Ore 15, l'arbitro sta per fischiare l'inizio dell'incontro di calcio fra Juve e Napoli. L'allenatore dei bianconeri guarda concentrato i suoi ragazzi schierati in campo ma c'è qualcosa che non lo convince.

Si gira verso il suo vice, lo scambio di sguardi fra i due è un grande punto interrogativo, invece tutto lo stadio al completo, preso dalla transagonistica giugulare, pare non avvertire nulla. 

-Ma casso dov'è Ronaldo?- 

-Sarà andato a pissiare.-

-È impossibile, vai di corsa a cercarlo negli spogliatoi!- 

Intanto la partita era iniziata 10 contro 11 ma nessuno se ne accorge, solo fra i bianconeri qualcuno a centrocampo non sà a chi passare il pallone in attacco, gli schemi sono saltati e si stava per realizzare un terribile dramma sportivo. Sono momenti concitati, l'allenatore richiede l'intervento del quarto uomo per avvisare l'arbitro che ci deve essere qualcosa che non quadra e che deve fermare l'incontro per questo imprevisto.

-Mister mi scusi, ma non possiamo fermare la gara, faccia entrare dalla panchina un altro giocatore.-

-È una roba da matti... forza Ciocchetti non fare il ciocco, preparati!-

Senza scaldarsi entra in campo Ciocchetti con il numero 23 dietro le spalle, lascia alla svelta la borraccia con la gazzosa, infila i parastinchi di alluminio griffato ed entra al posto del giocatore misteriosamente volatilizzatosi. Intanto in tribuna stampa anche i giornalisti si rendono conto dell'accaduto, cominciano a fioccare illazioni e le più disparate supposizioni mentre impazzano nell'etere i contatti con le redazioni dei giornali sportivi e non.

Intanto la partita riprende, in un lampo rapido come Maradona nelle sue azioni di attacco, arriva il commissario Trabalza per risolvere il caso.

Il  commissario convoca senza fronzoli di fronte a barolo e cioccolatini l'allenatore, la fidanzata e qualche amico del giocatore per ascoltare le versioni e iniziare le indagini.

-Mister ha qualche sospetto? Qualche comportamento o frequentazione particolare da parte del suo giocatore in questo ultimo periodo?-

-Veramente no, era tutto gioco e chiesa-

-Sì lo confermo, non frequentavamo la jet society nè la Torino bene, tutte le sere davanti alla tv a vedere i Simpson.-

-Commissario con noi neanche una partita a briscola!-

-Ronaldo ha imparato a giocare a briscola?-

-Tutta colpa di Ivo il massaggiatore!-

-Vabbè, ci toccherà interrogare anche questo Ivo il massaggiatore... potete andare, via via, andate via, vi terremo aggiornati, ma nel frattempo poche chiacchiere con la stampa, mi raccomando.-

-Sergente Pacchiarotti tu che ne pensi?-

-Commissà... per me l'hanno rapito gli alieni!-

-E chi te lo avrebbe detto, Dario insieme al suo amichetto Asimov?-

-Commissà... ma secondo lei agli alieni non piacciano Barolo e cioccolata?-

-E vabbè e allora che c'entra?-

-Gli alieni vogliono tutto il meglio dei terrestri per clonarci perchè a loro manca quello che abbiamo noi!-

-Quindi Pacchiarotti tu sei destinato a stare qua insieme a noi e a tua suocera?-

-Perdincibacco, non ci avevo pensato!-

 

Ma a questo punto anche nei piani alti l'agitazione è alle stelle.

-Banda di mentecatti ma quel bel tipo è quello che penso io?-

-Mastro Leonardo è solo un prestito momentaneo.-

-Ivan Graziani ti ricordo che questa operazione non ti è stata autorizzata.-

-Mastro Leonardo, ma è solo per una partita, eravamo stanchi di giocare e prendere batoste nelle partite a calcio con gli artisti che poi, lo ammetta, sono anche suoi amici.-

-Beh, emh emh... non tutti... in mezzo a loro c'è qualcuno che copia.-

-Guardi mastro Leonardo che in partita Botticelli ogni volta ce ne fa quattro, Michelangelo e Caravaggio in difesa menano come fabbri, Bernini in porta para tutto perchè con le mani sa fare tutto, Pollock entra sempre in campo con il whisky nascosto nei pantaloncini e l'arbitro Dante Alighieri, altro amico suo, pensa sempre all'amore e vede il gioco a modo suo e per finire Boccioni cjà rotto i co... e poi c'è uno che scatena sempre la rissa, la butta sempre in caciara, possiamo fare senza problema il nome... Picasso che rompe sempre il....-

-Ohhh... e basta! Ho capito! A parte il fatto che Dante non è mio amico ma un compagno di avventura, ora che intenzioni avete?-

-Abbiamo preso in prestito Ronaldo per una partita.-

-Non sarebbe giusto.-

-Neanche che lei favorisca gli artisti!-

-Chi io? E poi gli artisti sono fuoriclasse.-

-Ah e allora noi chi siamo?-

-Ivan, ma voi siete musicisti!- (notare la flessione vocale sminutiva)

-E allora ci teniamo Ronaldo!-

-Ma questo non è legale!-

-Mastro Leonardo, con la fantasia, lei ce lo insegna, possiamo fare tutto!-

-Va bene fatela sta benedetta partita e camuffatelo da Elvis Presley, poi riportatelo dove lo avete preso... Ivan Graziani, una curiosità, ma tu sei mezzo Abbruzzese e mezzo Sardo... perchè dici le parolacce in Romanesco?-

-È tutta colpa di Walterfest!-

-Capisco... uno di questi giorni gli modifico la penna!-

-Mastro Leonardo è impossibile, tiene troppa fantasia!-

-Eh! ma se lo acchiappo!-

 

Naturalmente la partita fra musicisti e artisti si concluse 10 a 0 e i poverini non si accorsero del finto Elvis che gli fece ballare la samba, ma, seppure sconfitti, al termine offersero da bere a tutti, Frank Zappa preparò una gustosa spaghettata e alla fine tutto finì in baldoria, che volete farci anche questa è arte.

Mentre si gigionava allegramente sul terreno di gioco fra Juve e Napoli era terminato il primo tempo e le squadre stavano scendendo negli spogliatoi.

-Ronaldoooo! Ma dov'eri finito?-

-Mister, non lo so... perchè, che cosa è successo?-

-Ma che hai fatto ai capelli? E poi perchè tieni i calzoncini e la maglietta di lamè?-

-Non mi dona?-

-Ehm ehm... signor Ronaldo permetta che mi presenti, sono il commissario Trabalza, io e lei a fine partita dobbiamo parlare.-

Chiaramente il fenomeno non parlò e il commissario anche questa volta non risolse il caso, se non fosse riuscito a beccare la banda stava decisamente pensando di cambiare lavoro, sarebbe andato a fare il venditore di padelle!

Il giallo continua.

 

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