Ho paura. Mi sembra che tutti non mi vogliano bene. Mi sento solo. È una mia profonda impressione, quando papà viene a prendermi da mamma perché vuole stare un po' con me. Ma ogni volta lo sento sempre più distante, sprofondato nei suoi pensieri e con un sorriso spento. E poi mamma che vive con il suo compagno...come ha mai potuto dimenticare mio padre, quando da piccoli andavamo assieme al mare ed io mi divertivo tanto fra le onde fresche del mediterraneo e percepivo il calore della  famiglia, che vegliava su di me. Ora mi ritrovo in due famiglie che non sento più mie. Come se vivessi al limite della storia, su un filo di equilibrista che diventa sempre più fragile da avere paura di romperlo. Ed in questa continua confusione i giorni passano secondo un copione concordato da un giudice nel rispetto dei miei diritti di bambino. Ma quali diritti? Non se lo sono chiesti quanta sofferenza c'è in un bambino quando vede disgregarsi quella famiglia che pensava sacrario di un amore? Se lo sono mai chiesti gli attori di questa farsa quanto dolore c'è nel cuore di un bambino quando sa che papà vive con un'altra donna e la mamma con un altro compagno? È come se mi fosse crollato il mondo addosso. Tutti mi dicono che può succedere, che un rapporto tra due esseri umani si può deteriorare... Ma allora era meglio non sposarsi, non progettare una famiglia, mettendo al mondo un figlio per poi ripudiarlo, facendolo diventare oggetto scomodo. Può succedere ! intanto io mi lecco le ferite che non si rimarginano mai,che sempre più si aprono nell'anima facendomi considerare la vita uno scherzo di probabilità. È la rabbia mi cresce nel cuore. È un nonsochè di disarmonico mi ottenebra l'anima. eppure  che male ho mai fatto io? Sono qui e chi mi dovrebbe amare dice di amarmi ma orienta i suoi sguardi verso altri, dice di custodirmi ma quando sono malato non c'è, quando mi deve firmare la giustificazione per la scuola non esiste. Io sono il frutto del loro amore che non esiste più. E cammino a testimoniare ciò che non esiste. Mi sento un Mattia Pascal senza identità. Eppure mi sento respirare, mi sento il cuore sussultare, mi sento nervoso nei momenti di riflessione. Forse per poter superare questa mia condizione dovrei imparare ad amare incondizionatamente, il giudice che mi ha sentenziato, l'assistente sociale che mi ha coccolato, i miei compagni che mi hanno capito, i miei genitori che mi hanno messo al mondo ma si sono dichiarati incapaci di amarsi. Non posso, non posso essere il frutto di un rapporto di una sera. Devo imparare ad amare per poter trovare amore. Devo imparare ad amare.

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📝 A Giada

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Destabilizzazione (1/3)

26 June 2025

Mattia si stira. Pensa alla giornata che inizia. A volte l'ultimo sonno è angosciante. Giulia si è già alzata e sta trafficando in cucina. Non si preoccupa di far rumore. È l'ora di alzarsi. Mattia avrebbe voglia di un viaggio oltreoceano ma tra un'ora deve essere sul tram per il lavoro. Il lavoro [...]

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Tempi moderni

25 June 2025

C.K. svoltò frettolosamente l’angolo e si bloccò osservando contrariato i due marciapiedi del vicolo. «Ci risiamo di nuovo» mormorò rivolto a sé stesso. «Comincia a diventare un problema!» Girò sui tacchi e proseguì a passo veloce sulla strada principale in mezzo alla folla dell’orario di punta. [...]

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Le Sorelle: l’ira di Caterina 4/4

25 June 2025

L’indomani mattina Giulio si svegliò di soprassalto. Aprì gli occhi e le trovò tutte lì, in piedi intorno al suo letto. Nessuna parlava, ma lo osservavano con attenzione, come se lo stessero pesando con lo sguardo. La prima a rompere il silenzio fu Caterina. «Come ti chiami?» «Giulio». «Da dove [...]

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Laguna rossa

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24 June 2025

Sentivo il sangue tra le branchie perforanti d’inchiostro rosso cadaverico SentIvo il sangue immerso in quella doccia rinchiusa accasciata a terra immobile I miei occhi risvegliandosi sfocati di una luca fioca non credevano a quello che stava accadendo. violenza chiama violenza violenza [...]

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Le Sorelle: l’ira di Caterina 3/4

24 June 2025

Capitolo 3: L'uomo dagli occhi gentili Il villaggio sembrava respirare con un ritmo più lento. L’aria era tersa, il cielo chiazzato di nuvole bianche, leggere come farina setacciata. Il suono regolare della sega nella bottega del falegname, il tintinnare dei secchi alla fontana e lo scricchiolio [...]

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23 June 2025

La scrittura, intesa come sistema di segni utilizzato per rappresentare la lingua parlata, ha avuto un'evoluzione significativa nel corso dei millenni, partendo dalle forme più primitive fino ad arrivare ai sistemi alfabetici moderni. Questo processo è stato influenzato da vari fattori, tra cui [...]

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Le Sorelle: l’ira di Caterina 2/4

23 June 2025

Capitolo 1: Il villaggio Il mattino saliva piano dal fondo della valle, portando con sé l’odore di legna bruciata e di pane in cottura. Le case del villaggio erano basse, annerite dal fumo, con i tetti rabberciati e le imposte ancora chiuse. Ma non c’era silenzio. Non era un villaggio morto. [...]

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Le Sorelle: l’ira di Caterina 1/4

22 June 2025

Prologo Campo militare austro-ungarico – Tenda dello Stato Maggiore Il telo della tenda si gonfiava appena, sfiorato da un vento freddo. All'interno, tre ufficiali sedevano attorno a un tavolo ingombro di mappe. Il giovane soldato davanti a loro tremava. L'uniforme era lacera, la fasciatura all'avambraccio [...]

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Il Natale è una cosa per grandi

22 June 2025

Nel buio della sua stanza, il bambino, o meglio, quello che fino a poco tempo prima era un bambino, fissava il soffitto. Dal soggiorno arrivavano voci smorzate, risate adulte che sembravano voler convincere loro stesse della propria allegria. Aveva chiuso gli occhi da tempo, ma non dormiva. Sapeva [...]

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Oltre la nebbia(2/2)

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Sophia non si piegava. Aveva capito che l’ignoranza non era solo mancanza di conoscenza: era una difesa, una paura profonda del cambiamento. La nebbia proteggeva Villacava. Difendeva dal rischio di scoprire che esisteva qualcosa di più grande e più complesso oltre i suoi vicoli ciechi e i confini [...]

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