Un giorno Daniele e il babbo stavano giocando a racchettoni sulla spiaggia di Giulianova, dove si trovavano in vacanza.

Daniele chiese al babbo di fare un tiro fortissimo e il babbo lo fece, ma invece di direzionare la pallina verso la spiaggia, la lanciò verso il mare aperto. Il tiro era veramente forte e la pallina andò lontano, non la videro più, nonostante avessero cercato bene nell’acqua, anche tra le onde. Furono un po' dispiaciuti, era la pallina rosa con cui giocavano ogni giorno, con le racchette di legno, Daniele si divertiva e diventava pian piano più bravo. Decisero a malincuore di farne a meno.

Dopo diverse settimane, in un’isola molto lontana dall’altra parte del mare, una bambina di 7 anni che passeggiava sulla riva insieme al suo cagnolino vide una pallina di gomma rosa. Da subito pensò se la fosse dimenticata qualche bambino che ogni tanto vedeva su quella spiaggia ma, vedendo che quel giorno non c’era nessuno, decise di raccoglierla e portarla con sé. La sera la mise sul tavolino della sua camera e la mattina quando si svegliò fu stupita di vederla bagnata. “Che strano” disse, è stata qui dentro e non ha nemmeno piovuto. L’asciugò e la lasciò sul tavolino. La mattina successiva la bambina si svegliò e vide che la pallina era di nuovo bagnata. Ancora più stupita, l’asciugò e questa volta pensò di prenderla e tenerla con sé tutto il giorno. Al mattino successivo vide che la pallina non era più bagnata, decise così di prenderla ancora con sé. Da quel giorno, la bambina tenne sempre con sé la pallina, che non si bagnò più. Aveva capito che la pallina si sentiva abbandonata e piangeva quando era sola, mentre trovandosi con lei era serena e non piangeva.

Passarono tanti anni.

Dopo 50 anni, Daniele andò a fare una vacanza su quell’isola. Stava passeggiando sul lungomare e decise di prendere un caffè in un bar. Mentre sorseggiava il suo caffè, notò una signora di circa la sua età seduta al tavolino a bere a sua volta il caffè, sul tavolino c’era una pallina rosa. Gli sembrò di ricordare qualcosa, ma non avrebbe potuto dire cosa gli si muovesse nella mente. Ad un tratto, mentre osserva e tentava di ricordare, la pallina si bagnò, improvvisamente, come se piangesse. A quel punto fissò ancora più attentamente quella pallina e anche la signora notò quello strano fenomeno che aveva visto già tanti anni prima. Daniele ebbe all’improvviso il ricordo di una pallina con cui giovava con il suo babbo tanti anni fa, si fece coraggio e si rivolse alla signora, la quale a sua volta aveva notato il suo turbamento, dicendole: “Mi scusi il disturbo signora, posso chiederle se è da tanto tempo che possiede questa pallina?” La signora, forse intuendo qualcosa, gli rispose tranquillamente: “Si’, saranno circa 50 anni che l’ho trovata sulla spiaggia di questa isola e da allora la porto sempre con me. Ma perché me lo chiede?”. Daniele rispose: “Mi ricorda tanto la pallina con cui giocavo con il mio babbo quando ero piccolo, poi la perdemmo in mare e non l’abbiamo mai ritrovata”. Allora la signora capì tutto, che quella era la pallina appartenuta 50 anni prima ad un bambino che giocava e si divertiva insieme al babbo e che il mare l’aveva portata fino a lei. Lo disse a Daniele, spiegando che non era la prima volta che la vedeva piangere, era già successo quando l’aveva raccolta e l’aveva lasciata sola in casa, ma che da quando l’aveva sempre con sé non aveva più pianto, tranne adesso, per l’emozione di rivedere il suo vecchio amico. La signora era molto generosa e disse a Daniele: “Se vuole può riprenderla, sarà felice di stare con lei”. Daniele ringraziò, ma non gli sembrava giusto distaccare la pallina dalla bambina, diventata ormai adulta, che l’aveva custodita e rassicurata per tanti anni. Così gli venne un’idea e le disse: “Perché non facciamo in questo modo: io ora la prendo e la tengo con me, il prossimo anno tornerò qui in vacanza e gliela restituisco”. La pallina smise immediatamente di piangere, capì che poteva avere la compagnia alternata di due persone a lei care. Da quel giorno, Daniele passò tutti gli anni un periodo di vacanza sull’isola dove abitava la signora, divennero buoni amici, ogni volta si scambiarono la pallina che non pianse mai più. Ogni volta che si vedevano Daniele ricordava con emozione il tempo felice in cui giocava con il suo babbo nella spiaggia di Giulianova.

 

 

Massimo Piepoli, su ispirazione di Daniele, 06 agosto 2024

 

 

 

Tutti i racconti

2
4
28

📝 A Giada

26 June 2025

La luce del sole pomeridiano filtrava attraverso le foglie degli alberi, creando arabeschi dorati sul pavimento del piccolo caffè dove ci trovavamo. Di fronte a me, Giada sorrideva, i suoi capelli biondissimi incorniciavano un viso delicato e puro. Gli occhi chiari brillavano di una luce vivace, [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Lawrence Dryvalley: Letto, piaciuto. È proprio vero, amore e ragione sono come lo Yin e [...]

  • Rubrus: Be', sì. è un sentimento che non si può forzare, per [...]

0
0
12

Destabilizzazione (1/3)

26 June 2025

Mattia si stira. Pensa alla giornata che inizia. A volte l'ultimo sonno è angosciante. Giulia si è già alzata e sta trafficando in cucina. Non si preoccupa di far rumore. È l'ora di alzarsi. Mattia avrebbe voglia di un viaggio oltreoceano ma tra un'ora deve essere sul tram per il lavoro. Il lavoro [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

7
16
37

Tempi moderni

25 June 2025

C.K. svoltò frettolosamente l’angolo e si bloccò osservando contrariato i due marciapiedi del vicolo. «Ci risiamo di nuovo» mormorò rivolto a sé stesso. «Comincia a diventare un problema!» Girò sui tacchi e proseguì a passo veloce sulla strada principale in mezzo alla folla dell’orario di punta. [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

4
8
28

Le Sorelle: l’ira di Caterina 4/4

25 June 2025

L’indomani mattina Giulio si svegliò di soprassalto. Aprì gli occhi e le trovò tutte lì, in piedi intorno al suo letto. Nessuna parlava, ma lo osservavano con attenzione, come se lo stessero pesando con lo sguardo. La prima a rompere il silenzio fu Caterina. «Come ti chiami?» «Giulio». «Da dove [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

2
1
23

Laguna rossa

-sentivo il sangue

24 June 2025

Sentivo il sangue tra le branchie perforanti d’inchiostro rosso cadaverico SentIvo il sangue immerso in quella doccia rinchiusa accasciata a terra immobile I miei occhi risvegliandosi sfocati di una luca fioca non credevano a quello che stava accadendo. violenza chiama violenza violenza [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

5
5
16

Le Sorelle: l’ira di Caterina 3/4

24 June 2025

Capitolo 3: L'uomo dagli occhi gentili Il villaggio sembrava respirare con un ritmo più lento. L’aria era tersa, il cielo chiazzato di nuvole bianche, leggere come farina setacciata. Il suono regolare della sega nella bottega del falegname, il tintinnare dei secchi alla fontana e lo scricchiolio [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

4
5
33

Evoluzione della scrittura: dalla scrittura arcaica alla scrittura moderna

Racconto un pò di storia della scrittura per coloro che scrivono.

23 June 2025

La scrittura, intesa come sistema di segni utilizzato per rappresentare la lingua parlata, ha avuto un'evoluzione significativa nel corso dei millenni, partendo dalle forme più primitive fino ad arrivare ai sistemi alfabetici moderni. Questo processo è stato influenzato da vari fattori, tra cui [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Ondine: Grazie

  • Dax: Bello...ora sarebbe bello un'analisi della scrittura orientale(cinese, [...]

5
5
26

Le Sorelle: l’ira di Caterina 2/4

23 June 2025

Capitolo 1: Il villaggio Il mattino saliva piano dal fondo della valle, portando con sé l’odore di legna bruciata e di pane in cottura. Le case del villaggio erano basse, annerite dal fumo, con i tetti rabberciati e le imposte ancora chiuse. Ma non c’era silenzio. Non era un villaggio morto. [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

4
5
46

Le Sorelle: l’ira di Caterina 1/4

22 June 2025

Prologo Campo militare austro-ungarico – Tenda dello Stato Maggiore Il telo della tenda si gonfiava appena, sfiorato da un vento freddo. All'interno, tre ufficiali sedevano attorno a un tavolo ingombro di mappe. Il giovane soldato davanti a loro tremava. L'uniforme era lacera, la fasciatura all'avambraccio [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

3
4
29

Il Natale è una cosa per grandi

22 June 2025

Nel buio della sua stanza, il bambino, o meglio, quello che fino a poco tempo prima era un bambino, fissava il soffitto. Dal soggiorno arrivavano voci smorzate, risate adulte che sembravano voler convincere loro stesse della propria allegria. Aveva chiuso gli occhi da tempo, ma non dormiva. Sapeva [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Ondine: Dolce. L'ho fatto anch'io! Ma scherziamo? Troppo bello credere a Babbo [...]

  • zeroassoluto: Ovunque, in tutte le civiltà, c'è sempre uno o più [...]

5
6
32

Oltre la nebbia(2/2)

In un paese in cui non si vede oltre un palmo dal naso

21 June 2025

Sophia non si piegava. Aveva capito che l’ignoranza non era solo mancanza di conoscenza: era una difesa, una paura profonda del cambiamento. La nebbia proteggeva Villacava. Difendeva dal rischio di scoprire che esisteva qualcosa di più grande e più complesso oltre i suoi vicoli ciechi e i confini [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Lawrence Dryvalley: Esordio di tutto rispetto. mi è piaciuto. Condivido complimenti e appunti [...]

  • Dax: la metafora è bella, anche se non nuova. In effetti, l'ignoranza [...]

3
13
37

Girabuio 4/4

21 June 2025

Irving Crane non vide la fine del processo. Lo trovarono stecchito nel giardino, una mattina. Dopo lo scavo, alcuni girasoli erano ricresciuti e, a sentire qualcuno, Irving ne aveva strappato uno e aveva usato il gambo per impiccarsi… la maggior parte però diceva che non era possibile. Il gambo [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

Torna su