I suoi occhi  brillavano mentre le parlava, tutto il suo volto si accendeva : il sorriso, le guance....ma gli occhi....oh quegli occhi....diventavano stelle …e luccicavano… e riflettevano l Universo intero mentre, tra le parole che inciampavano, cercava di dirle quanto la amava. Sapeva che quando aveva una bella giornata il suo sorriso era più raggiante del sole e i suoi pensieri erano un carosello di fili d' argento e arcobaleni, che a gara  dipingevano parole frizzanti che riempivano l aria della sua voce argentina.  Riconosceva la tristezza nascosta con gentilezza dietro ad un' espressione cortese mai sgarbata e che si intravedeva appena,  proprio lì tra le ciglia umide, nell angolo interno dell occhio, dove il cristallo di una lacrima  impertinente aveva perso la scarpetta....oppure tra quelle dita che si intrecciavano nervosamente,  o tra quelle caramelle dolcissime al limone che mangiava solo quando l amarezza della vita la stava colpendo a morte. E voleva gridare che amava perdutamente ciascuna di queste cose, che ogni cosa di lei era perfetta soprattutto i suoi difetti, che erano solo suoi e per questo così speciali. Può il cuore di un uomo amare così tanto da far male? Non era un fuoco che brucia, ma un oceano, vasto e profondo, davanti al quale ci si siede, abbandonandosi e desiderando solo di  farsi avvolgere dall immensità delle sue acque.  Si sentiva così accanto a lei, in pace, nella sua interezza con il solo desiderio di amarla e di farsi amare.  
Durò un attimo,  un istante di  infinito....una goccia di pioggia sulla gota lo strappò via dai suoi pensieri...era solo, davanti alla finestra aperta della sua camera da letto, mai cosi fredda e vuota, con un ciondolo in mano che Lei andando via aveva dimenticato.  Era troppo tardi per rimediare, l' aveva persa, forse per sempre...ma qualcosa di dimenticato è pur sempre un filo sospeso,  un lieve sospiro che ancora permane nell aria.  Lo baciò, sorrise, lo mise con cura in tasca e lentamente scese le scale, mentre la notte avvolgeva silenziosamente ogni cosa. Avrebbe trovato il modo,  la strada per giungere di nuovo a lei....il sole non era era scomparso, domani sarebbe sorto di nuovo

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08 December 2025

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07 December 2025

Babbo Natale era intirizzito e di malumore. O meglio, lo era il Cogliati, in piedi, vestito da Babbo Natale, all’angolo tra Piazza Grande e Via Vittorio Emanuele II. Per fortuna, però, non si vedeva. La barba finta nascondeva tutto. Peccato prudesse come se dentro ci fosse una nidiata di pulci. [...]

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Il condominio 1/3

07 December 2025

Il rito dell’inquilino del piano di sopra era sempre lo stesso: lo sciacquone del bagno a scandire il tempo, le pantofole trascinate sul pavimento. Ogni sera, alle ventitré precise, quel suono monotono rassicurava Vittorio: il mondo là fuori era caotico, ma sopra di lui qualcuno seguiva ancora [...]

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C'era una volta Jorn, la sua casa, i suoi amici, la favola continua...

E adesso una casa museo per continuare a sognare

06 December 2025

Amici lettori, oggi vi porterò in un luogo speciale, un luogo posto in alto su una collina dalla quale si vede il mare, un luogo affascinante con una storia, anzi con più storie, un luogo da favola e come una vera favola questo racconto breve lo inizierò così. C'era una volta un artista nordico, [...]

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  • GiuliaCango: Bellissima ricostruzione della vita di questo artista danese che non conoscevo [...]

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La vera ricchezza

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06 December 2025

Mia madre si chiamava Anna. Era una donna di grande saggezza e ha sempre avuto un approccio specifico nei confronti del denaro. Per lei non era altro che uno strumento, un mezzo per raggiungere il benessere e mai un traguardo. Da lei sempre presente ho appreso tante cose, anche il significato [...]

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Il gilet giallo

05 December 2025

È passato tanto tempo e adesso ho la tua età di quando ci siamo visti l’ultima volta. Di quando ci siamo salutati in cima alla salita, quella che odiavi ma che affrontavi ogni volta come una sfida personale alla gravità — e forse anche alla vecchiaia. Me lo ricordo ancora: portavi un gilet giallo [...]

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Piccoli miracoli di Natale

05 December 2025

È la sera dell’antivigilia. Fuori fa un freddo assurdo, mentre nel terminal sembra di stare in una sauna. La ressa di chi parte per le vacanze o torna a casa dalla famiglia rende l’ambiente non solo estremamente rumoroso, ma anche soffocante. C’è tutto ciò che non desidero dopo una giornata di [...]

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