Immerso nel verde di una tenuta ben curata e odorosa di salmastro, vista la vicinanza del mare, l’albergo era rinomato per la quiete che poteva offrire ai suoi clienti. Un’oasi di pace a cinque stelle racchiusa fra il mare e la non lontana città. Laura muovendo lentamente i passi su per le scale si stava recando nella sua camera situata lontano da quelle degli ospiti. In quel momento non desiderava altro che potersi distendere sul letto, era inebetita dalla stanchezza. Aveva dovuto affrontare una giornata infernale. C’era stato l’arrivo contemporaneo di diversi bus provenienti dalla Germania e un centinaio di turisti si erano riversati nella hall smaniosi di iniziare subito le brevi vacanze. I tedeschi, lei lo sapeva bene, erano la peggior specie di turisti che un hotel poteva desiderare. Sempre puntigliosi nel pretendere servizi, poco inclini a elargire mance al personale e a consumare degli extra e usufruire di servizi che non fossero compresi nel prezzo. Laura come responsabile e direttrice del personale si era barcamenata per accontentare tutti. Per lei era vitale darsi da fare. Questo era l’ultimo di una lunga serie di strutture nelle quali aveva lavorato e dalle quali, poi, si era dovuta dimettere. Era rimasta tutto il giorno in piedi saltando anche il pranzo, per mettere ordine in quella bolgia e sopperire ai soliti inconvenienti che si venivano a creare. Era stanca, abbattuta e depressa. Aveva lottato come un’ossessa per ottenere quel posto di rilievo nell’ambito di una struttura a cinque stelle e in cuor suo non pensava mai di dover faticare tanto. Pensandoci, forse lei lavorava più dei camerieri o dei facchini, almeno per loro la fine del turno di lavoro significava poter andare a riposarsi, lei invece doveva occuparsi anche della parte logistica e burocratica; controlli, sistemazioni improvvise, dialogare con le forze dell’ordine, preparare i menù differenziati, parlare con i fornitori per cercare di ottenere materiale di prima scelta e soprattutto lunghe ed estenuanti trattative per strappare prezzi adeguati. Stava salendo quelle scale come se stesse andando al patibolo, un passo dopo l’altro, lentamente e con fatica. Il suo alloggio era al quarto piano nell’ala riservata al personale dove, non c’era ascensore. Dopo varie soste per riprendere fiato, arrivò alla porta della sua stanza, non fece in tempo a entrare e a togliersi le scarpe che già era distesa sul letto, senza nemmeno spogliarsi. Restò in quella posizione a lungo fino a quando per evitare di addormentarsi così, si scosse e iniziò a spogliarsi. Aveva bisogno urgente di un bagno caldo. Sentiva addosso ancor quel miscuglio di odori che, quella moltitudine di vecchie signore dai capelli bianchi e con quegli orrendi, improbabili, pantaloncini corti di vario colore, portava addosso. Una puzza che nascondeva al suo interno acqua di colonia a buon mercato, profumi costosi, borotalco e sudore. Quei gruppi di anziani arrivavano direttamente dalla Germania e fare un viaggio di molte ore sotto il sole in un bus, per quanto potesse essere confortevole, non era uno scherzo. Adesso era nuda e andò in bagno ad aprire l’acqua della vasca. Voleva sentire su di sé il caldo abbraccio dell’acqua bollente, la doccia per quella sera particolare non era utile. Nel passare davanti lo specchio, vide il suo corpo riflesso e si fermò un attimo a osservare. Lo sguardo cadde subito su quel piccolo rigonfiamento ai lati, sui fianchi. Nonostante lo stress di un lavoro snervante, stava mettendo su qualche chilo di troppo.  Il corpo dava segni di cedimenti, era ancora una donna attraente, ma qualche capello bianco apparso all’improvviso e quei rotolini ai fianchi raccontavano di un cambiamento in corso. Si stava avvicinando a una età particolare per una donna. La maturità coincideva spesso con la fine dei cicli e questa prospettiva l’atterriva. Inseguendo la chimera di una carriera esaltante aveva trascurato il lato sentimentale e non aveva mai speso molto del suo tempo per le faccende amorose. Mai sposata finora e, nessun figlio. Sapeva di aver rinunciato di sua volontà alla gioia di essere madre e nei  momenti di sconforto come questa sera, risentiva della sua vita dispersa in una corsa al raggiungimento di futili traguardi. Non sapeva come avrebbe reagito il suo magnifico corpo che tante gioie e dolori le aveva procurato. A causa di quel suo corpo piacente, sensuale, la sua vita era stata costellata da molte esperienze, purtroppo, non tutte positive, anzi, quasi tutte fallimentari e ogni volta il prezzo in termini di delusione e di dolore era stato pesante. S’immerse nell’acqua scivolando lentamente fino a coprirsi tutta. I sali profumati che aveva sciolto davano un colore leggermente rosato all’acqua e sprigionavano un delicato profumo di fresia, il suo fiore preferito. Il caldo abbraccio le procurò un brivido che la fece gemere di piacere, la sensazione di benessere che stava provando era sublime. Chiuse gli occhi e i pensieri cominciarono a fluire nella sua mente. Ricordava la stessa situazione di adesso, lei ragazzina, nuda nella vasca mentre la nonna la lavava. Fin da piccola quella era un’ incombenza esclusiva della nonna. La madre costretta dal lavoro non aveva mai abbastanza tempo per lei. Solo nei giorni festivi a volte la mamma le concedeva un attimo di attenzione. Anche quando cominciò a crescere e poteva fare da sola, la nonna insisteva nel volerla assistere, aveva la fissazione di provvedere al benessere della nipote. La cerimonia del bagno era anche motivo di lunghe chiacchierate, di raccomandazioni a volte estenuanti. Insisteva sui comportamenti da seguire fuori dalle mura domestiche e sulla gestione di quello che l’anziana donna considerava il patrimonio prezioso di ogni donna. Ricordava ancora le sue parole alle quali facevano eco quelle della madre.  “il mondo, figlia mia, è un posto pericoloso, ci sono pericoli a ogni angolo e tu devi stare attenta, occhi aperti e, soprattutto conserva questa tua bellezza, non cedere alle lusinghe. Anche se tu non lo vedi ricorda che il Signore ti osserva, resisti alle tentazioni, alle parole dolci degli uomini. Loro vogliono solo una cosa da noi donne, quando l’hanno avuta, perdono ogni interesse.”

Tutti i racconti

0
0
1

Non so perché lo faccio

03 October 2025

Non lo so perché lo faccio. Mi sveglio presto, alle 5. Ma perchè? - Ah, sì. Devo andare al lavoro. Ma perchè? - Per guadagnare i soldi. Ma perchè? - Per avere dei soldi. Ma perchè quello è importante? - Per comprare, che necessito. Ma perchè devo necessitare qualcosa? - Per poter mangiare, vestirmi, [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

0
0
1

La fotografia 2/2

03 October 2025

La lama tra le vostre mani. Con uno strappo disperato riesci a spingerla verso l’alto: il colpo non cade. L’assassino vacilla, ti guarda con disprezzo. “Hai rovinato tutto. Senza il gesto non c’è storia. Nessuno ha mai potuto fermare Napoleone nella Storia prima che compisse il suo destino, né [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

4
2
16

Il mostro (2/2)

Seconda parte

02 October 2025

Era ormai mattina e la nebbia leggera sulle colline pisane rivolte verso Firenze scendendo a valle rendeva la visibilità molto incerta, così Giorgio, anche se terribilmente ansioso di mettere fine alla sua angoscia, era costretto a procedere a bassa velocità e con cautela. Alla fine raggiunse il [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

2
7
21

La fotografia 1/2

02 October 2025

Il formato della fotografia è rettangolare, sviluppato in verticale. Lo sguardo, catturato dalla cornice, entra senza esitazioni nell’interno di un appartamento cittadino. Le superfici sembrano innocue: porte verniciate di bianco, pavimenti rivestiti da piastrelle decorate con discreta eleganza. [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

8
8
36

La Selva Oscura: l'armata silenziosa (2/2)

01 October 2025

Trascorsero altri due cicli. Secondo il sistema di misurazione del tempo in uso sulla Terra, correva l’anno 2038. Felipe II diede l’ordine tanto atteso: «Cancelleremo una delle loro città, New York la chiamano, con una cannonata fotonica. Poi daremo le nostre condizioni». I terrestri scrissero [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Lawrence Dryvalley: il nemico del mio nemico è mio amico, quindi questo futuristico Francis [...]

  • Luigia: Ormai pollicio prima di leggere. Bello tanto.

2
1
21

Il mostro (1/2)

Prima parte

01 October 2025

Giorgio era finalmente arrivato a destinazione: carcere di Volterra, ala di massima sicurezza. Avevano chiuso il presunto mostro in una cella a prova di ogni tentativo di evasione, considerando che se era davvero lui il responsabile dei cinque omicidi commessi, la polizia si trovava davanti a [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

5
9
37

Piove

Dax
30 September 2025

Piove leggero Piove sul mondo intero Sulle lacrime Sul sudore Sulle iniquità Sulle vittorie e le sconfitte Piove Su ciò che resta di noi I sogni, le speranze Piove, bagnando i visi I capelli, gli occhi I sorrisi Piove a catinelle Sommergendo la violenza Irrorando le cose belle Piove perché ci [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

7
7
25

La Selva Oscura: l'armata silenziosa (1/2)

30 September 2025

Un osservatore esterno avrebbe scambiato Hell H1 per un buco nero. In realtà si trattava di un gravidisguise, una struttura gravitazionale artificiale progettata per imitare una singolarità. Il campo gravitazionale divergeva sulla superficie di una sfera, ma all’interno era approssimativamente [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

4
3
33

Ciak! Si scrive! "Neverland - Un sogno per la vita"

29 September 2025

Segnaliamo la pubblicazione sulle pagine del blog di un nuovo articolo. Chiunque può accedervi cliccando il link BLOG in home-page. Invitiamo alla lettura e al commento in calce allo stesso. Buona visione! Lorenzo Aaron

Tempo di lettura: 30 secondi

2
2
21

Lee

Tentativo di poesia stile Rara avis, utente come noi, che mi ricorda le iniziali dei personaggi di Stan Lee

29 September 2025

Lungo le larghissime lande limone, liturgiche lagne librate lentamente da una lingua lussuriosa. Limo lastre di lavagna. Laccando lunghe listelle là, ove latitanti lombrichi hanno lasciato linee lievi. Locandomi con lascività una lente di lavorazione latina. La lettura di lettere su lanterne [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

5
9
40

Martha

la vita non è solo rosa

29 September 2025

Martha viveva con la sua famiglia in una regione isolata dell’Ohio. Una terra arida e battuta dal vento, ma nonostante i grandi disagi, il padre si ostinava a volerla coltivare. Erano arrivati in quella terra dopo un viaggio di molti mesi, partiti dall’Irlanda, decisi a stabilirsi in America per [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Ondine: Volevo concludere dicendo che mi resterà dentro questa storia, ma temo [...]

  • Paper♂️perAbitudine: Ogni tanto dovrei scrivere anche io una storia pratica e quotidiana come questa. [...]

18
20
100

Una macchina a pois

We love a coloured world

28 September 2025

"Pochi sono quelli che osano avere una macchina gialla. Ancor di meno i temerari che acquistano un'auto di colore verde pisello. Ma una carrozzeria a pois può sembrare a tanti un concetto tanto folle da poter essere preso in considerazione solamente se distesi sul lettino di uno strizzacervelli, [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

Torna su