Una piccola rosa tatuata 3 - Jolly

Verso le 23.30  Matt telefonò e parlando in perfetto inglese richiese i servizi di una “call girl” di nome Kitty.

- Stasera non c’é. Posso mandare un’altra ragazza altrettanto bella e brava – rispose una voce metallica contraffatta e distorta.

- Accidenti, questa non ci voleva. Ma forse quest’altra ragazza conosce Kitty la squillo ladra! Meglio stare al gioco - OK – rispose Matt  – Stanza 332 dello Star Hotel  –

Si tolse la giacca, l’appese nel guardaroba, disfò la valigia, sistemò biancheria e pigiama come avrebbe fatto qualsiasi cliente dell’albergo, pose sul tavolino uno vecchio libro di Ernest Hemingway, accese il televisore e ordinò al servizio in camera due bicchieri – soda – bourbon e ghiaccio.

Poco tempo dopo qualcuno bussò dolcemente alla porta. Matt, gran bel ragazzo sui 35 anni, alto, fisico scolpito, capelli e  occhi neri bordati da ciglia nere e folte da far invidia a tutte le donne, aprì e si trovò davanti una ragazza sinuosa, 1 metro e 70 circa, 55 chili circa, 21/22 anni, occhi e capelli castani raccolti in un piccolo chignon, abito in tessuto stampato semplice ma di gusto. Piccola borsetta firmata. Seno e fianchi formidabili, braccia e gambe ben tornite e una vita che si poteva stringere tra le mani. Faccino delizioso, pelle morbida,  sorriso aperto e invitante.

Nonostante la professione la ragazza non aveva un abbigliamento particolarmente sexy.  L’aspetto curato ed raffinato era quello di una giovane cliente di classe dell’albergo. Quella donna era un cocktail di innocenza ed erotismo puro.

- Mi chiamo Jolly – esordì lei in un inglese perfetto ed entrò, si guardò in giro e rivolse a quello che lei riteneva un cliente un sorriso radioso – Sei simpatico. Mi piacciono gli uomini alti e robusti. Come ti chiami? –

- Matt. Senti sbrighiamo prima gli affari, poi staremo tranquilli – disse lui parlando in inglese e prendendo il portafoglio – Quanto? –

- Per tutta la notte? –

- Si, mi piace fare ginnastica –

- Anch’io l’adoro. 1.000 euro –

Matt le diede 10 biglietti da 100. Lei li prese sorridendo – non li rimpiangerai! –

Matt versò da bere a Jolly – vieni siediti qui – e si sedette sul divano di fronte al televisore acceso. Jolly invece rimase in piedi, immobile, le gambe appena divaricate lo sguardo caldo e promettente proiettato negli occhi di lui. Si portò una mano alla schiena e tirò giù la lampo del vestito, slegò la sottile cordicella di velluto nero che le serviva da cintura e con la massima disinvoltura si sfilò l’abito, restò  in biancheria intima di pizzo color carne. Si sciolse i capelli, poi aprì l’armadio e ripose con cura il vestito di fianco alla giacca di Matt.  Andò verso il letto e sfiorò con la mano il pigiama di lui. Si avvicinò al tavolino e prese dalla sua piccola borsa un pettine. Si piantò davanti allo specchio, dando le spalle a Matt, e si accomodò i capelli.

Si diede un’occhiata compiaciuta, ripose il pettine, portò le mani dietro la schiena e sganciò il reggiseno, lentamente, poi inarcò la schiena per far risaltare meglio il seno eretto e sodo come quello di una ragazzina alle prime armi. Sorrise, buttò via le scarpe e cominciò a sfilarsi le autoreggenti, lentamente, poi fu la volta dello slip. Non ancheggiava Jolly, non ammiccava, non si offriva. La sua immagine nuda proiettata dallo specchio calamitava Matt dilatandone tutti i sensi.

Fece una piroetta, sorrise, prese il bicchiere e si sedette coi piedi nudi rannicchiati sotto il corpo nudo accanto  lui. La grana fine della sua pelle, il sorriso candido e complice, la sensualità dei suoi movimenti avevano riempito la stanza di un silenzio stregato dagli odori della passione.

Lui, che l’aveva contemplata in silenzio, stava lottando contro la tentazione di allungare una mano. Jolly era un cocktail di ingenuità e sensualità inaspettate.

- Cin cin! Parli poco tu.. Hai gusti normali?

- Cosa vuoi dire? –

- Sei qui tutto vestito, davanti al televisore acceso … -

- Sono disorientato, non mi aspettavo una ragazza di classe come te! E poi preferisco incominciare dopo il TG.. -

La voglia di accarezzare il seno di Jolly, le gambe di Jolly e quell’attraente rigonfiamento alle ginocchia, era straripante. Matt distolse a fatica lo sguardo dagli occhi ipnotici della ragazza.  Fece finta di concentrarsi sul TG - Forza Matt sei qui per Kitty – si neniava nella  mente.

Lei, nuda, passò un braccio sotto a quello di Matt e appoggiò la testa sulla sua spalla – Potremmo fare amicizia, intanto, parlare di Hemingway. Io ho letto quasi tutti i suoi libri…-

In quel momento cominciò il notiziario. Dopo le solite beghe nazionali ed estere, lo speaker passò alla cronaca nera.

“Una giovane donna è stata assassinata da uno sconosciuto. Caterina Diamante, 24 anni, attrice, è stata trovata morta oggi pomeriggio nell’appartamento che divideva con una collega”  - passò l’immagine di una graziosa brunetta - “la giovane attrice è stata vittima probabilmente di uno psicopatico che l’ha selvaggiamente picchiata a sangue e strangolata. Nessuna traccia di violenza carnale. Segni particolari una piccola rosa tatuata sopra il pube. Gli aggiornamenti al prossimo notiziario.”

Jolly districò le gambe, si staccò di scatto da Matt e balzò in piedi improvvisamente terrorizzata e terrea.

- Cosa c’è ? – chiese lui

- Quella era Kitty , Caterina Diamante – mormorò lei – la mia migliore amica! -

- Una tua collega? –

La sua testa si abbassò in cenno di assenso, poi cominciò a rivestirsi in fretta parlando con dolore – noi non siamo tutte uguali, sai! Io e Kitty  eravamo “volanti”, volevamo uscire dal giro, avevamo adocchiato un piccolo negozio nel budello in centro e presto avremmo aperto una boutique di arredamenti floreali. Avevamo già messo da parte tutti i soldi. Avevamo un sacco di progetti! – proseguì la ragazza con un singhiozzo in gola -Ho parlato oggi alle 2 con Kitty! – Bevve un sorso di wisky e si scrollò come un cucciolo – Devo andare .. scusa ecco i tuoi soldi. Sarà per la prossima volta che torni in Italia…eh..ok? –

- Fermati, dobbiamo parlare – le impose Matt prendendola per un braccio e costringendola a sedere sul divano.

- No non ho voglia –

- Siediti Jolly, dobbiamo parlare! – disse Matt asciutto e in italiano.

- Mi chiamo Matteo Stuparich e sono un tenente della Buon Costume -  disse esibendo il distintivo.

 

Tutti i racconti

0
0
6

Debunker (2/4)

08 December 2025

Il bar era caldo, anche se gestito da cinesi – e quelli, si sa, risparmiano su tutto, a cominciare dal riscaldamento. C’era persino l’alberello di plastica accanto all’immancabile gatto dorato che faceva “ciao, ciao” con la zampa. Cogliati pensò ai Natali della sua infanzia. Per trovare qualcuno [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

0
0
5

Il condominio 2/3

08 December 2025

Poi tornò al lavoro, ossessivo, lo straccio che scivolava sul pavimento con lena rinnovata. Quando Vittorio era già sulle scale diretto al suo appartamento, sentì ancora le parole del portinaio, come un’eco lontana: «Le norme… ma quelle non scritte, mi raccomando, solo quelle… sono tutto, qui dentro.» [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

3
5
19

Debunker (1/4)

07 December 2025

Babbo Natale era intirizzito e di malumore. O meglio, lo era il Cogliati, in piedi, vestito da Babbo Natale, all’angolo tra Piazza Grande e Via Vittorio Emanuele II. Per fortuna, però, non si vedeva. La barba finta nascondeva tutto. Peccato prudesse come se dentro ci fosse una nidiata di pulci. [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Rubrus: MM: sotto le feste le storie si allargano come le pance. Queste sono 4 parti. [...]

  • BrunoTraven: Bello e divertentissimo Rubrus aspettiamo il seguito:))) notevole, like p.s. [...]

2
3
24

Il condominio 1/3

07 December 2025

Il rito dell’inquilino del piano di sopra era sempre lo stesso: lo sciacquone del bagno a scandire il tempo, le pantofole trascinate sul pavimento. Ogni sera, alle ventitré precise, quel suono monotono rassicurava Vittorio: il mondo là fuori era caotico, ma sopra di lui qualcuno seguiva ancora [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

2
4
36

C'era una volta Jorn, la sua casa, i suoi amici, la favola continua...

E adesso una casa museo per continuare a sognare

06 December 2025

Amici lettori, oggi vi porterò in un luogo speciale, un luogo posto in alto su una collina dalla quale si vede il mare, un luogo affascinante con una storia, anzi con più storie, un luogo da favola e come una vera favola questo racconto breve lo inizierò così. C'era una volta un artista nordico, [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • GiuliaCango: Bellissima ricostruzione della vita di questo artista danese che non conoscevo [...]

  • Rubrus: Oooh... e finalmente non si deve impazzire per cercare il link. Non conoscevo [...]

6
10
45

La vera ricchezza

Il ricordo e la saggezza di mia madre.

06 December 2025

Mia madre si chiamava Anna. Era una donna di grande saggezza e ha sempre avuto un approccio specifico nei confronti del denaro. Per lei non era altro che uno strumento, un mezzo per raggiungere il benessere e mai un traguardo. Da lei sempre presente ho appreso tante cose, anche il significato [...]

Tempo di lettura: 8 minuti

4
7
36

Il gilet giallo

05 December 2025

È passato tanto tempo e adesso ho la tua età di quando ci siamo visti l’ultima volta. Di quando ci siamo salutati in cima alla salita, quella che odiavi ma che affrontavi ogni volta come una sfida personale alla gravità — e forse anche alla vecchiaia. Me lo ricordo ancora: portavi un gilet giallo [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Dax: bello ma....si parla del padre ondel nonno del protagonista?Like

  • An Old Luca: Come scrive giustamente Paolo: impeccabile.
    Coinvolgente, scorrevole e [...]

5
9
62

Piccoli miracoli di Natale

05 December 2025

È la sera dell’antivigilia. Fuori fa un freddo assurdo, mentre nel terminal sembra di stare in una sauna. La ressa di chi parte per le vacanze o torna a casa dalla famiglia rende l’ambiente non solo estremamente rumoroso, ma anche soffocante. C’è tutto ciò che non desidero dopo una giornata di [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Walter Fest: Smoki, per "Lampo" intendesi, "guizzo, fulmine, saetta....insomma [...]

  • La Gigia: Ciao Smoki, complimenti per il racconto. Mi sono piaciuti i personaggi con [...]

3
10
39

Nulla Dies Sine Linea

04 December 2025

L’appuntamento era stato fissato per le due di quel pomeriggio. Naturalmente la mia ansia era cresciuta di ora in ora, proporzionalmente al bisogno di confrontarmi con lui. Arrivai al Café de Flore in larghissimo anticipo e, per provare ad ingannare l'attesa, mi accomodai ad uno dei tavolini [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

4
10
30

Volevo essere William Shatner 2/2

04 December 2025

A poco a poco, la leggerezza si spense. Gli amici cominciarono a evitarmi, stanchi di quel modo di fare che ormai appariva rigido e innaturale. Io non me ne accorgevo, o forse sì, ma non sapevo più come tornare indietro. Era come se quel ruolo mi fosse rimasto addosso, un’abitudine del corpo e [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • thecarnival: Grazie comunque mi fa piacere e moltissimo vi ispiri delle idee vuol dire che [...]

  • Lawrence Dryvalley: Lette le due parti e apprezzate. Anch'io ricordo le notti su Italia1 a [...]

4
6
39

In una parola, rassegnati.

03 December 2025

In una parola, rassegnati. Da quando sei cresciuta, il tuo carattere non cambierà, nessuno può realmente cambiare e se non ci credi, non prendertela con me ma con i numeri. La statistica ci insegna che nessuno cambia, sai? E gli strizzacervelli sono i primi a saperlo: lo sai che per ottenere una [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Maria Merlo: Stile deciso e buona gestione del tema scelto. Bravo.

  • ducapaso: Elena, Paolo, Spettatrice, Dax, Maria, grazie a tutti voi, ho apprezzato ognuno [...]

4
6
24

Volevo essere William Shatner 1/2

03 December 2025

Ricordo ancora quando accadde la prima volta, e come quel personaggio, o meglio, tutta quella mentalità, entrò nella mia vita. Era un pomeriggio come tanti altri e non avevo voglia di fare i compiti. Fuori il cielo era grigio; non avevo voglia di uscire e accesi la TV. Erano le 18, evidentemente, [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Rubrus: Qualche annetto fa anche io scrissi un racconto simile, ma più cupo. [...]

  • thecarnival: grazie del commento Rubrus;))) se trovi quel racconto sarei molto curioso;) [...]

Torna su