Dafne si osservava allo specchio, una ciocca di capelli scuri le cadeva sul viso, scostata con un gesto nervoso. I suoi occhi chiari, quasi grigi, riflettevano una scintilla che aspettava solo di divampare. Le lentiggini sul naso e sulle guance sembravano più marcate, forse per il leggero rossore che ora colorava la sua pelle. Si sentiva un po' ridicola, lì, davanti allo specchio, a chiedersi se fosse pronta per una cosa così folle.

Aveva accettato l'invito di Leonardo senza pensarci troppo, una parte di sé già proiettata verso quella notte. Quella parte di lei che non poteva più ignorare, che gridava per uscire. Del resto, da quando si erano incontrati, era come se una forza conosciuta si fosse impossessata di lei, sebbene la sua mente scorgesse l’errore, la sua anima era rimasta a sceglierlo.

Non indossava niente di eccessivo, solo un vestito nero aderente, semplice, ma che seguiva perfettamente le sue forme, morbido sui fianchi e leggero sulle gambe. Le sue scarpe con il tacco basso erano pratiche, ma quel vestito… sì, quel vestito lo avrebbe colpito, ne era sicura.

Quando arrivò alla galleria, il cuore le batteva furiosamente nel petto, ogni passo un'eco di quello che stava per accadere. L’edificio era immerso in una luce soffusa, con opere d’arte che adornavano le pareti bianche e musica da camera in sottofondo. Dafne si guardava intorno, cercando Leonardo tra gli invitati. Quando lo vide, il mondo parve trovare una sistemazione nel caos della vita.

Era appoggiato a una parete, le braccia incrociate sul petto ampio, alto, con i capelli lunghi, leggermente mossi, che gli ricadevano sulle spalle come una cascata di inchiostro scuro. Quei capelli conferivano al suo viso dai lineamenti decisi, un’aria selvaggia, indomabile. I suoi occhi, neri come la notte, la stavano già guardando, come se l’aspettasse da sempre.

Leonardo sorrise appena, quel sorriso che le aveva già fatto risuonare i brividi il giorno prima. Quando si avvicinò, lo sentì subito, quel magnetismo irrefrenabile che lui portava con sé. Si fermò a pochi centimetri da lei, abbastanza vicino da farle sentire il suo calore, ma non così tanto da toccarla. C’era una tensione nell’aria che poteva quasi toccare, e l’eccitazione che si insinuava sotto la pelle di Dafne le faceva venire voglia di rompere quella distanza.

"Sei bellissima," disse Leonardo senza giri di parole, la sua voce profonda come un sussurro, così intima da farle bruciare le guance. Il suo sguardo la percorreva lentamente, partendo dai suoi occhi, scendendo sulle labbra, poi ancora giù, fino alle sue curve, facendola sentire completamente nuda sotto quell’attenzione.

Dafne deglutì, cercando di mantenere una certa compostezza, ma l’effetto che quell’uomo aveva su di lei era devastante. Era anni che non sentiva una simile attrazione, qualcosa che le faceva battere il cuore e formicolare la pelle. Sembrava un’adolescente.  "Anche tu non sei niente male," rispose, cercando di suonare leggera, ma la sua voce tradiva l’irrequietezza che le stava divorando l’anima.

Leonardo si avvicinò ancora, e stavolta il suo corpo sfiorò quello di Dafne. La sua mano si alzò lentamente e con delicatezza le prese il polso, portandolo verso di sé. I suoi polpastrelli, caldi e un po' ruvidi, sfiorarono la pelle sensibile del suo braccio, e un calore la attraversò dalla testa ai piedi.

"Vieni con me," mormorò, i suoi occhi che non lasciavano mai i suoi, una promessa silenziosa tra le sue labbra.

Dafne non fece domande. Avrebbe potuto dire di no, avrebbe potuto comportarsi come una madre responsabile, ma c’era qualcosa in Leonardo che non poteva ignorare. Ogni fibra del suo corpo gridava per lui, per il tocco di quelle mani che non l'avevano ancora toccata davvero, ma che sembravano conoscerla da sempre.

La condusse attraverso la galleria, superando le opere d'arte e le persone che chiacchieravano senza notare nulla e di tanto in tanto si giravano per salutarlo. Salirono una scala stretta che conduceva a un piccolo loft al piano superiore, uno spazio più intimo, privato. Lì, circondati da tele non ancora finite, pennelli sparsi e il profumo pungente della vernice, l’aria era densa di aspettative.

Leonardo chiuse la porta dietro di loro senza dire una parola. Si voltò verso di lei, e in quell'istante, Dafne sapeva che non c’era più modo di tornare indietro.

Si avvicinò a lei con passi lenti, come un predatore che si avvicina alla sua preda, e quando fu abbastanza vicino, le afferrò delicatamente il viso con entrambe le mani. Il pollice di Leonardo tracciò il contorno delle sue labbra, facendola tremare.

"Non riesco a smettere di guardarti," le disse, la voce roca, e prima che potesse rispondere, le sue labbra catturarono le sue in un bacio profondo, pieno di passione e bisogno.

Il bacio era selvaggio, travolgente. Le loro bocche si cercavano con una fame incontrollabile,  Dafne sentì il calore di Leonardo premerle contro, i muscoli tesi sotto la camicia. Il suo corpo era grande, forte,  si sentiva al sicuro e, allo stesso tempo, completamente vulnerabile tra le sue braccia.

Quando le mani di Leonardo scesero lungo il suo corpo, Dafne gemette contro la sua bocca, il desiderio che esplodeva dentro di lei come un incendio. Le sue dita si infiltrarono tra i suoi capelli lunghi, tirandolo leggermente verso di sé, cercando di sentire ogni centimetro del suo corpo contro il suo. Le sembrò di sentire il profumo più buono del mondo.

"Sei tutto quello che voglio," sussurrò Leonardo contro il suo collo, mentre le baciava la pelle calda, lasciando un sentiero di brividi lungo la spalla nuda.

Le mani di lui trovarono il bordo del suo vestito, e con un gesto lento, lo sollevò, lasciando che il tessuto scivolasse via dal suo corpo, rivelando la pelle morbida e luminosa di Dafne. I suoi occhi scuri si riempirono di desiderio mentre la osservava, ogni curva, ogni dettaglio, come se fosse l’opera d’arte più preziosa che avesse mai visto.

Dafne tremava sotto il suo sguardo, ma non di paura. Era desiderio, puro e crudo, che la faceva vibrare dall’interno. Sentiva le mani di Leonardo esplorarla con lentezza, come se stesse scolpendo ogni centimetro della sua pelle con le dita. Quando le sue labbra tornarono a cercare le sue, il bacio fu ancora più profondo, più ardente, come se entrambi stessero cercando di consumarsi a vicenda.

Le mani di Dafne si mossero, impazienti, esplorando il petto di lui, il tessuto della sua camicia che presto scivolò via, rivelando la sua pelle calda, i muscoli sotto di essa. Ogni tocco, ogni carezza li spingeva oltre, in un vortice di passione e desiderio inarrestabile.

Non c’era più spazio per le parole.

Tutti i racconti

1
1
19

Non so perché lo faccio

03 October 2025

Non lo so perché lo faccio. Mi sveglio presto, alle 5. Ma perchè? - Ah, sì. Devo andare al lavoro. Ma perchè? - Per guadagnare i soldi. Ma perchè? - Per avere dei soldi. Ma perchè quello è importante? - Per comprare, che necessito. Ma perchè devo necessitare qualcosa? - Per poter mangiare, vestirmi, [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

4
9
18

La fotografia 2/2

03 October 2025

La lama tra le vostre mani. Con uno strappo disperato riesci a spingerla verso l’alto: il colpo non cade. L’assassino vacilla, ti guarda con disprezzo. “Hai rovinato tutto. Senza il gesto non c’è storia. Nessuno ha mai potuto fermare Napoleone nella Storia prima che compisse il suo destino, né [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Maria Merlo: Originale, potente e intriso di una fantasia fuori dal comune. Per poter interferire [...]

  • thecarnival: grazie ma mi sento un po imbarazzo per queste lodi;) consiglio un volume di [...]

4
3
18

Il mostro (2/2)

Seconda parte

02 October 2025

Era ormai mattina e la nebbia leggera sulle colline pisane rivolte verso Firenze scendendo a valle rendeva la visibilità molto incerta, così Giorgio, anche se terribilmente ansioso di mettere fine alla sua angoscia, era costretto a procedere a bassa velocità e con cautela. Alla fine raggiunse il [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Maria Merlo: Bel racconto e grande, originalissimo finale. Bravo!

  • Rubrus: Credo che quella del mostro di Firenze sia una di quelle storie, o cold case, [...]

2
7
22

La fotografia 1/2

02 October 2025

Il formato della fotografia è rettangolare, sviluppato in verticale. Lo sguardo, catturato dalla cornice, entra senza esitazioni nell’interno di un appartamento cittadino. Le superfici sembrano innocue: porte verniciate di bianco, pavimenti rivestiti da piastrelle decorate con discreta eleganza. [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

8
8
38

La Selva Oscura: l'armata silenziosa (2/2)

01 October 2025

Trascorsero altri due cicli. Secondo il sistema di misurazione del tempo in uso sulla Terra, correva l’anno 2038. Felipe II diede l’ordine tanto atteso: «Cancelleremo una delle loro città, New York la chiamano, con una cannonata fotonica. Poi daremo le nostre condizioni». I terrestri scrissero [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Lawrence Dryvalley: il nemico del mio nemico è mio amico, quindi questo futuristico Francis [...]

  • Luigia: Ormai pollicio prima di leggere. Bello tanto.

2
1
22

Il mostro (1/2)

Prima parte

01 October 2025

Giorgio era finalmente arrivato a destinazione: carcere di Volterra, ala di massima sicurezza. Avevano chiuso il presunto mostro in una cella a prova di ogni tentativo di evasione, considerando che se era davvero lui il responsabile dei cinque omicidi commessi, la polizia si trovava davanti a [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

5
9
37

Piove

Dax
30 September 2025

Piove leggero Piove sul mondo intero Sulle lacrime Sul sudore Sulle iniquità Sulle vittorie e le sconfitte Piove Su ciò che resta di noi I sogni, le speranze Piove, bagnando i visi I capelli, gli occhi I sorrisi Piove a catinelle Sommergendo la violenza Irrorando le cose belle Piove perché ci [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

7
7
26

La Selva Oscura: l'armata silenziosa (1/2)

30 September 2025

Un osservatore esterno avrebbe scambiato Hell H1 per un buco nero. In realtà si trattava di un gravidisguise, una struttura gravitazionale artificiale progettata per imitare una singolarità. Il campo gravitazionale divergeva sulla superficie di una sfera, ma all’interno era approssimativamente [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

4
3
33

Ciak! Si scrive! "Neverland - Un sogno per la vita"

29 September 2025

Segnaliamo la pubblicazione sulle pagine del blog di un nuovo articolo. Chiunque può accedervi cliccando il link BLOG in home-page. Invitiamo alla lettura e al commento in calce allo stesso. Buona visione! Lorenzo Aaron

Tempo di lettura: 30 secondi

2
2
21

Lee

Tentativo di poesia stile Rara avis, utente come noi, che mi ricorda le iniziali dei personaggi di Stan Lee

29 September 2025

Lungo le larghissime lande limone, liturgiche lagne librate lentamente da una lingua lussuriosa. Limo lastre di lavagna. Laccando lunghe listelle là, ove latitanti lombrichi hanno lasciato linee lievi. Locandomi con lascività una lente di lavorazione latina. La lettura di lettere su lanterne [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

5
9
40

Martha

la vita non è solo rosa

29 September 2025

Martha viveva con la sua famiglia in una regione isolata dell’Ohio. Una terra arida e battuta dal vento, ma nonostante i grandi disagi, il padre si ostinava a volerla coltivare. Erano arrivati in quella terra dopo un viaggio di molti mesi, partiti dall’Irlanda, decisi a stabilirsi in America per [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Ondine: Volevo concludere dicendo che mi resterà dentro questa storia, ma temo [...]

  • Paper♂️perAbitudine: Ogni tanto dovrei scrivere anche io una storia pratica e quotidiana come questa. [...]

18
20
101

Una macchina a pois

We love a coloured world

28 September 2025

"Pochi sono quelli che osano avere una macchina gialla. Ancor di meno i temerari che acquistano un'auto di colore verde pisello. Ma una carrozzeria a pois può sembrare a tanti un concetto tanto folle da poter essere preso in considerazione solamente se distesi sul lettino di uno strizzacervelli, [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

Torna su