stato fissato per le due di quel pomeriggio. Naturalmente la mia ansia era cresciuta di ora in ora, proporzionalmente al bisogno di confrontarmi con lui. Arrivai al Café de Flore in larghissimo anticipo e, per provare ad ingannare l'attesa, mi accomodai ad uno dei tavolini [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

4
10
28

Volevo essere William Shatner 2/2

04 December 2025

A poco a poco, la leggerezza si spense. Gli amici cominciarono a evitarmi, stanchi di quel modo di fare che ormai appariva rigido e innaturale. Io non me ne accorgevo, o forse sì, ma non sapevo più come tornare indietro. Era come se quel ruolo mi fosse rimasto addosso, un’abitudine del corpo e [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • thecarnival: Grazie comunque mi fa piacere e moltissimo vi ispiri delle idee vuol dire che [...]

  • Lawrence Dryvalley: Lette le due parti e apprezzate. Anch'io ricordo le notti su Italia1 a [...]

4
6
39

In una parola, rassegnati.

03 December 2025

In una parola, rassegnati. Da quando sei cresciuta, il tuo carattere non cambierà, nessuno può realmente cambiare e se non ci credi, non prendertela con me ma con i numeri. La statistica ci insegna che nessuno cambia, sai? E gli strizzacervelli sono i primi a saperlo: lo sai che per ottenere una [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Maria Merlo: Stile deciso e buona gestione del tema scelto. Bravo.

  • ducapaso: Elena, Paolo, Spettatrice, Dax, Maria, grazie a tutti voi, ho apprezzato ognuno [...]

4
6
24

Volevo essere William Shatner 1/2

03 December 2025

Ricordo ancora quando accadde la prima volta, e come quel personaggio, o meglio, tutta quella mentalità, entrò nella mia vita. Era un pomeriggio come tanti altri e non avevo voglia di fare i compiti. Fuori il cielo era grigio; non avevo voglia di uscire e accesi la TV. Erano le 18, evidentemente, [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Rubrus: Qualche annetto fa anche io scrissi un racconto simile, ma più cupo. [...]

  • thecarnival: grazie del commento Rubrus;))) se trovi quel racconto sarei molto curioso;) [...]

7
10
42

Di stagista in stagista

Giu
02 December 2025

Giorno uno della mia presenza in azienda. Mi sistemarono in un angolo molto luminoso, proprio vicinissimo alla finestra per permettermi di avere la giusta luce quotidiana di cui avevo bisogno. Devo ammettere che mi piaceva molto la postazione che avevano scelto per me, avevo sentito dire che decisero [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

4
14
32

La Clorofilladinia

02 December 2025

“Vedrai” mi hanno detto gli amici, “prima o poi incontrerai una Clorofilladinia. A chi va ad abitare vicino al Secchia può capitare.” Ed eccola qui. Sale da me, entra in questa stanza passando dalla finestra. Non l’ho sentita sulle scale, e così oggi la conosco per la prima volta. L’ho vista attraversare [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

Torna su