L’appuntamento era per le ore 16 alla scalinata della Chiesa di S. Prisca all’Aventino adiacente alla nostra scuola. Arrivammo tutti alla spicciolata, puntuali come un orologio svizzero, compreso il ritardatario cronico Marcello. Ci salutammo come se non ci vedessimo da tanto tempo, nonostante la scuola fosse terminata da poco meno di una settimana. Quel giorno sarebbero stati pubblicati nella bacheca della scuola i famosi “quadri” ed eravamo tutti in ansia per i risultati, forse per questo motivo ci eravamo dati appuntamento tutti insieme, per farci coraggio l’un l’altro. A passo lento lasciammo la scalinata e ci avviammo in ordine sparso verso l’ingresso della scuola, alcuni erano abbastanza tranquilli, altri un po’ meno, non avendo forse tanta fiducia nel loro percorso scolastico appena terminato. Giunti al cancello della scuola salimmo una piccola rampa di scalini e ci trovammo di fronte all’enorme portone di ingresso, dove alla sua sinistra faceva bella mostra un’enorme bacheca. Nessuno voleva avvicinarsi per prino e fare da cavia, ci avvicinammo quindi a passi sempre più piccoli con la speranza che fosse qualcuno ad  arrivare prima di ognuno. Però per quanto facessimo passi piccoli si arrivò a distanza di lettura e Patrizio anticipò tutti gridando “sono stato promosso”; “anch’io” strillò saltando di gioia Giuseppe, seguito da Pino e Giulio. Via via ci accalcammo tutti davanti a quel foglio A4 esposto davanti ai nostri occhi. Anche io, quando realizzai di essere stato promosso, cominciai ad esultare abbracciandomi agli altri. Purtroppo tre o quattro nostri compagni non furono fortunati come gli altri, avendo notato accanto ai loro nomi alcune materie con voti scritti in rosso ampiamente insufficienti, erano stati rimandati a settembre (negli anni 60 c’erano ancora gli esami di riparazione). La cosa importante e senz’altro bella però fu che nessuno della nostra classe venne bocciato,quindi potenzialmente ci saremmo ritrovati l’anno successivo di nuovo tutti insieme per affrontare l’ultimo anno delle scuole medie, il terzo. Continuammo a festeggiare nel vicino ”Parco degli  Aranci”, un bellissimo giardino sull’Aventino da dove si poteva ammirare un meraviglioso panorama di Roma, Trastevere, il biondo Teveve con l’isola Tiberina e l’imponente cupola di S. Pietro su tutti. Venne quindi il momento dei saluti, le meritate vacanze ci aspettavano, ci abbracciammo nuovamente augurandoci di trascorrerle nel migliore dei modi e dandoci appuntamento per l’inizio del nuovo e impegnativo anno scolastico. Inizio che ci ritrovò qualche mese più tardi di nuovo alla scalinata della Chiesa di S. Prisca, allegri, scanzonati e pronti per la nuova avventura che da lì a qualche minuto sarebbe ricominciata. Dopo il sermone di inizio anno fatto dal Preside  della scuola a tutti gli studenti disposti ordinatamente in classi nell’ampio giardino dell’Istituto, cominciammo classe per classe a dirigersi verso le nostre vecchie aule. Giunti davanti alla nostra, i primi della fila si bloccarono appena entrati ed il bisbiglio e le risatine si tramutarno in silenzio di tomba. Molto lentamente e con qualche spintarella riuscimmo ad entrare tutti e ci trovammo davanti uno spettacolo alquanto triste, su di un banco era stato deposto un mazzo di fiori. Il professore ci esortò a prendere posto,cosa che facemmo nel più assoluto silenzio, anche se il rumore dei nostri passi sembrava assordante e a testa bassa, con fare quasi singhiozzante ci comunicò che il nostro compagno Fausto Zampi non era più con noi. Mentre correva con la sua bici durante le sue spensierate vacanze, un camion aveva spezzato la sua vita. A quelle parole il suo compagno di banco degli anni precedenti scoppiò in lacrime seguito da qualcun altro, mentre tutti gli altri ci guardavamo esterrefatti ed anche impauriti. Il professore continuò poi dicendo che in quel primo giorno di scuola in ricordo del nostro compagno Fausto non ci sarebbero state  le lezioni ma saremmo andati nella cappella della scuola per una messa; in altre situazioni questa notizia sarebbe stata accolta con grida di gioia, ci ritrovammo invece in religioso silenzio in ginocchio nella minuscola chiesetta a recitare “l’eterno riposo” con gli occhi fissi su una grande foto del nostro compagno Fausto che dominava l’altare  a fianco del sacerdote.

Tutti i racconti

1
1
19

Non so perché lo faccio

03 October 2025

Non lo so perché lo faccio. Mi sveglio presto, alle 5. Ma perchè? - Ah, sì. Devo andare al lavoro. Ma perchè? - Per guadagnare i soldi. Ma perchè? - Per avere dei soldi. Ma perchè quello è importante? - Per comprare, che necessito. Ma perchè devo necessitare qualcosa? - Per poter mangiare, vestirmi, [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

4
9
18

La fotografia 2/2

03 October 2025

La lama tra le vostre mani. Con uno strappo disperato riesci a spingerla verso l’alto: il colpo non cade. L’assassino vacilla, ti guarda con disprezzo. “Hai rovinato tutto. Senza il gesto non c’è storia. Nessuno ha mai potuto fermare Napoleone nella Storia prima che compisse il suo destino, né [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Maria Merlo: Originale, potente e intriso di una fantasia fuori dal comune. Per poter interferire [...]

  • thecarnival: grazie ma mi sento un po imbarazzo per queste lodi;) consiglio un volume di [...]

4
3
18

Il mostro (2/2)

Seconda parte

02 October 2025

Era ormai mattina e la nebbia leggera sulle colline pisane rivolte verso Firenze scendendo a valle rendeva la visibilità molto incerta, così Giorgio, anche se terribilmente ansioso di mettere fine alla sua angoscia, era costretto a procedere a bassa velocità e con cautela. Alla fine raggiunse il [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Maria Merlo: Bel racconto e grande, originalissimo finale. Bravo!

  • Rubrus: Credo che quella del mostro di Firenze sia una di quelle storie, o cold case, [...]

2
7
22

La fotografia 1/2

02 October 2025

Il formato della fotografia è rettangolare, sviluppato in verticale. Lo sguardo, catturato dalla cornice, entra senza esitazioni nell’interno di un appartamento cittadino. Le superfici sembrano innocue: porte verniciate di bianco, pavimenti rivestiti da piastrelle decorate con discreta eleganza. [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

8
8
38

La Selva Oscura: l'armata silenziosa (2/2)

01 October 2025

Trascorsero altri due cicli. Secondo il sistema di misurazione del tempo in uso sulla Terra, correva l’anno 2038. Felipe II diede l’ordine tanto atteso: «Cancelleremo una delle loro città, New York la chiamano, con una cannonata fotonica. Poi daremo le nostre condizioni». I terrestri scrissero [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Lawrence Dryvalley: il nemico del mio nemico è mio amico, quindi questo futuristico Francis [...]

  • Luigia: Ormai pollicio prima di leggere. Bello tanto.

2
1
22

Il mostro (1/2)

Prima parte

01 October 2025

Giorgio era finalmente arrivato a destinazione: carcere di Volterra, ala di massima sicurezza. Avevano chiuso il presunto mostro in una cella a prova di ogni tentativo di evasione, considerando che se era davvero lui il responsabile dei cinque omicidi commessi, la polizia si trovava davanti a [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

5
9
37

Piove

Dax
30 September 2025

Piove leggero Piove sul mondo intero Sulle lacrime Sul sudore Sulle iniquità Sulle vittorie e le sconfitte Piove Su ciò che resta di noi I sogni, le speranze Piove, bagnando i visi I capelli, gli occhi I sorrisi Piove a catinelle Sommergendo la violenza Irrorando le cose belle Piove perché ci [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

7
7
26

La Selva Oscura: l'armata silenziosa (1/2)

30 September 2025

Un osservatore esterno avrebbe scambiato Hell H1 per un buco nero. In realtà si trattava di un gravidisguise, una struttura gravitazionale artificiale progettata per imitare una singolarità. Il campo gravitazionale divergeva sulla superficie di una sfera, ma all’interno era approssimativamente [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

4
3
33

Ciak! Si scrive! "Neverland - Un sogno per la vita"

29 September 2025

Segnaliamo la pubblicazione sulle pagine del blog di un nuovo articolo. Chiunque può accedervi cliccando il link BLOG in home-page. Invitiamo alla lettura e al commento in calce allo stesso. Buona visione! Lorenzo Aaron

Tempo di lettura: 30 secondi

2
2
21

Lee

Tentativo di poesia stile Rara avis, utente come noi, che mi ricorda le iniziali dei personaggi di Stan Lee

29 September 2025

Lungo le larghissime lande limone, liturgiche lagne librate lentamente da una lingua lussuriosa. Limo lastre di lavagna. Laccando lunghe listelle là, ove latitanti lombrichi hanno lasciato linee lievi. Locandomi con lascività una lente di lavorazione latina. La lettura di lettere su lanterne [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

5
9
40

Martha

la vita non è solo rosa

29 September 2025

Martha viveva con la sua famiglia in una regione isolata dell’Ohio. Una terra arida e battuta dal vento, ma nonostante i grandi disagi, il padre si ostinava a volerla coltivare. Erano arrivati in quella terra dopo un viaggio di molti mesi, partiti dall’Irlanda, decisi a stabilirsi in America per [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Ondine: Volevo concludere dicendo che mi resterà dentro questa storia, ma temo [...]

  • Paper♂️perAbitudine: Ogni tanto dovrei scrivere anche io una storia pratica e quotidiana come questa. [...]

18
20
101

Una macchina a pois

We love a coloured world

28 September 2025

"Pochi sono quelli che osano avere una macchina gialla. Ancor di meno i temerari che acquistano un'auto di colore verde pisello. Ma una carrozzeria a pois può sembrare a tanti un concetto tanto folle da poter essere preso in considerazione solamente se distesi sul lettino di uno strizzacervelli, [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

Torna su