“Che poi, a ben vedere, la storia di vedere sempre il lato positivo delle cose a me sembra una gran cagata” sbraita l’uomo panciuto ingollandosi un bombolone . È il secondo in cinque minuti. 
“Ma no. È così che deve essere. Devi vedere il lato positivo” ribatte l’uomo smilzo con una gran massa di capelli grigi coi dreadlock trattenuti all’indietro da un elastico con i colori della Giamaica. 
“Ma che cazzo dici? Se la situazione è una merda c’è solo il lato negativo. E quello devi vedere. Che lato positivo? Cos’è? Sei un mental coach?”
“Ma che dici? In ogni cosa che ci accade c’è il lato negativo e il lato positivo. Noi dobbiamo decidere da che parte stare. Io sto per il lato positivo.”
“Eh già. A te va sempre bene. Ti va SEMPRE TUTTO bene, porca puttana!”
Si accorgono che li sto guardando . 
Ho in mano il bicchiere con il mio gustoso latte di soia. 
“Scusate” dico. “Non ho fatto a meno di ascoltare.”
“Ma si figuri” dice il panciuto. 
“Ecco, appunto” rincara quello dei dreadlock. “Ci dica.”
“Cosa?” chiedo. Anche se so già dove sta andando a parare. 
“Lei è per il lato positivo o il lato negativo?”
Rimango un attimo in silenzio. Come se stessi cercando dentro di me il concetto, le parole corrette per esprimere quello che penso. Poi parlo. 
“Ma, io, veramente, appartengo ad una generazione che ha sempre amato e amerà sempre il vinile. 
Mi guardano senza proferire parola. 
“E quindi? Preferisce il lato positivo o il lato negativo?” sbotta all’improvviso quello dei dreadlock. 
“Ma, io, più che altro, da amante del vinile, più che preferire il lato positivo o negativo, preferisco il lato A o il lato B.”

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06 December 2025

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Mia madre si chiamava Anna. Era una donna di grande saggezza e ha sempre avuto un approccio specifico nei confronti del denaro. Per lei non era altro che uno strumento, un mezzo per raggiungere il benessere e mai un traguardo. Da lei sempre presente ho appreso tante cose, anche il significato [...]

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Il gilet giallo

05 December 2025

È passato tanto tempo e adesso ho la tua età di quando ci siamo visti l’ultima volta. Di quando ci siamo salutati in cima alla salita, quella che odiavi ma che affrontavi ogni volta come una sfida personale alla gravità — e forse anche alla vecchiaia. Me lo ricordo ancora: portavi un gilet giallo [...]

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