Le risa dell’estate furono interrotte con gran fragore, in lontananza proruppe il motore dell’auto.

Lui era vulnerabile: intendeva riprendersela, spaccare la faccia al suo damerino, o , cancellarla dalla sua anima per sempre, con tanta foga così come l’aveva amata?!

Si fermò, i giri del bolide si abbassarono, il “trac” del freno a mano presagiva guai in vista. La portiera non voleva aprirsi, forse, non era ancora pronto: “né a riaverla né a perderla sul serio!”

Lei si voltò lentamente, sentì nell’aria un LUI furioso, furibondo, il SUO lui. Si preoccupò, nei suoi occhi si dipinse uno strano livore, appannato da una luce candida; in fondo l’aveva amato.

Per la prima volta, dopo tanto tempo, si ritrovarono “faccia a faccia”.

Il cuore indomito del ragazzo iniziò a battere forte, scalpitava. Ma la sua volubilità lo rese inerme. Non riuscì ad avere il suo confronto, andò via!

Tutto questo insorgere di sensazioni si risolse in un attimo, una brevissima quantità di tempo, un infinitesimo di vita. Eppure parve così lento il loro pensare, il loro essere.

Nell’istante medesimo in cui lui si allontanò, Lei avvertì una breve leggerezza che le oltrepassò la schiena, non era piacere, bensì sconfitta. Pensava di aver recato un torto al suo accompagnatore per essersi sentita così teneramente stupita e coinvolta.

Aveva cambiato vita, ma saperlo in agitazione per lei la spaventava,la eccitava. Aveva ,forse, paura di ricadere tra le sue braccia, tanto piacenti, quanto maledette. Ma si rassicurò, erano solo fantasie. Nessuno l’avrebbe scoperta! Sperava.

D’altro canto il volto di LUI si dipinse di viola, una rabbia lo percosse dall’interno fino alla punta estrema della spina dorsale. Era divenuto paonazzo quando l'aveva vista gesticolare da lontano, forse parlava male di lui, per tale motivo aveva imbracciato lo sterzo e corso lì, accanto lei. Sperava di avere il coraggio di prendere una decisione, il sentirsi in bilico lo tormentava.

Ma quella notte, forse, un varco si riaperse tra i due,ebbero la conferma che non si erano dimenticati!!! Palpitavano ancora l’una per l’altro. Sentivano il bisogno irresistibile di confrontarsi, di chiarire quelle emozioni che, così come li avevano uniti, li avevano anche distrutti. Il destino era stato nuovamente beffardo per loro.

D’altro canto: “Innamorarsi è dar vita ad una religione il cui dio è fallibile, ma non si smette mai di adorarlo”*

 

*citazione di Jorge Luis Borges

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