< accidenti a te Susette, stavo così bene fino a poco fa prima che arrivassi tu come un ciclone, tu hai rimesso tutto in discussione. È vero, a quanto pare siamo due donne alle quali fanno difetto gli uomini, sembri dispiaciuta di questa situazione, mentre io ti dico che sto bene così. Dei maschietti ne posso fare volentieri a meno.>

< se è solo per questo, - la interruppe Susette, - non credere che faccia follie per gli uomini, espongo solo una verità che è parte della mia vita, ma non ne sento affatto la mancanza e poi, diciamolo pure, non ho molte speranze. Dico, ma mi hai vista? sembro più piccola di quello che sono, un corpo da maschietto, senza seno, ho le gambe dure, mentre tu sei un richiamo sessuale a un chilometro di distanza, emani fascino da ogni poro.>

<Dai non esagerare, non mi sembra proprio, allora come mai gli uomini fuggono invece che essere attratti?>

< Dipende anche dal tuo aspetto austero, per esempio quel tailleur ti mortifica, nasconde delizie che loro vorrebbero vedere, perché non vesti in modo più libero e spigliato? Roba da esporre ne hai, adesso perché non sbottoni qualche bottone, vedi che ti sentirai più libera, fresca e…>

<Non posso, col seno che ho, sarebbe sconveniente mostrarlo>

<Ma che dici, sconveniente! È quanto di più bello c’è, i maschi sbavano per vedere qualcosa come il tuo. Intuisco che è grosso, sodo e… appetitoso.>

<Susette adesso stai superando il limite, in fin dei conti sono io che mi devo esporre non tu e, non l’ho mai fatto.>

<Ecco perché gli uomini fuggono da te, sembri un sergente dei marines, troppo seria, sorridi poco, la doti naturali le nascondi, sei una bella persona, ma fai di tutto per nasconderti. Io anche se mi metto nuda non mi guardano nemmeno, forse chiamano la polizia per una ragazza smarrita. Vieni ti aiuto io, sbottona questi due bottoni iniziali, vedrai respirerai meglio.>

Così dicendo si avvicinò al busto di Greta e sbottonò i primi due bottoni della giacca, immediatamente la forza compressa del seno, vinta la resistenza esplose in tutta la sua consistenza. La giacca si aprì lasciando la camicetta di seta bianca gonfia all’inverosimile. Greta non poté impedire che un grosso sospiro di liberazione uscisse dalle sue labbra. Sentì sulla pelle il soffio d’aria che la invase in tutto il corpo. Susette aveva ragione dovette ammettere, ora si sentiva più libera, respirava aria come non mai. Quella giacca la sacrificava non poco ma lei, abituata a contenersi, non aveva mai osato fare tanto.

Il leggero tessuto si gonfiò ulteriormente quando i capezzoli s’indurirono per la sensazione di freddo, era grossi e duri tesero la seta formando due punte che fecero arrossire Greta. Due punte nere che tentavano di bucare la stoffa bianca della camicetta, non portava reggiseno, sapendo che la giacca l’avrebbe protetta da questo inconveniente.

Susette si fermò un attimo a guardarla e sorrise apertamente, contenta del risultato che aveva ottenuto. Lo spettacolo che aveva davanti era insolito e molto intrigante, avrebbe messo molto volentieri le mani su quelle rotondità. Era attratta da quelle sfere, le ricordavano quelle della balia, quando la mamma portava ad allattarlo il suo fratello minore.

< allora come ti senti adesso? Susette stava ancora guardando il petto di Greta che se ne stava a capo chino, respirando con avidità l’aria che le entrava libera nei polmoni. A ogni respiro il petto si sollevava e abbassava con regolarità.

<Credo che tu abbia ragione, tolta quella tortura della giacca ora respiro con facilità e devo dire che è una sensazione fantastica. Solo ho imbarazzo per questo mio petto esagerato, ho vergogna, mi sento come nuda e un po’ lo sono, solo la camicetta mi protegge, ma da quello che vedo neanche tanto. Sono esposta agli sguardi della gente e questo non è educato, sarà meglio che me ne vada, non ce la faccio a restare così mezza nuda in strada, dovrò abituarmi un poco alla volta, ora, per fare tutto in una volta non sono pronta.>

<Come credi, questo però, ricorda è solo il primo passo, la prossima volta lascia questi abiti da donna anziana, scegli vestiti più adatti, anche seri se vuoi ma che mettano in risalto le tue doti peculiari, sai di cosa parlo.>

Sorrise mentre lo diceva e Greta non poté fare a meno di ridere anche lei.

< ascolta, - fece improvvisamente Greta, - visto che ho portato con me solo tailleur, ti andrebbe di accompagnarmi a fare un po’ shopping? Vorrei comprare almeno per il mio soggiorno qui a Parigi, qualche abito come dici tu, se non lo faccio adesso che sono fuori casa e in vacanza non lo farò mai più. Così mi dai qualche consiglio.>

< molto volentieri, ho la mattinata libera e poi lo faccio con piacere, voglio vederti sorridere ed essere felice. Esci da quella corazza, fai vedere chi sei>

Si alzarono insieme e, come due vecchie amiche, s’incamminarono verso il centro. Susette faceva da cicerone e attraverso alcune stradine intermedie giunsero ben presto sul lungo viale dei Champs Eliseè. Iniziarono con calma ridendo e scherzando a fermarsi davanti alle vetrine, commentavano, discutevano fino quasi alla lite, ma ridevano come due pazze. Arrivarono alla galleria la Fayette e lì si fermarono. Entrati in negozio Greta cominciò a provarsi diversi vestiti, per farlo dovette togliere anche la camicetta e nel farlo il suo seno nudo esplose in tutta la sua bellezza, un candore di carne eburnea, due grosse ciliege rosso scuro che spiccavano sul candore della pelle. Susette l’ammirò estasiata, in più di un’occasione con la scusa di aggiustare il capo in prova l’accarezzò con le mani. Nel farlo si accorse che la donna aveva dei brividi al suo tocco.

Dopo quasi un’ora di prove, finalmente uscirono cariche di pacchetti e buste, Greta non aveva lesinato e aveva comprato un po’ di tutto, anche un paio di reggiseni merlettati. Voleva evitare di incorrere in inconvenienti. Andarono a fare colazione in un piccolo bistrot che Susette conosceva e poi Greta a un certo punto le chiese se voleva andare con lei in albergo per cercare di coordinare i vestiti che aveva comprato.

Andarono in albergo, uno di quelli abbastanza rinomati, un ambiente chic, ma non troppo costoso. Arrivate in camera Greta era distrutta, non aveva mai camminato tanto, si tolse le scarpe, la giacca e la gonna rimase in camicia e mutandine, si buttò sul letto per riprendere fiato. Susette invece andò in bagno, si spogliò anche lei, tolse i jeans e restò solo con una canottiera che la copriva tutta. Si diede una rinfrescata al viso e rientrò in camera per buttarsi anche lei sul letto, cascò quasi addosso a Greta che non fece niente per scostarsi, anzi la ricevette addosso abbracciandola per non farla cadere.

Bastarono pochi secondi e gli ultimi indumenti che indossavano volarono per la stanza, erano nude entrambe, poi spensero la luce.

Tutti i racconti

2
4
20

Solo una bambina

18 August 2025

Di me amerò sempre la fanciullezza. La speranza, che alla fine è davvero l’ultima che se ne va. Quegli occhi lucidi un tempo di sogni e ambizioni, che oggi appaiono sfocati sotto il peso dei tormenti. L’ingenuità che ancora mi caratterizza dopo tanto, la schietta sincerità che troppo spesso mi [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Mandy Wotton: Grazie mille, Paolo e Lau!
    A volte mi lascio trasportare dal travolgere [...]

  • zeroassoluto: Ciascuno di noi interroga il bambino lontano, che malgrado tutto, resiste ancora [...]

2
3
10

Pensieri

Vas
18 August 2025

Sensazioni e pensieri sono la stessa cosa. È che non mi convince che il pensiero sia razionale, non mi convince la parola razionale. Razionale è allora un concetto con poche regole, un pensiero veloce e pratico alla sopravvivenza. Razionale invece dovrebbe essere tutto ciò che noi abbiamo, il motore [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Lo Scrittore: non sono la stessa cosa, non possono esserlo. al limite le sensazioni possono [...]

  • Rubrus: Come dice chi mi ha preceduto, le sensazioni non sono pensieri, ma derivano [...]

1
1
11

Il Capanno dei cacciatori

"Dove l’uomo onorava il bosco"

18 August 2025

Il Rito del Capanno dei Cacciatori Il Rito del Capanno dei Cacciatori Ascoltate bene, perché questo non è un racconto come gli altri. È la storia di un momento sospeso tra la fine e l’inizio, tra l’estate che si ritira e l’autunno che avanza con passo deciso. In un angolo nascosto del bosco, c’è [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

2
3
18

Vita Digitalis et Aliae Evanescentiae

Con prefazione di Prof. Eusebio Rognoni

Miu
17 August 2025

Prefazione all’Edizione Metropolitana di Prof. Eusebio Rognoni – Direttore dell’Istituto per le Narrazioni Post-Mortem e le Identità Immaginarie, sede di Cavernozza in Selvis La Famiglia De Funebris non è solo un insieme di personaggi. È una genealogia deviante, una saga poetico-burocratica ambientata [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • zeroassoluto: Heu! Nonnumquam redeunt et
    carminibus iocantur.
    Bene narras...

  • Miu: Non mi dire che stanno anche qui😂

3
5
22

Confessione

17 August 2025

“Papà ho una cosa molto importante da dirti”. La voce mi uscì flebile. Mi avvicinai alla finestra e spostai una lunga tenda blu che impediva ad uno splendido sole di fine Maggio di illuminare a dovere la stanza. La prima cosa che notai affacciandomi alla vetrata fu un incantevole prato inglese [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

3
6
22

Vi racconto in breve tre storie d'amore parallele.

Tra contrasti familiari e finali in tragedia,

17 August 2025

L’amore, spesso dolce e luminoso, può anche rivelarsi oscuro e tragico, specialmente quando i legami familiari si intrecciano con le passioni dei cuori innamorati. Le storie di Piramo e Tisbe, Giulietta e Romeo, e la leggenda del Giovane Vesuvio e di Capri offrono un affresco di amori impossibili, [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • zeroassoluto: Bravo Gennarino, che ci ricorda tre storie d'amore finite in tragedia.
    Adesso [...]

  • Rubrus: Dove si dimostra che le trame, gira e rigira, sono sempre le stesse, e voler [...]

4
6
27

La scrittura

16 August 2025

La scrittura è terapia la nostalgia porta via. Il tempo ferma nuovi orizzonti apre piacevole calma farà sentire. Con la punta sottile d'inchiostro intrisa la penna sul foglio si lascia trascinare in mille rivoli ornati e ondulati. Come incantevole danza la fantasia lascia piroettare e sogni [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

3
7
26

Domenica 31/8/2025 last kiss (2/2)

16 August 2025

Un’ora dopo, al bar, seduto al solito tavolino con vista sulle scale dell’entrata, Sandro legge l’edizione cartacea del suo giornale preferito e non si accorge che una bella signora è appena scesa e si dirige verso di lui, da dietro gli mette le mani sul viso e gli domanda: «Chi sono?» «Troppo [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

2
3
21

L'ombrello

16 August 2025

Pioveva quel giorno, ma cosa potevo farci? L’uscita era programmata da giorni e rinviare e pazientare ancora per vederla, io non ci riuscivo. Dieci minuti prima dell’orario concordato mi eri piazzato sotto l’albero prestabilito per l’incontro. Pioveva già dal mattino, e presi il mio ombrello fortunato. [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Adribel: Che bel racconto, di quelli che fanno sognare!

  • zeroassoluto: ... dietro di me un colorato ombrello rosa si era palesato sulla mia testa...
    "Sembri [...]

5
6
38

Pasta reale

15 August 2025

A volte nel fondo buio delle serate estive c'è un arcano silenzio. Nell'umidità cavernosa delle ventitré solo qualche piccolo gruppuscolo di giovani rompe il ritmo cantando a squarciagola canzoni che non riconosco. E a quei canti risponde un abbaiare guerriero di cani da giardino, che s'accaniscono [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • zeroassoluto: Ciao Sandro!
    Per prima cosa ti ringrazio immensamente...
    "Perché" [...]

  • Sandro Amici: Già questo appunto è un degno racconto, che mi ha scatenato un [...]

3
6
19

Un grande amico

15 August 2025

Dopo una giornata in ufficio, avevo proprio voglia di fare due passi. Camminavo senza meta, con lo sguardo basso e le mani in tasca. — Ninuzzo! Uè, Ninuzzo! Mi volto. Un uomo sulla cinquantina si avvicina con passo deciso. Ha un completo bianco un po’ appariscente, camicia nera sbottonata fino [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • CURZIO LUCANO: Grazie per i commenti. Mi fa piacere sapere che non sono l'unico smemorato [...]

  • Camillina: Bello! Mi ricorda di non essere la solo a non ricordarmi niente.😜

3
8
15

Domenica 31/8/2025 last kiss (1/2)

15 August 2025

Sono arrivato tardi, dopo le nove il parcheggio è un incubo, io stavo pensando di mettere la macchina sotto alle fresche frasche, invece già è tanto se trovo un angolo ombreggiato, i ricordi del passato ti fanno fare delle imbecillità senza pari, il posto dove andavo al mare quando ero piccolo, [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • zeroassoluto: Bravo Dario... siamo proprio noi, personaggi attempati che hanno smesso di [...]

  • Dario De Santis: Grazie a tutti, domani cercherò di rassenerarvi, non è tutto [...]

Torna su