15 Aprile 2058: è il compleanno di Marco svegliato dalla voce di Delphy, l'umanoide tuttofare che già è alle prese con un tostapane appena acceso e in attesa di abbrustolire due fette di pane in cassetta.

 

La voce di Marco è ancora imbrattata di sonno ma sufficentemente chiara per impartire ordini.

 

"Apriti sesamo".

 

Le tende di casa si schiudono come tulipani all'alba e lasciano entrare la luce del giorno. Letizia apre gli occhi mentre il giovane marito infila le ciabatte e cammina diritto verso la cucina. Delphy rileva il breve tragitto percorso dall'uomo e il riproduttore vocale si attiva.

 

"Che dici Marco, preparo il caffè?"

 

Basta un pollice alzato per attivare un carillon elettronico collegato all'umanoide via etere. Al posto della ballerina che impazzava agli inizi del secolo precedente, ora ci sono due tazzine bianche, candide, riempite in pochi secondi con acqua bollente e una miscela di arabica che sprigiona un aroma stuzzicante.

 

"Letizia... Il caffè! Delphy tra poco disfa il letto, dovrebbe essere già in lavanderia con le federe e le lenzuola pulite da..."

 

"E che ppalle! Un giorno di questi sai che gli faccio a quel coso? Lo prendo a calci in culo, lo faccio volare fuori dalla finestra e dormo fino a mezzogiorno."

 

"Ammoreeee... quanto mi piaci quando ti svegli così incazzata. Allora sto caffè?"

 

Letizia raggiunge Marco, in cucina. Cerca una coccola di incoraggiamento per iniziare una giornata di lavoro piuttosto intensa.

 

"Cazzo, ma secondo quei deficienti degli anni '20 non avremmo dovuto passare le giornate tra una palestra e un cocktail da ciucciare tra amici annoiati, magari ai bordi di una piscina olimpionica scaldata da un reattore nucleare a fusione?"

 

"Se ti riferisci ai giornali e alle chat dell'epoca... però è stato interessante calarsi nei panni dei nonni che si cacavano addosso, spaventati dall'intelligenza artificiale."

 

“Qualcosa comunque l'hanno azzeccata."

 

Letizia volge lo sguardo verso una piccola palla illuminata prima di proseguire.

 

"Alexa! Raccontami una storia horror di... 10 minuti. Uno splatter giusto per iniziare la giornata con la tensione giusta.”

 

Marco scuote la testa e ride sotto i baffi. Intona un ritornello e guarda la moglie negli occhi.

 

"Non cambi mai, non cambi mai non cambi mai, proprio ma a a a i..."

 

"Mina. 1972."

 

"Vaffanculo Delphy. Non dovevi essere in lavanderia per preparare federe e lenzuola pulite?"

 

"Oggi è mercoledì. Mancano 23 ore e 57 secondi al consueto cambio settimanale. Posso fare qualcosa per la signora Letizia?"

 

"Lascia perdere... latta!"

 

La donna allunga una mano e estrae da un cassetto un pacchetto incartato, nascosto da una pila di tovaglie e canovacci."

 

"Buon compleanno amore!"

 

Marco è raggiante. La bacia sulla guancia. Indugia e poi spacchetta curioso l'involucro.

 

"Grazie! Noooooo... ma è bellissimo... Il Juke box universale della Ricordi!"

 

"Niente più abbonamenti o apertura dell'app e cose così. Dai, prova. Ah... si chiama Juke."

 

Marco osservava rapito i colori sgargianti del piccolo oggetto. È la riproduzione miniaturizzata di un jukebox degli anni '60. Si leggono persino le etichette che riportano i nomi dei cantanti dell'epoca: Peppino di Capri, Little Tony..."

 

Letizia lo guarda divertita.


"Dai rompiballe. Vuoi provare o no?"

 

"Un attimo... devo riprendermi! Dunque, Juke: Una carezza della sera!"

 

Subito dopo la voce dei New Trolls si diffonde per la cucina e a Marco viene il magone."

 

"Capperi, la canticchiava sempre il nonno. A me piaceva ascoltarlo mentre mi portava al parchetto per giocare con Fuffy."

 

A Letizia cade l'occhio sul quadrante luminoso che scandisce i secondi dall'anta del frigorifero.

 

"Uh... quasi le nove! Mi lavo la faccia e raggiungo Nives in Coworking. Abbiamo una call alle 10 con il grande capo dottor Girolamo Bertucci e un probabile cliente: Robotaxy Condorelli."

 

"Quello che ha fatto i soldi con i torroncini?"

 

"Oh yes! Il trisavolo. Il nipote invece ha fondato la prima flotta italiana di taxy a guida autonoma. Mille e duecento dipendenti per fare concorrenza a cinesi e americani. E un indotto che la Fiat di cent'anni fa nemmeno se lo sognava. Sta già pensando ai micro elicotteri per consegne a medio raggio e il pattugliamento stradale..."

 

"Lasciami indovinare il resto della storia. Poiché servono chip e sensori connessi al Cloud Computing della Bertucci Net Resolving... chi hanno incaricato di  vendere il servizio a Condorelli? La mia mogliettina incazzata. Giusto?"

 

"Si. Medardo, la piattaforma cognitiva per gestire le vendite è stata un flop. E così siamo tornati al bipede implume, meno informato ma più empatico. D'altronde… pensa a come ti sentiresti se stasera, spaparazzandoti sul divano, cadresti dritto sulle ginocchia di Delphy..."

 

L'umanoide si attiva come risvegliato all'improvviso.

 

"Posso fare qualcosa per la signora Letizia?"

 

Il pollice verso della donna interrompe seduta stante la comunicazione.

 

"Santo cielo... le nove e cinque!"

 

Questa volta è Marco che si dà una mossa.

 

"Beata te che scendi le scale e sei in Coworking. Io invece..."

 

"Beh... potevi proseguire la tua attività di personal trainer e iniziare alle 11 del mattino. E invece..."

 

Marco ha infilato la giacca e già ha un piede fuori dalla porta.

 

"Invece tuo marito ora progetta ambienti olografici. Mica pizza e fichi. Sto personalmente testando una pet communication che permette a un cucciolo solo e smarrito in un anonimo appartamento di Milano di connettersi con il suo padroncino impegnato a Roma e tirarsi su il morale. Voce e materializzazione virtuale meglio dell'originale, una bomba. E senza antiquariato come visori ingombranti o Google glass. Ciao, a stasera."

 

Letizia poco dopo raggiunge Nives. Condividono con altre persone un locale dell'edificio adibito al coworking. L'amica sfoglia una vecchia rivista digitalizzata. Un click, una pagina. 

 

"Buongiorno cari."

 

"Ciao. Sai Lety che dicevano di noi negli anni 20?"

 

"Si si. Che nessuno avrebbe lavorato o quasi, che noi italiani ci saremmo estinti per l'immigrazione incontrollata, che in 54 minuti ci saremmo spostati da Londra a New York attraverso un tunnel oceanico, sparati come missili ipersonici da una città all'altra..."

 

"E che saremmo stati più stupidi delle capre, idioti buoni solo a premere pulsanti per calcolare quanti fa 2 + 2."

 

"Chi, loro? Quelli che... viva l'Europa unita poi ognuno si fa i cazzi suoi? Quelli che... viva il green ma costa troppo? Quelli che... per pagare un asilo nido o sistemare un anziano si vendevano l'appartamento? Quelli che il nucleare grazie no, lo compro dalla Francia? E il petrolio che non posso comprare dalla Russia lo acquisto in India che lo compra dalla Russia? Ma dai!"

Tutti i racconti

0
0
1

Non so perché lo faccio

03 October 2025

Non lo so perché lo faccio. Mi sveglio presto, alle 5. Ma perchè? - Ah, sì. Devo andare al lavoro. Ma perchè? - Per guadagnare i soldi. Ma perchè? - Per avere dei soldi. Ma perchè quello è importante? - Per comprare, che necessito. Ma perchè devo necessitare qualcosa? - Per poter mangiare, vestirmi, [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

0
0
1

La fotografia 2/2

03 October 2025

La lama tra le vostre mani. Con uno strappo disperato riesci a spingerla verso l’alto: il colpo non cade. L’assassino vacilla, ti guarda con disprezzo. “Hai rovinato tutto. Senza il gesto non c’è storia. Nessuno ha mai potuto fermare Napoleone nella Storia prima che compisse il suo destino, né [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

4
2
16

Il mostro (2/2)

Seconda parte

02 October 2025

Era ormai mattina e la nebbia leggera sulle colline pisane rivolte verso Firenze scendendo a valle rendeva la visibilità molto incerta, così Giorgio, anche se terribilmente ansioso di mettere fine alla sua angoscia, era costretto a procedere a bassa velocità e con cautela. Alla fine raggiunse il [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

2
7
21

La fotografia 1/2

02 October 2025

Il formato della fotografia è rettangolare, sviluppato in verticale. Lo sguardo, catturato dalla cornice, entra senza esitazioni nell’interno di un appartamento cittadino. Le superfici sembrano innocue: porte verniciate di bianco, pavimenti rivestiti da piastrelle decorate con discreta eleganza. [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

8
8
36

La Selva Oscura: l'armata silenziosa (2/2)

01 October 2025

Trascorsero altri due cicli. Secondo il sistema di misurazione del tempo in uso sulla Terra, correva l’anno 2038. Felipe II diede l’ordine tanto atteso: «Cancelleremo una delle loro città, New York la chiamano, con una cannonata fotonica. Poi daremo le nostre condizioni». I terrestri scrissero [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Lawrence Dryvalley: il nemico del mio nemico è mio amico, quindi questo futuristico Francis [...]

  • Luigia: Ormai pollicio prima di leggere. Bello tanto.

2
1
21

Il mostro (1/2)

Prima parte

01 October 2025

Giorgio era finalmente arrivato a destinazione: carcere di Volterra, ala di massima sicurezza. Avevano chiuso il presunto mostro in una cella a prova di ogni tentativo di evasione, considerando che se era davvero lui il responsabile dei cinque omicidi commessi, la polizia si trovava davanti a [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

5
9
37

Piove

Dax
30 September 2025

Piove leggero Piove sul mondo intero Sulle lacrime Sul sudore Sulle iniquità Sulle vittorie e le sconfitte Piove Su ciò che resta di noi I sogni, le speranze Piove, bagnando i visi I capelli, gli occhi I sorrisi Piove a catinelle Sommergendo la violenza Irrorando le cose belle Piove perché ci [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

7
7
25

La Selva Oscura: l'armata silenziosa (1/2)

30 September 2025

Un osservatore esterno avrebbe scambiato Hell H1 per un buco nero. In realtà si trattava di un gravidisguise, una struttura gravitazionale artificiale progettata per imitare una singolarità. Il campo gravitazionale divergeva sulla superficie di una sfera, ma all’interno era approssimativamente [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

4
3
33

Ciak! Si scrive! "Neverland - Un sogno per la vita"

29 September 2025

Segnaliamo la pubblicazione sulle pagine del blog di un nuovo articolo. Chiunque può accedervi cliccando il link BLOG in home-page. Invitiamo alla lettura e al commento in calce allo stesso. Buona visione! Lorenzo Aaron

Tempo di lettura: 30 secondi

2
2
21

Lee

Tentativo di poesia stile Rara avis, utente come noi, che mi ricorda le iniziali dei personaggi di Stan Lee

29 September 2025

Lungo le larghissime lande limone, liturgiche lagne librate lentamente da una lingua lussuriosa. Limo lastre di lavagna. Laccando lunghe listelle là, ove latitanti lombrichi hanno lasciato linee lievi. Locandomi con lascività una lente di lavorazione latina. La lettura di lettere su lanterne [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

5
9
40

Martha

la vita non è solo rosa

29 September 2025

Martha viveva con la sua famiglia in una regione isolata dell’Ohio. Una terra arida e battuta dal vento, ma nonostante i grandi disagi, il padre si ostinava a volerla coltivare. Erano arrivati in quella terra dopo un viaggio di molti mesi, partiti dall’Irlanda, decisi a stabilirsi in America per [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Ondine: Volevo concludere dicendo che mi resterà dentro questa storia, ma temo [...]

  • Paper♂️perAbitudine: Ogni tanto dovrei scrivere anche io una storia pratica e quotidiana come questa. [...]

18
20
100

Una macchina a pois

We love a coloured world

28 September 2025

"Pochi sono quelli che osano avere una macchina gialla. Ancor di meno i temerari che acquistano un'auto di colore verde pisello. Ma una carrozzeria a pois può sembrare a tanti un concetto tanto folle da poter essere preso in considerazione solamente se distesi sul lettino di uno strizzacervelli, [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

Torna su