Non è possibile che ogniqualvolta io entri in un luogo affollato, incontri un amo da lenza che tenti la pesca. Oramai sono abituato, è da quando son ragazzino. Tuttavia è seccante. L’ultima, sabato scorso. 

Una cameriera: “Che bella camicia! Con i cuoricini…” 

E volò via. 

Io ero in compagnia, gentile compagnia. 

Mi alzai, scusandomi. 

Entrai nella toilette e sentii bussare. La cameriera era pronta all’assalto per una sveltina nel cesso. 

Non è un comportamento consono alla mia natura sentimentale, ma appaga corpo e mente. 

Tornato al tavolo, la donna di fronte a me, riprese il discorso: “Sei arrabbiato con me? Sono stata una stronza! Un poco…”
“Sei nel mio cuore, in un cassetto d’oro e cristallo. Sei stata la prima, ma non sarai l’ultima. Eravamo…ero un bambino. E tu mi lasciasti per un altro. Ne ho sofferto? Sì! Tanto? Sì! Non sapevo che fare. Credevo che il mio cuore non cessasse di impazzire, che divenisse distopico. La follia non ha fondo. Poi…la solitudine mi ha curato. Divenni bravo a schivare gli ami da lenza e i cuoricini, ma non il timore di rivederti.”
“E allora? Perché siamo qui, se non volevi rivedermi?”
“Non siamo qui! Sto scrivendo io che siamo qui!”
“Ecco, perché ti ho lasciato tanti anni fa! Sei banalmente contorto e infantile. Però baciavi bene!”
“Non ti ho mai detto che ti amavo…ecco perché sei qui. È un debito da onorare, altrimenti non te ne andresti mai. Un'amica che non conosco mi ha consigliato di chiudere il cerchio. 

Lo sto facendo, ora. Dopo trent'anni. L’amore era, e basta! Era. Tempo imperfetto. Ciao!"


"I would tell you that I loved you
If I thought that you would stay
But I know that it’s no use
That you’ve already gone away"
"Ti direi
Che ti ho amata
Se pensassi che ti farebbe restare
Ma so che non servirà a niente
Perché tu sei già
andata via"
Boys don't cry - The Cure

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