Cara Veronica, oggi ti scrivo e mancano circa ottanta giorni alla tua nascita. Sei dentro di me, ti sento muovere, e ogni tuo movimento è un sussulto di felicità al mio cuore. 

E intanto, inizio a pensare al momento in cui ci conosceremo. Al momento in cui io e il tuo papà diventeremo una famiglia a tutti gli effetti. Chissà come sarà, chissà come sarai.

T’immagino bella, anzi no, bellissima. Un piccolo esserino indifeso da proteggere e amare. 

Chissà se avrai tanti capelli o no. Se avrai i miei occhi, o quelli verdi del tuo papà. 

Come sarà meraviglioso uscire da quell’ospedale con te. Tornare a casa e creare nuove abitudini con te, per te. Dopo averti tanto immaginato e sognato, eccoti qui al nostro fianco. 

Penso che all’inizio non smetterò mai di guardarti, e di pensare che tu sei quel batuffolino che fino a poco tempo fa era dentro di me. 

Adesso posso vederti solo in ecografia, e già così sei il mio miracolo. Una creatura meravigliosa. 

Forse ci farai passare tante notti insonni, oppure sarai dormigliona come me.

E chissà come saremo noi, la tua mamma e il tuo papà. Come cambieremo con te e per te. Forse saremo genitori troppo apprensivi, o forse no. Magari saremo in grado di lasciarti libera senza soffocarti. O magari ti teniamo le mani, e quando tu vuoi lasciarle ce lo dici. 

Cambierai i nostri occhi. Anzi, lo hai già fatto. Si sono colorati di dolci speranze, d’amore e di risate contagiose. Non puoi immaginare l’emozione che abbiamo provato nel preparare le tue cose, anche le più piccole. 

Sai figlia mia, devo anche confessarti che molte volte abbiamo paura di non farcela, di non essere in grado di darti una vita dignitosa, di non essere in grado di poter prenderci cura di un altro essere umano. E molte volte quella paura è tanto forte che riesce ad offuscare la felicità. Poi basta vederti su quello schermo per far sì che il coraggio torni, più forte e prepotente di prima. Vedi la forza dell’amore?

Sicuramente sbaglieremo con te, e quando accadrà tu perdonaci. Essere genitori è un lavoro a tempo pieno che nessuno sa come fare. Una volta però ho letto che per ogni bambino, i suoi genitori sono quelli più giusti e perfetti per lui. Mi ha molto rincuorata. Tu ricompensa i nostri errori con dei sorrisi, e anche con tanti abbracci. 

Io sogno per te la migliore delle vite possibili. Sogno per te una vita d’amore, di successi, ma anche di cadute. Sì figlia mia, ti auguro di cadere, per poterti rialzare più forte e più guerriera. 

Ti auguro di avere occhi vispi e vivaci per poter guardare il mondo. Non perdere mai la curiosità per esso, anche quando ti sembrerà che non avrà niente di buono da darti.

Ti auguro di avere tanti sogni in cui poterti rifugiare quando la tua realtà non sarà più perfetta, e avrai bisogno di un sogno da cui ripartire. 

Ti auguro di avere sogni da realizzare, e di saper riconoscere quelli per cui varrà la pena intestardirsi.

Ti auguro una vita piena di libri e di musica. Ricordati amore mio, le passioni aiutano a crearci la nostra identità, e un buon libro sarà sempre un buon amico. 

Ti auguro l’amore per gli altri, quello sano e senza pretese; e quello per gli animali, che ti farà restare sempre bambina.

Ti auguro tanta bellezza, di saperla vedere, riconoscerla e apprezzarla. E ovviamente, ti auguro di essere bella,

dentro e fuori.

Ti auguro anche una buona dose di furbizia, che ti faccia sempre riconoscere il giusto da ciò che è sbagliato.

E soprattutto, auguro a me e al tuo papà di essere all’altezza di accompagnarti in questo percorso straordinario che sarà la tua vita.

Ricordati amore mio, che sei la nostra più grande vittoria. 

Aspettando con ansia il giorno in cui ci conosceremo, ti amo. 

                              Tua mamma

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