Nel piccolo paese ai piedi della montagna vivevano solo poche famiglie, la maggior parte della gente era andata via perché in quella zona non si poteva coltivare nulla, il terreno era pieno di sassi e il bosco avanzava ogni anno di più. Quelle poche che erano rimaste vivevano raggruppate intorno alla chiesa che si trovava al centro del villaggio. La strada principale collegava quel piccolo paese con un altro più a valle, un paese mo9lto più grande quasi una cittadina sorta con tutta la gente che scappava dalla montagna.  Fra le famiglie  che erano scese a valle c’era anche  quella di Jasmine , una bambina di dieci anni dai capelli colore del grano maturo. Da quando erano scesi a valle la bambina ora poteva andare più tranquilla scuola  senza dover percorrere la lunga strada che attraversava il bosco.

Un giorno la mamma in pensiero per la nonna che era  rimasta su da sola nel paesino in montagna, era da tempo che non aveva sue notizie e allora decise di mandare  Jasmine a farle visita così poteva vedere come stava e se aveva bisogno di aiuto. Per l’occasione aveva preparato un bel cesto con delle buone cose da portare, sapeva i gusti e aveva fatto dei dolci particolari con tanta cannella. Il profumo si diffuse per tutte le strade allietandola gente dei dintorni. Quando tutto fu pronto chiamò la bambina e le diede il cesto da portare. Anche se la casa della nonna era in altura la distanza non era eccessiva, al massimo in meno di un’ora la piccola poteva arrivare senza problemi, pericoli reali non ce n’erano, una volta si parlava di lupi ma erano ormai tanti anni che non se vedevano più.

<<Allora piccola, hai capito bene cosa devi fare? Prendi il sentiero che hai sempre fatto quando andavi a scuola, e abbastanza largo e senza cespugli, puoi camminare al centro della strada con sicurezza, là non passano macchine né animali, puoi incontrare solo qualche boscaiolo che va per i boschi in cerca di legna o di alberi da abbattere. Quando arrivi dalla nonna, fermati e se vedi che si fa tardi, puoi anche restare a dormire da lei, le farà piacere avere un po’ di compagnia. Qui c’è il cesto con le cose che ho preparato, ora vai prima che si faccia troppo tardi. Il tempo mantiene ma per sicurezza portati la mantellina antipioggia, in montagna non si può mai sapere il tempo cambia molto velocemente>>.

<<Va bene mamma>>, rispose la bambina eccitata per questa gita fuori programma, a lei piaceva fare le passeggiate nel bosco, c’erano tante cose da vedere e poi, rivedere la nonna la rendeva felice, con lei si trovava bene, le raccontava sempre delle belle favole. Prese il cesto, non era troppo pesante ce la faceva a portarlo. Salutò la mamma con un bacio e si avviò con passo lento ma cadenzato come si usa fare in montagna, solo che la mantellina rossa non se la mise, ogni volta era la stessa storia. La mamma si era fissata con quella mantella rossa la faceva somigliare a cappuccetto rosso, il personaggio della favola e lei non voleva apparire stupida fino a tal punto.

Arrivata al centro del bosco sentì un fruscio dietro le sue spalle, da bambina abituata a camminare per quelle strade non ebbe paura ma si voltò lo stesso per accertarsi da dove proveniva quello strano rumore, era qualcosa di insolito non aveva mai sentito un suono così. Si era fermata e stava guardando in giro quando vide spuntare da un cespuglio una coda grigia, al momento pensò fosse un cane randagio, qualcuno in paese c’era ancora, perché i padroni erano andati via e loro vagavano per i boschi, però quando vide uscire la figura intera dell’animale dalle foglie dove si era nascosto non tardò a riconoscerlo per un lupo. Cosa ci faceva un lupo in quella zona non se ne vedevano da anni. La bestia si fermò e guardava dritto negli occhi di Jasmine che cominciò ad avere un po’ di paura. Conosceva tutte le storie che si narravano su quegli animali, proprio la nonna le raccontava sempre episodi che vedevano il lupo come protagonista, si guardarono a lungo senza che nessuno dei due muovesse un passo, poi presa dall’ansia di andar via Jasmine fece qualche passo indietro per cambiare strada e allontanarsi da quel lupo. Era un animale imponente dal mantello grigio scuro e gli occhi freddi e lucidi. Il suo sguardo incuteva timore, ma non si mosse, continuò a restare fermo guardano la bambina. Fatti pochi passi Jasmine cercò di allungare il passo, non voleva correre, sapeva che se lo avesse fatto il lupo l’avrebbe raggiunta facilmente, era inutile tentare la fuga, meglio muoversi lentamente per non innervosire l’animale, era quasi riuscita ad aumentare la distanza fra lei e il lupo quando una voce dai toni bassi ma quasi tremante la fece fermare di scatto.

<<Fermati bambina non andare via. Per favore!>>

Jasmine restò paralizzata dalla paura, quella strana voce gutturale le aveva fatto venire la pelle d’oca, possibile che un animale possa parlare in quel modo? Non sapeva cosa fare, scappare a gambe levate e correre il rischio di essere mangiata viva o ascoltare  la voce.

<<Non aver paura, ti prego, non voglio farti del male, è vero sono un lupo ma sono anche tanto solo, sono tutti andati via, quando io ero un cucciolo, sono rimasto solo e da allora non ho più parlato con nessuno. E’ rimasto anche poco cibo, i pollai sono vuoti, altri animali che erano le mie prede sono scappati tutti e io sono solo e affamato, però con tutta la mia fame non potrei fare del male a un essere umano, specie ad una bambina carina come te. Ti prego resta a parlare un po’ con me, non chiedo niente solo un po’ di compagnia>>.

Tutti i racconti

2
4
20

Solo una bambina

18 August 2025

Di me amerò sempre la fanciullezza. La speranza, che alla fine è davvero l’ultima che se ne va. Quegli occhi lucidi un tempo di sogni e ambizioni, che oggi appaiono sfocati sotto il peso dei tormenti. L’ingenuità che ancora mi caratterizza dopo tanto, la schietta sincerità che troppo spesso mi [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Mandy Wotton: Grazie mille, Paolo e Lau!
    A volte mi lascio trasportare dal travolgere [...]

  • zeroassoluto: Ciascuno di noi interroga il bambino lontano, che malgrado tutto, resiste ancora [...]

2
3
10

Pensieri

Vas
18 August 2025

Sensazioni e pensieri sono la stessa cosa. È che non mi convince che il pensiero sia razionale, non mi convince la parola razionale. Razionale è allora un concetto con poche regole, un pensiero veloce e pratico alla sopravvivenza. Razionale invece dovrebbe essere tutto ciò che noi abbiamo, il motore [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Lo Scrittore: non sono la stessa cosa, non possono esserlo. al limite le sensazioni possono [...]

  • Rubrus: Come dice chi mi ha preceduto, le sensazioni non sono pensieri, ma derivano [...]

1
1
11

Il Capanno dei cacciatori

"Dove l’uomo onorava il bosco"

18 August 2025

Il Rito del Capanno dei Cacciatori Il Rito del Capanno dei Cacciatori Ascoltate bene, perché questo non è un racconto come gli altri. È la storia di un momento sospeso tra la fine e l’inizio, tra l’estate che si ritira e l’autunno che avanza con passo deciso. In un angolo nascosto del bosco, c’è [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

2
3
18

Vita Digitalis et Aliae Evanescentiae

Con prefazione di Prof. Eusebio Rognoni

Miu
17 August 2025

Prefazione all’Edizione Metropolitana di Prof. Eusebio Rognoni – Direttore dell’Istituto per le Narrazioni Post-Mortem e le Identità Immaginarie, sede di Cavernozza in Selvis La Famiglia De Funebris non è solo un insieme di personaggi. È una genealogia deviante, una saga poetico-burocratica ambientata [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • zeroassoluto: Heu! Nonnumquam redeunt et
    carminibus iocantur.
    Bene narras...

  • Miu: Non mi dire che stanno anche qui😂

3
5
22

Confessione

17 August 2025

“Papà ho una cosa molto importante da dirti”. La voce mi uscì flebile. Mi avvicinai alla finestra e spostai una lunga tenda blu che impediva ad uno splendido sole di fine Maggio di illuminare a dovere la stanza. La prima cosa che notai affacciandomi alla vetrata fu un incantevole prato inglese [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

3
6
22

Vi racconto in breve tre storie d'amore parallele.

Tra contrasti familiari e finali in tragedia,

17 August 2025

L’amore, spesso dolce e luminoso, può anche rivelarsi oscuro e tragico, specialmente quando i legami familiari si intrecciano con le passioni dei cuori innamorati. Le storie di Piramo e Tisbe, Giulietta e Romeo, e la leggenda del Giovane Vesuvio e di Capri offrono un affresco di amori impossibili, [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • zeroassoluto: Bravo Gennarino, che ci ricorda tre storie d'amore finite in tragedia.
    Adesso [...]

  • Rubrus: Dove si dimostra che le trame, gira e rigira, sono sempre le stesse, e voler [...]

4
6
27

La scrittura

16 August 2025

La scrittura è terapia la nostalgia porta via. Il tempo ferma nuovi orizzonti apre piacevole calma farà sentire. Con la punta sottile d'inchiostro intrisa la penna sul foglio si lascia trascinare in mille rivoli ornati e ondulati. Come incantevole danza la fantasia lascia piroettare e sogni [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

3
7
26

Domenica 31/8/2025 last kiss (2/2)

16 August 2025

Un’ora dopo, al bar, seduto al solito tavolino con vista sulle scale dell’entrata, Sandro legge l’edizione cartacea del suo giornale preferito e non si accorge che una bella signora è appena scesa e si dirige verso di lui, da dietro gli mette le mani sul viso e gli domanda: «Chi sono?» «Troppo [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

2
3
21

L'ombrello

16 August 2025

Pioveva quel giorno, ma cosa potevo farci? L’uscita era programmata da giorni e rinviare e pazientare ancora per vederla, io non ci riuscivo. Dieci minuti prima dell’orario concordato mi eri piazzato sotto l’albero prestabilito per l’incontro. Pioveva già dal mattino, e presi il mio ombrello fortunato. [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Adribel: Che bel racconto, di quelli che fanno sognare!

  • zeroassoluto: ... dietro di me un colorato ombrello rosa si era palesato sulla mia testa...
    "Sembri [...]

5
6
38

Pasta reale

15 August 2025

A volte nel fondo buio delle serate estive c'è un arcano silenzio. Nell'umidità cavernosa delle ventitré solo qualche piccolo gruppuscolo di giovani rompe il ritmo cantando a squarciagola canzoni che non riconosco. E a quei canti risponde un abbaiare guerriero di cani da giardino, che s'accaniscono [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • zeroassoluto: Ciao Sandro!
    Per prima cosa ti ringrazio immensamente...
    "Perché" [...]

  • Sandro Amici: Già questo appunto è un degno racconto, che mi ha scatenato un [...]

3
6
19

Un grande amico

15 August 2025

Dopo una giornata in ufficio, avevo proprio voglia di fare due passi. Camminavo senza meta, con lo sguardo basso e le mani in tasca. — Ninuzzo! Uè, Ninuzzo! Mi volto. Un uomo sulla cinquantina si avvicina con passo deciso. Ha un completo bianco un po’ appariscente, camicia nera sbottonata fino [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • CURZIO LUCANO: Grazie per i commenti. Mi fa piacere sapere che non sono l'unico smemorato [...]

  • Camillina: Bello! Mi ricorda di non essere la solo a non ricordarmi niente.😜

3
8
15

Domenica 31/8/2025 last kiss (1/2)

15 August 2025

Sono arrivato tardi, dopo le nove il parcheggio è un incubo, io stavo pensando di mettere la macchina sotto alle fresche frasche, invece già è tanto se trovo un angolo ombreggiato, i ricordi del passato ti fanno fare delle imbecillità senza pari, il posto dove andavo al mare quando ero piccolo, [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • zeroassoluto: Bravo Dario... siamo proprio noi, personaggi attempati che hanno smesso di [...]

  • Dario De Santis: Grazie a tutti, domani cercherò di rassenerarvi, non è tutto [...]

Torna su