A ovest dell'Isola di smeraldo esiste un piccolo paese chiamato Kinvara, che si affaccia sull'azzurro dell'Oceano Atlantico. 
Il pittoresco villaggio di pescatori ha pochi abitanti cordiali e sorridenti, che di giorno si dedicano alle attività legate alla pesca e la sera si ritrovano nel piccolo pub del paese a cantare canzoni irlandesi. Qui, dove ancora qualcuno parla il gaelico, mi sono smarrita un giorno di qualche anno fa, quando ancora ero una studentessa appena laureata, e ho incontrato la simpatia degli abitanti che si sono prodigati affinché la mia permanenza diventasse un po' più lunga del previsto.
I giorni passavano spensierati come quando si è in vacanza, poi i soldi iniziarono a scarseggiare ed ecco un'idea: perchè non guadagnare qualche spicciolo aiutando la vecchietta del paese che vende torte e pane nella piccola bottega di fronte al porticciolo? Giusto per sopravvivere ancora qualche mese e poi tornare a casa e cercare un lavoro in un’azienda di marketing. 
La signorina Mc Court fu lieta di avere un aiuto e, più di ogni altra cosa, qualcuno con cui parlare. La vecchietta aveva 75 anni e dei lunghi capelli azzurrini raccolti in una crocchia. Non si stancava mai di cucinare torte e di infornare il pane. 
Iniziai ad aiutarla di buon mattino e tra una torta e una forma di brown bread alle erbe mi raccontava dei tempi bui: di quando la sua famiglia conobbe la miseria e di quando poi l'economia si riprese e 
lei iniziò a fare il pane, come a voler dire “ho chiuso con la fame, d'ora in poi sulla mia tavola non mancherà più nulla.” 
Aveva cominciato a fare le torte un po' per gioco, poi i pescatori, che tornavano al mattino, dopo una battuta di pesca, iniziarono ad apprezzare il caffè caldo e una fetta delle sue torte appena sfornate e così La bottega del pane era sempre affollata fino a ora di pranzo. 
Non era un locale grandissimo, c'erano solo 4 tavolini di legno, vecchie sedie di paglia e alcuni sgabelli lungo il bancone dove le torte venivano messe in bella mostra; le finestre e la porta d'ingresso erano colorate di azzurro, fuori i muri erano bianchi e il tetto di paglia nera.
Ogni giorno i pescatori entravano nella bottega per un caffè o semplicemente per chiacchierare con la signorina e con me. Ero diventata la novità del paese: una laureata in economia che invece di “fare business” si era ritrovata a sfornare il pane in un paese ai confini del tempo. 
“E' una cosa temporanea”, mi ripetevo “un altro mese e poi torno a casa”. 
Ma a me quel posto piaceva tanto. 
Nel pomeriggio passeggiavo vicino al mare guardando le onde, mai uguali le une alle altre e la sera mi rifugiavo al caldo del pub a cantar canzoni che, con il tempo, mi erano divenute familiari. 
Erano passati otto mesi dal mio arrivo, ormai al villaggio conoscevo tutti e ci si salutava sempre con un sorriso.
Poi, un giorno, mi accorsi di un ragazzo, uno dei pescatori che frequentavano la bottega. Veniva tutti i pomeriggi dopo il lavoro e si sedeva a sorseggiare il suo caffè, ma, al contrario degli altri clienti, 
lui non guardava fuori dalle piccole finestre azzurre, lui guardava me che lavoravo dietro il banco o che servivo i clienti al tavolo. 
Un giorno presi coraggio e gli chiesi il suo nome. “Mike” mi rispose.
Aveva i capelli scuri come la torba che d'inverno si brucia nei camini delle case, e gli occhi azzurri come il mare che ogni giorno andava ad affrontare. 
Mi disse che amava il suo lavoro, aveva una barca e una piccola ditta di famiglia che gestiva insieme 
al fratello.
Giorno dopo giorno i sorrisi divennero più frequenti e Mike mi invitò alla festa dell'isola, così la chiamava, era il Saint Patrick's day.
La giornata fu splendida, un caldo sole invernale, come mai nessun abitante di Kinvara ricordava di aver visto nel mese di Marzo. C'eravamo dati appuntamento nella piazza del paese di buon mattino perché, poi scoprii, non voleva sprecare nessun minuto di quella giornata con me. 
Nel pomeriggio andammo alla baia e lì, avvicinando il mio viso al suo sentii che odorava di mare e 
guardandolo negli occhi mi persi in quell'azzurro. Lui avvicinò le sue labbra alle mie e mi bacio con dolcezza, mi guardò negli occhi e sorridendo mi disse:
 “Profumi di pane appena sfornato”.
Non lasciai mai più quell'isola.
Kinvara è il mio villaggio, i suoi abitanti sono la mia famiglia, Mike è mio marito.

Tutti i racconti

1
1
19

Non so perché lo faccio

03 October 2025

Non lo so perché lo faccio. Mi sveglio presto, alle 5. Ma perchè? - Ah, sì. Devo andare al lavoro. Ma perchè? - Per guadagnare i soldi. Ma perchè? - Per avere dei soldi. Ma perchè quello è importante? - Per comprare, che necessito. Ma perchè devo necessitare qualcosa? - Per poter mangiare, vestirmi, [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

4
9
18

La fotografia 2/2

03 October 2025

La lama tra le vostre mani. Con uno strappo disperato riesci a spingerla verso l’alto: il colpo non cade. L’assassino vacilla, ti guarda con disprezzo. “Hai rovinato tutto. Senza il gesto non c’è storia. Nessuno ha mai potuto fermare Napoleone nella Storia prima che compisse il suo destino, né [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Maria Merlo: Originale, potente e intriso di una fantasia fuori dal comune. Per poter interferire [...]

  • thecarnival: grazie ma mi sento un po imbarazzo per queste lodi;) consiglio un volume di [...]

4
3
18

Il mostro (2/2)

Seconda parte

02 October 2025

Era ormai mattina e la nebbia leggera sulle colline pisane rivolte verso Firenze scendendo a valle rendeva la visibilità molto incerta, così Giorgio, anche se terribilmente ansioso di mettere fine alla sua angoscia, era costretto a procedere a bassa velocità e con cautela. Alla fine raggiunse il [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Maria Merlo: Bel racconto e grande, originalissimo finale. Bravo!

  • Rubrus: Credo che quella del mostro di Firenze sia una di quelle storie, o cold case, [...]

2
7
22

La fotografia 1/2

02 October 2025

Il formato della fotografia è rettangolare, sviluppato in verticale. Lo sguardo, catturato dalla cornice, entra senza esitazioni nell’interno di un appartamento cittadino. Le superfici sembrano innocue: porte verniciate di bianco, pavimenti rivestiti da piastrelle decorate con discreta eleganza. [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

8
8
38

La Selva Oscura: l'armata silenziosa (2/2)

01 October 2025

Trascorsero altri due cicli. Secondo il sistema di misurazione del tempo in uso sulla Terra, correva l’anno 2038. Felipe II diede l’ordine tanto atteso: «Cancelleremo una delle loro città, New York la chiamano, con una cannonata fotonica. Poi daremo le nostre condizioni». I terrestri scrissero [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Lawrence Dryvalley: il nemico del mio nemico è mio amico, quindi questo futuristico Francis [...]

  • Luigia: Ormai pollicio prima di leggere. Bello tanto.

2
1
22

Il mostro (1/2)

Prima parte

01 October 2025

Giorgio era finalmente arrivato a destinazione: carcere di Volterra, ala di massima sicurezza. Avevano chiuso il presunto mostro in una cella a prova di ogni tentativo di evasione, considerando che se era davvero lui il responsabile dei cinque omicidi commessi, la polizia si trovava davanti a [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

5
9
37

Piove

Dax
30 September 2025

Piove leggero Piove sul mondo intero Sulle lacrime Sul sudore Sulle iniquità Sulle vittorie e le sconfitte Piove Su ciò che resta di noi I sogni, le speranze Piove, bagnando i visi I capelli, gli occhi I sorrisi Piove a catinelle Sommergendo la violenza Irrorando le cose belle Piove perché ci [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

7
7
26

La Selva Oscura: l'armata silenziosa (1/2)

30 September 2025

Un osservatore esterno avrebbe scambiato Hell H1 per un buco nero. In realtà si trattava di un gravidisguise, una struttura gravitazionale artificiale progettata per imitare una singolarità. Il campo gravitazionale divergeva sulla superficie di una sfera, ma all’interno era approssimativamente [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

4
3
33

Ciak! Si scrive! "Neverland - Un sogno per la vita"

29 September 2025

Segnaliamo la pubblicazione sulle pagine del blog di un nuovo articolo. Chiunque può accedervi cliccando il link BLOG in home-page. Invitiamo alla lettura e al commento in calce allo stesso. Buona visione! Lorenzo Aaron

Tempo di lettura: 30 secondi

2
2
21

Lee

Tentativo di poesia stile Rara avis, utente come noi, che mi ricorda le iniziali dei personaggi di Stan Lee

29 September 2025

Lungo le larghissime lande limone, liturgiche lagne librate lentamente da una lingua lussuriosa. Limo lastre di lavagna. Laccando lunghe listelle là, ove latitanti lombrichi hanno lasciato linee lievi. Locandomi con lascività una lente di lavorazione latina. La lettura di lettere su lanterne [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

5
9
40

Martha

la vita non è solo rosa

29 September 2025

Martha viveva con la sua famiglia in una regione isolata dell’Ohio. Una terra arida e battuta dal vento, ma nonostante i grandi disagi, il padre si ostinava a volerla coltivare. Erano arrivati in quella terra dopo un viaggio di molti mesi, partiti dall’Irlanda, decisi a stabilirsi in America per [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Ondine: Volevo concludere dicendo che mi resterà dentro questa storia, ma temo [...]

  • Paper♂️perAbitudine: Ogni tanto dovrei scrivere anche io una storia pratica e quotidiana come questa. [...]

18
20
101

Una macchina a pois

We love a coloured world

28 September 2025

"Pochi sono quelli che osano avere una macchina gialla. Ancor di meno i temerari che acquistano un'auto di colore verde pisello. Ma una carrozzeria a pois può sembrare a tanti un concetto tanto folle da poter essere preso in considerazione solamente se distesi sul lettino di uno strizzacervelli, [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

Torna su