Dopo tre settimane di cure finalmente Giovanni si sentiva di nuovo abbastanza bene ed entro pochi giorni avrebbe potuto fare i tamponi per capire se il tanto temuto COVID19 se ne fosse definitivamente andato.

Si stava chiedendo quando avrebbe potuto ricominciare a incontrare gli amici, cosa lo avrebbe aspettato lì fuori, che fine avrebbe fatto il suo lavoro da giornalista free lance che aveva dovuto interrompere ai primi sintomi della malattia. Per togliersi il problema prese il telefono e chiamò Franco, il capo redattore.

Il colloquio fu cordiale, ma la realtà molto chiara poiché nell'incertezza generale non c’erano molti spazi per ricominciare una collaborazione.

Franco lo aveva incoraggiato a resistere e a non disperare: “Vedrai, andrà tutto bene”, la sua frase di saluto.

Come avrebbe potuto tirare avanti adesso?

Nel piccolo paese si conoscevano tutti e qualcuno gli avrebbe sicuramente dato una mano, per tutta la giornata le telefonate si susseguirono. Ma la risposta sempre la stessa: per ora non possiamo fare nulla, ma vedrai andrà tutto bene!

Nella notte agitata quel pensiero si era rincorso nella sua mente e al mattino quel mantra ripetuto per mille e mille volte aveva lasciato un segno.

“E se fosse vero, se veramente tutto andrà bene?”, si chiese mentre aspettava con ansia il suono del fedele termometro che da qualche giorno gli stava dando la sensazione che la vita potesse ricominciare dopo la grande paura.

La cucina era l’altro grande hobby di Giovanni e preparare marmellate, conserve, torte con la frutta e la verdura del frutteto e dell’orto che gli avevano lasciato in eredità i genitori gli faceva passare qualche ora in tranquillità durante i weekend.

“Chissà che fine avrà fatto tutto quanto.”, si chiese, “ma vedrai, andrà tutto bene.”

Finita la quarantena arrivò il momento di effettuare il secondo tampone quello decisivo, Giovanni era assolutamente sicuro che sarebbe stato negativo, perché tutto sarebbe andato bene, e la telefonata del centro diagnostico confermò la sua sensazione.

La prima cosa da fare era controllare la frutta e la verdura del frutteto e dell’orto e, dopo quasi due mesi, riavviò la vecchia auto e uscì quasi intimorito dal cancello di casa.

“Cosa troverò dopo due mesi? Ma vedrai andrà tutto bene.”

E in effetti le piogge primaverili e le giornate soleggiate avevano fatto crescere e maturare la frutta e la verdura come non si vedeva da anni.

Con non poca fatica Giovanni riempì il bagagliaio dell’auto con una piccola parte di quello che era maturato e si avviò verso casa.

Mentre stava scaricando con la coda dell’occhio intravide Silvia, la sua vicina di casa, che incuriosita lo stava osservando.

“Ciao Giovanni, tutta quella frutta e quella verdura per una persona sola?”

“Ciao Silvia, e questo è niente, erano due mesi che non andavo nell'orto e guarda quello che ho trovato.”

“Allora potresti venderne un po', nella vie qui intorno in molti sarebbero felici di mangiare del cibo così sano.”

Le parole di Silvia fecero scattare qualcosa nella mente di Giovanni, che si ritirò in casa ragionando sulla proposta: era decisamente una buona idea e sicuramente tutto sarebbe andato bene.

Il giorno seguente i volantini erano pronti e distribuiti nelle cassette delle lettere del quartiere e Giovanni, dopo aver raccolto frutta e verdura, si mise ad attendere i possibili clienti.

L’attesa non fu lunga, un’ordinata fila di persone già si snodava davanti al cancello della proprietà. In poche ore riuscì a vendere tutto quello che aveva raccolto e l’incasso sarebbe stato sufficiente per toglierlo da qualche impiccio economico: tutto era andato bene.

Nei giorni successivi la voce si sparse nel paese e i suoi prodotti cominciarono a scarseggiare, tanto che Giovanni coinvolse nell'iniziativa tutte le persone che nel paese avevano orti e giardini.

Nel frattempo la crisi economica aveva iniziato a mordere ferocemente e i disordini sempre più frequenti nelle grandi città non lasciavano presagire nulla di buono.

Anche nel paese di Giovanni molte persone erano ormai in grosse difficoltà e si a rivolsero a lui con richieste di aiuto.

Bisognava farsi venire qualche idea ulteriore e, poiché tutto sarebbe andato bene, arrivò l’idea.

La frutta e la verdura si sarebbero potute pagare barattando qualcosa di cui si poteva fare a meno e ben presto il giardino di trasformò in un vero e proprio bazar.

Non solo i prodotti degli orti, dei campi e degli allevamenti della zona, ma anche gli abiti, i mobili, le biciclette, riadattati dalle donne e dagli uomini del paese che cominciarono a barattare anche il proprio tempo da impiegare nelle attività più utili e necessarie.

Quella che pochi mesi prima era partita come una semplice iniziativa per la sopravvivenza di Giovanni si era trasformata nella possibilità per tanti di attraversare la tempesta inaspettata. La voce si diffuse anche nei paesi vicini e centinaia e poi migliaia di persone aderirono a quella che era ormai nota come la famiglia del 'vedrai andrà tutto bene'.

Con l'aumento delle richieste gestire i baratti stava diventando sempre più difficile, sarebbe servita un’idea nuova e ancora una volta Silvia ebbe l’intuizione vincente.

“Giovanni ho trovato nella cantina la vecchia macchina da stampa che il bisnonno Alfredo usava all'inizio del ‘900. Mi piacerebbe rimetterla in funzione”.

“Per stampare cosa?”, pensò tra sé e sé Giovanni. “Ma certo, moneta da utilizzare nei nostri paesi e la chiameremo VATB: vedrai andrà tutto bene”

E poiché era destino che tutto sarebbe andato bene, dopo pochi giorni i VATB erano pronti e Giovanni si assunse l'enorme responsabilità di controfirmarli.

Due anni erano passati da quando quel pomeriggio Giovanni era andato a raccogliere i prodotti dell’orto e del frutteto e i gli abitanti dei paesi della zona avevano ritrovato il sorriso.

I VATB avevano addirittura attirato l’attenzione dei pochi media nazionali sopravvissuti alla crisi, tanto che un pomeriggio il telefono di Giovanni squillò.

“Ciao Giovanni, sono Franco, ti ricordi di me? Volevo proporti di partecipare ad un talk show televisivo per discutere del modello VATB."

Giovanni decise di acconsentire alla richiesta e prese il treno con destinazione Milano, la testa piena di pensieri e il suo mantra da ripetere per tutto il viaggio: vedrai andrà tutto bene, il consiglio giusto che gli aveva dato a suo tempo Franco.

La trasmissione era iniziata con un dibattito tra esperti di economia, di sociologia, di geopolitica che cercavano di spiegare come mai il modello VATB stesse funzionando senza arrivare a una soluzione convincente.

Dopo circa un’ora, Franco gli rivolse la domanda in maniera diretta: “Giovanni a cosa è dovuto secondo te il successo del VATB?”

In un'altra vita avrebbe risposto in maniera gradita al pubblico e utile all'audience, ma tutto era cambiato.

“Una cosa solo posso dire”, rispose Giovanni con un sorriso, “ha funzionato perché tutti noi siamo assolutamente certi che vedrai, andrà tutto bene”.

Tutti i racconti

0
0
1

La morte si paga solo con la morte 1/2

19 August 2025

Apro gli occhi. Mi guardo intorno. Ho un attimo di confusione, poi riconosco i luoghi: sono nella camera da letto, a casa mia. Di fianco a me dorme mia moglie, Bianca. Il suo sonno è tranquillo, cadenzato da un respiro regolare. I suoi lunghi capelli sono adagiati sul cuscino, e io non posso fare [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

0
0
0

Scarti e idoli profani

19 August 2025

Tu che cammini davanti a me, e poco fa hai sparso brandelli di mondo, un riflesso di carte accartocciate, e una busta di patatine, svuotata dell’ultimo morso. Dimmi, a quale livello si curva l’anima per compiere un atto così privo di peso e di senso? In queste stradine che [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

2
4
26

Solo una bambina

18 August 2025

Di me amerò sempre la fanciullezza. La speranza, che alla fine è davvero l’ultima che se ne va. Quegli occhi lucidi un tempo di sogni e ambizioni, che oggi appaiono sfocati sotto il peso dei tormenti. L’ingenuità che ancora mi caratterizza dopo tanto, la schietta sincerità che troppo spesso mi [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Mandy Wotton: Grazie mille, Paolo e Lau!
    A volte mi lascio trasportare dal travolgere [...]

  • zeroassoluto: Ciascuno di noi interroga il bambino lontano, che malgrado tutto, resiste ancora [...]

3
5
12

Pensieri

Vas
18 August 2025

Sensazioni e pensieri sono la stessa cosa. È che non mi convince che il pensiero sia razionale, non mi convince la parola razionale. Razionale è allora un concetto con poche regole, un pensiero veloce e pratico alla sopravvivenza. Razionale invece dovrebbe essere tutto ciò che noi abbiamo, il motore [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • zeroassoluto: Ho interrogato Gemin:
    "Cogito, ergo sum è una famosa frase [...]

  • zeroassoluto: Io non mi esprimo... non sono i grado di dare una mia opinione su un argomento [...]

2
2
14

Il Capanno dei cacciatori

"Dove l’uomo onorava il bosco"

18 August 2025

Il Rito del Capanno dei Cacciatori Il Rito del Capanno dei Cacciatori Ascoltate bene, perché questo non è un racconto come gli altri. È la storia di un momento sospeso tra la fine e l’inizio, tra l’estate che si ritira e l’autunno che avanza con passo deciso. In un angolo nascosto del bosco, c’è [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

2
3
19

Vita Digitalis et Aliae Evanescentiae

Con prefazione di Prof. Eusebio Rognoni

Miu
17 August 2025

Prefazione all’Edizione Metropolitana di Prof. Eusebio Rognoni – Direttore dell’Istituto per le Narrazioni Post-Mortem e le Identità Immaginarie, sede di Cavernozza in Selvis La Famiglia De Funebris non è solo un insieme di personaggi. È una genealogia deviante, una saga poetico-burocratica ambientata [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • zeroassoluto: Heu! Nonnumquam redeunt et
    carminibus iocantur.
    Bene narras...

  • Miu: Non mi dire che stanno anche qui😂

3
5
22

Confessione

17 August 2025

“Papà ho una cosa molto importante da dirti”. La voce mi uscì flebile. Mi avvicinai alla finestra e spostai una lunga tenda blu che impediva ad uno splendido sole di fine Maggio di illuminare a dovere la stanza. La prima cosa che notai affacciandomi alla vetrata fu un incantevole prato inglese [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

3
6
22

Vi racconto in breve tre storie d'amore parallele.

Tra contrasti familiari e finali in tragedia,

17 August 2025

L’amore, spesso dolce e luminoso, può anche rivelarsi oscuro e tragico, specialmente quando i legami familiari si intrecciano con le passioni dei cuori innamorati. Le storie di Piramo e Tisbe, Giulietta e Romeo, e la leggenda del Giovane Vesuvio e di Capri offrono un affresco di amori impossibili, [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • zeroassoluto: Bravo Gennarino, che ci ricorda tre storie d'amore finite in tragedia.
    Adesso [...]

  • Rubrus: Dove si dimostra che le trame, gira e rigira, sono sempre le stesse, e voler [...]

4
6
27

La scrittura

16 August 2025

La scrittura è terapia la nostalgia porta via. Il tempo ferma nuovi orizzonti apre piacevole calma farà sentire. Con la punta sottile d'inchiostro intrisa la penna sul foglio si lascia trascinare in mille rivoli ornati e ondulati. Come incantevole danza la fantasia lascia piroettare e sogni [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

3
7
26

Domenica 31/8/2025 last kiss (2/2)

16 August 2025

Un’ora dopo, al bar, seduto al solito tavolino con vista sulle scale dell’entrata, Sandro legge l’edizione cartacea del suo giornale preferito e non si accorge che una bella signora è appena scesa e si dirige verso di lui, da dietro gli mette le mani sul viso e gli domanda: «Chi sono?» «Troppo [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

2
3
21

L'ombrello

16 August 2025

Pioveva quel giorno, ma cosa potevo farci? L’uscita era programmata da giorni e rinviare e pazientare ancora per vederla, io non ci riuscivo. Dieci minuti prima dell’orario concordato mi eri piazzato sotto l’albero prestabilito per l’incontro. Pioveva già dal mattino, e presi il mio ombrello fortunato. [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Adribel: Che bel racconto, di quelli che fanno sognare!

  • zeroassoluto: ... dietro di me un colorato ombrello rosa si era palesato sulla mia testa...
    "Sembri [...]

5
6
38

Pasta reale

15 August 2025

A volte nel fondo buio delle serate estive c'è un arcano silenzio. Nell'umidità cavernosa delle ventitré solo qualche piccolo gruppuscolo di giovani rompe il ritmo cantando a squarciagola canzoni che non riconosco. E a quei canti risponde un abbaiare guerriero di cani da giardino, che s'accaniscono [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • zeroassoluto: Ciao Sandro!
    Per prima cosa ti ringrazio immensamente...
    "Perché" [...]

  • Sandro Amici: Già questo appunto è un degno racconto, che mi ha scatenato un [...]

Torna su