HOT BURRITO SHOWDOWN


 


 

Hi, qui è la centrale paranoica! Oggi c'è stato un bel pò di trambusto al Transcend Village. Jack Inferno e Al Nessuno degli "Hillbilly Sillly" se le sono date di santa ragione per una questione di accordature. Il punto riguardava una cover dei Country Weather " Hot Burrito Showdown", la chitarra di Jack stonava con la voce di Al. Secondo Al pareva "un cazzo di roba giapponese", jack invece non vedeva problemi. Lo psychotronic ha registrato uno stato di eccitazione pari ad un mix di birra e di stupefacenti impressionante per dei conformi, figuratevi per dei picchiatelli, cosa si fossero fatti non è dato sapere. In realtà loro due ne sono usciti bene, si sono strattonati e graffiati, nulla di più. Dovevate sentirli, parevano due ragazzini del liceo che miravano ciascuno a ridicolizzare la mascolinità dell’altro.

- Ehi, Mister Dolcetto, vieni qui a togliermi i parassiti dalle mutande! -

- Col cazzo scemo! Se ti prendo ti passo con la schiuma depilante. -

- Ti lego al muso del primo camion che passa, chissà che si schianti. -

- Basta stronzo o ti caccio con la testa nel tombino e ti inculo fino a farti uscire la merda dal naso! -


 

Ecco, magari appena ci sarà più spazio vi riporto la registrazione integrale, c’è da dire che Jack, che è il più sofisticato e uno dei pochi picchiatelli colti presenti al transcend village, tentò di sdrammatizzare sfoggiando una prosa allucinante per il transcend village, parafrasando un testo di un vecchio poeta italiano: - Perché queste offese? Non m’eri fratello quando razzolavamo insieme tra pelli d’orso e passavamo a passo lento sopra il gelo per timor di cadere? -

Incredibilmente il rozzo Al, forse memore di altre poesie raccontate da Jack, riuscì a rispondere a tono: - Perché mi tormenti con la tua trista prosa, la tua prosa fa schifo! Hai capito? Lasciami uscire, io appartengo a quel bosco là fuori...- ma poi virò al suo consueto linguaggio da vaccaro: - Senti Jack, ti porto là fuori al gelo, ti lego a un pino un pioppo al primo cazzo di albero e ti lego e ti lascio lì a morire congelato e chissà che non arrivi qualche orso a sbranarti e magari ti incula pure prima di mangiarti, ti va eh? Faccia di merda! - E qui iniziò la lotta e non pensiate che Jack non si sia difeso bene. Per un po' aveva rincorso Al con un martello vero presto trasformato, per ovvi motivi di sicurezza, in un martelletto di gomma dallo psychotronic ed anche quando Al riuscì a bloccarlo con dei fili elettrici e tentava di infilarglieli nei pantaloni intervenne a trasformarli in un’aragosta e dovevate vedere Jack come scalciava e strabuzzava gli occhi.


 


 

I danni allo studio di registrazione invece sono apparsi subito ingenti, i pannelli insonorizzanti erano strappati come se nello studio c'avessero rinchiuso un orso o qualcosa tipo Wolverine, i microfoni, le aste, le luci e gli strumenti tutto era sfondato e fracassato, ridotto a schegge e fili sporgenti. Sono riusciti anche a far partire l'antincendio, così tutta quella devastazione bagnata risultava ancora più desolante. Quando li ho raggiunti Jack tremava di adrenalina, delirava di un disintegratore che avrebbe voluto usare per far sparire tutto, era agitatissimo, temeva che quelle schegge, soprattutto quelle di metallo, saltassero dal pavimento e gli si infilassero nel corpo, si piegava e si contorceva come se fosse già investito da migliaia di frammenti di plastica vetro e metallo e tutti a tentare di calmarlo mentre il Dott. Stella faceva andare lo Psychotronic al massimo. Intanto Al si teneva la testa tra le mani dondolandosi come un Alzheimer e cantava sempre la stessa strofa, sempre quella "You can't get the hell out of Texas you can't get the hell out of Texas you can't get the hell out o Texas..." E certo, il Texas come metafora del Transcend Village, non si esce da qui ragazzi. Geniale!

Alla fine li hanno separati. Un bel report coprendoli entrambi sarebbe stato magnifico ma non ho assistenti, così potevo seguirne uno solo, Jack era il più agitato e ho calcolato che l'avrebbero steso in un pesante narcosonno, poco interesse quindi, mentre Al l'avrebbero portato in un'area di confort psichico, ho seguito lui.


 

Mi piace seguire gli umani lungo i vialetti alberati, con le panchine ai lati e fiori e piante curate tutt'attorno come si fa in ogni manicomio per bene. Al stava tra due infermieri con una specie di tuta da astronauta, lo sostenevano con un'autoritaria gentilezza.

Ora come sapete, giro da queste parti in segreto e nessuno mi vede, qualche volta mi sento come una steadycam in incognito, è il caso appunto di questi esterni con Al accompagnato dagli infermieri, c'è anche l'audio boyz, dunque, un calpestio ma non proprio, più trascinato che altro di Al e passi pesanti degli energumeni che lo tengono stretto e mentre li inseguo sempre alla stessa distanza e alla stessa altezza, uno dei due si si volta, e lo riconosco, é Olimpia Faggio*, Come? Non la conoscete? Avete ragione, insisterò con Mimì Colucci che vi racconti anche quella storia, se non si vergogna.


 

Ma certo ve lo racconto lo stesso, ma un'altra volta, intanto mentre li rincorro e tutto lo scenario scivola ai loro lati e io sto incollato alle loro spalle i singhiozzi e le lamentele di Al si fanno più distinti e possiamo sentirli anche se l'unica cosa sensata urlata tra gli sputi e i singhiozzi che si sente da lui è: "Non c'era una cazzo di niente da cantare in quella canzone, era uno strumentale, io glielo dicevo e Jack non capiva, anzi capiva che secondo lui stavo suonando "La luna su Tokio" e non riuscivamo a capirci e alla fine ha spaccato tutto. Io non ho fatto niente, nienteeee...perché lo Psychotronic funziona così male? Perché?"


 

Ah sì, dovevo parlarvi di canzoni, bé, gli "Hillbilly Silly" hanno sicuramente fatto di meglio, per esempio la loro versione di “What a beautiful morning”, avete presente sìììì:


 


 

Oh what a beautiful morning

Oh what a beutiful day

i get a beautiful feelin

everything’s shining to me


 


 

E una canzone semplicemente geniale, come sprofondare nel Mago di Oz tra profumi di torte di mele e campi di grano sterminati, drogati di ottimismo e burro e corn flakes, già con l’attacco gli Hillbilly Silly aprono i battenti su una felicità sciocca e infinita e appena poche note dopo si sentono gli uccellini e una radiosa pace e felicità ti investe come se un raggio di sole ti sollevasse e tutto il mondo ti sorridesse e puntasse su di te e attorno hai solo pace e armonia luminosa. 

Fiuuuu è stato un lungo pomeriggio che meritava di essere raccontato, noooo?

Tutti i racconti

0
0
1

La morte si paga solo con la morte 1/2

19 August 2025

Apro gli occhi. Mi guardo intorno. Ho un attimo di confusione, poi riconosco i luoghi: sono nella camera da letto, a casa mia. Di fianco a me dorme mia moglie, Bianca. Il suo sonno è tranquillo, cadenzato da un respiro regolare. I suoi lunghi capelli sono adagiati sul cuscino, e io non posso fare [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

0
0
0

Scarti e idoli profani

19 August 2025

Tu che cammini davanti a me, e poco fa hai sparso brandelli di mondo, un riflesso di carte accartocciate, e una busta di patatine, svuotata dell’ultimo morso. Dimmi, a quale livello si curva l’anima per compiere un atto così privo di peso e di senso? In queste stradine che [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

2
4
26

Solo una bambina

18 August 2025

Di me amerò sempre la fanciullezza. La speranza, che alla fine è davvero l’ultima che se ne va. Quegli occhi lucidi un tempo di sogni e ambizioni, che oggi appaiono sfocati sotto il peso dei tormenti. L’ingenuità che ancora mi caratterizza dopo tanto, la schietta sincerità che troppo spesso mi [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Mandy Wotton: Grazie mille, Paolo e Lau!
    A volte mi lascio trasportare dal travolgere [...]

  • zeroassoluto: Ciascuno di noi interroga il bambino lontano, che malgrado tutto, resiste ancora [...]

3
5
12

Pensieri

Vas
18 August 2025

Sensazioni e pensieri sono la stessa cosa. È che non mi convince che il pensiero sia razionale, non mi convince la parola razionale. Razionale è allora un concetto con poche regole, un pensiero veloce e pratico alla sopravvivenza. Razionale invece dovrebbe essere tutto ciò che noi abbiamo, il motore [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • zeroassoluto: Ho interrogato Gemin:
    "Cogito, ergo sum è una famosa frase [...]

  • zeroassoluto: Io non mi esprimo... non sono i grado di dare una mia opinione su un argomento [...]

2
2
14

Il Capanno dei cacciatori

"Dove l’uomo onorava il bosco"

18 August 2025

Il Rito del Capanno dei Cacciatori Il Rito del Capanno dei Cacciatori Ascoltate bene, perché questo non è un racconto come gli altri. È la storia di un momento sospeso tra la fine e l’inizio, tra l’estate che si ritira e l’autunno che avanza con passo deciso. In un angolo nascosto del bosco, c’è [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

2
3
19

Vita Digitalis et Aliae Evanescentiae

Con prefazione di Prof. Eusebio Rognoni

Miu
17 August 2025

Prefazione all’Edizione Metropolitana di Prof. Eusebio Rognoni – Direttore dell’Istituto per le Narrazioni Post-Mortem e le Identità Immaginarie, sede di Cavernozza in Selvis La Famiglia De Funebris non è solo un insieme di personaggi. È una genealogia deviante, una saga poetico-burocratica ambientata [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • zeroassoluto: Heu! Nonnumquam redeunt et
    carminibus iocantur.
    Bene narras...

  • Miu: Non mi dire che stanno anche qui😂

3
5
22

Confessione

17 August 2025

“Papà ho una cosa molto importante da dirti”. La voce mi uscì flebile. Mi avvicinai alla finestra e spostai una lunga tenda blu che impediva ad uno splendido sole di fine Maggio di illuminare a dovere la stanza. La prima cosa che notai affacciandomi alla vetrata fu un incantevole prato inglese [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

3
6
22

Vi racconto in breve tre storie d'amore parallele.

Tra contrasti familiari e finali in tragedia,

17 August 2025

L’amore, spesso dolce e luminoso, può anche rivelarsi oscuro e tragico, specialmente quando i legami familiari si intrecciano con le passioni dei cuori innamorati. Le storie di Piramo e Tisbe, Giulietta e Romeo, e la leggenda del Giovane Vesuvio e di Capri offrono un affresco di amori impossibili, [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • zeroassoluto: Bravo Gennarino, che ci ricorda tre storie d'amore finite in tragedia.
    Adesso [...]

  • Rubrus: Dove si dimostra che le trame, gira e rigira, sono sempre le stesse, e voler [...]

4
6
27

La scrittura

16 August 2025

La scrittura è terapia la nostalgia porta via. Il tempo ferma nuovi orizzonti apre piacevole calma farà sentire. Con la punta sottile d'inchiostro intrisa la penna sul foglio si lascia trascinare in mille rivoli ornati e ondulati. Come incantevole danza la fantasia lascia piroettare e sogni [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

3
7
26

Domenica 31/8/2025 last kiss (2/2)

16 August 2025

Un’ora dopo, al bar, seduto al solito tavolino con vista sulle scale dell’entrata, Sandro legge l’edizione cartacea del suo giornale preferito e non si accorge che una bella signora è appena scesa e si dirige verso di lui, da dietro gli mette le mani sul viso e gli domanda: «Chi sono?» «Troppo [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

2
3
21

L'ombrello

16 August 2025

Pioveva quel giorno, ma cosa potevo farci? L’uscita era programmata da giorni e rinviare e pazientare ancora per vederla, io non ci riuscivo. Dieci minuti prima dell’orario concordato mi eri piazzato sotto l’albero prestabilito per l’incontro. Pioveva già dal mattino, e presi il mio ombrello fortunato. [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Adribel: Che bel racconto, di quelli che fanno sognare!

  • zeroassoluto: ... dietro di me un colorato ombrello rosa si era palesato sulla mia testa...
    "Sembri [...]

5
6
38

Pasta reale

15 August 2025

A volte nel fondo buio delle serate estive c'è un arcano silenzio. Nell'umidità cavernosa delle ventitré solo qualche piccolo gruppuscolo di giovani rompe il ritmo cantando a squarciagola canzoni che non riconosco. E a quei canti risponde un abbaiare guerriero di cani da giardino, che s'accaniscono [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • zeroassoluto: Ciao Sandro!
    Per prima cosa ti ringrazio immensamente...
    "Perché" [...]

  • Sandro Amici: Già questo appunto è un degno racconto, che mi ha scatenato un [...]

Torna su