In quel tempo di transizione l’umanità si trovava al bivio della vita: da una parte attratta dalle lusinghe e seduzioni del maligno e dall’altra dalla conoscenza del sé per poi ascendere verso gli alti cieli della beatitudine. Ma “il mito della ragione“ ebbe la meglio e spinse gli uomini a imboccare la strada della Mente, quella buia, in discesa, lastricata di specchi, evitando di percorrere la strada dello SPIRITO, luminosa, in salita e ricoperta di fiori profumati.

Gli uomini, ammassati l’un l’altro, correvano come impazziti a perdifiato giù per la scoscesa china, certi di potere in breve tempo raggiungere il luogo dell’eterno oblio, liberarsi dalle paure, dai conflitti e soddisfare a pieno i loro istinti più bassi e perversi. Ma il buio era tale che nella foga non si accorsero dell’abissale baratro della solitudine alla fine della strada, precipitando così verso il fondo come stormi di uccelli folgorati dal fulmine. Un’indicibile sofferenza avvolse la loro anima per i secoli a venire e la malattia non smise di torturare i loro corpi.

E ancora oggi, al culmine della depravazione morale, sfiancati da un dolore non più sopportabile e persi dentro la follia, persistono nel loro originario intento, immaginando la mente capace di guarire le loro ansie, le angosce, il tormento esistenziale e le mille nevrosi.

Così si imbottiscono di farmaci e di psicofarmaci di sintesi, sostanze necrofile che per brevi momenti edulcorano la loro paura, attenuano la morsa delle dipendenze, mentre devastano i loro corpi oramai ridotti allo stremo.

Il processo di autodistruzione è in atto e si avvia a concludersi nell’arco di questo decennio, per poi dare inizio ad una nuova alba, a una nuova stagione, che farà transitare l’umanità verso l’Era dello spirito: l’Era della consapevolezza e della fratellanza. L’Era dell’amore cosciente - l’Era dell’Acquario.

 

Gianni Tirelli

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