Ornella: che tristezza

Mario: Che disdetta!

Pompeo: Che amarezza

Paprika: Che bellezza, se dobbiamo morire almeno facciamolo a pancia piena.

(Tutti stanno banchettando)

Achille: Ma come sarà successo? Io mi sento tosto, passami un po' di pollo arrosto

Mario: Per me è tutta colpa della televisione, divino sto vino!

Ornella: Io dico che è un virus birichino e lo affogo con questo babà al maraschino!

Paprika: Per me è stata l'intelligenza artificiale e la distruggo con questa spaghettata eccezionale!

Pompeo: Ma che dite? Per me è tutta gente che è una vita che non vanno in vacanza, assaggiate un po' questa pietanza?

Mario: E se invece fosse un complotto? Con questi filetti di baccalà abbiamo fatto il botto

Achille: E se fosse colpa delle scie chimiche taroccate? Però voi come state? Comunque che ci frega degli zombie per me sono tutti già spariti, chi mi passa la bottiglia del Sangiovese?

(Achille si attacca alla bottiglia del vino e nel frattempo si sente da dietro del frastuono, tutti si guardano interrogandosi ed infatti gli zombie sono entrati nel ristorante ed hanno accerchiato i nostri che sono pronti alla battaglia, purtroppo la sciabola di Ornella era di cartone, Mario con i denti di Dracula si specchiò e si mise paura da solo, il pupazzo voodoo di Paprika era finto e fece gneeeekkk, Achille si mise i guantoni da box ma lisciò uno zombie e si diede un pugno in faccia, ormai non c'era più nulla da fare la fine era imminente,  però  Pompeo il ristoratore continuò a mangiare ed è allora che avvenne il colpo di scena, perché lo zombie che era Gina la postina si prese un piatto e si mise a mangiare insieme a Pompeo, lo zombie di Arcangelo il pensionato strappò il piatto dei filetti di baccalà a Mario, Patrizia la parrucchiera era matta per il dolce e da Ornella se li fece dare,  Tonino l'idraulico si fece passare prima il pollo e poi la bottiglia del Sangiovese da Achille  )

Zombie Tonino l'idraulico: Oh! ma è finito se ne può avere dell'altro?

(Tutti gli altri zombie chiedono il bis)

Mario: Scusate signori zombie ma che razza di zombie siete?

Achille: Ma questo virus come ve lo siete preso?

(gli zombie mentre rispondono ma continuano a mangiare)

Zombie Arcangelo il pensionato: Veramente non lo sappiamo.

Zombie Gina la postina: Ad un certo momento era le cinque della sera e il nostro cervello si è spento come se qualcuno avesse staccato la spina.

Zombie Patrizia la parrucchiera: Abbiamo iniziato a vagare nel nulla con lo sguardo perso.

Zombie Tonino l'idraulico: Avete ragione eravamo come zombie ma non cercavamo umani da mangiare

Zombie Gina la postina: Solo genti con le quali parlare

Ornella: Beh! In fondo ormai è tutto virtuale

Zombie Patrizia la parrucchiera: Sentivamo il bisogno di ridere e di dialogare in buona compagnia

Mario : Perbacco ormai con tutte le brutte notizie non ci resta che piangere

Zombie Arcangelo il pensionato: Non volevamo più stare soli è così brutta la solitudine.

Paprika: Come possiamo rimediare?

Achille: Basterebbe comunicare parlando tra di noi un po' di più eliminando violenza e prepotenza.

(E così Zombie e umani si unirono a mangiare, ridere, piacevolmente confrontandosi in maniera cordiale e allegra, brindarono al ritorno alla normalità e perfino ritrovarono l'amore, qualcuno si alzò e dal retro del ristorante si udirono risolini e gemiti di piacere, musica di sottofondo colonna sonora 9 settimane è mezza)

Si abbassano le luci e  al centro del palco entra e si siede su uno sgabello il narratore.

Il narratore: Amici, era così facile, alzi la mano chi non è consapevole che la nostra società sta perdendo di vista tutto quello che una volta c'era di buono, l'amicizia, il rispetto, il piacere di vivere in maniera semplice e spontanea, la fiducia nel prossimo, tutti valori che hanno formato generazioni e generazioni di questo nostro bel paese, era così facile e invece cecamente molte volte tutti ci siamo sentiti come degli zombie però noi vogliamo ancora essere positivi e pensare in maniera ottimistica se ci aiutiamo tra di noi possiamo invertire la tendenza.

(rientra in scena Pompeo il ristoratore)

Pompeo: Signori per il conto offre la ditta ma ci sarebbero i piatti e le vettovaglie da lavare c'è qualche volontario?

(Musica di sottofondo Joe Cocker "With a little help from my friends"

Gli attori rientrano sul palco per ricevere gli applausi e distribuiscono libri usati agli spettatori

 

Tutti i racconti

2
3
26

📝 A Giada

26 June 2025

La luce del sole pomeridiano filtrava attraverso le foglie degli alberi, creando arabeschi dorati sul pavimento del piccolo caffè dove ci trovavamo. Di fronte a me, Giada sorrideva, i suoi capelli biondissimi incorniciavano un viso delicato e puro. Gli occhi chiari brillavano di una luce vivace, [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

0
0
10

Destabilizzazione (1/3)

26 June 2025

Mattia si stira. Pensa alla giornata che inizia. A volte l'ultimo sonno è angosciante. Giulia si è già alzata e sta trafficando in cucina. Non si preoccupa di far rumore. È l'ora di alzarsi. Mattia avrebbe voglia di un viaggio oltreoceano ma tra un'ora deve essere sul tram per il lavoro. Il lavoro [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

7
16
37

Tempi moderni

25 June 2025

C.K. svoltò frettolosamente l’angolo e si bloccò osservando contrariato i due marciapiedi del vicolo. «Ci risiamo di nuovo» mormorò rivolto a sé stesso. «Comincia a diventare un problema!» Girò sui tacchi e proseguì a passo veloce sulla strada principale in mezzo alla folla dell’orario di punta. [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

4
8
28

Le Sorelle: l’ira di Caterina 4/4

25 June 2025

L’indomani mattina Giulio si svegliò di soprassalto. Aprì gli occhi e le trovò tutte lì, in piedi intorno al suo letto. Nessuna parlava, ma lo osservavano con attenzione, come se lo stessero pesando con lo sguardo. La prima a rompere il silenzio fu Caterina. «Come ti chiami?» «Giulio». «Da dove [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

2
1
23

Laguna rossa

-sentivo il sangue

24 June 2025

Sentivo il sangue tra le branchie perforanti d’inchiostro rosso cadaverico SentIvo il sangue immerso in quella doccia rinchiusa accasciata a terra immobile I miei occhi risvegliandosi sfocati di una luca fioca non credevano a quello che stava accadendo. violenza chiama violenza violenza [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

5
5
16

Le Sorelle: l’ira di Caterina 3/4

24 June 2025

Capitolo 3: L'uomo dagli occhi gentili Il villaggio sembrava respirare con un ritmo più lento. L’aria era tersa, il cielo chiazzato di nuvole bianche, leggere come farina setacciata. Il suono regolare della sega nella bottega del falegname, il tintinnare dei secchi alla fontana e lo scricchiolio [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

4
5
33

Evoluzione della scrittura: dalla scrittura arcaica alla scrittura moderna

Racconto un pò di storia della scrittura per coloro che scrivono.

23 June 2025

La scrittura, intesa come sistema di segni utilizzato per rappresentare la lingua parlata, ha avuto un'evoluzione significativa nel corso dei millenni, partendo dalle forme più primitive fino ad arrivare ai sistemi alfabetici moderni. Questo processo è stato influenzato da vari fattori, tra cui [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Ondine: Grazie

  • Dax: Bello...ora sarebbe bello un'analisi della scrittura orientale(cinese, [...]

5
5
26

Le Sorelle: l’ira di Caterina 2/4

23 June 2025

Capitolo 1: Il villaggio Il mattino saliva piano dal fondo della valle, portando con sé l’odore di legna bruciata e di pane in cottura. Le case del villaggio erano basse, annerite dal fumo, con i tetti rabberciati e le imposte ancora chiuse. Ma non c’era silenzio. Non era un villaggio morto. [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

4
5
46

Le Sorelle: l’ira di Caterina 1/4

22 June 2025

Prologo Campo militare austro-ungarico – Tenda dello Stato Maggiore Il telo della tenda si gonfiava appena, sfiorato da un vento freddo. All'interno, tre ufficiali sedevano attorno a un tavolo ingombro di mappe. Il giovane soldato davanti a loro tremava. L'uniforme era lacera, la fasciatura all'avambraccio [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

3
4
29

Il Natale è una cosa per grandi

22 June 2025

Nel buio della sua stanza, il bambino, o meglio, quello che fino a poco tempo prima era un bambino, fissava il soffitto. Dal soggiorno arrivavano voci smorzate, risate adulte che sembravano voler convincere loro stesse della propria allegria. Aveva chiuso gli occhi da tempo, ma non dormiva. Sapeva [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Ondine: Dolce. L'ho fatto anch'io! Ma scherziamo? Troppo bello credere a Babbo [...]

  • zeroassoluto: Ovunque, in tutte le civiltà, c'è sempre uno o più [...]

5
6
32

Oltre la nebbia(2/2)

In un paese in cui non si vede oltre un palmo dal naso

21 June 2025

Sophia non si piegava. Aveva capito che l’ignoranza non era solo mancanza di conoscenza: era una difesa, una paura profonda del cambiamento. La nebbia proteggeva Villacava. Difendeva dal rischio di scoprire che esisteva qualcosa di più grande e più complesso oltre i suoi vicoli ciechi e i confini [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Lawrence Dryvalley: Esordio di tutto rispetto. mi è piaciuto. Condivido complimenti e appunti [...]

  • Dax: la metafora è bella, anche se non nuova. In effetti, l'ignoranza [...]

3
13
37

Girabuio 4/4

21 June 2025

Irving Crane non vide la fine del processo. Lo trovarono stecchito nel giardino, una mattina. Dopo lo scavo, alcuni girasoli erano ricresciuti e, a sentire qualcuno, Irving ne aveva strappato uno e aveva usato il gambo per impiccarsi… la maggior parte però diceva che non era possibile. Il gambo [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

Torna su