Le guardie del corpo alzano i fucili e prendono la mira, ma i due criceti iniziano a correre per tutto il Ced e non dovendo sottostare alle leggi di gravità, riescono a correre sulle pareti, sul soffitto, riescono perfino a saltare da una testa all'altra degli addetti.

"Via via via via, scappa scappa scappa scappa" 

Jules e Vincent iniziano ovviamente a sparare, ma i due criceti sono veloci, i colpi non vanno a segno, ma prendono gli addetti davanti ai monitor, colpiscono qualche monitor, qualche consolle, un paio di colpi vanno a colpire le pareti, provocando piccoli forellini, intanto i due criceti continuano a correre. 

Morpheus "Cazzooooooo... fermiiiiiii. State distruggendo tutto, non sapete prendere due bersagli in movimento, vi risbatto al poligono di tiro ad esercitarvi". 

I due si immobilizzano, quasi smarriti, per obbedire agli ordini di Morpheus ed ai due criceti non pare vero, all'unisono si lanciano su Vincent e Jules. Ema contro Vincent e Neuro contro Jules. Nella colluttazione che ne segue ogni colpo è ammesso, calci, gomitate, pugni, morsi, Neuro che, di certo non brilla per educazione, riesce anche a sputare in faccia a Jules. 

Morpheus intanto ha estratto due pistole ma non riesce a sparare temendo di prendere uno dei suoi. 

Finalmente i quattro la smettono di darsele di santa ragione e si dividono, si rialzano in piedi e Morpheus sbarra gli occhi "Cazzo siete due pivelli, vi siete fatti disarmare" I due criceti infatti nella lotta, sono riusciti ad afferrare le pistole che gli umani portavano sotto la giacca.

La situazione finale vede quindi: 

Jules con il fucile puntato su Neuro 

Vincent con il fucile puntato su Ema 

Neuro con due pistole, una puntata su Vincent ed una su Morpheus 

Ema con due pistole, una puntata su Jules ed una su Morpheus 

Morpheus con due pistole, una puntata su Ema ed una su Neuro.

 

Ema "Stallo messicano" 

Neuro "Giusta definizione" 

Morpheus "cazzo" 

Vincent "cazzo" 

Jules "cazzo"

 

Una degli addetti vestiti di bianco si avvicina timoroso alle figure armate fino ai denti "Signori... e Criceti, scusate, intanto volevo ringraziarvi perché avete distrutto metà delle nostre attrezzature. "sospira" ed adesso dovremo fare gli straordinari e poi volevo avvertirvi che la bipede, l'umana sta per svegliarsi e che, se continuate con tutto questo casino è probabile che riesca a sentirvi"

 

Neuro " ok... grazie, torna a cuccia. Adesso l'ultima cosa della quale abbiamo bisogno è che l'umanoide, la portatrice idiota... la cosa... insomma quel che è, pensi di sentire le voci e finisca ricoverata in un ospedale psichiatrico imbottita di psicofarmaci ed in stato catatonico. Su questo siamo d'accordo?" 

Morpheus "Si, su questo siamo d'accordo, quindi cosa proponi?" 

Ema “Qui sono io che propongo, e te muto” indica Neuro” allora io non intenzione di passare dal suo regno del terrore al tuo regno del terrore, diciamo che il tuo discorso iniziale mi andava bene, tu, Vincent e Jules siete il protocollo di sicurezza, ma non comandi tu. Qui il comando è mio”

Neuro “Col cazzo!”

Ema “Va beh, il comando è nostro, poi io e te stileremo un accordo scritto molto dettagliato che ci impegneremo a rispettare, nella massima collaborazione e stima reciproca va bene?”

Neuro “si può fare”

Ema “Ma misura modi e tempi, sono cazzi nostri. Tu intervieni se scatta l'allarme, se io o Neuro facciamo casino oltre i livelli di guardia, se il sistema rischia di andare in crash, oppure se non vediamo una buca e rischiamo di romperci l'osso del collo. Qui le cazzate american style tipo guerra preventiva ed esportazione della democrazia non funzionano... Intesi? Se non rispetti l'accordo vi facciamo male ed ovviamente ci teniamo le pistole”

Neuro "Giusto, ci teniamo le pistole!" 

 

Morpheus " Ok, ma anche voi dovrete rispettare l’accordo o noi vi facciamo male. Comunque, il regno del terrore lo avevo instaurato solo ed esclusivamente per il vostro bene”

I criceti in coro “Fottiti”

“Jules, Vincent, ritirata. Voi due tornate ad esercitarvi ogni giorno al poligono di tiro." 

I tre ancora con le armi in pugno indietreggiano verso la stanza segreta, le armi puntate ancora contro i criceti, che ovviamente continuano a tenere anche loro le armi puntate, anche quando i tre sono ormai scomparsi.

 Ema " che dici adesso le possiamo abbassare ste pistole? pesano un pochetto" 

Neuro "uhm... ancora un po’ giusto per sicurezza, dovesse uscire fuori di nuovo per vendicarsi”

Ema "Comunque ci hanno sparato perché te sei fissato con Matrix e Pulp Fiction, tutto quello che riguarda Tarantino, ti sei drogato per anni con Supernatural e compagnia bella, quei tre vengono dalla tua parte del cervello"

Neuro "Io?”

“Quante volte abbiamo visto Pulp Fiction e Matrix ed il Cavaliere Oscuro? I Batman di Tim Burton? 12.327?”

Neuro “una più... una meno… I criceti vengono dalla TUA parte del cervello" si alzano e fianco a fianco si dirigono verso le amache "ma invece dei criceti... che so, Dean e Sam Winchester, Hap e Leonard, Tyler Durden e l'altro, Batman e Joker"

“Giusto, io Joker”

“Ovvio, I’m Batman”

I due criceti si avviano verso le amache che utilizzano per dormire mentre nella stanza segreta dedicata all’istinto di sopravvivenza i tre li osservano pronti ad intervenire.

Jules “ahó, capo... secondo te chi vincerà alla fine?”

Morpheus indica i monitor con un cenno della testa “tra Batman e Joker? Nessuno dei due, ma se le daranno di santa ragione, quindi so cazzi regà… da oggi fino alla fine dei giorni.”

 

 

Morpheus guarda Vincent e Jules “che dite può andare bene come Principio?”

Vincent “direi di si, però servono delle note a piè pagina”

Jules “Note?”

Morpheus “perché?”

Vincent “siete delle squisite testine vuote, se chi dovesse leggere il racconto non avesse mai visto Pulp Fiction o Matrix?”

Morpheus “al tempo… non possono esistere persone che non hanno visto Pulp Fiction, forse Matrix”

Vincent “embè certo, perché so tutti come noi, è come quello che dice che non possono esistere persone che non hanno mai visto il Signore degli Anelli, noi non lo abbiamo visto”

Jules “abbiamo letto il libro”

Vincent “che cazzo c’entra! Allora è come quelli che dicono che non possono esistere persone che non hanno mai visto Titanic, su metti ste du note e famola finita”

 

 

 

Pulp Fiction è un film del 1994 scritto e diretto da Quentin Tarantino e interpretato, tra gli altri, da John Travolta, Samuel L. Jackson, Uma Thurman, Bruce Willis e dallo stesso Tarantino

 

Matrix (The Matrix) è un film di fantascienza del 1999 in stile cyberpunk scritto e diretto dai fratelli Andy e Larry Wachowski.

Tutti i racconti

0
0
6

Debunker (2/4)

08 December 2025

Il bar era caldo, anche se gestito da cinesi – e quelli, si sa, risparmiano su tutto, a cominciare dal riscaldamento. C’era persino l’alberello di plastica accanto all’immancabile gatto dorato che faceva “ciao, ciao” con la zampa. Cogliati pensò ai Natali della sua infanzia. Per trovare qualcuno [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

0
0
5

Il condominio 2/3

08 December 2025

Poi tornò al lavoro, ossessivo, lo straccio che scivolava sul pavimento con lena rinnovata. Quando Vittorio era già sulle scale diretto al suo appartamento, sentì ancora le parole del portinaio, come un’eco lontana: «Le norme… ma quelle non scritte, mi raccomando, solo quelle… sono tutto, qui dentro.» [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

3
5
19

Debunker (1/4)

07 December 2025

Babbo Natale era intirizzito e di malumore. O meglio, lo era il Cogliati, in piedi, vestito da Babbo Natale, all’angolo tra Piazza Grande e Via Vittorio Emanuele II. Per fortuna, però, non si vedeva. La barba finta nascondeva tutto. Peccato prudesse come se dentro ci fosse una nidiata di pulci. [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Rubrus: MM: sotto le feste le storie si allargano come le pance. Queste sono 4 parti. [...]

  • BrunoTraven: Bello e divertentissimo Rubrus aspettiamo il seguito:))) notevole, like p.s. [...]

2
3
24

Il condominio 1/3

07 December 2025

Il rito dell’inquilino del piano di sopra era sempre lo stesso: lo sciacquone del bagno a scandire il tempo, le pantofole trascinate sul pavimento. Ogni sera, alle ventitré precise, quel suono monotono rassicurava Vittorio: il mondo là fuori era caotico, ma sopra di lui qualcuno seguiva ancora [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

2
4
36

C'era una volta Jorn, la sua casa, i suoi amici, la favola continua...

E adesso una casa museo per continuare a sognare

06 December 2025

Amici lettori, oggi vi porterò in un luogo speciale, un luogo posto in alto su una collina dalla quale si vede il mare, un luogo affascinante con una storia, anzi con più storie, un luogo da favola e come una vera favola questo racconto breve lo inizierò così. C'era una volta un artista nordico, [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • GiuliaCango: Bellissima ricostruzione della vita di questo artista danese che non conoscevo [...]

  • Rubrus: Oooh... e finalmente non si deve impazzire per cercare il link. Non conoscevo [...]

6
10
45

La vera ricchezza

Il ricordo e la saggezza di mia madre.

06 December 2025

Mia madre si chiamava Anna. Era una donna di grande saggezza e ha sempre avuto un approccio specifico nei confronti del denaro. Per lei non era altro che uno strumento, un mezzo per raggiungere il benessere e mai un traguardo. Da lei sempre presente ho appreso tante cose, anche il significato [...]

Tempo di lettura: 8 minuti

4
7
36

Il gilet giallo

05 December 2025

È passato tanto tempo e adesso ho la tua età di quando ci siamo visti l’ultima volta. Di quando ci siamo salutati in cima alla salita, quella che odiavi ma che affrontavi ogni volta come una sfida personale alla gravità — e forse anche alla vecchiaia. Me lo ricordo ancora: portavi un gilet giallo [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Dax: bello ma....si parla del padre ondel nonno del protagonista?Like

  • An Old Luca: Come scrive giustamente Paolo: impeccabile.
    Coinvolgente, scorrevole e [...]

5
9
62

Piccoli miracoli di Natale

05 December 2025

È la sera dell’antivigilia. Fuori fa un freddo assurdo, mentre nel terminal sembra di stare in una sauna. La ressa di chi parte per le vacanze o torna a casa dalla famiglia rende l’ambiente non solo estremamente rumoroso, ma anche soffocante. C’è tutto ciò che non desidero dopo una giornata di [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Walter Fest: Smoki, per "Lampo" intendesi, "guizzo, fulmine, saetta....insomma [...]

  • La Gigia: Ciao Smoki, complimenti per il racconto. Mi sono piaciuti i personaggi con [...]

3
10
39

Nulla Dies Sine Linea

04 December 2025

L’appuntamento era stato fissato per le due di quel pomeriggio. Naturalmente la mia ansia era cresciuta di ora in ora, proporzionalmente al bisogno di confrontarmi con lui. Arrivai al Café de Flore in larghissimo anticipo e, per provare ad ingannare l'attesa, mi accomodai ad uno dei tavolini [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

4
10
30

Volevo essere William Shatner 2/2

04 December 2025

A poco a poco, la leggerezza si spense. Gli amici cominciarono a evitarmi, stanchi di quel modo di fare che ormai appariva rigido e innaturale. Io non me ne accorgevo, o forse sì, ma non sapevo più come tornare indietro. Era come se quel ruolo mi fosse rimasto addosso, un’abitudine del corpo e [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • thecarnival: Grazie comunque mi fa piacere e moltissimo vi ispiri delle idee vuol dire che [...]

  • Lawrence Dryvalley: Lette le due parti e apprezzate. Anch'io ricordo le notti su Italia1 a [...]

4
6
39

In una parola, rassegnati.

03 December 2025

In una parola, rassegnati. Da quando sei cresciuta, il tuo carattere non cambierà, nessuno può realmente cambiare e se non ci credi, non prendertela con me ma con i numeri. La statistica ci insegna che nessuno cambia, sai? E gli strizzacervelli sono i primi a saperlo: lo sai che per ottenere una [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Maria Merlo: Stile deciso e buona gestione del tema scelto. Bravo.

  • ducapaso: Elena, Paolo, Spettatrice, Dax, Maria, grazie a tutti voi, ho apprezzato ognuno [...]

4
6
24

Volevo essere William Shatner 1/2

03 December 2025

Ricordo ancora quando accadde la prima volta, e come quel personaggio, o meglio, tutta quella mentalità, entrò nella mia vita. Era un pomeriggio come tanti altri e non avevo voglia di fare i compiti. Fuori il cielo era grigio; non avevo voglia di uscire e accesi la TV. Erano le 18, evidentemente, [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Rubrus: Qualche annetto fa anche io scrissi un racconto simile, ma più cupo. [...]

  • thecarnival: grazie del commento Rubrus;))) se trovi quel racconto sarei molto curioso;) [...]

Torna su