Ester entra in cucina mentre Davide sta preparando la pastella per le crepes

«Che buon odore, ma sbaglio o le stai preparando solo per noi?»

«Ovvio, sono usciti un’ora fa in macchina, saranno andati a fare colazione in paese, i soliti iperattivi»

«Brrr, ho freddo solo a pensare di uscire»

«Infatti! Potendo avere un posto così bello per oziare»

«Avendo un cuoco meraviglioso accanto, non farei altro che sdraiarmi sul divano per essere servita e riverita mentre fuori imperversa la bufera»

«Per la bufera non posso fare nulla, c’è un sole meraviglioso, ma per il resto si accomodi contessina, fra cinque minuti sarà tutto pronto»

«Per un servizio del genere potrei ricambiare esaudendo ogni suo desiderio»

«Madame, potrei prenderla in parola»

“Chieda qualunque cosa, messere»

Ridono

«Poi quei due ci ucciderebbero… va bene, ti aspetto di là»

La guardo uscire, ha una vestaglia molto corta, da peccato mortale… ed un culetto meraviglioso, mi sposto per seguire tutta la sua camminata. Urlo:

«Ma sei andata a letto così?»

«Scherzi? Con tutta questa roba? No, ovviamente ero nuda, anche se ormai non serve a nulla»

«Che vuoi dire?»

«Pensavo che la montagna smuovesse qualcosa, sul letto mi ero sdraiata vogliosa a quattro di bastoni, pronta ad accoglierlo dentro di me, invece niente, due di picche, ormai va avanti così da settimane»

«Ma come, eravate tanto innamorati?»

«Di quale era paleolitica parli? La verità è che non ci sopportiamo più»

Sottovoce dico:«Quanto ben di Dio sprecato!»

«Ti ho sentito! Comunque grazie!»

Finisco di preparare le frittelle dolci, metto cannella, marmellata ed altri aromi, in una tazza del cioccolato denso, biscotti… ed in un calice, un bocciolo di rosa

«Non riesco a trovare un tavolinetto per il vassoio»

«Tranquillo, lo metto qui sulle gambe… sei fantastico, una presentazione perfetta, nessuna potrebbe resisterti!»

«Grazie, prendo il mio e ti raggiungo»

Mi metto sul divano di fronte ed iniziamo a mangiare senza parlare, il suo viso sembra godere mentre con piccoli morsi finisce le frittelle.

«Favoloso, sei bravo, potrei sposarti»

«E Mauro?»

«Tranquillo, sto scherzando, anche se in ogni caso per me quella è una storia in dirittura d’arrivo»

Mette in terra il vassoio, la vestaglia si sbottona in basso, come il sipario di una splendida commedia, lei se ne accorge, si copre ma troppo tardi

«Forse dovevo mettermi anche le mutandine, ma non sapevo che ci saremmo messi così»

«Sono stato fortunato, saresti più tranquilla se mi mettessi vicino a te e non davanti?»

«I tuoi calzoncini mi rivelano che stai diventando pericoloso»

Mi alzo

«La tua descrizione di come stavi ieri sera mi ossessiona»

«Scusami, non era mia intenzione»

«Perché? Hai paura di avvicinarti all’ineluttabile?»

Alza le gambe sul divano, si butta all’indietro ed inizia lentamente a sbottonarsi

«No»

__________________________________________________

«Un paesino delizioso, un sole splendido, il tavolino di un bar all’aperto, dei croissant deliziosi, chissà se quei due idioti si rendono conto di cosa si perdono»

«Debby, non riesco a togliere gli occhi dal tuo viso, invidio il sole che può baciarti senza paura di fare un errore»

«Mi eccita sapere che mi guardi con desiderio, mi fa ripensare a stamattina, però…»

«Però?»

«Mauro, ti confesso, ho paura che finiscano male tutte le amicizie, io voglio bene ad Ester e tu, l’hai ammesso, vuoi bene a Davide»

«Se non fosse stato così non avrei pensato ad un errore e ti sarei saltata addosso in cucina stamattina»

Mi guarda, è bellissima, non riesco a capire se è d’accordo con me o è solo un’idea senza futuro, torna a prendere il sole, indossa un maglione corto che, sdraiandosi sulla sedia ed allungando le gambe è arrivato quasi al limite della lussuria, ha delle calze morbide molto calde, sarà un collant o autoreggenti? Non sono riuscito a capirlo in macchina, ero troppo occupato ad affrontare i tornanti, avevo paura che il colore delle sue mutandine sarebbe stata l’ultima cosa che avrei visto. Quanto pagherei per saperlo.

Quanto siamo stupidi noi maschietti, quest’estate al mare aveva costantemente un bikini ridottissimo ed adesso mi arrapo elemosinando un centimetro di carne sopra il ginocchio. È vero,all’epoca ero ancora innamorato di Ester.

Con una voce da sesso 2.0 si gira e… «Rimarrei qui per sempre»

«Con te, ovunque, tutta la vita»

_____________________________________________

«Sensi di colpa?»

«Ancora no Ester, sono in estasi, non vedo punti negativi»

Ci baciamo di nuovo, fra poco potrei anche ricominciare, mi stacco da lei a malincuore per dirle «Forse la situazione era così critica che saranno contenti anche loro»

«Prevedo due duelli all’arma bianca, oggi pomeriggio»

«Affrontiamo il discorso con calma»

«Sì, digli “ti dispiace se mi scopo la tua ragazza?” e vediamo come la prende»

«Non essere catastrofica, cerchiamo di capire che aria tira quando tornano»

«Ho un’idea, cucina qualcosa di spettacolare che li metta di buon umore»

«Hai ragione, vita mia, ma prima…»

L’attiro sopra di me e smettiamo di parlare

___________________________________________

«Vai piano per tornare a casa, voglio prendere un po’ di sole col tettino trasparente»

Tira giù il sedile, si toglie gli stivaletti e mette le gambe sopra il cruscotto

«Ti dispiace?»

«No, finalmente riuscirò a scoprire se hai i collant o le autoreggenti»

Con dolcissima malizia si alza il maglione

«Purtroppo sono collant, lo so che voi uomini non li sopportate, ma qui fa troppo freddo»

È troppo, trovo un’entrata tra gli alberi che da’ su una radura, mi fermo e la bacio

______________________________________________

«Stanno arrivando, sento il rumore della macchina sui tornanti»

«Che dici, butto la pasta o gli diamo il tempo per rilassarsi?»

«Aspetta, sennò diamo la sensazione di aspettare con ansia il loro ritorno»

«Già, perché invece siamo mooolto lontani dalla realtà»

«Vorresti giocare subito a carte scoperte?»

«Vorrei non passare tutta la giornata a desiderarti e ritrovarmi stanotte indurito, siamo nudi, potrebbe pensare che è un ritorno di fiamma. Non hai paura che io possa tradirti il primo giorno che siamo insieme?»

«Non potrei oppormi, ma piangerei vicino a Mauro tutta la notte, forse mi vorrebbe coccolare e staremmo pari»

«Ti amo, stanno parcheggiando»

Mi bacia e corre verso la porta, apre e li saluta gesticolando, le donne si mettono subito a chiacchierare sul divano

«Cos’hai preparato per pranzo?»

«Riso Basmati con zucchine alla maggiorana e limone, con profumo di alloro. Tranquillo, blocco le tue obiezioni, porzioni industriali, non brontolare.»

«Ti voglio bene»

Ci abbracciamo, poi per stemperare il momento

«Comunque, ad un palmo dal culo, non ho cambiato gusti»

Ridiamo.

Tutti i racconti

0
0
1

Debunker (2/4)

08 December 2025

Il bar era caldo, anche se gestito da cinesi – e quelli, si sa, risparmiano su tutto, a cominciare dal riscaldamento. C’era persino l’alberello di plastica accanto all’immancabile gatto dorato che faceva “ciao, ciao” con la zampa. Cogliati pensò ai Natali della sua infanzia. Per trovare qualcuno [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

0
0
1

Il condominio 2/3

08 December 2025

Poi tornò al lavoro, ossessivo, lo straccio che scivolava sul pavimento con lena rinnovata. Quando Vittorio era già sulle scale diretto al suo appartamento, sentì ancora le parole del portinaio, come un’eco lontana: «Le norme… ma quelle non scritte, mi raccomando, solo quelle… sono tutto, qui dentro.» [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

3
5
17

Debunker (1/4)

07 December 2025

Babbo Natale era intirizzito e di malumore. O meglio, lo era il Cogliati, in piedi, vestito da Babbo Natale, all’angolo tra Piazza Grande e Via Vittorio Emanuele II. Per fortuna, però, non si vedeva. La barba finta nascondeva tutto. Peccato prudesse come se dentro ci fosse una nidiata di pulci. [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Rubrus: MM: sotto le feste le storie si allargano come le pance. Queste sono 4 parti. [...]

  • BrunoTraven: Bello e divertentissimo Rubrus aspettiamo il seguito:))) notevole, like p.s. [...]

2
3
22

Il condominio 1/3

07 December 2025

Il rito dell’inquilino del piano di sopra era sempre lo stesso: lo sciacquone del bagno a scandire il tempo, le pantofole trascinate sul pavimento. Ogni sera, alle ventitré precise, quel suono monotono rassicurava Vittorio: il mondo là fuori era caotico, ma sopra di lui qualcuno seguiva ancora [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

2
4
36

C'era una volta Jorn, la sua casa, i suoi amici, la favola continua...

E adesso una casa museo per continuare a sognare

06 December 2025

Amici lettori, oggi vi porterò in un luogo speciale, un luogo posto in alto su una collina dalla quale si vede il mare, un luogo affascinante con una storia, anzi con più storie, un luogo da favola e come una vera favola questo racconto breve lo inizierò così. C'era una volta un artista nordico, [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • GiuliaCango: Bellissima ricostruzione della vita di questo artista danese che non conoscevo [...]

  • Rubrus: Oooh... e finalmente non si deve impazzire per cercare il link. Non conoscevo [...]

6
10
45

La vera ricchezza

Il ricordo e la saggezza di mia madre.

06 December 2025

Mia madre si chiamava Anna. Era una donna di grande saggezza e ha sempre avuto un approccio specifico nei confronti del denaro. Per lei non era altro che uno strumento, un mezzo per raggiungere il benessere e mai un traguardo. Da lei sempre presente ho appreso tante cose, anche il significato [...]

Tempo di lettura: 8 minuti

4
7
36

Il gilet giallo

05 December 2025

È passato tanto tempo e adesso ho la tua età di quando ci siamo visti l’ultima volta. Di quando ci siamo salutati in cima alla salita, quella che odiavi ma che affrontavi ogni volta come una sfida personale alla gravità — e forse anche alla vecchiaia. Me lo ricordo ancora: portavi un gilet giallo [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Dax: bello ma....si parla del padre ondel nonno del protagonista?Like

  • An Old Luca: Come scrive giustamente Paolo: impeccabile.
    Coinvolgente, scorrevole e [...]

5
9
62

Piccoli miracoli di Natale

05 December 2025

È la sera dell’antivigilia. Fuori fa un freddo assurdo, mentre nel terminal sembra di stare in una sauna. La ressa di chi parte per le vacanze o torna a casa dalla famiglia rende l’ambiente non solo estremamente rumoroso, ma anche soffocante. C’è tutto ciò che non desidero dopo una giornata di [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Walter Fest: Smoki, per "Lampo" intendesi, "guizzo, fulmine, saetta....insomma [...]

  • La Gigia: Ciao Smoki, complimenti per il racconto. Mi sono piaciuti i personaggi con [...]

3
10
38

Nulla Dies Sine Linea

04 December 2025

L’appuntamento era stato fissato per le due di quel pomeriggio. Naturalmente la mia ansia era cresciuta di ora in ora, proporzionalmente al bisogno di confrontarmi con lui. Arrivai al Café de Flore in larghissimo anticipo e, per provare ad ingannare l'attesa, mi accomodai ad uno dei tavolini [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

4
10
29

Volevo essere William Shatner 2/2

04 December 2025

A poco a poco, la leggerezza si spense. Gli amici cominciarono a evitarmi, stanchi di quel modo di fare che ormai appariva rigido e innaturale. Io non me ne accorgevo, o forse sì, ma non sapevo più come tornare indietro. Era come se quel ruolo mi fosse rimasto addosso, un’abitudine del corpo e [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • thecarnival: Grazie comunque mi fa piacere e moltissimo vi ispiri delle idee vuol dire che [...]

  • Lawrence Dryvalley: Lette le due parti e apprezzate. Anch'io ricordo le notti su Italia1 a [...]

4
6
39

In una parola, rassegnati.

03 December 2025

In una parola, rassegnati. Da quando sei cresciuta, il tuo carattere non cambierà, nessuno può realmente cambiare e se non ci credi, non prendertela con me ma con i numeri. La statistica ci insegna che nessuno cambia, sai? E gli strizzacervelli sono i primi a saperlo: lo sai che per ottenere una [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Maria Merlo: Stile deciso e buona gestione del tema scelto. Bravo.

  • ducapaso: Elena, Paolo, Spettatrice, Dax, Maria, grazie a tutti voi, ho apprezzato ognuno [...]

4
6
24

Volevo essere William Shatner 1/2

03 December 2025

Ricordo ancora quando accadde la prima volta, e come quel personaggio, o meglio, tutta quella mentalità, entrò nella mia vita. Era un pomeriggio come tanti altri e non avevo voglia di fare i compiti. Fuori il cielo era grigio; non avevo voglia di uscire e accesi la TV. Erano le 18, evidentemente, [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Rubrus: Qualche annetto fa anche io scrissi un racconto simile, ma più cupo. [...]

  • thecarnival: grazie del commento Rubrus;))) se trovi quel racconto sarei molto curioso;) [...]

Torna su