Ricordo di ieri, no, di ieri l’altro, forse il sogno di qualcuno o forse il mio, chissà. In una notte di smarrimento, era vestito di tutto punto: giacca, cravatta blu e sneakers bianche. Vagava per le strade di una città che pareva Roma. Le luci del crepuscolo rianimavano i crocicchi, e antichi colonnati e colossei si ripiegavano sui palazzi nascondendosi. Nella sua testa un labirinto angoscioso di incertezze. Era uscito pieno di buoni propositi quella mattina ma aveva smarrito la borsa dove c'era il caricabbatterie. Voleva raggiungere suo figlio che studiava in una città del nord e Roma era già a nord ma non abbastanza. Uscito dal terminal, respirò l’aria densa, ma la mente parve ancora più offuscata e priva di punti di riferimento. Che fastidio, quel ronzio nelle orecchie: soffriva da alcune settimane di acufeni inusuali, cupi, estranianti. Tra la folla indistinta e i bar che non riusciva a ricordare, si trovò dentro una sala da ballo per adolescenti: i genitori aspettavano la fine delle prove. Dalle stanze uscivano note di pianoforte, musiche confuse di valzer e bolero. Aveva imboccato di nuovo una strada apparentemente inutile. Provò ad aprire una ampia porta a vetro, a percorrere altri corridoi senza riuscire a trovare l’uscita. In un angolo c’era una ragazza in tuta, dal viso trascurato ma dai lineamenti morbidi, torniti dal tempo e dalla vita vissuta. Lei gli si avvicinò dopo aver terminato una lunga conversazione telefonica. I suoi occhi trassero un leggero luccichio, il sorriso emanava calore: gli indicò l’uscita, ma prima che si allontanasse, lo invitò a tornare dentro e a iscriversi ai corsi di ballo. Voleva offrirgli molto più di una semplice indicazione. Di nuovo in strada, estrasse dalla tasca il cellulare ma si accorse che non era altro che un giocattolo scarico, provò a digitare il numero della moglie. Un senso di frustrazione assoluta: quell'aggeggio era inservibile. Si diresse verso un locale molto frequentato. C’erano aiuole di gerbere e fusti di ippocastano in fiore e panche e gente seduta per terra. Un turista affaticato e sudato, avvolto in una sahariana come se fosse perso nel deserto, lo invitò a sedersi. Il suo sguardo vagava oltre le cose. Aveva un posto libero accanto a sé, su una panca circondata da bagagli. I corpi si rintuzzavano nella calca. Finalmente riuscì a sfuggire alla confusione riparandosi in un caffè. Fu accolto da un uomo di età incerta: questi lo guardava da dietro al banco con la barba rossiccia, la camicia bianca e il gilet marrone. L’uomo gli chiese una stanza, il receptionist rise indicandogli l’uscita. La porta era bloccata dall’interno. Gli addetti riuscirono a sbloccarla e lui si ritrovò di nuovo in strada. Era la notte amara e senza fine. Ora i vicoli apparivano desolati, la città muta e spettrale. L'ombra di una vecchia passò veloce sul muro di un edificio. Niente più gente, solo case in pietra e vecchi archi e scalinate che si compenetravano nel buio. Era quello il tempo che non era mai stato, che sembrava promettere la rivelazione, uno schizzo vivido nel suo girovagare. E così, mentre riprese nel varco senza fine, si chiese se mai avrebbe trovato suo figlio, o l’altra sua figlia, quella dimenticata nella stanzetta rosa, o se sarebbe rimasto per sempre prigioniero nei vicoli dell’anima.

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LA SFIDA TRA GENNAIO E FEBBRAIO

04 October 2025

Era la sera dell’ultimo dell’anno quando, sopra un monte altissimo, si riunirono i dodici mesi per discutere e pianificare il programma dell’anno che stava per iniziare. Si riunirono in un bosco, formando un cerchio, perché in un cerchio nessuno sta sopra gli altri e tutti hanno la stessa autorità. [...]

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INIZIA CON UNA SETE DI SANGUE

04 October 2025

Hi, qui è la centrale paranoica, shhhhh… shhhhh… silenzio, chiedetevi perché manco da tanto tempo… beh non mi hanno scoperto ancora, ma mi hanno fiutato. Per la verità pensano più a qualche presenza esoterica, il dottor Stella ha persino chiamato in causa il buon vecchio Dick immaginando un mondo [...]

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Non so perché lo faccio

03 October 2025

Non lo so perché lo faccio. Mi sveglio presto, alle 5. Ma perchè? - Ah, sì. Devo andare al lavoro. Ma perchè? - Per guadagnare i soldi. Ma perchè? - Per avere dei soldi. Ma perchè quello è importante? - Per comprare, che necessito. Ma perchè devo necessitare qualcosa? - Per poter mangiare, vestirmi, [...]

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  • Ondine: E strada facendo a quei perchè aggiungi subito dopo una pausa e desidera [...]

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La fotografia 2/2

03 October 2025

La lama tra le vostre mani. Con uno strappo disperato riesci a spingerla verso l’alto: il colpo non cade. L’assassino vacilla, ti guarda con disprezzo. “Hai rovinato tutto. Senza il gesto non c’è storia. Nessuno ha mai potuto fermare Napoleone nella Storia prima che compisse il suo destino, né [...]

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Il mostro (2/2)

Seconda parte

02 October 2025

Era ormai mattina e la nebbia leggera sulle colline pisane rivolte verso Firenze scendendo a valle rendeva la visibilità molto incerta, così Giorgio, anche se terribilmente ansioso di mettere fine alla sua angoscia, era costretto a procedere a bassa velocità e con cautela. Alla fine raggiunse il [...]

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  • Maria Merlo: Bel racconto e grande, originalissimo finale. Bravo!

  • Rubrus: Credo che quella del mostro di Firenze sia una di quelle storie, o cold case, [...]

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La fotografia 1/2

02 October 2025

Il formato della fotografia è rettangolare, sviluppato in verticale. Lo sguardo, catturato dalla cornice, entra senza esitazioni nell’interno di un appartamento cittadino. Le superfici sembrano innocue: porte verniciate di bianco, pavimenti rivestiti da piastrelle decorate con discreta eleganza. [...]

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La Selva Oscura: l'armata silenziosa (2/2)

01 October 2025

Trascorsero altri due cicli. Secondo il sistema di misurazione del tempo in uso sulla Terra, correva l’anno 2038. Felipe II diede l’ordine tanto atteso: «Cancelleremo una delle loro città, New York la chiamano, con una cannonata fotonica. Poi daremo le nostre condizioni». I terrestri scrissero [...]

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Il mostro (1/2)

Prima parte

01 October 2025

Giorgio era finalmente arrivato a destinazione: carcere di Volterra, ala di massima sicurezza. Avevano chiuso il presunto mostro in una cella a prova di ogni tentativo di evasione, considerando che se era davvero lui il responsabile dei cinque omicidi commessi, la polizia si trovava davanti a [...]

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Piove

Dax
30 September 2025

Piove leggero Piove sul mondo intero Sulle lacrime Sul sudore Sulle iniquità Sulle vittorie e le sconfitte Piove Su ciò che resta di noi I sogni, le speranze Piove, bagnando i visi I capelli, gli occhi I sorrisi Piove a catinelle Sommergendo la violenza Irrorando le cose belle Piove perché ci [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

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La Selva Oscura: l'armata silenziosa (1/2)

30 September 2025

Un osservatore esterno avrebbe scambiato Hell H1 per un buco nero. In realtà si trattava di un gravidisguise, una struttura gravitazionale artificiale progettata per imitare una singolarità. Il campo gravitazionale divergeva sulla superficie di una sfera, ma all’interno era approssimativamente [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

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Ciak! Si scrive! "Neverland - Un sogno per la vita"

29 September 2025

Segnaliamo la pubblicazione sulle pagine del blog di un nuovo articolo. Chiunque può accedervi cliccando il link BLOG in home-page. Invitiamo alla lettura e al commento in calce allo stesso. Buona visione! Lorenzo Aaron

Tempo di lettura: 30 secondi

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Lee

Tentativo di poesia stile Rara avis, utente come noi, che mi ricorda le iniziali dei personaggi di Stan Lee

29 September 2025

Lungo le larghissime lande limone, liturgiche lagne librate lentamente da una lingua lussuriosa. Limo lastre di lavagna. Laccando lunghe listelle là, ove latitanti lombrichi hanno lasciato linee lievi. Locandomi con lascività una lente di lavorazione latina. La lettura di lettere su lanterne [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

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