Cara Carla,
                      Ci sono cose di me che non ti ho mai rivelato. Per pudore. Riguardano la mia famiglia, la mia vita.
                      Mia madre, come tu sai, è mancata quasi tre mesi fa. Mi ha consentito di essere quello che sono. Nel bene e nel male. Ma le parole non possono colmare il vuoto che esisteva fra di noi.
                      Mio padre: sei mesi dopo la mia nascita sparì. Per quello che ne so, un insanabile conflitto caratteriale e di principio lo separò da mia madre. Poi, il silenzio. Non l’ho mai cercato. Ho fatto mio sin dall’adolescenza il dolore di mia madre nel parlarne. Ogni tanto sfuggiva una parola, un’allusione. Niente di più.
                      Poi la morte. L’amarezza delle occasioni mancate, il vuoto.
                      L’imprevista mia esperienza della sofferenza in ospedale. La scoperta di una realtà familiare che non conoscevo, ma che confusamente immaginavo. O sognavo?
                      Mi dicesti che era cominciata la revisione della mia vita. Vero, come vero è stato il dolore seguente, lo sconcerto per l’ignoto, la rabbia per non riuscire a dare le parole giuste a quello che mi stava succedendo.
                      Ho anche incontrato un vecchio compagno di liceo, Ettore che è sacerdote. Mi ha raccontato della sua chiamata dal Padre. Ho bisogno anch’io di un padre. Se possibile da abbracciare.  E’ il mito privato al quale voglio dare un volto.
                      Manca qualcosa a questo mio scrivere. Mia madre aveva affidato le lettere tra lei e la sorella Anna a Rosa, la governante. Partono dal 1951 per arrivare sino al 1995. Rosa me le ha consegnate due giorni fa. Si era dimenticata di averle. Ho trovato qualche riferimento: per esempio, so che si chiamava Saverio e che era originario della provincia di Ancona.
                      Tuttavia non riesco a leggerle compiutamente. L’emozione mi prende, incontrollabile e disordinata. La speranza m’incanta e lacera. Uno stato di sospensione mi cattura e non riesco ad attaccarmi al realismo della vita. Ho bisogno che un altro le legga, le ordini, ne tragga la ragion d’essere.
                      Solo la tua capacità di donarsi e la tua intelligenza hanno la forza per affrontare questo magma.
Per uno di quei misteri insondabili della vita che si manifestano senza segni premonitori, ho intuito che il nostro frequentarci non è un rituale. E’ frutto di un’attrazione seducente, rischiosa e costante. Ha senso nel presente e scruta un futuro.
Ricordi? E’ nata sotto un temporale sopra un ponte, metafore delle nostre vite.
Hai un’importanza vitale: me l’ha detto il cuore che non può né vuole rinunciare alla tua unicità. Ha parlato con voce ferma, senza urlare e non lascia spazi a dubbi. Non solo suoni.  Anche luce per la verità. L’inconoscibile parola che mi ha dato vita, adesso è in me.
                      Solo tu hai la bellezza, l’allegria e l’incoscienza per entrare nella pazzia che governa il mio vivere. Solo tu puoi essere la sapiente regina e il complice incolpevole che danno senso al mio essere nel mondo.
                      Forse sarebbe stato più immediato attirarti in casa e …..parlare.
                      Noi sappiamo che le parole passano e si perdono. Ho voluto ricusare quest’assioma.
                     Queste righe siano per te un riferimento certo. Sublimano la felicità che abbiamo condiviso: il nostro castello su quest’Adige sempre nuovo.
                       Non m’importa se, sconcertata da quest’invocazione, le respingerai o le userai contro di me.
                   Questo sentimento vuole solo te. Ti sta chiamando.
                   Voglio progettare o “..revisionare..” come mi hai detto, ogni atomo della mia vita nella consapevolezza della tua presenza accanto.
                   Accompagnami nella vita con tutta te stessa.
                    Non ho altre parole.
 

Tutti i racconti

3
5
17

Debunker (1/4)

07 December 2025

Babbo Natale era intirizzito e di malumore. O meglio, lo era il Cogliati, in piedi, vestito da Babbo Natale, all’angolo tra Piazza Grande e Via Vittorio Emanuele II. Per fortuna, però, non si vedeva. La barba finta nascondeva tutto. Peccato prudesse come se dentro ci fosse una nidiata di pulci. [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Rubrus: MM: sotto le feste le storie si allargano come le pance. Queste sono 4 parti. [...]

  • BrunoTraven: Bello e divertentissimo Rubrus aspettiamo il seguito:))) notevole, like p.s. [...]

2
3
22

Il condominio 1/3

07 December 2025

Il rito dell’inquilino del piano di sopra era sempre lo stesso: lo sciacquone del bagno a scandire il tempo, le pantofole trascinate sul pavimento. Ogni sera, alle ventitré precise, quel suono monotono rassicurava Vittorio: il mondo là fuori era caotico, ma sopra di lui qualcuno seguiva ancora [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

2
4
36

C'era una volta Jorn, la sua casa, i suoi amici, la favola continua...

E adesso una casa museo per continuare a sognare

06 December 2025

Amici lettori, oggi vi porterò in un luogo speciale, un luogo posto in alto su una collina dalla quale si vede il mare, un luogo affascinante con una storia, anzi con più storie, un luogo da favola e come una vera favola questo racconto breve lo inizierò così. C'era una volta un artista nordico, [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • GiuliaCango: Bellissima ricostruzione della vita di questo artista danese che non conoscevo [...]

  • Rubrus: Oooh... e finalmente non si deve impazzire per cercare il link. Non conoscevo [...]

6
10
45

La vera ricchezza

Il ricordo e la saggezza di mia madre.

06 December 2025

Mia madre si chiamava Anna. Era una donna di grande saggezza e ha sempre avuto un approccio specifico nei confronti del denaro. Per lei non era altro che uno strumento, un mezzo per raggiungere il benessere e mai un traguardo. Da lei sempre presente ho appreso tante cose, anche il significato [...]

Tempo di lettura: 8 minuti

4
7
36

Il gilet giallo

05 December 2025

È passato tanto tempo e adesso ho la tua età di quando ci siamo visti l’ultima volta. Di quando ci siamo salutati in cima alla salita, quella che odiavi ma che affrontavi ogni volta come una sfida personale alla gravità — e forse anche alla vecchiaia. Me lo ricordo ancora: portavi un gilet giallo [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Dax: bello ma....si parla del padre ondel nonno del protagonista?Like

  • An Old Luca: Come scrive giustamente Paolo: impeccabile.
    Coinvolgente, scorrevole e [...]

5
9
62

Piccoli miracoli di Natale

05 December 2025

È la sera dell’antivigilia. Fuori fa un freddo assurdo, mentre nel terminal sembra di stare in una sauna. La ressa di chi parte per le vacanze o torna a casa dalla famiglia rende l’ambiente non solo estremamente rumoroso, ma anche soffocante. C’è tutto ciò che non desidero dopo una giornata di [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Walter Fest: Smoki, per "Lampo" intendesi, "guizzo, fulmine, saetta....insomma [...]

  • La Gigia: Ciao Smoki, complimenti per il racconto. Mi sono piaciuti i personaggi con [...]

3
10
38

Nulla Dies Sine Linea

04 December 2025

L’appuntamento era stato fissato per le due di quel pomeriggio. Naturalmente la mia ansia era cresciuta di ora in ora, proporzionalmente al bisogno di confrontarmi con lui. Arrivai al Café de Flore in larghissimo anticipo e, per provare ad ingannare l'attesa, mi accomodai ad uno dei tavolini [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

4
10
29

Volevo essere William Shatner 2/2

04 December 2025

A poco a poco, la leggerezza si spense. Gli amici cominciarono a evitarmi, stanchi di quel modo di fare che ormai appariva rigido e innaturale. Io non me ne accorgevo, o forse sì, ma non sapevo più come tornare indietro. Era come se quel ruolo mi fosse rimasto addosso, un’abitudine del corpo e [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • thecarnival: Grazie comunque mi fa piacere e moltissimo vi ispiri delle idee vuol dire che [...]

  • Lawrence Dryvalley: Lette le due parti e apprezzate. Anch'io ricordo le notti su Italia1 a [...]

4
6
39

In una parola, rassegnati.

03 December 2025

In una parola, rassegnati. Da quando sei cresciuta, il tuo carattere non cambierà, nessuno può realmente cambiare e se non ci credi, non prendertela con me ma con i numeri. La statistica ci insegna che nessuno cambia, sai? E gli strizzacervelli sono i primi a saperlo: lo sai che per ottenere una [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Maria Merlo: Stile deciso e buona gestione del tema scelto. Bravo.

  • ducapaso: Elena, Paolo, Spettatrice, Dax, Maria, grazie a tutti voi, ho apprezzato ognuno [...]

4
6
24

Volevo essere William Shatner 1/2

03 December 2025

Ricordo ancora quando accadde la prima volta, e come quel personaggio, o meglio, tutta quella mentalità, entrò nella mia vita. Era un pomeriggio come tanti altri e non avevo voglia di fare i compiti. Fuori il cielo era grigio; non avevo voglia di uscire e accesi la TV. Erano le 18, evidentemente, [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Rubrus: Qualche annetto fa anche io scrissi un racconto simile, ma più cupo. [...]

  • thecarnival: grazie del commento Rubrus;))) se trovi quel racconto sarei molto curioso;) [...]

7
10
43

Di stagista in stagista

Giu
02 December 2025

Giorno uno della mia presenza in azienda. Mi sistemarono in un angolo molto luminoso, proprio vicinissimo alla finestra per permettermi di avere la giusta luce quotidiana di cui avevo bisogno. Devo ammettere che mi piaceva molto la postazione che avevano scelto per me, avevo sentito dire che decisero [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

4
14
32

La Clorofilladinia

02 December 2025

“Vedrai” mi hanno detto gli amici, “prima o poi incontrerai una Clorofilladinia. A chi va ad abitare vicino al Secchia può capitare.” Ed eccola qui. Sale da me, entra in questa stanza passando dalla finestra. Non l’ho sentita sulle scale, e così oggi la conosco per la prima volta. L’ho vista attraversare [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

Torna su