Un arancio stava nella campagna assieme ad altri alberi. Egli vedeva passare gli uccellini in cerca di miglio o le nuvole in cerca di requie. E stava lì, annoiato, perché in tutto questo tempo non era riuscito a capire il vero significato della sua vita, sempre uguale, sempre senza entusiasmi. Ma un giorno accadde un evento eccezionale. Sul suo ramo scheletrico in quella mattina era apparsa una zagara profumata. Quant'era bella e delicata, tutta racchiusa come fosse un desiderio d'amore e l'arancio, a guardarla fiorire lentamente, se ne innamorò perdutamente. Con i suoi rami cercava di proteggerla dalle intemperie e come braccia estese in sua difesa le evitavano ogni esperienza negativa e traumatica. Sembrava che tanta cura e accortezza potessero preservarla dagli eventi della vita. Ma un soffio di vento, più impetuoso degli altri, la strappò dal ramo e la portò via lontano dal suo albero. Ella rimase in sospensione nell'aria, sbattuta di qua e di là, per tanto tempo quando si adagiò su un prato fiorito e fu fiore avvizzito in mezzo agli altri fiori splendenti. Intanto l'albero, avendo perso la gemma più bella che la  sua esistenza avesse visto, cominciò ad intristirsi e a perdere entusiasmo per la vita. Si fece secco e senza speranza di risurrezione. Una farfalla dalle ali d'argento, che aveva visto tutto, s'impietosì  per quell'albero che stava spegnendosi lentamente e volò alla ricerca di zagara. Percorse tutto quel territorio e nonostante fosse stremata per il volo poderoso, continuò la sua ricerca fin quando la vide e la raggiunse. La prese con sè e la portò all'albero in attesa e speranzoso. Sul suo ramo la zagara cominciò a profumare per comunicare al mondo il ritrovamento del suo amore e per invitare ogni farfalla a riempirsi di polline delizioso.
Fu così che da quell'amore nacque il frutto dell'arancia, rosso e saporito, che rende profumata la conca d'oro, la più bella del Mediterraneo e del mondo intero.
Le farfalle volarono sempre su quelle zagare come custodi di quella felicità primaverile. E finalmente l'arancio comprese il vero senso della sua vita e fiorì per numerosi e lunghissimi anni.

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25 June 2025

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-sentivo il sangue

24 June 2025

Sentivo il sangue tra le branchie perforanti d’inchiostro rosso cadaverico SentIvo il sangue immerso in quella doccia rinchiusa accasciata a terra immobile I miei occhi risvegliandosi sfocati di una luca fioca non credevano a quello che stava accadendo. violenza chiama violenza violenza [...]

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Le Sorelle: l’ira di Caterina 3/4

24 June 2025

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23 June 2025

La scrittura, intesa come sistema di segni utilizzato per rappresentare la lingua parlata, ha avuto un'evoluzione significativa nel corso dei millenni, partendo dalle forme più primitive fino ad arrivare ai sistemi alfabetici moderni. Questo processo è stato influenzato da vari fattori, tra cui [...]

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23 June 2025

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22 June 2025

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