7.30 . Finalmente suona la sveglia e mi posso alzare. Sono sveglia da oltre due ore. A dirla tutto  stanotte ho dormito pochissimo. Ci ho tentato, mi sono  sforzata  di farlo, ma non ci sono proprio riuscita.  In che stato sarà la mia faccia? Occhiaie, rughe più marcate del solito, zampe di gallina incancellabili. Avrei dovuto prendere un sonnifero, una valeriana  e avrei dovuto farmi una maschera di bellezza. Non importa, rimedieremo con il trucco. Devo apparire al meglio. Oddio! La messa in piega di ieri non ha retto. Guarda che capelli! Non agitarti: devi stare calma. Non sei poi così male nemmeno con questa faccia e con questi capelli . Sembri più giovane e nessuno pensa che tu abbia superato la quarantina. Con questo vestito poi sei uno schianto. Reggiseno push-up, autoreggenti e sandalo con tacco 12. Queste scarpe ti sono costate una fortuna ma ne è valsa la pena. Ti fanno apparire quasi alta e ti slanciano le gambe .
E’ arrivato il Gran Giorno. Finalmente vi conoscerete. Dopo cinque mesi di scambi di e-mail, sms e telefonate ,  in cui vi siete davvero raccontati ogni cosa,  oggi vi guarderete negli occhi per la prima volta. Potrete anche prendervi per mano e  poi…chissà.
Ma gli piacerai? Forse preferisce le donne più magre e anche più alte. Ha visto le tue foto e ha detto che sei bellissima. Non l’ ha detto in modo così banale, lui non è come gli altri. Ti ha scritto innumerevoli poesie in cui ti ha paragonato al sole, alla luna, alle stelle, al mare, al vento.  Ti ha confessato di sognare il tuo corpo e di non aver mai desiderato un’ altra donna con l’ intensità che prova nei tuoi riguardi. Ma tu sarai all’ altezza delle sue aspettative?  Non hai mai visto nessuna sua foto ma lui si è descritto come un uomo  piacente. Eh sì, lui è anche modesto,  ma tu sai che è un gran bell’ uomo, lo senti. Te lo immagini con un corpo atletico e abbronzato. Ti ha raccontato che pratica molti sport: tennis,  windsurf, boxe, nuoto. Chissà che fisico avrà! E tu invece sei perennemente in lotta contro i tuoi chili di troppo, quel filo di doppiomento  e quelle chiappe sempre meno sode.
E poi sarai in grado di sostenere una conversazione frizzante e intelligente? Lui è sempre pieno di nuovi argomenti e espone le sue idee e i suoi pensieri in modo semplice ma con una grande padronanza di linguaggio. Non usa termini colloquiali e spesso hai dovuto confessare a te stessa di non conoscere il significato di certe parole. Ermeneutica, ad esempio…Hai dovuto cercare sul vocabolario. E poi ci sono le citazioni classiche, anche in latino e in greco. E’ così colto.
Bello, intelligente, sincero. Un uomo speciale.
Dai beviti un goccetto di vino, così, giusto per stemperare un po’ la tensione e poi esci di casa o rischierai di arrivare in ritardo all’ appuntamento. Eri tentata di prendere un taxi ma poi ha optato per l’ auto. Lui arriva con il treno e quindi la tua vettura potrebbe tornare utile. Potreste fare un giro fuori città. E’ così bello in primavera . Ci sarebbe quel localino dove avevi cenato con Marco l’ anno scorso. No, brutti ricordi: non si può rovinare questo incontro con il pensiero di quello scemo di Marco.
Bene, ci siamo, ancora cinquecento metri e sono arrivata. Dovrei parcheggiare e poi andare a piedi verso di lui. Mi vengono in mente quelle romantiche scene dei film americani, quelle in cui i protagonisti si incontrano dopo una lunga separazione e si corrono incontro per gettarsi l’ una nelle braccia dell’ altro . Magari mi vorrà baciare subito. Uno di quei baci appassionati: zoom sui protagonisti mentre i contorni diventano sfocati. E intanto non trovo un buco per parcheggiare. Rifaccio un altro giro e passo davanti al luogo dell’ appuntamento. Lui non è ancora arrivato.
Mi sento come una quindicenne al suo primo appuntamento. Ecco finalmente un posteggio, un’ ultima occhiata nello specchietto retrovisore e via si parte. Quasi mi tremano  le gambe . Non lo vedo ancora, forse è nascosto dalle colonne del porticato. O forse è in ritardo. Davanti a me c’ è solo quel ridicolo ometto calvo, vestito in modo antiquato e con un orribile impermeabile beige. Ma che fa mi sorride? E mi viene incontro…Non ho tempo da perdere per dare informazioni stradali ad uno sciocco campagnolo che si è perso in centro città. Ma che fa? Mi sta chiamando? Sì, sta proprio dicendo il mio nome e mi sta chiedendo se sono proprio io, con un’ espressione di beota stupore dipinta in volto. E’ un attimo e realizzo cosa mi sta accadendo e, senza quasi rendermene conto, sento queste parole uscire dalla mia bocca:  “Sorry, I don’ t speak Italian”
 

Tutti i racconti

0
0
6

Debunker (2/4)

08 December 2025

Il bar era caldo, anche se gestito da cinesi – e quelli, si sa, risparmiano su tutto, a cominciare dal riscaldamento. C’era persino l’alberello di plastica accanto all’immancabile gatto dorato che faceva “ciao, ciao” con la zampa. Cogliati pensò ai Natali della sua infanzia. Per trovare qualcuno [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

0
0
5

Il condominio 2/3

08 December 2025

Poi tornò al lavoro, ossessivo, lo straccio che scivolava sul pavimento con lena rinnovata. Quando Vittorio era già sulle scale diretto al suo appartamento, sentì ancora le parole del portinaio, come un’eco lontana: «Le norme… ma quelle non scritte, mi raccomando, solo quelle… sono tutto, qui dentro.» [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

3
5
19

Debunker (1/4)

07 December 2025

Babbo Natale era intirizzito e di malumore. O meglio, lo era il Cogliati, in piedi, vestito da Babbo Natale, all’angolo tra Piazza Grande e Via Vittorio Emanuele II. Per fortuna, però, non si vedeva. La barba finta nascondeva tutto. Peccato prudesse come se dentro ci fosse una nidiata di pulci. [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Rubrus: MM: sotto le feste le storie si allargano come le pance. Queste sono 4 parti. [...]

  • BrunoTraven: Bello e divertentissimo Rubrus aspettiamo il seguito:))) notevole, like p.s. [...]

2
3
24

Il condominio 1/3

07 December 2025

Il rito dell’inquilino del piano di sopra era sempre lo stesso: lo sciacquone del bagno a scandire il tempo, le pantofole trascinate sul pavimento. Ogni sera, alle ventitré precise, quel suono monotono rassicurava Vittorio: il mondo là fuori era caotico, ma sopra di lui qualcuno seguiva ancora [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

2
4
36

C'era una volta Jorn, la sua casa, i suoi amici, la favola continua...

E adesso una casa museo per continuare a sognare

06 December 2025

Amici lettori, oggi vi porterò in un luogo speciale, un luogo posto in alto su una collina dalla quale si vede il mare, un luogo affascinante con una storia, anzi con più storie, un luogo da favola e come una vera favola questo racconto breve lo inizierò così. C'era una volta un artista nordico, [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • GiuliaCango: Bellissima ricostruzione della vita di questo artista danese che non conoscevo [...]

  • Rubrus: Oooh... e finalmente non si deve impazzire per cercare il link. Non conoscevo [...]

6
10
45

La vera ricchezza

Il ricordo e la saggezza di mia madre.

06 December 2025

Mia madre si chiamava Anna. Era una donna di grande saggezza e ha sempre avuto un approccio specifico nei confronti del denaro. Per lei non era altro che uno strumento, un mezzo per raggiungere il benessere e mai un traguardo. Da lei sempre presente ho appreso tante cose, anche il significato [...]

Tempo di lettura: 8 minuti

4
7
36

Il gilet giallo

05 December 2025

È passato tanto tempo e adesso ho la tua età di quando ci siamo visti l’ultima volta. Di quando ci siamo salutati in cima alla salita, quella che odiavi ma che affrontavi ogni volta come una sfida personale alla gravità — e forse anche alla vecchiaia. Me lo ricordo ancora: portavi un gilet giallo [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Dax: bello ma....si parla del padre ondel nonno del protagonista?Like

  • An Old Luca: Come scrive giustamente Paolo: impeccabile.
    Coinvolgente, scorrevole e [...]

5
9
62

Piccoli miracoli di Natale

05 December 2025

È la sera dell’antivigilia. Fuori fa un freddo assurdo, mentre nel terminal sembra di stare in una sauna. La ressa di chi parte per le vacanze o torna a casa dalla famiglia rende l’ambiente non solo estremamente rumoroso, ma anche soffocante. C’è tutto ciò che non desidero dopo una giornata di [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Walter Fest: Smoki, per "Lampo" intendesi, "guizzo, fulmine, saetta....insomma [...]

  • La Gigia: Ciao Smoki, complimenti per il racconto. Mi sono piaciuti i personaggi con [...]

3
10
39

Nulla Dies Sine Linea

04 December 2025

L’appuntamento era stato fissato per le due di quel pomeriggio. Naturalmente la mia ansia era cresciuta di ora in ora, proporzionalmente al bisogno di confrontarmi con lui. Arrivai al Café de Flore in larghissimo anticipo e, per provare ad ingannare l'attesa, mi accomodai ad uno dei tavolini [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

4
10
30

Volevo essere William Shatner 2/2

04 December 2025

A poco a poco, la leggerezza si spense. Gli amici cominciarono a evitarmi, stanchi di quel modo di fare che ormai appariva rigido e innaturale. Io non me ne accorgevo, o forse sì, ma non sapevo più come tornare indietro. Era come se quel ruolo mi fosse rimasto addosso, un’abitudine del corpo e [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • thecarnival: Grazie comunque mi fa piacere e moltissimo vi ispiri delle idee vuol dire che [...]

  • Lawrence Dryvalley: Lette le due parti e apprezzate. Anch'io ricordo le notti su Italia1 a [...]

4
6
39

In una parola, rassegnati.

03 December 2025

In una parola, rassegnati. Da quando sei cresciuta, il tuo carattere non cambierà, nessuno può realmente cambiare e se non ci credi, non prendertela con me ma con i numeri. La statistica ci insegna che nessuno cambia, sai? E gli strizzacervelli sono i primi a saperlo: lo sai che per ottenere una [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Maria Merlo: Stile deciso e buona gestione del tema scelto. Bravo.

  • ducapaso: Elena, Paolo, Spettatrice, Dax, Maria, grazie a tutti voi, ho apprezzato ognuno [...]

4
6
24

Volevo essere William Shatner 1/2

03 December 2025

Ricordo ancora quando accadde la prima volta, e come quel personaggio, o meglio, tutta quella mentalità, entrò nella mia vita. Era un pomeriggio come tanti altri e non avevo voglia di fare i compiti. Fuori il cielo era grigio; non avevo voglia di uscire e accesi la TV. Erano le 18, evidentemente, [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Rubrus: Qualche annetto fa anche io scrissi un racconto simile, ma più cupo. [...]

  • thecarnival: grazie del commento Rubrus;))) se trovi quel racconto sarei molto curioso;) [...]

Torna su