-È fatta!- pensò Marcello Ricciardi mentre Bertoli esponeva la nuova strategia di marketing che avevano messo a punto insieme, lavorando fino a notte fonda. – Il cliente sorride. Il lavoro è nostro!-

Andò proprio così. Umberto Spinosa, capo dell’agenzia pubblicitaria, era al settimo cielo. Il contratto era stato firmato senza la minima obiezione e questo significava una cosa sola: tanti soldi.

Per suggellare l’evento fu stappata una bottiglia di Dom Perignon del ‘97 che il gran capo custodiva gelosamente per le occasioni speciali.

Marcello pensò all’appartamento in centro che poteva finalmente finire di pagare e alla macchina nuova. 

Spinosa lo convocò nel suo ufficio al termine della riunione.

 

-Avete fatto un ottimo lavoro. Sono davvero contento. Però… non voglio girarci intorno. Ho deciso di affidare l’incarico solo a Bertoli…-

-Non capisco…-

-È così Marcello, non te la prendere. È furbo e sa prendere il cliente per il verso giusto. So benissimo che il lavoro lo avete fatto insieme, ma adesso ti voglio su un altro progetto. Sei bravo, per te ci sarà un’altra occasione, ne sono sicuro…-

-No, scusa Umberto. Che cosa significa? Sai benissimo che tutta la nuova strategia l’ho messa a punto io! Sai anche quanto tempo e quanto impegno ci ho messo…-

-Lo so. Ma la figlia del cliente… come dire… ha mostrato un particolare interessamento nei confronti di Bertoli. Insomma, lui ci sa fare più di te con le persone e alla fine il tuo lavoro forse non sarebbe servito a nulla se prima lui non si fosse portata a cena la signorina…-

 

Marcello sentì le budella attorcigliarsi nello stomaco. Stava precipitando da un grattacielo di 30 piani e il mondo gli sfrecciava davanti agli occhi.

–Prenditi qualche giorno di riposo. Caricati una ragazzetta e portatela a Saint Tropez. La settimana prossima ti voglio carico, ho qualcosa di grosso…-

Sentiva ancora nelle orecchie la voce nasale del suo capo e pensava a quel bicchiere di champagne prima della coltellata nella schiena. Com’era diverso dal vino rosso che beveva da ragazzo. Sincero, deciso e forte come la sua gente e non come quell’acquetta piena di bollicine che arriva dalla Francia. 

Aveva bisogno di riposo. Doveva riordinare le idee… così non andava bene. Non era la prima volta che si sentiva divorato in quel mondo di squali senza scrupoli.

 

L’ingorgo sulla tangenziale non lo colse di sorpresa. Gli dava tempo per pensare alla sua vita. Squillò il telefono. Era sua madre. 

-Domani è il compleanno di tuo padre. Vedi di non dimenticartelo anche quest’anno. Lo sai che ci tiene…-

-Certo, lo so. Mi sono messo un appunto sullo smartphone…-

-Perché tu hai bisogno dell’appunto per ricordarti di tuo padre…-

-Certo che no! – rispose Marcello prontamente. Con sua madre non poteva farcela, – Come va da quelle parti?-

-Stiamo vendemmiando. È settembre. Quest’anno l’aglianico è una meraviglia. Ma le nostre forze non sono più quelle di una volta… Tuo padre ha deciso di vendere. Questa sarà la nostra ultima vendemmia…-

 

Marcello chiuse il telefono e ripensò ai suoi anni da bambino. Le corse tra i filari, il profumo del mosto, le vespe fameliche intorno alle ceste d’uva, il fresco delle grotte scavate nella roccia, il sudore sulla fronte di suo padre e il sapore del primo bicchiere spillato dalla botte. Il formaggio, il pane fresco, il salame, il vino rosso.

"Vino fa sangue", diceva suo padre. "In questo bicchiere c’è la tua terra. C’è la fatica di tuo nonno che piantò la vigna, c’è la mia gioventù passata ad accarezzare queste zolle. C’è il vento e il sole della Lucania. Bevi figlio mio, ama e non disprezzare mai chi si spacca la schiena per fare questo mestiere duro… E spera un giorno di avere anche tu la forza di restare qui a domare queste colline asciutte…"

E Marcello la forza non l’aveva avuta. Si era perso fra i sapori di plastica di Milano e le sue cravatte dai nodi stretti e grossi. Si era perso da 10 anni nel traffico della tangenziale e nei giochi di potere di colleghi falsi.

Ma finalmente, alle 19:05, Marcello afferrò il senso della sua vita.

Marta lo chiamò per chiedergli se organizzavano qualcosa per il week end.

-Mi spiace – rispose – purtroppo ho da fare. È iniziata la vendemmia e quest’anno l’aglianico è una meraviglia…-

 

 

Salvatore Viola

Tutti i racconti

0
0
0

LA SFIDA TRA GENNAIO E FEBBRAIO

04 October 2025

Era la sera dell’ultimo dell’anno quando, sopra un monte altissimo, si riunirono i dodici mesi per discutere e pianificare il programma dell’anno che stava per iniziare. Si riunirono in un bosco, formando un cerchio, perché in un cerchio nessuno sta sopra gli altri e tutti hanno la stessa autorità. [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

0
0
0

INIZIA CON UNA SETE DI SANGUE

04 October 2025

Hi, qui è la centrale paranoica, shhhhh… shhhhh… silenzio, chiedetevi perché manco da tanto tempo… beh non mi hanno scoperto ancora, ma mi hanno fiutato. Per la verità pensano più a qualche presenza esoterica, il dottor Stella ha persino chiamato in causa il buon vecchio Dick immaginando un mondo [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

2
3
29

Non so perché lo faccio

03 October 2025

Non lo so perché lo faccio. Mi sveglio presto, alle 5. Ma perchè? - Ah, sì. Devo andare al lavoro. Ma perchè? - Per guadagnare i soldi. Ma perchè? - Per avere dei soldi. Ma perchè quello è importante? - Per comprare, che necessito. Ma perchè devo necessitare qualcosa? - Per poter mangiare, vestirmi, [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Ondine: E strada facendo a quei perchè aggiungi subito dopo una pausa e desidera [...]

  • Paper♂️perAbitudine: E chi osserva e testimonia tutte queste azioni, nostre, che hai descritto, [...]

4
13
26

La fotografia 2/2

03 October 2025

La lama tra le vostre mani. Con uno strappo disperato riesci a spingerla verso l’alto: il colpo non cade. L’assassino vacilla, ti guarda con disprezzo. “Hai rovinato tutto. Senza il gesto non c’è storia. Nessuno ha mai potuto fermare Napoleone nella Storia prima che compisse il suo destino, né [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

4
3
19

Il mostro (2/2)

Seconda parte

02 October 2025

Era ormai mattina e la nebbia leggera sulle colline pisane rivolte verso Firenze scendendo a valle rendeva la visibilità molto incerta, così Giorgio, anche se terribilmente ansioso di mettere fine alla sua angoscia, era costretto a procedere a bassa velocità e con cautela. Alla fine raggiunse il [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Maria Merlo: Bel racconto e grande, originalissimo finale. Bravo!

  • Rubrus: Credo che quella del mostro di Firenze sia una di quelle storie, o cold case, [...]

2
7
25

La fotografia 1/2

02 October 2025

Il formato della fotografia è rettangolare, sviluppato in verticale. Lo sguardo, catturato dalla cornice, entra senza esitazioni nell’interno di un appartamento cittadino. Le superfici sembrano innocue: porte verniciate di bianco, pavimenti rivestiti da piastrelle decorate con discreta eleganza. [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

8
10
38

La Selva Oscura: l'armata silenziosa (2/2)

01 October 2025

Trascorsero altri due cicli. Secondo il sistema di misurazione del tempo in uso sulla Terra, correva l’anno 2038. Felipe II diede l’ordine tanto atteso: «Cancelleremo una delle loro città, New York la chiamano, con una cannonata fotonica. Poi daremo le nostre condizioni». I terrestri scrissero [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

2
1
22

Il mostro (1/2)

Prima parte

01 October 2025

Giorgio era finalmente arrivato a destinazione: carcere di Volterra, ala di massima sicurezza. Avevano chiuso il presunto mostro in una cella a prova di ogni tentativo di evasione, considerando che se era davvero lui il responsabile dei cinque omicidi commessi, la polizia si trovava davanti a [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

5
9
37

Piove

Dax
30 September 2025

Piove leggero Piove sul mondo intero Sulle lacrime Sul sudore Sulle iniquità Sulle vittorie e le sconfitte Piove Su ciò che resta di noi I sogni, le speranze Piove, bagnando i visi I capelli, gli occhi I sorrisi Piove a catinelle Sommergendo la violenza Irrorando le cose belle Piove perché ci [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

7
9
27

La Selva Oscura: l'armata silenziosa (1/2)

30 September 2025

Un osservatore esterno avrebbe scambiato Hell H1 per un buco nero. In realtà si trattava di un gravidisguise, una struttura gravitazionale artificiale progettata per imitare una singolarità. Il campo gravitazionale divergeva sulla superficie di una sfera, ma all’interno era approssimativamente [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

4
3
33

Ciak! Si scrive! "Neverland - Un sogno per la vita"

29 September 2025

Segnaliamo la pubblicazione sulle pagine del blog di un nuovo articolo. Chiunque può accedervi cliccando il link BLOG in home-page. Invitiamo alla lettura e al commento in calce allo stesso. Buona visione! Lorenzo Aaron

Tempo di lettura: 30 secondi

2
2
21

Lee

Tentativo di poesia stile Rara avis, utente come noi, che mi ricorda le iniziali dei personaggi di Stan Lee

29 September 2025

Lungo le larghissime lande limone, liturgiche lagne librate lentamente da una lingua lussuriosa. Limo lastre di lavagna. Laccando lunghe listelle là, ove latitanti lombrichi hanno lasciato linee lievi. Locandomi con lascività una lente di lavorazione latina. La lettura di lettere su lanterne [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

Torna su