Un’ora dopo, al bar, seduto al solito tavolino con vista sulle scale dell’entrata, Sandro legge l’edizione cartacea del suo giornale preferito e non si accorge che una bella signora è appena scesa e si dirige verso di lui, da dietro gli mette le mani sul viso e gli domanda: «Chi sono?»

«Troppo facile, Laura, la ex del mio amichetto!»

«Come cavolo hai fatto?»

«Tutte le volte che mi toccavo lo facevo pensando alla tua voce, a dodici anni mi hai fatto scoprire a cosa serviva quel coso davanti, oltre che per pisciare, ho ancora l’imprinting, anche se mi hai tradito con Carlo»

«La Bestia?»

«Lo so che non vuoi vederlo, siete divorziati da trent’anni»

«Chi te l’ha detto?»

«Lui, un’ora fa»

«È qui??? Porco cavolo, ho scelto la giornata sbagliata per la visita ai luoghi del passato!»

«Anche lui l’ha fatto per lo stesso motivo, avete sempre gli stessi pensieri, anche lui non si ricordava che giornata è oggi»

«È vero, non ci avevo proprio pensato, è stato bello… o quasi… rivederti, ma devo proprio andare a cercare mia nipote nella nostra solita cabina»

Carlo si avvicina, vede che il suo amico sta rimorchiando una bella donna, si affianca, la riconosce…

«Laura, che ci fai qui?»

«Beh, facile! Per lo stesso motivo tuo, non ricordavo che giorno è oggi, scusa, vorrete ripensare al passato, io vado nella mia cabina… quella dei miei, ora è di mia nipote, vado a farle compagnia»

S’incammina sul vecchio lastricato centrale, dopo dieci metri, all’unisono: «Laura!»

Si gira, guarda Carlo con curiosità ma è Sandro a Parlare: «Sono sempre stato il terzo incomodo con voi, se iniziavate a guardarvi in un certo modo, capivo subito che dovevo trovare qualcosa da fare ma molto molto lontano, più di Shrek, poco fa ho rivisto quella luce tra di voi, non mi raccontate cazzate, ancora siete quelli di quarant’anni fa, dovete solo ritrovarvi, mandate affanculo le vecchie ruggini, pensate a cosa vi teneva legati indissolubilmente, se siete qui è perché non avete trovato nessuno che vi sia complementare, ora per orgoglio volete morire soli? Guardate che è brutto non avere una persona amata con cui arrivare alla fine, sperando in ogni caso che succeda nello stesso momento, io purtroppo non ho avuto questa fortuna, un maledetto cancro mi ha privato della felicità, non fate gli stronzi, parlatevi, poi se non succede niente potete crepare tra l’indifferenza generale, in ogni caso a nessuno fregherà nulla! Provate, cazzo!»

Si guardano indecisi, il maschietto è il primo ad affrontare il discorso: 

«Appena vedevi che ero io a chiamarti, staccavi il cellulare, ti ho odiato, io ti cercavo per parlare, per capire»

«Era quel bastardo con cui sono stata per un piccolo periodo, appena vedeva che eri tu, mi attaccava, anche se eri solo tu volevo ucciderlo!»

«Eri proprio una donnetta, se permettevi di farti fare quello»

«L’ha fatto solo due volte, poi l’ho eliminato dalla mia vita»

«In ogni caso non mi hai mai richiamato!»

«Non sapevo cosa dirti, in ogni caso ero ancora incazzata!»

Sandro interviene mentre se ne va: «Siete irrecuperabili, ma chi v’ha cercato? Stavo tanto bene per i cazzi miei, una settimana di libertà e due vecchi coglioni decrepiti che battibeccano, ma mi pagano per starvi a sentire?» e si dirige alla spiaggia, Carlo, all’inizio sottovoce, poi infervorato: «È tutto vero, ho provato qualche volta a chiamarti, ma tu, o chi per te, attaccavi e quindi lo stupido orgoglio mi ha bloccato, ci siamo detti tante cazzate, ma non ho più trovato una donna che mi capisse al primo colpo, che finisse le mie frasi come Qui, Quo e Qua, che ridesse ad ogni battuta, anche la più cretina, forse inconsciamente oggi sono venuto qui apposta, sembrava una speranza cretina, invece ha funzionato… o no?»

La donna si avvicina: «Parlerò solo in presenza del mio avvocato… oppure nella nostra duna a sinistra della spiaggia»

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