Ero quasi certa che non avresti resistito. Quando voglio, so manipolare anch'io. Ti ho messa alle strette, ho aspettato, ti ho fatto aspettare. E quando il tempo si è fatto breve l'ho buttata lì... "ora vado a fare un giro nel bosco, in un posto speciale, non ci trovo mai nessuno, poi mi metto in autostrada per tornare a casa... (Casa, qual'è? Quella o questa?)"
Hai evitato di guardare lui, hai guardato lei, hai chiesto il loro permesso senza aprire bocca ed io ti ho vista.
Conosco quello sguardo, quello di un desiderio al quale perfino tu non puoi resistere.
Ed hai fatto quello che mi aspettavo, sei venuta con me nel bosco.
Ti ho portata laggiù, dove esiste una polla d'acqua limpida e profonda, l'unica che c'è nel "mio" bosco, che è anche il "tuo"; non è stato il "nostro", però se non proprio quel giorno.
Non l'avevi mai visto, quel gioiello nascosto tra gli alberi.
Io sono più coraggiosa di te, perfino più forte. Vado fino in fondo, a volte trovo solo sedimenti di pensieri neri, a volte trovo qualcosa di prezioso. Per questo vado fino in fondo, i pensieri neri non mi
fanno più paura, ci vado per trovare il tesoro.
Il sentiero protetto dagli alberi, il caldo umido del pomeriggio, le pozze di sole tra i cespugli, i pesci a mezz'acqua nella polla e quell'incontro inatteso, un regalo che meritavo solo per l'impegno con cui avevo costruito la mia trappola: una femmina di germano reale e i suoi piccoli...
Li abbiamo inseguiti, lentamente ma in modo deciso, piene di meraviglia, era una magia. Tutte quelle parole spese sulla rinuncia del desiderio per trovare la pace ed eccoci lì, ad inseguire la bellezza per il solo bisogno di ghermirla.
La mamma se n'è accorta subito, ha messo in fila i piccoli e insieme hanno cominciato a risalire il ruscello allontanandosi da noi.
Non potevamo starle dietro né raggiungerla senza farla spaventare e dopo qualche decina di metri ci siamo fermate.
Forse è stato troppo, per te. Troppo magico, troppo carico, quel momento, da portare fino in fondo mentre per me era perfetto, era lì che ti volevo, nella mia perfetta trappola e tu, già in fuga, mi hai chiesto di tornare indietro, di uscire dal bosco.
"E poi, si sta facendo tardi, tu devi ripartire..."
Risalendo il sentiero mi stavi davanti, ti guardavo le spalle, avevo il fiato corto dall'emozione e pensavo di attaccarti... credevo di non poter resistere, ma non ti ho presa, sono rimasta indietro di due passi, quelli che ti sarebbero serviti per rimanere distante e al sicuro come quella femmina di
germano reale, per difenderti ancora una volta e scappare di nuovo da me.
Arrivammo al prato fuori dal bosco, quello che si stende proprio davanti a casa tua, un mare d'erba di un verde profondo e brillante e quei fiori gialli, a galla sul mare d'erba come pesciolini coraggiosi.
Ti sei voltata, mi hai guardata stringendo i tuoi occhi che luccicavano, un altro sguardo che conosco bene, ed hai allungato una mano verso di me. L'ho presa, ci siamo tenute per mano fino alla fine del prato, le mani sudate, il polsino della maglia sceso fino a metà del mio palmo e che crudelmente mi stava negando la tua mano intera.
Le nostre dita non si intrecciarono, mi stringevi la mano piena, un gesto di possesso, non ho avuto la possibilità di stringere a mia volta la tua, sotto quel sole caldo che ha impressionato quel momento per sempre sul film ch'era la mia pelle; e sulla tua (lo so).
Hai allentato la stretta e mi hai lasciato la mano solo in vista della casa: qualcuno ci avrebbe potuto vedere...
Ci sei poi tornata, in quel posto speciale, senza di me, per costruirti un ricordo dove io non ci sarei stata, per liberarti di una futura e ingombrante nostalgia.
Ma il germano reale e i suoi piccoli non c'erano, nessuna possibilità di replicare la magia senza di me, un fallimento che hai meritato.
E' stato così facile, per me, capirlo. Sono stata io a dirti per quale ragione tu ci fossi tornata. Hai solo potuto confermare , l'hai dovuto confessare e forse me l'hai confessato per ferirmi un po'. O per illudermi una volta ancora, per farmi credere di essere stata davvero, io, la tua Grande Rinuncia.
Così, per manipolare, per narcisismo, perché hai bisogno di affascinare.
Così, perché altro non sai fare, perché hai paura di vivere ogni desiderio ma non puoi rinunciare a tenermi legata.
Scelgo di illudermi. Mi illudo che tu voglia fuggire da me perché la mia passione, trattenuta, ti fa paura.
Perché altro non posso fare, perché sono riuscita solo quella volta a farti cadere... nella trappola che tanto tempo fa costruisti per me.

Tutti i racconti

0
0
3

Destabilizzazione (2/3)

27 June 2025

L'ispettrice fece accomodare i genitori di Giulia. "Vostra figlia sta bene” cominciò, "ha chiesto di voi. È molto scossa ma sta bene”. Raccontò loro la tragedia. Aggiunse che "il marito è in fermo di polizia in attesa del giudice”. Accennò alla famiglia dell'avvocato che era in un'altra parte della [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

0
0
4

Sciopero dei dannati

Continuo saga fantastica su inferno e paradiso. Proseguio di “Le giornaliere questioni di ingovernabilità dell’inferno”

27 June 2025

In un periodo che sembrava uguale a tutti gli altri, all’interno dell’inferno succede qualcosa di misteriosamente insolito. I dannati, prima uno di loro, poi dieci, fino ad estendersi a macchia d’olio, smisero di emettere lamenti. I diavoli incaricati della fustigazione e messa in atto delle [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

3
4
34

📝 A Giada

26 June 2025

La luce del sole pomeridiano filtrava attraverso le foglie degli alberi, creando arabeschi dorati sul pavimento del piccolo caffè dove ci trovavamo. Di fronte a me, Giada sorrideva, i suoi capelli biondissimi incorniciavano un viso delicato e puro. Gli occhi chiari brillavano di una luce vivace, [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Lawrence Dryvalley: Letto, piaciuto. È proprio vero, amore e ragione sono come lo Yin e [...]

  • Rubrus: Be', sì. è un sentimento che non si può forzare, per [...]

0
1
13

Destabilizzazione (1/3)

26 June 2025

Mattia si stira. Pensa alla giornata che inizia. A volte l'ultimo sonno è angosciante. Giulia si è già alzata e sta trafficando in cucina. Non si preoccupa di far rumore. È l'ora di alzarsi. Mattia avrebbe voglia di un viaggio oltreoceano ma tra un'ora deve essere sul tram per il lavoro. Il lavoro [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

7
16
39

Tempi moderni

25 June 2025

C.K. svoltò frettolosamente l’angolo e si bloccò osservando contrariato i due marciapiedi del vicolo. «Ci risiamo di nuovo» mormorò rivolto a sé stesso. «Comincia a diventare un problema!» Girò sui tacchi e proseguì a passo veloce sulla strada principale in mezzo alla folla dell’orario di punta. [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

4
10
31

Le Sorelle: l’ira di Caterina 4/4

25 June 2025

L’indomani mattina Giulio si svegliò di soprassalto. Aprì gli occhi e le trovò tutte lì, in piedi intorno al suo letto. Nessuna parlava, ma lo osservavano con attenzione, come se lo stessero pesando con lo sguardo. La prima a rompere il silenzio fu Caterina. «Come ti chiami?» «Giulio». «Da dove [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

2
1
23

Laguna rossa

-sentivo il sangue

24 June 2025

Sentivo il sangue tra le branchie perforanti d’inchiostro rosso cadaverico SentIvo il sangue immerso in quella doccia rinchiusa accasciata a terra immobile I miei occhi risvegliandosi sfocati di una luca fioca non credevano a quello che stava accadendo. violenza chiama violenza violenza [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

5
5
16

Le Sorelle: l’ira di Caterina 3/4

24 June 2025

Capitolo 3: L'uomo dagli occhi gentili Il villaggio sembrava respirare con un ritmo più lento. L’aria era tersa, il cielo chiazzato di nuvole bianche, leggere come farina setacciata. Il suono regolare della sega nella bottega del falegname, il tintinnare dei secchi alla fontana e lo scricchiolio [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

4
5
34

Evoluzione della scrittura: dalla scrittura arcaica alla scrittura moderna

Racconto un pò di storia della scrittura per coloro che scrivono.

23 June 2025

La scrittura, intesa come sistema di segni utilizzato per rappresentare la lingua parlata, ha avuto un'evoluzione significativa nel corso dei millenni, partendo dalle forme più primitive fino ad arrivare ai sistemi alfabetici moderni. Questo processo è stato influenzato da vari fattori, tra cui [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Ondine: Grazie

  • Dax: Bello...ora sarebbe bello un'analisi della scrittura orientale(cinese, [...]

5
5
26

Le Sorelle: l’ira di Caterina 2/4

23 June 2025

Capitolo 1: Il villaggio Il mattino saliva piano dal fondo della valle, portando con sé l’odore di legna bruciata e di pane in cottura. Le case del villaggio erano basse, annerite dal fumo, con i tetti rabberciati e le imposte ancora chiuse. Ma non c’era silenzio. Non era un villaggio morto. [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

4
5
47

Le Sorelle: l’ira di Caterina 1/4

22 June 2025

Prologo Campo militare austro-ungarico – Tenda dello Stato Maggiore Il telo della tenda si gonfiava appena, sfiorato da un vento freddo. All'interno, tre ufficiali sedevano attorno a un tavolo ingombro di mappe. Il giovane soldato davanti a loro tremava. L'uniforme era lacera, la fasciatura all'avambraccio [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

3
4
29

Il Natale è una cosa per grandi

22 June 2025

Nel buio della sua stanza, il bambino, o meglio, quello che fino a poco tempo prima era un bambino, fissava il soffitto. Dal soggiorno arrivavano voci smorzate, risate adulte che sembravano voler convincere loro stesse della propria allegria. Aveva chiuso gli occhi da tempo, ma non dormiva. Sapeva [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Ondine: Dolce. L'ho fatto anch'io! Ma scherziamo? Troppo bello credere a Babbo [...]

  • zeroassoluto: Ovunque, in tutte le civiltà, c'è sempre uno o più [...]

Torna su