Marzio era l'unico figlio della morta, l'Adalgisa.

“Donna timorata di Dio madre affettuosa...” così il prete iniziò l'omelia. Marzio aveva un grande rimpianto della madre. Dove sarà ora? Rivolgendosi alla Luana, la ex che era venuta per l’estremo saluto alla suocera, sussurrò:

“Che ne sai dell' Aldilà?“. 

e lei di rimando:

“Quello che dicono i preti: un Dio, tanti angeli, un pò di santi e qualche madonna”.

“Ma tu ci credi?”. 

“Boh! Non lo so”. 

Marzio scosse la testa. “E noi…noi che ci facciamo nell'Aldilà? “. 

“Ma cosa vuoi che ne sappia” disse lei chiudendo il discorso, un pò stufata..

“Non mi piace questo Aldila” disse sottovoce a se stesso Marzio.

Marzio dopo il cimitero rientrò a casa. Luana lo accompagnò. Vivevano separati ma avevano mantenuto un rapporto molto affettuoso. Entrarono in casa. C'era un gran disordine. Oggetti seminati dappertutto, quadri, libri, pennelli, colori, mobili, treppiedi. Letto disfatto e cucina con pentole e tegami nel mezzo. Si diresse nella stanza della madre. Era l'unica ordinata, quasi vuota. La finestra socchiusa faceva vedere un poco di sole. Chiuse le persiane. Si diresse in cucina per un bicchiere d'acqua. Aveva la gola riarsa.

“Ne vuoi un sorso?” disse rivolgendosi alla Luana. 

“Cosa pensi di fare della casa“ disse lei cambiando discorso “pensi di venderla ?”

“Mah…non so che dirti, vorrei togliermela di torno, cambiare casa…. e cambierei anche la città. Ma come si fa? Ci vogliono tanti quattrini, e poi è un casino e non so se me la sento”. 

“Ma la notte si sentono ancora rumori in questa casa?” Fece la Luana.

“Rumori tutta la notte. Anche la notte della morte di mia madre. E come sempre non sono riuscito a capire da dove vengano.”

”Mi hai detto che hai chiamato anche il prete”.

”Si è venuto, ha detto un paio di preghiere poi si è stretto nelle spalle dicendo che non poteva farci nulla e se ne è andato via ”.

”Ora che sei solo devi venir via prima di impazzire. E devi stare attento che nessuno metta il naso che poi non la vendi più”.

Questa storia dei rumori era nata molti anni prima quando morì il padre di Marzio, Adolfo. Quest'uomo aveva un'amante e l’Adalgisa rientrando improvvisamente a casa lì beccò sul letto coniugale. L'Adalgisa cominciò ad urlare e tirare randellate al marito e alla donna. La donna riuscì a scappare ma il fedifrago ebbe un malore e dopo pochi giorni morì per lo spavento.

L'Adalgisa, passata la rabbia, rimpianse il marito per molto tempo fin quando un'amica le disse di provare con una medium almeno per riappacificarsi con la sua anima. E cosi fece.

Prese il tavolino a tre gambe, le amiche più care a cui aveva fatto giurare il silenzio, il figlio e la donna che doveva chiamare dall'aldilà Adolfo, e cominciò la seduta. Dopo un po di parole iniziali “Adolfo ci sei? Rispondi, tua moglie ti vuole parlare” diceva la medium. “Fai almeno un cenno, batti un colpo! ”. Per i primi 15 minuti non successe niente. “Adolfo rispondi!” La donna ripeteva roteando gli occhi, emettendo suoni, bestemmiando, sbavando Alla fine con un urlo si accasciò sul tavolino svenuta. E in quel mentre il tavolino cominciò a ballare rumorosamente come impazzito. Impaurendo tutti i presenti. Poi dopo qualche attimo tutto si placò e non successe altro.

Da quella serata di incubo tutte le sere o quasi il marito si faceva sentire, come fosse sempre furioso con la moglie. Dopo qualche giorno la Luana scappò dalla casa esausta mollando Marzio, L'Adalgisa quasi impazzì per il dolore e Marzio non se la sentì di lasciare sola la madre, Dovettero imparare a convivere con questo incubo.

Con la morte della madre Marzio sperava che l'anima di Adolfo fosse placata e smettesse, ma non fu così.

Marzio non riuscì a vendere la casa perché alla fine la voce girò per il paese. La Luana non tornò a vivere con Marzio e lui morì qualche anno dopo, precocemente invecchiato. La casa rimase invenduta per molti anni fino quando crollò per l'abbandono. E sulla casa distrutta il comune fece impiantare un bel giardino.

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