Si accomodi Signora Paura, che cosa fa lì sulla porta?
Non faccia la timida, suvvia non mi sembra il caso, ho pagato i conti per Lei così tante volte che ora sarebbe ridicolo fare complimenti.
Gradisce del sake? Oggi mi sento orientaleggiante.
Lo sappiamo bene tutti, l'alcol scioglie le inibizioni.
Sciogliamoci, dunque, Signora Paura.
Qual è il pettegolezzo del giorno? Vuoti cosmici, incompiutezza, morte, ossessione, amore, vita, domani, ieri, cosa, cosa, cosa?
Tanto lo sappiamo che la sua forza centripeta mi incollerà qui, nel migliore dei casi, per il resto del pomeriggio.
Beh sì, nel peggiore dei casi mi farò un soggiornino di un mese e così sia.
Però, signora Paura, non è possibile che Lei si nutra dei miei segreti e poi non sveli i suoi.
Io l'ho capita sa, mica mi frega, il suo è un gioco perverso.
Lei fagocita i miei drammi e li usa come scudo, per non dare spiegazioni.
Lei lo sa, Signora Paura, che avrei proprio voglia di sbatterla fuori a calci?
Ingrata che non è altro!
Io devo capire, devo sapere cosa fare, non crede?
Non crede? Non cre…
Uss … ussìgnur che capogiro! Sarà il sake, spero davvero che sia il sake, devo aver esagerato aspettandola, non sono abituata.
Non si spaventi su, che eufemismo grottesco sarebbe! La smetta di sgranare quegli occhi, per cortesia!
No, non sono più arrabbiata, ha ragione Lei, chissà cosa mi passava per la testa.
È che…
Non si spazientisca, glielo spiego subito, è semplice.
Ecco cosa ho fatto.
Ho preso tutti i miei mostri e li ho messi in un recinto.
In un paio di giorni ho fatto tutto.
Ho aggiustato il recinto pazientemente costruito in questi anni, l'ho dipinto, l'ho reso confortevole.
Ci ho messo anche un impianto dolby, non vorrei mai che si annoiassero.
E tanti cuscini colorati.
Li ho chiamati a raccolta.
Uno per uno.
Poi ho cominciato a prendermi cura di loro in modo sistematico, a pulirli, lavarli, ho cominciato a cucinare per loro.
A pettinarli, lentamente, con cura.
A massaggiarli.
E loro, sì, beh loro se la godono.
Sghignazzano in compagnia.
Ancora più spesso sghignazzano da soli.
Si godono le mie cure, dicono che gliele devo, che è giusto così.
E io… non lo so se hanno ragione, ma non posso fare altro.
Mi sento immobilizzata… Lei non è che ne sa qualcosa per caso?
Ma la cosa più grave, Signora Paura.
L'altra notte ero persa in un sonno agitato.
E a un certo punto mi sono svegliata di colpo.
Avevo bisogno di un bicchiere d'acqua, mi sentivo soffocare.
E lo sa, Signora Paura?
Sono passata davanti al recinto e mi sono accorta che… insomma, i miei mostri erano usciti, capisce?
Di nascosto, in silenzio, si sono scavati una via d'uscita alternativa e se ne vanno a spasso tutta la notte.
Capisce?
E io, lì per lì, ho avuto un attacco di panico, Signora Paura.
Di quelli che non si sta in piedi.
Ho pensato di morire, Signora Paura, senza di loro stavo per morire.
Mi sono messa acquattata sotto il tavolo ad aspettarli, sarò rimasta lì ore, non lo so quante.
So che a un certo punto è arrivato il giorno.
E sul filo dell'alba, li ho sentiti rincasare.
Mentre pregavo stretto tra i denti qualcuno mi salvi la vita, li ho sentiti rincasare.
Mentre il panico mi stava capovolgendo la testa, li ho sentiti rincasare.
Ridevano.
Ridevano sa, Signora Paura!
Tra le loro risate sguaiate scivolava il mio nome.
E sghignazzavano, a grandi scorpacciate.
Da pazzi, davvero.
Pensi che clamorosa presa per i fondelli.
Questi ridevano di me.
Me l'avevano fatta sotto il naso... è una vita che me la fanno sotto il naso, Signora Paura!
Ma io... Ma io, davvero, ora che sa tutto me lo dica... Cosa diavolo posso fare, Signora Paura?
Signora Paura...
Signora Paura?
Sign...?
Cosa fa, ride anche Lei?
Dov'è finita?
Non facciamo scherzi! La smetta con quella risata, dove si è nascosta?
Signora Paura!
Signora Pauraaaaaa!
Insomma...che gioco è?
Non mi faccia arrabbiare, forza!
Brutta puttana di una Paura maledetta ... smettila di ridere, dove sei?
Hai mangiato e bevuto gratis, ora dammi la mia risposta, cinica schifosa, me la devi!
Ridi, ridi, baldracca!
Dove sei?
Dove ti sei nascosta?
Dove diavolo ti sei nascosta eh?
Dove diav…

Tutti i racconti

0
0
6

Debunker (2/4)

08 December 2025

Il bar era caldo, anche se gestito da cinesi – e quelli, si sa, risparmiano su tutto, a cominciare dal riscaldamento. C’era persino l’alberello di plastica accanto all’immancabile gatto dorato che faceva “ciao, ciao” con la zampa. Cogliati pensò ai Natali della sua infanzia. Per trovare qualcuno [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

0
0
5

Il condominio 2/3

08 December 2025

Poi tornò al lavoro, ossessivo, lo straccio che scivolava sul pavimento con lena rinnovata. Quando Vittorio era già sulle scale diretto al suo appartamento, sentì ancora le parole del portinaio, come un’eco lontana: «Le norme… ma quelle non scritte, mi raccomando, solo quelle… sono tutto, qui dentro.» [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

3
5
19

Debunker (1/4)

07 December 2025

Babbo Natale era intirizzito e di malumore. O meglio, lo era il Cogliati, in piedi, vestito da Babbo Natale, all’angolo tra Piazza Grande e Via Vittorio Emanuele II. Per fortuna, però, non si vedeva. La barba finta nascondeva tutto. Peccato prudesse come se dentro ci fosse una nidiata di pulci. [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Rubrus: MM: sotto le feste le storie si allargano come le pance. Queste sono 4 parti. [...]

  • BrunoTraven: Bello e divertentissimo Rubrus aspettiamo il seguito:))) notevole, like p.s. [...]

2
3
24

Il condominio 1/3

07 December 2025

Il rito dell’inquilino del piano di sopra era sempre lo stesso: lo sciacquone del bagno a scandire il tempo, le pantofole trascinate sul pavimento. Ogni sera, alle ventitré precise, quel suono monotono rassicurava Vittorio: il mondo là fuori era caotico, ma sopra di lui qualcuno seguiva ancora [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

2
4
36

C'era una volta Jorn, la sua casa, i suoi amici, la favola continua...

E adesso una casa museo per continuare a sognare

06 December 2025

Amici lettori, oggi vi porterò in un luogo speciale, un luogo posto in alto su una collina dalla quale si vede il mare, un luogo affascinante con una storia, anzi con più storie, un luogo da favola e come una vera favola questo racconto breve lo inizierò così. C'era una volta un artista nordico, [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • GiuliaCango: Bellissima ricostruzione della vita di questo artista danese che non conoscevo [...]

  • Rubrus: Oooh... e finalmente non si deve impazzire per cercare il link. Non conoscevo [...]

6
10
45

La vera ricchezza

Il ricordo e la saggezza di mia madre.

06 December 2025

Mia madre si chiamava Anna. Era una donna di grande saggezza e ha sempre avuto un approccio specifico nei confronti del denaro. Per lei non era altro che uno strumento, un mezzo per raggiungere il benessere e mai un traguardo. Da lei sempre presente ho appreso tante cose, anche il significato [...]

Tempo di lettura: 8 minuti

4
7
36

Il gilet giallo

05 December 2025

È passato tanto tempo e adesso ho la tua età di quando ci siamo visti l’ultima volta. Di quando ci siamo salutati in cima alla salita, quella che odiavi ma che affrontavi ogni volta come una sfida personale alla gravità — e forse anche alla vecchiaia. Me lo ricordo ancora: portavi un gilet giallo [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Dax: bello ma....si parla del padre ondel nonno del protagonista?Like

  • An Old Luca: Come scrive giustamente Paolo: impeccabile.
    Coinvolgente, scorrevole e [...]

5
9
62

Piccoli miracoli di Natale

05 December 2025

È la sera dell’antivigilia. Fuori fa un freddo assurdo, mentre nel terminal sembra di stare in una sauna. La ressa di chi parte per le vacanze o torna a casa dalla famiglia rende l’ambiente non solo estremamente rumoroso, ma anche soffocante. C’è tutto ciò che non desidero dopo una giornata di [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Walter Fest: Smoki, per "Lampo" intendesi, "guizzo, fulmine, saetta....insomma [...]

  • La Gigia: Ciao Smoki, complimenti per il racconto. Mi sono piaciuti i personaggi con [...]

3
10
39

Nulla Dies Sine Linea

04 December 2025

L’appuntamento era stato fissato per le due di quel pomeriggio. Naturalmente la mia ansia era cresciuta di ora in ora, proporzionalmente al bisogno di confrontarmi con lui. Arrivai al Café de Flore in larghissimo anticipo e, per provare ad ingannare l'attesa, mi accomodai ad uno dei tavolini [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

4
10
30

Volevo essere William Shatner 2/2

04 December 2025

A poco a poco, la leggerezza si spense. Gli amici cominciarono a evitarmi, stanchi di quel modo di fare che ormai appariva rigido e innaturale. Io non me ne accorgevo, o forse sì, ma non sapevo più come tornare indietro. Era come se quel ruolo mi fosse rimasto addosso, un’abitudine del corpo e [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • thecarnival: Grazie comunque mi fa piacere e moltissimo vi ispiri delle idee vuol dire che [...]

  • Lawrence Dryvalley: Lette le due parti e apprezzate. Anch'io ricordo le notti su Italia1 a [...]

4
6
39

In una parola, rassegnati.

03 December 2025

In una parola, rassegnati. Da quando sei cresciuta, il tuo carattere non cambierà, nessuno può realmente cambiare e se non ci credi, non prendertela con me ma con i numeri. La statistica ci insegna che nessuno cambia, sai? E gli strizzacervelli sono i primi a saperlo: lo sai che per ottenere una [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Maria Merlo: Stile deciso e buona gestione del tema scelto. Bravo.

  • ducapaso: Elena, Paolo, Spettatrice, Dax, Maria, grazie a tutti voi, ho apprezzato ognuno [...]

4
6
24

Volevo essere William Shatner 1/2

03 December 2025

Ricordo ancora quando accadde la prima volta, e come quel personaggio, o meglio, tutta quella mentalità, entrò nella mia vita. Era un pomeriggio come tanti altri e non avevo voglia di fare i compiti. Fuori il cielo era grigio; non avevo voglia di uscire e accesi la TV. Erano le 18, evidentemente, [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Rubrus: Qualche annetto fa anche io scrissi un racconto simile, ma più cupo. [...]

  • thecarnival: grazie del commento Rubrus;))) se trovi quel racconto sarei molto curioso;) [...]

Torna su