Miliardi di ettari di suolo terrestre ricoperti di cemento e di asfalto soffocavano il pianeta impedendogli di respirare.

Le foreste bruciavano, i deserti avanzavano divorando ogni cosa, e tutti i ghiacciai della Terra si scioglievano sotto il rovente calore di un’atmosfera satura di ogni gas e veleno. Poche erano le specie animali risparmiate dall’estinzione, in virtù di speciali caratteristiche connaturate che permettevano loro di individuare la presenza di acqua. 
Le api avevano rinunciato a vivere da tempo, e nessun albero e pianta erano più in grado di fruttificare.

La Terra era precipitata in uno stato di coma, ed era sul punto di collassare.  I Grandi Predatori al governo del mondo convinsero l’umanità intera di potere salvare il pianeta attraverso gli stessi mezzi e strumenti con cui lo avevano distrutto. 

Così il volto rassicurante e sorridente del Grande Fratello appariva a ciclo continuo sui giganteschi schermi della propaganda di regime, e con la sua voce ferma e suadente, rassicurava la moltitudine di zombi sul totale controllo della situazione e dell’immediata soluzione del problema. 

Tutto si concludeva con la benedizione della “Suprema Mente” (un’esibizione virtuale di strani giochi di luci e di suoni cacofonici) che dall’alto della sua algoritmica saggezza e infinita Intelligenza Artificiale, dispensava protezione, salute e prosperità a tutti gli uditori, intercedendo per un pronto l’intervento di Arimane. 

Al termine del messaggio tutti applaudivano meccanicamente, alcuni scandivano slogan a gran voce, per poi riprendere nuovamente il collegamento con il loro infernale cellulare modello Satan 666.

La terra stava letteralmente marcendo, ogni cosa decomponendo, nell’indifferenza più totale degli uomini, che nonostante la loro miserabile condizione, trascorrevano il tempo incollati allo schermo del loro smartPhone, ipnotizzati… come in una sorta di possessione, che impediva loro una qualsiasi reazione e azione volta alla sopravvivenza e al cambiamento. 
Una pagana idolatria caratterizzava i sub-umani per tutto ciò che era tecnologico, freddo, inodore, insapore e senza vita. Era la necrofilia realizzata dal Sistema Satana, allo scopo di dimostrare all’umanità l’inesistenza di Dio, sostituendosi allo stesso, e affermare la supremazia e la superiorità della mente umana. 
Il Creatore del cielo e della terra, dall’alto del sua paradigmatica indulgenza, osservava inorridito lo scempio prodotto dall’uomo animale, dalle sue atrocità e crudeltà, al punto d’avere messo a dura prova la sua proverbiale pazienza. 

La sua bontà infinita cominciò a vacillare, e una feroce rabbia si fece strada dentro il suo cuore. Doveva immediatamente prendere drastici e risolutivi provvedimenti sul come risolvere l’apocalittica situazione. 

Sarebbe bastato un gesto della sua mano per ristabilire il tutto come all’origine - ma il vaso era colmo, qualcosa andava fatto, adesso, subito. 

Il Sommo Creatore si rifiutava di accettare che gli uomini, oltre ad averlo rinnegato, ripudiato, bestemmiato e tradito, avessero rimossa la sua esistenza, detronizzandolo dal suo pulpito di luce per sostituirlo con un potente Database, con il volto di un soggetto irreale, che tutti acclamavano come il Grande Fratello: il solo e vero Dio degli uomini. 
A questo punto ci voleva una lezione!
Così pensava: “Se Io non sono più Dio, e dio è la vostra mente, allora mi riprenderò ciò che è mio, e a voi lascerò ciò che credete sia il vostro Dio”. 
Bastò il tempo di un batter di ciglia che l’intero pianeta si trasformò magicamente in una grande palla di plastica, ad esclusione dell’uomo e di tutte le sue invenzioni, delle macchine, marchingegni, meccanismi elettronici, tecnologici e nucleari, in virtù dei quali era convinto di potere compenetrare i misteri della vita e accedere al miracolo della creazione. 

Un imperdonabile atto di profanazione che gli sarebbe costato la vita, e l’eterna dannazione. 
Quello che accadde dopo la plastificazione del pianeta sta solo alla vostra immaginazione! 

 

Gianni Tirelli

Tutti i racconti

0
0
1

Debunker (2/4)

08 December 2025

Il bar era caldo, anche se gestito da cinesi – e quelli, si sa, risparmiano su tutto, a cominciare dal riscaldamento. C’era persino l’alberello di plastica accanto all’immancabile gatto dorato che faceva “ciao, ciao” con la zampa. Cogliati pensò ai Natali della sua infanzia. Per trovare qualcuno [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

0
0
1

Il condominio 2/3

08 December 2025

Poi tornò al lavoro, ossessivo, lo straccio che scivolava sul pavimento con lena rinnovata. Quando Vittorio era già sulle scale diretto al suo appartamento, sentì ancora le parole del portinaio, come un’eco lontana: «Le norme… ma quelle non scritte, mi raccomando, solo quelle… sono tutto, qui dentro.» [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

3
5
17

Debunker (1/4)

07 December 2025

Babbo Natale era intirizzito e di malumore. O meglio, lo era il Cogliati, in piedi, vestito da Babbo Natale, all’angolo tra Piazza Grande e Via Vittorio Emanuele II. Per fortuna, però, non si vedeva. La barba finta nascondeva tutto. Peccato prudesse come se dentro ci fosse una nidiata di pulci. [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Rubrus: MM: sotto le feste le storie si allargano come le pance. Queste sono 4 parti. [...]

  • BrunoTraven: Bello e divertentissimo Rubrus aspettiamo il seguito:))) notevole, like p.s. [...]

2
3
22

Il condominio 1/3

07 December 2025

Il rito dell’inquilino del piano di sopra era sempre lo stesso: lo sciacquone del bagno a scandire il tempo, le pantofole trascinate sul pavimento. Ogni sera, alle ventitré precise, quel suono monotono rassicurava Vittorio: il mondo là fuori era caotico, ma sopra di lui qualcuno seguiva ancora [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

2
4
36

C'era una volta Jorn, la sua casa, i suoi amici, la favola continua...

E adesso una casa museo per continuare a sognare

06 December 2025

Amici lettori, oggi vi porterò in un luogo speciale, un luogo posto in alto su una collina dalla quale si vede il mare, un luogo affascinante con una storia, anzi con più storie, un luogo da favola e come una vera favola questo racconto breve lo inizierò così. C'era una volta un artista nordico, [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • GiuliaCango: Bellissima ricostruzione della vita di questo artista danese che non conoscevo [...]

  • Rubrus: Oooh... e finalmente non si deve impazzire per cercare il link. Non conoscevo [...]

6
10
45

La vera ricchezza

Il ricordo e la saggezza di mia madre.

06 December 2025

Mia madre si chiamava Anna. Era una donna di grande saggezza e ha sempre avuto un approccio specifico nei confronti del denaro. Per lei non era altro che uno strumento, un mezzo per raggiungere il benessere e mai un traguardo. Da lei sempre presente ho appreso tante cose, anche il significato [...]

Tempo di lettura: 8 minuti

4
7
36

Il gilet giallo

05 December 2025

È passato tanto tempo e adesso ho la tua età di quando ci siamo visti l’ultima volta. Di quando ci siamo salutati in cima alla salita, quella che odiavi ma che affrontavi ogni volta come una sfida personale alla gravità — e forse anche alla vecchiaia. Me lo ricordo ancora: portavi un gilet giallo [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Dax: bello ma....si parla del padre ondel nonno del protagonista?Like

  • An Old Luca: Come scrive giustamente Paolo: impeccabile.
    Coinvolgente, scorrevole e [...]

5
9
62

Piccoli miracoli di Natale

05 December 2025

È la sera dell’antivigilia. Fuori fa un freddo assurdo, mentre nel terminal sembra di stare in una sauna. La ressa di chi parte per le vacanze o torna a casa dalla famiglia rende l’ambiente non solo estremamente rumoroso, ma anche soffocante. C’è tutto ciò che non desidero dopo una giornata di [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Walter Fest: Smoki, per "Lampo" intendesi, "guizzo, fulmine, saetta....insomma [...]

  • La Gigia: Ciao Smoki, complimenti per il racconto. Mi sono piaciuti i personaggi con [...]

3
10
38

Nulla Dies Sine Linea

04 December 2025

L’appuntamento era stato fissato per le due di quel pomeriggio. Naturalmente la mia ansia era cresciuta di ora in ora, proporzionalmente al bisogno di confrontarmi con lui. Arrivai al Café de Flore in larghissimo anticipo e, per provare ad ingannare l'attesa, mi accomodai ad uno dei tavolini [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

4
10
29

Volevo essere William Shatner 2/2

04 December 2025

A poco a poco, la leggerezza si spense. Gli amici cominciarono a evitarmi, stanchi di quel modo di fare che ormai appariva rigido e innaturale. Io non me ne accorgevo, o forse sì, ma non sapevo più come tornare indietro. Era come se quel ruolo mi fosse rimasto addosso, un’abitudine del corpo e [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • thecarnival: Grazie comunque mi fa piacere e moltissimo vi ispiri delle idee vuol dire che [...]

  • Lawrence Dryvalley: Lette le due parti e apprezzate. Anch'io ricordo le notti su Italia1 a [...]

4
6
39

In una parola, rassegnati.

03 December 2025

In una parola, rassegnati. Da quando sei cresciuta, il tuo carattere non cambierà, nessuno può realmente cambiare e se non ci credi, non prendertela con me ma con i numeri. La statistica ci insegna che nessuno cambia, sai? E gli strizzacervelli sono i primi a saperlo: lo sai che per ottenere una [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Maria Merlo: Stile deciso e buona gestione del tema scelto. Bravo.

  • ducapaso: Elena, Paolo, Spettatrice, Dax, Maria, grazie a tutti voi, ho apprezzato ognuno [...]

4
6
24

Volevo essere William Shatner 1/2

03 December 2025

Ricordo ancora quando accadde la prima volta, e come quel personaggio, o meglio, tutta quella mentalità, entrò nella mia vita. Era un pomeriggio come tanti altri e non avevo voglia di fare i compiti. Fuori il cielo era grigio; non avevo voglia di uscire e accesi la TV. Erano le 18, evidentemente, [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Rubrus: Qualche annetto fa anche io scrissi un racconto simile, ma più cupo. [...]

  • thecarnival: grazie del commento Rubrus;))) se trovi quel racconto sarei molto curioso;) [...]

Torna su