Bello, davvero bello! Alto, non senza un certo fascino, garbato nei movimenti e nell'incedere, occhi chiari, sopracciglia folte e capelli pochi, ma tenuti sapientemente cortissimi, quasi impercettibili...mi domando chissà se saranno morbidi o ispidi?
Beh con gli occhi chiari magari saranno sul biondo e quindi morbidi.
Pizzetto ben tenuto, denti bianchissimi sfoggiati in un sorriso svedese.
Grandi spalle da chi probabilmente ha fatto nuoto da ragazzino, magro ma non troppo.
Un bel cappotto tre quarti grigio, elegante, porta scarpe nere dal taglio classico, una ventiquattrore a tracolla, chissà forse un professore, o forse un medico, siamo vicini ad un ospedale forse esce da li o ci sta andando. Porta i guanti: mannaggia così non posso sapere se porta la fede e se il mio cercare il suo sguardo potrebbe venir apprezzato o ignorato. 
Di sicuro, se non è bacchettone, sarà lusingato in fin dei conti non sono da buttare... 
Bene andiamo nella stessa direzione, chissà magari anche lui prende la metro. 
Camminiamo assieme per un bel pezzo e siamo soli per strada, solo io e lui siamo quasi affiancati nel camminare, noto con un certo piacere che rallenta se il mio passo perde velocità, quasi mi aspettasse.
I miei passi sui tacchi alti somigliano di più ad una danza, il mio respiro si fa lento e profondo, le mie mani si muovono aggraziate scorrendo lente lungo la cerniera della borsa per  prendere l'abbonamento della metro, e noto che con la coda dell'occhio osserva il mio affaccendarsi nella borsa divenuto frettoloso per non perderlo di vista, e non far cadere il sacchetto dei i libri e l'ombrello.
Ecco! Che figura da fantozzi mi cade l'ombrello, ma non fa a tempo a toccare il marciapiede che lo raccoglie e me lo porge col suo accattivante e gentile sorriso attendendo i miei tempi di rimessa in sesto borsa - sacchetto - abbonamento , mi dice piano: "Prego".
Ha anche una voce bellissima, profonda ma non grave. Riprendiamo il cammino e lui mi precede ma non tanto e mi guarda sempre senza essere inopportuno.
 Ecco le scale della metro, la fermata Crocetta, scenderà  anche lui? China il capo leggermente in basso e lo gira di pochissimo senza quasi farsi notare per controllare se arrivo, già ormai e' tranquillo, sa che la prendo ha visto l'abbonamento.
Scendiamo le scale e lui come da galateo mi sta pochi gradini davanti, si toglie il guanto destro -  mannaggia mannaggia mannaggia - e infila la mano nella tasca per prendere la tessera dell'abbonamento.
Con mia sorpresa davanti al passaggio ristretto per gli abbonati mi cede il passo con galante gesto del braccio, mi ridice " Prego", mi scappa un sorriso e contraccambio con un "Grazie", e mi assale il panico: e se adesso dovessimo separarci e prendere le metro in direzione opposte?
No, ti prego ti prego ti prego fa che scenda con me... Ma rimane dietro quasi fino al punto in cui o si va a destra o a sinistra o contro al muro! Ok respiro e vado a destra e vada come vada.
E lui?....Volgo il mio sguardo a sinistra e non lo vedo, cacchio arriva la metro, mi rigiro affretto il passo a scendere le scale, maledetti  tacchi alti! Ecco mi cade di nuovo l'ombrello e lui lo branca al volo in corsa e sorridendomi mi dice " Questo ombrello ce l'ha con lei oggi." E io: "Sa che odio lui e tutti i suoi parenti" tutto questo correndo per salire sulle carrozze in fondo che di solito sono più vuote.
Ride alla mia battuta, e penso a quanto sia bello! Saliamo sfiniti e ci sediamo accanto l'uno all'altra, ansimando per lo scatto da centometristi. Mi massaggio la caviglia e guardandomi le scarpe dico " Questi vezzosi inutili strumenti di tortura", lui sorride mi guarda le gambe e dice " Beh non proprio inutili, mettono in risalto le sue splendide gambe" e mi sciolgo come neve al sole, le mie guance diventano due resistenze elettriche del forno incandescenti.
Penso "Ecco ora lo sa, mi sento attratta da lui come una sedicenne, non mi accadeva da tempo, da quando il mio ex marito mi aveva buttata via come un vecchio straccio dopo vent'anni, e io non mi sentivo ancora pronta per una nuova storia... "
Nel tempo di un respiro immagino che la metro si blocchi e si spengano le luci e si accendino quelle di emergenze più soffuse, le mie mani intreccino le sue, e le nostre labbra respirino vicinissime e finalmente si uniscano in un bacio delicato e intenso,  il mio corpo si accenda all'istante e...
Riapro gli occhi e dico un imbarazzato "Grazie troppo gentile", lui sorride e dice " Semplice constatazione" e questa frase mi fredda un po'. Ma come o ti piacciono o non ti piacciono! Una cosa non è bella semplicemente e lo constati, deve farti vibrare un po'! Ma no, dai, forse e' la sua galanteria.
Sorride, forse ha compreso e dice " Non che tutto il resto non sia degno di nota".
Ok andiamo meglio! Nel mentre la metro rallenta, e infine si ferma, ci guardiamo negli occhi il tempo si è fermato, le luci saltano fra le grida di alcune persone! mi prende la mano! e mi dice " Stai tranquilla ti proteggo io, stai vicino a me" e mi abbraccia mentre si guarda in giro per tenere d'occhio la situazione.
Mi sento al sicuro come avrei sempre voluto sentirmi e penso:" Non lasciarmi mai più ti prego, tienimi stretta e portami con te ovunque tu vada..."

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