“Scusi signore, lei vive qui?” chiese timidamente Remo a Valentino vedendolo intento a mettere in ordine delle foto ritratto; Valentino alzò lo sguardo scocciato cercando di ricordare se in passato avesse avuto fra le mani anche la foto di quel seccatore. “Sì, è qualche secolo che sto qui; posso esserle utile?”

“Sì, grazie, ben gentile; sono appena arrivato e vorrei sapere com’è la vita nel quartiere, cosa si può fare, i locali da frequentare, queste cose qui insomma…” disse Remo facendosi coraggio.

“Non è che ci sia tanto da divertirsi, a meno che tu non diventi Santo” rispose Valentino; “alle 5 del mattino suona la Grande Campana e tutti ci ritroviamo in piazza per la contemplazione mattutina; poi dalle 8 ognuno si dedica alle mansioni che gli competono fino a sera; dopo cena ancora contemplazione fino alle 23 quando ognuno può rincasare; il giorno dopo si ricomincia daccapo.”

“Monotono mi sembra” azzardò Remo “ma almeno durante il giorno ognuno può dedicarsi a quello che più gli piace; lei, per esempio, di che cosa si occupa?”

“Io gioco con le figurine!” rispose Valentino “Se gioco può definirsi trovare fra i miliardi di foto che ho qui due persone compatibili che si possano innamorare l’una dell’altra.”

“Una specie di puzzle insomma, quando si devono cercare le tessere che si incastrano” replicò Remo “Ma la contemplazione cosa sarebbe? Un programma alla TV?”

“Sì, un programma alla TV più o meno, solo che non c’è telecomando e non si può cambiare canale” rispose Valentino; “E’ molto bello, s’intende, ma tutti qui aspirano a stare dentro lo schermo, così da essere contemplati invece di contemplare, come la TV dei mortali.”

“Ah, capisco” mormorò Remo; “E come si fa a passare dall’altra parte dello schermo?”

“Te l’ho detto” rispose Valentino “bisogna diventare santi e la cosa è un po’ lunga: prima devi diventare beato, poi con qualche miracolo ti fanno santo precario, ma è solo quando hai un giorno sul calendario che diventi santo di ruolo, come i professori per intenderci.”

“Capisco, ma non c’è modo di accelerare la procedura, magari oliando qualche ingranaggio giusto?” chiese Remo.

“Qua tutto dipende da LUI che non delega nulla a nessuno” rispose Valentino “LUI decide, LUI pianifica, LUI dispone e LUI fa: in ogni casella dell’organigramma ci sta solo LUI! Però, se ti può interessare, ho fatto domanda per vedere a che punto è la mia pratica e mi hanno convocato proprio oggi; puoi accompagnarmi se vuoi, ma sbrigati che ho appuntamento fra un paio di secoli che qui passano veloci come secondi sulla Terra.”

 

Valentino e Remo giunsero così alla “Candida Rosa” nell’Empireo, come aveva puntualmente descritto Dante, il palazzo dove c’era un solo ufficio: quello SUO; bussarono e si sentì un boato: “AVANTI!”; entrarono e si trovarono al SUO cospetto; “Buonmillennio ALTISSIMO” disse con un filo di voce Valentino “vorrei umilmente sapere se avete potuto dare un’occhiata alla mia pratica di santificazione.”

 

“Ce l’ho proprio qui sulla scrivania Valentino” lo tranquillizzò LUI; “mi sembra tutto in regola: beatificazione, miracoli, processo di canonizzazione; però non so dove inserirti in calendario, ormai tutti i giorni dell’anno sono occupati da altri santi; è vero che per ME non sarebbe un problema fare l’anno di 3 milioni di giorni invece di 365 così da accontentare tutti, ma poi laggiù sulla Terra dovrebbero riscrivere i libri di storia per modificare le date; senti Valentino, anzi, San Valentino da ora: ti andrebbe una soluzione in condominio? Ti potrei mettere il 14 Febbraio assieme a San Cirillo e San Metodio; sono due fratelli molto tranquilli, dei geniacci che hanno inventato il cirillico: ti troverai bene con loro; febbraio è un mese mortaccino dal punto di vista del business: dovresti organizzare una festa per gli innamorati, con regali, cene in ristoranti, cose di questo genere insomma, in modo che gli uomini spendano, si illudano così di essere felici e intanto «taac» il PIL si impenna, facendo contenti i commercianti che mi hanno intasato la casella di posta con le loro preghiere.”

 

“E tu, Remo” continuò LUI “so che ti piacerebbe saltare a piè pari la procedura, ma non si può; tieni qui il modulo per fare domanda, compilalo e mandamelo via posta angelica; ti ha spiegato San Valentino che devi fare un miracolo per diventare santo anche tu, vero? Ecco, avrei pensato di chiamare una cittadina in Liguria Sanremo, tutto attaccato, che non vuol dire che sei santo; ci vai e organizzi un festival della canzone, così la gente ha modo di distrarsi discutendo se sia più trendy dire di guardare il Festival oppure schifarlo perché «specchio dello stagno culturale nazional popolare»; e vedi di fare un miracolo che così la tua pratica si velocizza; mi ricordo che c’era un ragazzo, Rino mi pare si chiamasse, che cantava «chi muore al lavoro, chi vuole l'aumento, chi vive in baracca, chi gioca a Sanremo, ma il cielo è sempre più blu»; il miracolo che vorrei tu facessi, caro Remo, è che chi gioca a Sanremo pensasse anche a chi vive in baracca.”

 

“Cari San Valentino e Remo, ora potete andare, ma vi raccomando di non litigare il 14 Febbraio: fate in modo che in ogni ristorante dove andranno gli innamorati ci sia una TV per vedere la serata delle cover con i duetti, così son tutti contenti.”

Tutti i racconti

2
3
26

📝 A Giada

26 June 2025

La luce del sole pomeridiano filtrava attraverso le foglie degli alberi, creando arabeschi dorati sul pavimento del piccolo caffè dove ci trovavamo. Di fronte a me, Giada sorrideva, i suoi capelli biondissimi incorniciavano un viso delicato e puro. Gli occhi chiari brillavano di una luce vivace, [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

0
0
10

Destabilizzazione (1/3)

26 June 2025

Mattia si stira. Pensa alla giornata che inizia. A volte l'ultimo sonno è angosciante. Giulia si è già alzata e sta trafficando in cucina. Non si preoccupa di far rumore. È l'ora di alzarsi. Mattia avrebbe voglia di un viaggio oltreoceano ma tra un'ora deve essere sul tram per il lavoro. Il lavoro [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

7
16
37

Tempi moderni

25 June 2025

C.K. svoltò frettolosamente l’angolo e si bloccò osservando contrariato i due marciapiedi del vicolo. «Ci risiamo di nuovo» mormorò rivolto a sé stesso. «Comincia a diventare un problema!» Girò sui tacchi e proseguì a passo veloce sulla strada principale in mezzo alla folla dell’orario di punta. [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

4
8
28

Le Sorelle: l’ira di Caterina 4/4

25 June 2025

L’indomani mattina Giulio si svegliò di soprassalto. Aprì gli occhi e le trovò tutte lì, in piedi intorno al suo letto. Nessuna parlava, ma lo osservavano con attenzione, come se lo stessero pesando con lo sguardo. La prima a rompere il silenzio fu Caterina. «Come ti chiami?» «Giulio». «Da dove [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

2
1
23

Laguna rossa

-sentivo il sangue

24 June 2025

Sentivo il sangue tra le branchie perforanti d’inchiostro rosso cadaverico SentIvo il sangue immerso in quella doccia rinchiusa accasciata a terra immobile I miei occhi risvegliandosi sfocati di una luca fioca non credevano a quello che stava accadendo. violenza chiama violenza violenza [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

5
5
16

Le Sorelle: l’ira di Caterina 3/4

24 June 2025

Capitolo 3: L'uomo dagli occhi gentili Il villaggio sembrava respirare con un ritmo più lento. L’aria era tersa, il cielo chiazzato di nuvole bianche, leggere come farina setacciata. Il suono regolare della sega nella bottega del falegname, il tintinnare dei secchi alla fontana e lo scricchiolio [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

4
5
33

Evoluzione della scrittura: dalla scrittura arcaica alla scrittura moderna

Racconto un pò di storia della scrittura per coloro che scrivono.

23 June 2025

La scrittura, intesa come sistema di segni utilizzato per rappresentare la lingua parlata, ha avuto un'evoluzione significativa nel corso dei millenni, partendo dalle forme più primitive fino ad arrivare ai sistemi alfabetici moderni. Questo processo è stato influenzato da vari fattori, tra cui [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Ondine: Grazie

  • Dax: Bello...ora sarebbe bello un'analisi della scrittura orientale(cinese, [...]

5
5
26

Le Sorelle: l’ira di Caterina 2/4

23 June 2025

Capitolo 1: Il villaggio Il mattino saliva piano dal fondo della valle, portando con sé l’odore di legna bruciata e di pane in cottura. Le case del villaggio erano basse, annerite dal fumo, con i tetti rabberciati e le imposte ancora chiuse. Ma non c’era silenzio. Non era un villaggio morto. [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

4
5
46

Le Sorelle: l’ira di Caterina 1/4

22 June 2025

Prologo Campo militare austro-ungarico – Tenda dello Stato Maggiore Il telo della tenda si gonfiava appena, sfiorato da un vento freddo. All'interno, tre ufficiali sedevano attorno a un tavolo ingombro di mappe. Il giovane soldato davanti a loro tremava. L'uniforme era lacera, la fasciatura all'avambraccio [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

3
4
29

Il Natale è una cosa per grandi

22 June 2025

Nel buio della sua stanza, il bambino, o meglio, quello che fino a poco tempo prima era un bambino, fissava il soffitto. Dal soggiorno arrivavano voci smorzate, risate adulte che sembravano voler convincere loro stesse della propria allegria. Aveva chiuso gli occhi da tempo, ma non dormiva. Sapeva [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Ondine: Dolce. L'ho fatto anch'io! Ma scherziamo? Troppo bello credere a Babbo [...]

  • zeroassoluto: Ovunque, in tutte le civiltà, c'è sempre uno o più [...]

5
6
32

Oltre la nebbia(2/2)

In un paese in cui non si vede oltre un palmo dal naso

21 June 2025

Sophia non si piegava. Aveva capito che l’ignoranza non era solo mancanza di conoscenza: era una difesa, una paura profonda del cambiamento. La nebbia proteggeva Villacava. Difendeva dal rischio di scoprire che esisteva qualcosa di più grande e più complesso oltre i suoi vicoli ciechi e i confini [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Lawrence Dryvalley: Esordio di tutto rispetto. mi è piaciuto. Condivido complimenti e appunti [...]

  • Dax: la metafora è bella, anche se non nuova. In effetti, l'ignoranza [...]

3
13
37

Girabuio 4/4

21 June 2025

Irving Crane non vide la fine del processo. Lo trovarono stecchito nel giardino, una mattina. Dopo lo scavo, alcuni girasoli erano ricresciuti e, a sentire qualcuno, Irving ne aveva strappato uno e aveva usato il gambo per impiccarsi… la maggior parte però diceva che non era possibile. Il gambo [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

Torna su